Quale comprare, Confronto: Mazda CX-3 1.5 D AWD Vs Suzuki Vitara 1.6 DDiS 4WD Allgrip

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Quale comprare, Confronto: Mazda CX-3 1.5 D AWD Vs Suzuki Vitara 1.6 DDiS 4WD Allgrip
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Parallelo tra due crossover o meglio B-SUV, a marchio giapponese, connotati dalla trazione integrale ma con impronta diversa. La sempre verde Suzuki Vitara, solida oltre che amante del fuoristrada e la più modaiola Mazda CX-3, di taglio ambiziosamente moderno
29 agosto 2016

Confrontiamo due modelli di auto appartenenti a quello che si definisce oggi segmento B-SUV. Veicoli abbastanza compatti longitudinalmente, poco oltre i quattro metri, ma ricchi di spunti interessanti per la praticità che regalano sia nello spazio, almeno per due adulti e medio carico, sia nella guida, capace di affrontare manti non asfaltati. Considerando chi non abbia necessità derivanti da famiglie numerose, gradendo però auto più alte e solide delle normali berline o due volumi, con discrete percorrenze annue magari anche su qualche sentiero, o passaggio montuoso, confrontiamo: Mazda CX-3 1.5 D AWD Exceed e Suzuki Vitara 1.6 DDiS 4WD Allgrip V-top. I listini delle due Best Seller europee per entrambe le Case, aprono rispettivamente a euro 19.320 (Mazda) e 20.200 (Suzuki) per le versioni due ruote motrici benzina, qui si considerano invece le varianti a gasolio 4x4 più dotate, di allestimento top, comunque a listino sotto i trentamila euro (8/2016).

Stile & Immagine

CX-3 ****. Oggettivamente un veicolo stilisticamente ben riuscito, quello che ha debuttato lo scorso anno in Europa per Mazda e ne tiene alta la bandiera, insieme alla Miata. Di quelli esteriormente gradevoli e molto attuale, nelle sue forme pienamente alla moda, condivise con qualche SUV più grande, dato che CX-3 è lungo “solo” 4,27 metri. Non a caso ha ottenuto il Red Dot Design Award 2015. Ovunque si osservi, esprime un tono abbastanza grintoso, pur derivando sotto il vestito dalla più semplice compatta Mazda2. Frontale a impatto netto, quasi verticale con ampia griglia, forme ricche di curvature che lo caratterizzano senza appesantirlo, qualche cromatura a vista come per lo scarico o i profili frontali. Una vettura che con il design Kodo esprime maggiore dinamicità della rivale Vitara, anche personalità e cura, gradita al target utenza giovanile. Più basso di otto centimetri, ha retrovisori in tinta, i vetri posteriori scuri (presente anche il terzo finestrino) parte dei gruppi ottici che si estende sui fianchi. Otto le varianti di colore per la carrozzeria, con aggiunta di 600 € rispetto al bianco base. Inclusi in allestimento Exceed, ci sono anche i bei cerchi 18’’ bicolor.

VITARA ***. Nome classico e molto noto, sul mercato dal 1988, con forme che ricordano oggi sì la lunga tradizione, ma sono ammodernate e soprattutto pulite. Anche lei è tonica, ma non pungente come la rivale, semmai tende a far capire che la sua storica solidità permane, come la dote fuoristradista, solo un po’ ingentilita. Ingombra dieci centimetri meno della CX-3, longitudinalmente, ma fianchi e tratti sono abbastanza muscolosi, pur più neutri nell’insieme. Non segue trend modaioli, semmai strizza l’occhio a parte di pubblico che in passato vedeva la Vitara solo come adatta a chi piacesse, o facesse, il fuoristrada. Una linea oggi più gentile, urbana, non certo rustica anche se non finemente curata come la rivale, la fa gradire anche a chi magari, guidatore maturo, voglia qualcosa di comodo per salire e scendere con look non troppo vistoso. Legata a un nome giunto alla quarta generazione che, rispetto alla CX-3, potrebbe sentire meno il variare delle mode nel corso degni anni. Undici le alternative di colore carrozzeria, tra cui sei con tetto nero o bianco. I cerchi in lega sono 17’’ bicolor. Per valutarne le possibili varianti di stile, colori e materiali, presso molte concessionarie esiste anche VirtualSuzuki, postazione realtà virtuale capace di farle percepire al meglio.

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Ergonomia & Vivibilità

CX-3 ***. L’impronta interna è di quelle certo personali e lievemente sportiveggiante nelle intenzioni, per la Mazda CX-3. I più esigenti potrebbero notare che dopo l’apparenza iniziale, alcune regolazioni si rivelano a scatto e non pienamente lineari, piuttosto che il cruscotto non risulti molto voluminoso, quasi da moto più che da SUV, ma di spunti interessanti ce ne sono, rispetto alla più ordinaria e razionale Vitara. Qui si punta a sconfinare nel segmento verso l’altro, con profili in pelle bicolore e una strumentazione ricercata. I comandi sono funzionali ma contornati da elementi propri della CX-3, come le due bocchette areazione centrali, diverse tra loro (una circolare esposta e la seconda quasi nascosta per dare pulizia visiva orizzontale) mentre il touchscreen 7’’ è messo in centro come fosse un tablet pronto all’uso; alcune funzioni si gestiscono anche muovendo il comando posto centralmente, tra i sedili, di ottima ergonomia. L’ariosità non è il suo punto forte, anche se davanti non si hanno veri limiti, semmai buon avvolgimento da sedili quasi premium in questo allestimento. Posteriormente non ci si sta però comodi, per arti inferiori e capo, salvo avere corporatura minuta, quindi non il massimo specie se chi sieda anteriormente deve tenere posizione arretrata essendo a sua volta di statura sopra la media. Sedile posteriore frazionabile 60:40, con vano bagagli che può così passare dai 350 l. minimi, valore discreto considerato l’ingombro della vettura, a 1260. Oltretutto il livello dello stesso può essere variato, portando il piano di carico a filo soglia. Non abbonda nell’insieme la possibilità di carico della CX-3, come anche i vani porta oggetti considerando le ultime tendenze che ne gradiscono sempre più, ma è il prezzo da pagare alla ricercatezza stilistica, in questo caso riuscita.

VITARA ****. La giapponese dal nome oggi storico è lontana parente delle progenitrici, a livello di qualità negli interni e anche ergonomia. Qui ci si sta comodi anche se di stazza elevata, anteriormente e nonostante ingombri meno della rivale CX-3, dona qualcosa in più anche dietro, non dovendo sacrificarsi allo stile. Posizione guida e comandi sono ben gestibili percependo di essere a proprio agio in breve, la mobilità interna avvantaggia di poco la Vitara, che non delude anche se non colpisce. Maggiore ariosità e visibilità, sedili posteriori sdoppiabili, con capacità di carico da 375 a 1120 litri, sommariamente similare alla rivale con piccolo vantaggio iniziale oltre che di ergonomia, considerato che è un’auto anche più corta, oltre che più alta.

Come vanno

CX-3 ***. Se vista da fuori non pare certo troppo pacata, anche al volante la Mazda CX-3 esprime un discreto vigore. Non che sia una vera corsaiola, i numeri parlano chiaro, ma nel segmento si distingue per buona solidità delle sospensioni e guida diretta, oltre che sicura quando serva. Merito di massa contenuta e sistemi efficienti, come la frenata di emergenza (fino a 30 Km/h). Sono presenti assistenze in frenata e in salita, utile anche per fuoristrada, mentre lo sterzo è supportato con variazione graduale in funzione delle circostanze. Con un passo di 2,57 metri, peso a vuoto 1275 Kg. il quattro cilindri 1.5 Euro6 da 105 CV fa condurre abbastanza agilmente la CX-3 a giri medi e bassi (ha coppia massima, 270 Nm, tra 1600 e 2500 giri, raggiugendo piena potenza a 4000 giri). Buona la ripresa, per un 1.5, con il classico 0-100 Km/h in soli 10,5 secondi, mentre la velocità massima si attesta ai 173 km/h. Poco meno prestante della Vitara nei valori assoluti e ai giri alti, ma non certo auto che da reazioni poi lente o troppo morbide, rimanendo sufficientemente confortevole in città. La trasmissione a gestione elettronica, derivata dalla sorella maggiore CX-5 e ricca di sensori (ben 27), diviene integrale autonomamente, con il supporto delle ruote posteriori qualora serva in caso di perdita aderenza sulle anteriori. I sei rapporti del cambio si gestiscono in modo semplice, mai in crisi anche se non si presti tutta la cura necessaria, con una leva che risponde sempre bene eseguendo gli innesti. Si possono giusto rilevare guidando, un po’ di rumorosità ai giri più elevati e la visibilità posteriore limitata non poco, come per molte vetture con questo taglio estetico: ci si ovvia con le assistenze per il parcheggio e con l’abitudine, che non guasta anche per il fronte alto della parte anteriore.

VITARA ****. Non è la vera specialista dell’off-road com’è stato per alcune delle vecchie Vitara di precedente generazione, ma quella odierna è pur sempre una vera Vitara, distante dalle auto “normali” per quello che sa fare nei terreni difficili per davvero. Massa simile, ma ha dieci centimetri in meno d’ingombro della rivale CX-3, utili magari nei parcheggi più stretti, con anche un passo ruota meno esteso, di sette centimetri e altezza da terra superiore. Il tutto si traduce in una fruibilità migliore quando serve, non solo su terra bensì anche su asfalto, dove la Vitara avvicina i comportamenti dei SUV compatti, rimanendo diretta nelle reazioni. Il quattro cilindri 1.6 16v è ben dotato, con 120 CV di potenza a 3750 giri e coppia 320 Nm a 1750 giri, garantisce alla Vitara più brio dinamico che alla CX-3, non nello scatto da fermo ma in alcune riprese e in allungo, dove è superiore la velocità di punta, qui prossima ai 180 Km/h. Si conduce senza affaticamenti la Suzuki Vitara, godendo di buon senso di stabilità e comfort, tra le Suzuki più coinvolgenti alla guida oggi in commercio. Il fuoristrada è affrontato meglio, con varie regolazioni della trazione, in tre modalità (Snow, Sport o Auto) più la possibilità di usare la Lock, che simula un fissaggio a trazione integrale permanente (50:50, ma solo entro i 60 Km/h), usando l’impianto frenante. Salvo entrare nei veri percorsi da mestieranti dell’off-road, dove necessitano veicoli come magari è il buon Jimny, la Vitara passa indenne da pendenze (aiuta il sistema assistenza elettronico), fossi e anche percorsi d’acqua di discreto livello. Sono quarantasette i litri gasolio disponibili nel serbatoio, uno in più che sulla CX-3, per autonomia poco superiore grazie anche ai ridotti consumi del propulsore Suzuki.

Dotazioni & Finiture

CX-3 ****. I livelli di materiali e finitura, anche se colpiscono, non sono troppo diversi dalla Mazda2, soddisfacenti, salvo stressarli in alcuni dei pochi punti non curati, dove poi le plastiche non sembrano del medesimo livello di quanto appaia al primo sguardo. In allestimento Exceed la Mazda CX-3 ha già quasi tutto quanto possa offrire, con Smart key, interni in pelle/tessuto (la variante lusso con finitura chiara aggiunge 700 €) clima automatico, cruise control, fari e fendinebbia LED, retrovisori elettrici, sensori parcheggio posteriori e retrocamera. L’impianto audio è Bose con sette altoparlanti, DAB, l’Infotainment usa un buon display 7’’ con due prese USB. Come detto le finiture appaiono sopra la media di segmento, soprattutto in rapporto al prezzo e la percezione è quindi leggermente superiore alla Suzuki Vitara. Fronte sicurezza non mancano sistemi evoluti per telaio e frenata, con DSC, EBD, EBA. Tra gli accessori opzionali d’interesse, a costo non esagerato, ci sono: sistema navigazione (€ 400, in allestimento top Vitara lo include) e pacchetto “tecnologico” con cruise adattivo, assistenza frenata, parcheggio, controllo illuminazione fari (€ 800 certo non mal spesi, anzi) il bracciolo centrale (€ 206,12) e le protezioni sottoscocca se si vada spesso fuoristrada (€ 274,13 ciascuna).

VITARA ****. In allestimento V-top la Vitara include tanto, anche se non lo propone vistosamente come la rivale e non fa percepire troppo lusso. Può sembrar meno al passo dei tempi, per certe soluzioni di cruscotto e comandi, ma ci sono: clima automatico, Keyless, impianto Hifi con touchscreen da 7’’ (Navigatore 3D, Mirror Link, USB, Bluetooth e comandi al volante) Cruise control adattivo, volante in pelle, sedili riscaldati, bracciolo centrale, presa elettrica nel bagagliaio, protezioni laterali e inferiori, retrovisori elettrici, tergi automatici, controllo di stabilità, RBS, assistenza frenata. Non ci si può certo lamentare, anzi, trovando qualcosa in più. Tra i molti accessori opzionali a disposizione per vivacizzare lo stile, ci sono le bocchette centrali in tinta (39,86 euro), come anche la maschera cruscotto e un bel tetto panoramico. Parecchi altri dettagli sono personalizzabili, nei profili estetici e negli interni, anche se l’impronta base dominante è quella razionale, delle forme scelte, non caratteristica quando su CX-3.

Economia di Acquisto, Manutenzione e Rivendita

CX-3 ***. Listino di 27.270 euro per la 4x4 Mazda diesel al top di gamma. Non pochissimo, ma i contenuti e lo stile ci sono. I consumi del 1.5 a gasolio vedono: 4,7 l/100 Km nel ciclo combinato, 4,6 in extra urbano e 4,9 in quello urbano: molto onesti, non però migliori della rivale Suzuki, nonostante la cubatura. La garanzia base prevede copertura triennnale o sino a centomila km. L’estensione Mazda Best5, attivabile entro tredici mesi dall’immatricolazione, aggiunge copertura in tutta Europa fino a ventiquattro mesi oltre la normale garanzia (totale 200.000 chilometri). I pacchetti Service Plus includono interventi di manutenzione programmata, da due sino a cinque anni, con un tagliando annuo. Sul fronte dell’usato, la ancor giovane Mazda CX-3 si sta difendendo molto bene, grazie all’apprezzamento generale sin dal debutto. Invero non ancora popolarissima, mantiene quotazioni elevate non avendo ancora più di un anno. Sarà l’eventuale cambio o mantenimento di questo trend stilistico a influenzarne l’appeal nel lungo termine, mentre per l’aspetto qualitativo genericamente, come tutte le Mazda, esprime grande affidabilità e manutenzioni previste nella media (online sul canale ufficiale della Casa ci sono buone indicazioni, anche video, per le piccole verifiche che possano capitare). I sistemi elettronici, propri, vincolano per eventuali attività straordinarie come le ricodifiche delle ecu alla sola rete Mazda.

VITARA ****. Costa quasi uguale, listino alla mano, la Suzuki Vitara: 27.400 euro iva inclusa. Da dire che mediamente le politiche di prezzo sulla più popolare vettura Suzuki, tendono a concedere qualcosa come scontistica, per gli acquirenti, generando un lieve livellamento fronte quotazioni usato, rispetto alla più ricercata CX-3, che cavalca la moda attuale. I consumi di carburante sono dalla sua, con ciclo urbano a 4,7 l/100km, extra-urbano 4,0 l/100km e combinato 4,2 l/100km. Non è poi molta la differenza, ma su una teorica percorrenza di 15.000 km annui, ci possono essere 75 litri in meno che su CX-3 da dover mettere a bordo. Vero è che i 15CV in più presenti sul libretto, implicano qualcosa in più anche da pagare, fronte bollo, ma la differenza rimarrebbe di poco sempre a vantaggio Vitara, usandola. I servizi proposti sono analoghi a quelli Mazda: l’estensione di Garanzia Suzuki aggiunge due anni (3+2) per complessivi cinque anni dalla data immatricolazione o 150.000 Km. Le manutenzioni prepagate Smile Plus sono da tre o cinque tagliandi, con costo 743 o 1240 euro, inclusi i controlli, ricambi, lubrificanti e manodopera come previsto dalla manutenzione ordinaria Suzuki. I sistemi presenti sulla Vitara sono genericamente affidabili e solo lievemente più diffusi di quelli Mazda, come ad esempio per la gestione motore Bosch EDC17C (analoga a quella del gruppo Fiat). Come detto a livello commerciabilità usato, una 4x4 Suzuki non tocca mai il fondo, rimanendo appetibile e facilmente commerciabile anche se non troppo quotata rispetto alla media.

ASSICURAZIONE. Valutando le polizze low cost gestibili online per i due B-SUV in esame, scopriamo che le stime per conducenti maturi che inseriscano la vettura nel proprio nucleo familiare, piuttosto che come prima e unica auto, sono del tutto analoghe. La sola RC di un guidatore esperto in classe bassa, vede in meno di cinquanta euro la differenza con più onerosa di poco la CX-3. Solo includendo ulteriori garanzie come incendio e furto, atti vandalici, cristalli, collisione, eventi naturali e assistenza, la differenza può salire vicina ai cento euro annui, variabili tendenzialmente secondo il valore veicolo assegnato. Peggiorando la classe di merito, parallelamente incrementa anche la differenza costo assicurazione, mentre in termini di valore residuo dell’auto, con il passare degli anni sembra al momento quello di Mazda CX-3 a rimanere lievemente più alto, anche se nel lungo termine la cosa potrebbe cambiare.

In Sintesi

tutti i numeri dei due B-SUV messi a confronto su Automoto.it
tutti i numeri dei due B-SUV messi a confronto su Automoto.it

La sommatoria delle valutazioni qui considerate, porta a un equilibrio senza particolari vantaggi, anche se è la più classicheggiante Suzuki Vitara, premiata dal mercato nazionale durante i primi sette mesi 2016. Le due vetture con DNA originario e marchio giapponesi, soddisfano in realtà aspetti diversi: la Mazda CX-3 ha stile proprio e accattivante fuori, da esibire, una certa maggior cura dentro, da godersi e sistemi un po’ più evoluti volendoli. Accontenta meglio che sia sul fronte della moda, magari in città o fasce di età che la sentono. Sul fronte opposto la Vitara è dominante in fuoristrada, forte di una tradizione in tale ambito e può piacere per la razionalità e la pulizia generale cui è improntata. Dalla sua la Vitara ha anche qualcosa in più di spazio dietro e non dispiace ai guidatori anche maturi che siano scesi dalle due volumi ma non si accontentino di MPV o piccoli SUV di fascia bassa. A chi serva davvero la trazione integrale per passaggi non all’acqua di rose, la Suzuki risponde quindi meglio, chi sia più guidatore trendy invece può essere affascinato da Mazda. Tutti i numeri con schede tecniche delle due vetture in oggetto, li potete leggere affiancati sullo strumento di confronto modelli di Automoto.it. Valutando esigenze differenti da quanto qui considerato, le due rivali offrono in primis la trasmissione automatica, con quella Suzuki, a doppia frizione (TCSS), certo più prestante. La gamma CX-3 vede poi il corposo motore benzina 2.0 (sino a 150 CV), o per risparmiare due allestimenti inferiori; soprattutto però ci sono maggiori possibilità di personalizzare nei contenuti la CX-3. Suzuki propone Vitara con altri motori, benzina o GPL sino a 140 CV, differenziando maggiormente la tecnica sotto il vestito, con ad esempio la trasmissione VVT abbinabile al 1.6 benzina; aspetti utili per chi abbia esigenze pratiche e non d’immagine.

Vantaggi: CX-3 Vs Vitara

Pro

  • CX-3: Stile ricercato, Personalità e finiture, Sistemi disponibili
  • VITARA: Prestazioni soprattutto in off-road, Abitabilità e Carico

 

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  • Prezzo da 19.320
    a 32.220 €
  • Numero posti 5
  • Lunghezza 428 cm
  • Larghezza 176 cm
  • Altezza 154 cm
  • Bagagliaio da 287
    a 1.440 dm3
  • Peso da 1.230
    a 1.371 Kg
  • Carrozzeria Suv e Fuoristrada
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