SUV compatto dotato di trazione integrale con tecnologia derivata da mamma Renault e Nissan, Dacia Duster sfrutta l’indole risparmiosa ma senza tralasciare del tutto l’immagine e le dotazioni minime richieste. Marchio rumeno con cuore e arti basati su esperienze di case molto importanti, Dacia Duster non pecca in affidabilità, forte di garanzia triennale come nemmeno in spazio, per le cinque persone a bordo. Per il resto è spartano nell’immagine percepita ed effettivamente nelle dotazioni, purtroppo anche sul fronte sicurezza attiva, ma anche relativamente massiccio nello stile, pur avendo dimensioni contenute. Dopo l’ultimo restyling ha guadagnato in percezione di qualità interna, rimanendo sempre competitivo nel prezzo e compatto in quanto a ingombro (4,3 metri in lunghezza).
Disponibile con trazione integrale solo per alcune motorizzazioni, non teme i fondi viscidi e sconnessi qualora serva. I motori, tutti solidi e derivati dalla capogruppo, sono benzina con eventuale GPL e gasolio, questi ultimi, i 1.5 DCI, validi in ottica di risparmio carburante, pur se la brillantezza maggiore è data dal turbo benzina, che ben si sposa alle discrete doti dinamiche del Dacia Duster. Inutile cercare sfizi o accessori troppo innovativi tra allestimenti e optional, il target è quello di avere il necessario risparmiando ed è centrato guardano ai competitor sul mercato.
Economico nel listino da nuovo e quindi anche sul fronte dell’usato, il Dacia Duster è al momento stato più apprezzato con motori diesel. La sua quotazione non risente degli anni più della media, anzi, perde percentualmente meno di molti concorrenti più prestanti, blasonati e ricchi, ma anche troppo onerosi.
Parte del progetto di sviluppo del brand rumeno, Duster, il cui nome riprende quello di un fuoristrada ARO degli anni Ottanta, viene prodotto dal 2010 con mano Renault a coordinarne lo sviluppo. Realizzato sul medesimo pianale (B0) della Logan, anche grazie ai siti produttivi in Brasile e Russia, lo stesso veicolo è commercializzato in alcuni mercati di Paesi in via di sviluppo sotto il diretto marchio della capogruppo francese. Meccanicamente sfrutta parte di tecnologia usata nel recente passato da Renault stessa e Nissan, per la trasmissione e le quattro ruote motrici. Tra le alimentazioni figurano anche quelle multifuel, affiancate al classico benzina e al diesel. Il progetto che pur innalza l’asticella per le dotazioni sicurezza Dacia viste in passato, non va oltre le tre stelle per la sicurezza nei test EuroNCAP. Al di là dei singoli contenuti tecnici impostati al risparmio, Dacia Duster ottiene buon riconoscimento da parte del mercato e anche dagli operatori di settore. Nel 2013 il primo restyling, con l’impiego del piccolo e innovativo 1.2 turbo benzina. Per l’occasione del Trofeo invernale su ghiaccio Andros, gli uomini della Casa hanno messo in pista il Duster nelle mani di Alain Prost, a fini promozionali ma anche ottenendo buoni risultati. In seguito, allestimenti dedicati per i raid del Duster Crossover, lo hanno portato a competere anche nelle dune Sahariane.
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