Quale scoprire, Confronto: VW Maggiolino Cabriolet 1.2 TSI Vs Mini One Cabrio

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Quale scoprire, Confronto: VW Maggiolino Cabriolet 1.2 TSI Vs Mini One Cabrio
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In estate, cosa meglio guidare di una gradevole e simpaticamente fruibile vettura cabriolet? Senza eccessi di contenuto e prezzo, ma con ricercato stile ispirato al secolo scorso, confrontiamo il prorompente Maggiolino e la personalizzabile Mini
18 agosto 2016

A confronto, visto il periodo vacanziero e caldo, due vetture cabriolet o decappottabili, per dirla come un tempo. Di quelle molto identificative e gradite per lo stile, che usano capote in tela su una base già poco ordinaria in quanto a carrozzeria. Auto carine non certo per stare a bordo in troppi e fare chissà quali esagerati percorsi, ma pur sempre flessibili quanto basti per essere usate anche quotidianamente, a scopo di lavoro o commissioni, se si sia generalmente in due. Pensando a un target giovane, senza distinzione di sesso, che ami le sole due porte con i capelli al vento in stile europeo, senza sconfinare verso certe esagerate o troppo sportive concorrenti nel segmento superiore, consideriamo: MINI One Cabrio e Volkswagen Maggiolino Cabriolet 1.2 TSI Design. Si collocano alla base dei rispettivi listini, che aprono a 25.450 € per Maggiolino Cabriolet e 22.900 € per Mini Cabrio (agosto 2016). Motori, a benzina di piccola cubatura e trazione sono anteriori, qualità generale sopra la media, cavalleria sotto il cofano prossima ai 100 CV per entrambe. Anche le dotazioni, più che discrete e i costi, non sono troppo distanti. Ma l’impronta e il feeling differiscono, non poco e quando si parla di auto di questo genere è più rilevante quello che trasmettono in sensazioni al possessore, di quanto tecnicamente sia celato sotto il vestito.

Stile & Immagine

MAGGIOLINO Cabriolet ****. Nome di gran valore storico, ma in quello anche la concorrente non scherza affatto, idem per le forme, ispirate all’antenato che nel caso VW è a onor del vero ben più antico, anche se non si chiamava Kafer (1939 il primo Typ 1, con la variante cabrio uscita dieci anni dopo). Forme di successo senza tempo quelle riprese ancor oggi, che originano addirittura ai periodi del nazismo, con minime porzioni DNA stilistico (solo quello) definibili tuttora “porschiste” senza essere blasfemi. All’impatto il VW Maggiolino Cabriolet è ben più (mono)voluminoso della Mini, misura infatti 4,28 metri longitudinalmente, quasi appartiene a un altro segmento, da fuori. Le sue rotondità con ampi parafanghi, ammodernate quanto serva, lo rendono abbastanza filante e gradevole tanto chiuso quanto aperto, con la connotazione di maggiore altezza rispetto a Mini, quindi meno sportivo, più imponente già a livello statico. Dopo il debutto del 2013, recente il restyling che per la cabrio debutterà in Model Year 2017 senza sconvolgerne l’immagine. In variante Design sono già possibili parecchie combinazioni dei colori esterni, contando le tre varianti di tessuto della capote: sedici con i colori metallizzati, tre con i perlati e otto sui monostrato, tra cui il rosso base, che vede poi differenza prezzo sino a 800 € rispetto ai più ricercati e oggettivamente interessanti colori opzionali. Sempre in tinta carrozzeria maniglie e retrovisori, mentre i cerchi sono in lega da 16”, con eventuali cinque alternative sino ai 18’’.

MINI Cabrio ****. È più corta e minuta, non poco contando i ben oltre 40 cm di lunghezza in meno, è anche stilisticamente fresca, al debutto in primavera 2016. Le forme sono da pura Mini, però sotto il pianale è condiviso con la BMW Serie 2, quindi parliamo di qualcosa non certo distante anni luce rispetto alla concorrente, come poteva essere invece tra originarie Mini e coetanei Maggiolini (o meglio Maggioloni, paragonati su dimensione). L’immagine è bella, pulita da aperta, con i quattro roll-bar attivi, ma anch’essa ben solida già da ferma con rotondità meno estese del Maggiolino Cabriolet però capaci di dare senso di volume e solidità. Pur caratteristica, se vogliamo contarne la diffusione, una Mini Cabrio ha sagoma più popolare sulle strade di un Maggiolino Cabriolet, meno facile da incontrare, almeno in Italia. È un’auto più grintosa e giovanile che distanzia il target già in partenza, la Mini Cabrio. Per le finiture di colore esterno, ci sono da scegliere quattro tinte pastello (rosso e arancio senza sovraprezzo, quindi doppia varietà rispetto a VW in accesso gamma), nove metallizzati (fino a 550 € di costo aggiuntivo) e ben undici varianti di cerchio, oltre quello base 15’’. Come tradizione la Mini è più personalizzabile e spesso personalizzata. Facile poter scegliere, pagando, sia per una bandiera britannica sopra la testa sia per gli interni con quattro diversi tessuti, cinque varianti di pelle e sei modanature. Certo, già in definizione stile il prezzo potrebbe cambiare molto da listino base, ma su una Mini è così, anche per questo consideriamo la One che parte a un livello inferiore del Maggiolino Design.

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Ergonomia & Vivibilità

MAGGIOLINO Cabriolet ****. Quattro posti a sedere, come Mini cabrio, ma il VW Maggiolino Cabriolet è più alto di sette centimetri e lo fa percepire sia nella seduta sia nell’ariosità, a vantaggio di chi non sia propriamente minuto. Ovviamente si parla di posti anteriori, ben accoglienti per tutti, semmai non avvolgenti per chi ami il taglio sportivo, qui un po’ latitante; poiché dietro le misure sono abbastanza ridotte con una seduta più verticale della media e un tetto che è parecchio spiovente, limitando seriamente i più alti della media. Ci si vede abbastanza bene intorno, anche se gli ampi profili della carrozzeria sino ai paraurti non sono sempre di aiuto, specie a chi sieda un po’ “basso” durante la guida. I comandi sono ben realizzati, con sistemi condivisi ovviamente dalla VW Golf 7, ma il taglio qui è un mix di modernità ispirata al passato, bello anche con la strumentazione aggiuntiva (160 €) che somma ai pannelli in tinta con la carrozzeria, il dettaglio dei tre elementi circolari centrali: fanno sentire di non essere su una pura e razionale generalista solamente carrozzata con stile. La funzionalità è ovviamente ottimale, carino il volante con smusso inferiore, buono il noto e collaudato sistema Infotainment, incluso. Un portaoggetti, tra i vari e utili è anche refrigerato, con serratura (elemento che sulle vetture aperte serve e talvolta manca). Il bagagliaio, come avveniva un tempo, non sente differenze aprendo o meno la capote, che rimane a vista: sempre 225 litri, pochini invero per un’auto così voluminosa, pochi anche in più rispetto alla Mini Cabrio. Al proposito, la capote in tela si apre in 9,5 secondi, anche se si sta viaggiando fino a 50 km/h e il divano posteriore è con schienale rimovibile (50:50).

MINI Cabrio ***. Non è più tanto “mini” come quelle di una volta dicevamo, specie in questa sua ultima generazione, quindi anche la Mini Cabrio 2016 ha degno spazio con ergonomia anteriore valida per chi sia di statura elevata, ma non troppo e non quanto la rivale VW. Dentro l’ambiente è ancor più particolare che sul Maggiolino Cabriolet, gradito a chi ci tenga con quel minimo di apprendimento per i comandi che non sono così razionalmente disposti come sul rivale (es. la manopola fari). Ovvio che dietro non ci stiano comodi due adulti nemmeno minuti e l'accesso posteriore è meno agevole che sul Maggiolino Cabriolet, ma Il bagagliaio solo di poco più piccolo: 215 l. (160 quando aperta) con capote che anche qui, quando riposta, rimane in parte visibile. Si apre in diciotto secondi fino a 30 km/h, meno rapida e flessibile in utilizzo rispetto al VW Maggiolino Cabriolet, ma con possibilità di apertura parziale e soprattutto di variare l’angolazione anche quando chiusa, per facilitare il pur limitato e non troppo uniforme carico bagagli. Anche qui lo schienale posteriore è movibile, par aggiungere spazio con lunghezza oggetti sino a oltre 140 cm.

Come vanno

MAGGIOLINO Cabriolet ***. Non nasce per correre, nonostante il modello attuale sia più filante e tonico dei predecessori, specie quando si parla di Maggiolino Cabriolet. L’impostazione scelta è quella della sicurezza e quindi leggerezza di marcia, con un utile riguardo anche all’insonorizzazione, rispetto al passato. Feeling abbastanza diretto anche quando si guidi (relativamente) veloce, ma non quanto la Mini Cabrio. Qui si apprezza maggiormente il viaggiare tranquilli che il forzare la guida, pena oneste reazioni di sottosterzo. Anche il fattore propulsivo è orientato in tal senso, il 1.2 TSI eroga 105 CV senza cattiveria tra 5000 e 5500 giri, spingendo il Maggiolino Cabriolet a velocità massima 178 Km/h con 0-100 km/h in 11,7 secondi: sensibilmente meno prestante della Mini Cabrio che, ricordiamo, ha massa inferiore di circa un quintale. Le sospensioni però sono indipendenti anche al retrotreno e la precisone, senza esagerare, è di quelle superiori a quanto immaginabile vedendo il Maggiolino Cabriolet solo da fermo, affiancato alla ben più tonica rivale. Buono il diametro sterzata, 10,8 metri, viste le misure, ma non lo si manovra e parcheggia facile sempre, in certe situazioni da metropoli. Il serbatoio da 55 litri consente invece discreta autonomia, con il pieno e un tricilindrico poco assetato, pensando a un target più vacanziero o da fuori porta, dove il Maggiolino Cabrio ben figura vicino a laghi o coste marittime.

MINI Cabrio ****. Cavalli analoghi, qui 102 contro 105, ma il tre cilindri Mini spinge già a giri più bassi e muove una massa inferiore (1280 Kg a secco) e anche più aerodinamica. La guida è come da premesse agile e abbastanza diretta, rispetto al concorrente tedesco e alla fine le prestazioni estreme sono con vantaggio, per la Mini One Cabrio: 190 Km/h di velocità massima e il classico 0-100 Km/h in 10,6 sec. Qui ci si gode maggiormente la guida, ma scordatevi le Mini kartistiche di un tempo: si va abbastanza agevolmente, senza impegno e con un certo comfort rispetto a quelle. L’ingombro a soli 3,82 metri ovviamente la favorisce anche nei parcheggi difficili, rispetto al VW Maggiolino Cabriolet, come la dinamica generale di guida è ben più diretta, percependolo subito qualora si manovrino volante e leva cambio, non per qualità tanto superiore degli stessi rispetto al cabriolet VW, ma per elementi strutturali come il passo a soli 2,5 metri e l’altezza inferiore della vettura. Siamo su un livello comunque agevole e non dedicato solo a chi ami la sportività e ne consegue un comfort di marcia discreto, anche se non pari al rivale. La visibilità anche qui è limitata e pur contenuta per misure, la Mini si parcheggia bene meritando anch’essa i relativi sensori, che sono di serie. In malaugurato caso di ribaltamento, ci sono quattro roll-bar attivi pronti a tutelare chi sia a bordo, contro i due del Maggiolino Cabriolet. Inferiore però la capacità serbatoio, qui di soli 40 litri, in realtà adeguati.

Dotazioni & Finiture

MAGGIOLINO Cabriolet ****. È un veicolo VW di materiali e finiture conformi all’attuale (alto) livello della Casa, anche più simpatico come detto, mancano solo picchi lussureggianti e alcuni dettagli che possiede, volendoli e pagandoli, la rivale Mini. Nella variante Design presa in considerazione, inferiore alla Sport ma molto più conveniente (ben 4650 € la differenza su listino) il Maggiolino Cabriolet prodotto in Messico offre: Cruise Control, Sistema rilevazione stanchezza, frenata anti collisione multipla, Radio con display touchscreen a colori 5” (CD/MP3, SD card, AUX-IN e sei altoparlanti), volante, pomello cambio e impugnatura freno a mano in pelle, Fari fendinebbia, Climatizzatore manuale, Bracciolo centrale anteriore. Disponibili a parte oltre trenta accessori, tra i quali possono interessare più facilmente: i sensori parcheggio Park pilot (fronte retro, per 605 €), ruotino di scorta (155 €), Keyless Access combinato all’antifurto volumetrico (380,00 + 330,00 €) e Abilitazione USB dispositivi Apple, in combinazione con il Connectivity Pack (105 + 170 €). Non mancano personalizzazioni estetiche come il Pack Design Black Style (630 €) che incattivisce un po’ il Maggiolino Cabriolet Design senza spendere come per la versione superiore. Disponibile anche il completo sistema NAV con radio integrata a Touchscreen da 6,5" (CD, Bluetooth e Servizi online Car-Net Guide & Inform 36 mesi, a 1.315,00 €).

MINI Cabrio *****. La Mini Cabrio One è la versione base, priva di tanti sfiziosi elementi che si vedono su molte Mini, ma da arricchire secondo proprio gusto volendo (senza esagerare, sforando nelle versioni superiori). Cinque i pacchetti previsti dalla Casa, per tutti gli utilizzi e le tasche, dallo Wired che include tra l’altro navigazione e servizi multimediali (su display 8,8’’ con interessanti App dedicate all’uso aperto della vettura), sino ai vistosi Jhon Cooper Works. Certo in questi casi le cifre lievitano, quindi impossibile giudicare senza andare nel dettaglio di come si voglia usare e vedere la propria Mini. Di serie in ogni caso sono assenti pecche, salvo gusti più razionali del DNA Mini e si trovano: Bluetooth e audio USB, indicatori direzione bianchi, colour line carbon, always open timer, bulloni antifurto, RDC (controllo pneumatici), Clima manuale, pacchetto fumatori e soprattutto sensori parcheggio posteriori. Procedendo punto per punto, nella a dir poco estesa gamma accessori opzionali, si trovano di sicuro interesse: i fendinebbia (200 €), ruotino di scorta (100 €) e comandi al volante (350 €). Tutto quanto sia stile, prestazione o apparenza lo lasciamo alle singole opinioni, sapendo che rispetto a VW Maggiolino Cabriolet qui si parte da un listino più basso e con dotazioni simili, ma facendosi poi la Mini “un po’ come si vuole” può diventare vettura anche molto più dotata e costosa, oltre che vistosa. Materiali e finiture? Ovviamente di ottimo livello, incrementato rispetto alla terza generazione Mini.

Economia di Acquisto, Manutenzione e Rivendita

MAGGIOLINO Cabriolet ****. Come tutti i modelli Cabrio non costa poco, partendo da quasi 25,5 K a listino, certo più che vetture VW di pari origine, misure, tecnica, sistemi e anche prestazioni. Sappiamo che mentre la Mini Cabrio è sorella della Mini in versioni più classiche o sportive, qui il Maggiolino Cabrio è fratello di quello normale ma senza propriamente tutto delle moderne cugine VW Golf 7, non certo più onerose. Però con il suo fascino ripaga nelle quotazioni usato, al momento della rivendita, il Maggiolino apribile. Per i possibili finanziamenti, la Casa offre piena flessibilità, a partire dalle 48 rate di circa 580 euro per un finanziamento completo, senza anticipo. Fronte consumi il piccolo quattro cilindri VW da 1.197 cm³, garantisce: in ciclo urbano 6,6 l/100km, extraurbano 4,7 l/100km, misto 5,4 l/100km. Poco più assetato della rivale Mini solo per questioni di veicolo oggettivamente più voluminoso e pesante. A livello coperture aggiuntive, con Extra Time VW si possono aggiungere due o tre anni di garanzia, ai classici 48 mesi da normativa, fino a ben 150mila km nei cinque anni, pagando nel più esteso e tutelato dei casi 850 euro. Fronte usato rimane un più che discreto investimento, perché come dicevamo vetture VW con DNA analogo e vestito differente, pur constando meno da nuove, scendono nettamente di più già dopo qualche anno. Affidabilità molto buona e facilità di riparazione altrettanto considerando che la condivisione tecnica nel grande gruppo tedesco diffusissimo in Europa ha pochi segreti, quando il Maggiolino invecchia. Solo alcuni sistemi elettronici potrebbero rimandare alla rete VAG in caso di codifiche per manutenzioni straordinarie.

MINI Cabrio ****. Costa meno come abbiamo visto, la Mini One Cabrio: partendo da 22.900 euro, ma è molto facile colmare la differenza con accessori e pacchetti che numerosissimi e ben realizzati, fanno l’occhiolino a qualunque acquirente di questo genere di vettura, personale e identificativa. Sul fronte dei consumi la piccola aperta d’ispirazione britannica vanta 5.9-6 l/100 km nel ciclo urbano e 5-5.2 l/100 km in quello misto, un piccolo vantaggio rispetto al Maggiolino soprattutto in città. Considerando i classici diecimila km. annui, si tratterebbe di circa 60 litri di benzina, a salire per maggiori percorrenze. Sul fronte della tenuta valore quando usata, la Mini Cabrio è una vettura che si pone sopra la media, migliore come investimento causa l’effettiva appetibilità anche qualora non più nuova, pur se i numeri non sono elevatissimi. Le quotazioni le danno ragione, come a tante cabriolet, specie se di marchio premium, però senza seri vantaggi rispetto al pur meno trendy rivale VW. Meccanica e sistemi sono validissimi e sicuri, ma potenzialmente esposti a un più forte vincolo con la rete ufficiale della Casa, perché l’elettronica usa soluzioni meno popolari di VW e non condivise con altre vetture.

ASSICURAZIONE. Valutando le polizze low cost gestibili online per le due cabrio in esame, scopriamo che le stime per conducenti mature che inseriscano la vettura nel proprio nucleo familiare, piuttosto che come prima e unica auto, sono vicine. La sola RC di una guidatrice esperta in classe bassa, vede in meno di cinquanta euro la differenza con più onerosa Mini Cabrio. Solo includendo ulteriori garanzie come incendio e furto, atti vandalici, cristalli, collisione, eventi naturali e assistenza, la differenza può salire oltre i cento euro annui, variabili tendenzialmente secondo il valore veicolo assegnato. Peggiorando la classe di merito, parallelamente incrementa anche la differenza costo assicurazione, mentre in termini di valore residuo dell’auto, con il passare degli anni sappiamo che è quello del Maggiolino Cabrio a rimanere più alto, se la Mini è davvero in versione puramente base.

In Sintesi

schede tecniche e numeri messi a confronto sullo strumento di Automoto.it
schede tecniche e numeri messi a confronto sullo strumento di Automoto.it

La sommatoria delle valutazioni considerate, porta a una lieve differenza in vantaggio di Mini Cabrio One, oltretutto più venduta in Italia nel segmento delle vetture aperte: seconda in classifica mentre il Maggiolino Cabriolet è al momento terzo, incalzato dalla new entry Fiat 124. Al di là dei 2,5 K in differenza listino prezzi e i non pochi centimetri d’ingombro, le due cabriolet possono adempiere simile utilizzo pensando al tempo libero, con la teoricamente più economica Mini ben più costosa aggiungendo doti e stile a piacimento, proprio come vuole il tipico target di clientela e come ben sa proporre la Casa. Ecco allora che se le prestazioni ottenibili e i costi di mantenimento si equivalgono, è il gusto per qualcosa di sempre particolare come è un Maggiolino Cabriolet, pur meno diversificabile (se non in proprio) che diviene funzionale, oltre che più comodo per due persone. Con la decapottabile VW si viaggia un po’ più tranquilli se si punta a raggio superiore, recuperando magari qualcosa nelle possibili manutenzioni inattese di lungo periodo. Da dire invero che se la comodità cercata è per quattro non basta e anzi, quel che sul Maggiolino Cabriolet va meglio anteriormente ha poi contropartita sul fronte parcheggi ristretti, dove la Mini è in vantaggio, come lo è in genere per usi urbani. Insomma, due belle auto scoperte che sentono relativamente poco le mode e non deludono anche in quotazione da usate, più urbana, tonica e personalizzabile la Mini, più confortevole e volendo educata la VW, magari gradita a target più maturo (anche se le cabrio rimangono giovanili per definizione). Le schede tecniche con tutti i numeri di queste due cabrio potete osservarle affiancate grazie allo strumento confronto modelli di Automoto.it a questo link. Per necessità o gusti differenti rispetto a quanto preso qui in esame, su VW Maggiolino si trova parecchio meno che su Mini, a livello di stile e finiture soprattutto, ma anche per contenuti e prestazioni: motori sino ai 220 CV del 2.0 TSI, con un allestimento superiore e il buon DSG disponibile, mentre le Cooper Cabrio di antica ispirazione corsaiola britannica arrivano a proporsi, oltre in tre allestimenti superiori, sino alla cattiva e bassa John Cooper Works, da 231 CV, passando prima per la Cooper S, con una marea di dettagli dedicati e anche prezzi che lievitano.

Vantaggi: Mini Cabrio Vs Maggiolino Cabriolet

Pro

  • MAGGIOLINO CABRIOLET: Comfort e Spaziosità (per una cabrio), Uso di medio raggio
  • MINI CABRIO: Personalizzazione (finiture e dotazioni disponibili), Guida tonica e uso urbano

 

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  • Prezzo da 32.905
    a 61.500 €
  • Numero posti 4
  • Lunghezza da 385
    a 388 cm
  • Larghezza da 173
    a 174 cm
  • Altezza 143 cm
  • Bagagliaio da 160
    a 665 dm3
  • Peso da 1.450
    a 1.540 Kg
  • Carrozzeria Cabrio
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