Toyota GT86 Limited Edition

Per la Toyota GT86 è arrivato il momento di ampliare la propria gamma proponendosi in una inedita versione Limited Edition riservata a soli 50 clienti. Rispetto alla versione standard non vi sono modifiche meccaniche mentre in termini estetici la verniciatura gialla contrasta ora con stripes nere che corrono lungo il cofano, il tetto, il portellone e l'ala posteriore senza dimenticare le minigonne laterali. Nella dotazione anche i coperchi degli specchi retrovisori in tonalità Piano Black. Insomma, un look più aggressivo rispetto a quello delle normali GT86 che porta con sé anche alcune novità all'interno dove spiccano la nuova targhetta sul tunnel, davanti al bracciolo rivesito in pelle.

L'introduzione della GT86 Limited Edition, di cui già 40 esemplari hanno preso posto in altrettante concessionarie, arriva simultaneamente all'arrivo dei nuovi allestimenti Rock&Road (30.500 euro, 32.000 euro automatica, con cruise control e chiave intelligente) e Racing che oltre al pacchetto standard si fa notare per i paraurti maggiorati, lo spoiler e le minigonne.

A 31.700 euro, invece, Toyota propone invece la Limited Edition protagonista di questa prova: un modello su sui Toyota punta molto, soprattutto per questioni di immagine, e su cui ha voluto fare una sorta di "investimento" proponendola a 28.500 euro: un'offerta che scade a fine ottobre 2014 (ma che in Toyota potrebbero aver intenzione di rinnovare) e che comprende un corso di guida GT86 Academy ed una speciale Forever Card GT86 che offre sconti di almeno il 15% sulle operazioni in officina.

In opzione per tutte le versoni il navigatore satellitare Toyota Touch with Go (700 euro), i sensori di parcheggio (350 euro), l'impianto audio JBL (1.495 euro) e, solo per Rock&Road, gli interni misto pelle/Alcantara con sedili anteriori riscaldabili.

Lunga 4.240 mm, larga 1.775 ed alta 1.285 la coupé Toyota sviluppata in collaborazione con Subaru vanta un passo di 2.570 mm che ha permette di ospitare a bordo sino a quattro persone senza dimenticare un bagagliaio degno di essere chiamato tale: sono 243, infatti, i litri disponibili.

Caratterizzata da un Cx particolarmente favorevole, 0,27, GT86 pesa 1.239 kg grazie anche alla scelta di adottare un propulsore molto raffinato in termini di architettura (1.998 cc, 16 valvole, boxer) ma allo stesso leggero e compatto in quanto quadricilindrico ma soprattutto aspirato e quindi privo di componenti accessorie quali turbine e sistemi di raffreddamento ausiliari. Una scelta che GT86 paga in termini di potenza e di coppia massima - 200 i CV disponibili a 7.000 giri e 205 i Nm di coppia a 6.400 giri - ma che ha permesso di contenere il peso della vettura a 1.285 kg.

Un valore interessante se si considera il posizionamento della trazione, posteriore, e la dotazione tecnica che prevede sospensioni anteriori McPherson e posteriori a doppio braccio oscillante oltre che freni a disco da 294 mm davanti e 290 dietro assistiti dal sistema ABS. C'è elettronica anche per la gestione della trazione (TRC) e della dinamica di guida (ESP), ma "fortunatamente" sono disattivabili: del resto la GT86 strizza senza mezzi termini l'occhio agli amanti del drift.

Dal vivo: com'è fuori

Rispetto alle versioni "standard" viste sino ad oggi, la Limited Edition si fa notare non tanto per via dei paraurti maggiorati disponibili in opzione anche sugli altri allestimenti, ma per la specifica colorazione Sunrise Yellow con stripes nere opache su cui è impressa (lateralmente) la sigla Limited Edition. Una combinazione a nostro parere molto intrigrante ed in grado di aggiungere pepe ad un'auto che, a dispetto delle intenzioni progettuali, non fa della grinta il suo fiore all'occhiello in termini di stile.

Dal vivo: com'è dentro

Molto razionale la GT86 non stupisce per le soluzioni tecnologiche o per la cura per il dettaglio. Gli assemblaggi sono di buona qualità così come i materiali anche se stonano alcuni dettagli derivati da altri modelli del brand o posizionamenti sin troppo "dimessi" di elementi chiave come quello del pulsante d'avviamento. Ben leggibile, nonostante lo sfondo nero, la strumentazione: la velocità si legge dal display più che dal tachimetro mentre il contagiri analogico al centro del quadro indica in modo chiaro e lampante l'avvicinarsi della zona rossa.

Quello che conta sulla GT86, però, è la posizione di guida: nonostante il volante si regoli solo in altezza (e non in profondità) la coupé giapponese accoglie molto bene anche piloti ben oltre il metro e ottanta offrendo una seduta con gambe distese e braccia abbastanza raccolte: perfetta anche la posizione della leva del cambio, che offre un feeling secco e preciso, da vera auto da corsa. Un posto guida, insomma, ideale per guidare bene un'auto con queste caratteristiche.

Inutile ragionare sull'utilità dei posti posteriori e sulla capacità del bagagliaio, che comunque è discreta e tutto sommato "ampia" se si utilizzano le poltrone posteriori nell'unico modo sensato, ovvero per appoggiare lo zaino o la valigetta di ogni giorno...

Come si guida

Una volta avviato il propulsore si percepisce immediatamente dal sound e dall'assenza di vibrazioni di avere a che fare con un motore boxer. Il suono è molto piacevole, di sicuro atipico, e crescendo di giri si fa molto presente nell'abitacolo a tutto vantaggio del piacere di guidare.

Che la vettura sia a trazione posteriore lo si percepisce immediatamente, alla prima accelerazione: questo semplicemente perché non vi sono le microvibrazioni e le reazioni di coppia che sono tipiche delle trazioni anteriori. Insomma, vista e considerata anche la posizione di guida molto bassa, una situazione perfetta per divertirsi alla guida.

Di certo Monza, pista sulla quale abbiamo guidato al limite la GT86, non è il luogo ideale per saggiarnne le doti dinamiche perché l'immenso grip ed i lunghi rettifili mettono un po' in crisi i soli 200 CV del propulsore: pochi, anche se sufficienti per spingerci sul filo dei 200 km/h in breve spazio grazie anche ad una rapportatura del cambio con la prima lunga e tutte le altre corte (1.000 giri circa il calo tra una marcia e l'altra), soprattutto a fronte di un telaio e di un reparto sospensioni davvero eccezionale e che appare sovradimensionato in ogni situazione. Non è un caso, dunque, che per rendere "ballerino" il retrotreno senza ESP e con le marce basse si sia ricorso niente meno che alla gommatura stretta già in dotazione alla "Prius".

Un trucchetto semplice, quest'ultimo, anche economico se vogliamo ma certamente in grado di svelare in modo lampante quale sia il potenziale di questa ciclistica se solo Toyota decidesse mai di utilizzare un motore più potente: e non parliamo di un turbo con 50 CV in più ma proprio di un'unità decisamente più spinta. Per quanto abbiamo visto tra i cordoli potenze ben superiori ai 300 CV potrebbero essere gestite dalla GT86 senza battere ciglio.

In conclusione

Toyota GT86 Limited Edition rappresenta la serie esclusiva di un modello già di per sé estremamente di nicchia: i vertici di Toyota, infatti, quando hanno scelto di dare via libera a questo progetto lo hanno fatto non tanto per realizzare elevati numeri di vendita ma per far vedere al mondo come le capacità tecniche del brand non siano in grado di dare vita solamente a SUV o vetture ibride ma anche a sportive con la S maiuscola: proprio come un tempo quando Celica spopolava tra gli appassionati di auto derivate dall'universo delle competizioni.

Pro:

- Ottimo feeling di guida

- Schema tecnico originale e raffinato

- Sound piacevole

Contro:

- Telaio e sospensioni sovradimensionati rispetto alla potenza

- Interni: qualche derivazione Yaris di troppo

- Dotazione tecnologica non al top