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La nuova serie 992 della Porsche 911 è in strada da circa un semestre e ha già iniziato a fare da noi, come per il resto mondo, tutti i suoi tipici percorsi. Che sono poi quelli delle sue sette progenitrici, tanto variabili quanto invece rimane fissa la sua veste: fatta di tratti universalmente noti e longevi, da icona senza tempo. Tra i molti, di questi percorsi adatti alla creatura immortale concepita da Ferry e Butzi Porsche nel 1963, ci sono certamente anche quelli dei giri a pieno gas in pista. Non si dimentica mai però, che con la “vera” Porsche, anche di quelle da oltre 400 CV, ci si può andare a far la spesa. Specie con la sicurissima e volendo gentile 911 Model Year 2020, potente ma anche ricca d’inedite tutele e comodità stradali, quanto di sistemi, unici, per andare forte senza patemi d’animo.
Allora, poiché di prove e primi contatti con la nuova Porsche 992 se ne fanno di ogni tipo in giro per il mondo, perché non conoscerla in occasione di un classico matrimonio italiano. Il solo rischio, è che lei si prenda più attenzioni degli sposi, o che chi la guidi magari per la prima volta non assista alla celebrazione e salti il pasto, volendo tenere tra le mani quel volante a oltranza.
La 911 serie 992 di quest’occasione è una Carrera 4S in tinta rossa. Molti direbbero che se proprio si deve usarla per cerimonia, una sportiva di quelle esagerate, che sia almeno bianca e cabriolet. Ma le prime 992 aperte non erano ancora in Italia per l’occasione e una nuova 911 coupé, non è auto sportiva qualunque. Come negare che possa essere sempre adeguata al contesto, questa debuttante che non deve per forza pensare al vestito. Lei che in famiglia vede usare con successo lo stesso taglio, rinnovato, da oltre mezzo secolo. Semmai la differenza di buon gusto la fa chi vi siede, sbagliando un abito o i suoi colori. Auto vistosa, ma che fa la propria “figura” nelle tortuose vie verso la chiesa di un paesino sopra il lago anche più che in pista, tra le rivali. Abbinando la propria tinta a quella analoga del colore liturgico di giornata e delle vesti del sacerdote (che sotto-sotto la proverebbe volentieri, pure lui). La Carrera 4S serie 992 affascina da ogni angolazione, più delle progenitrici recenti, scoprendone le piccole variazioni rispetto a chi la precedeva. Un’auto a due porte lunga circa 4,5 metri e alta solo 1,3 che diletta con i propri dettagli, per quelli più preparati che già ne conoscono forme e misure a memoria. Oggi è poco più larga, con la variante non più variante dell’illuminazione di frenata estesa (prima solo per le integrali) ma si personalizza con gli accessori, ad esempio i cerchi neri da 20 e 21 pollici (davanti e dietro) con disegno RS Spyder e coprimozzi a stemma Porsche colorato. A proposito di stemma Porsche, il 90% degli invitati, avvisato che l’auto sarebbe stata sportiva, in rossa tinta liturgica e con un cavallo nel logo piazzato frontalmente, ha sbagliato marca. E non solo per la solita vecchia storia del cavallino di Stoccarda finito a Modena (per indovinare entro il secondo colpo basterebbe essere lettori di Automoto.it, almeno del listino Porsche o delle relative prove).
Se le maniglie retrattili sono una finezza, che piace o meno secondo i gusti, il doppio terminale scarico nero a lato targa, con profilatura lucida, si abbina ai cerchi e sposa a pieno il pack Sport Chrono con l’assetto ribassato di un centimetro. È cattiva sì, di effetto più grintoso rispetto alla 991 ma anche invitante, mai spavalda (per quello ci saranno le GT) o troppo tagliente come certe rivali. Le altre si applaudono anche loro, ma in autodromo o ai raduni, guidate a manetta con tanto di casco; non allo scendere dell’abito bianco, in chiesa.
La 911 in vendita oggi non si può per nulla dire “sempre uguale” conoscendola da vicino, ma riprende spunti storici come le nervature sul cofano, tornate dopo un po' di anni e si distanzia abbastanza nella parte posteriore, d’impatto molto più rialzato, con enfasi orizzontale. Illuminazione a Led forte in tutti i sensi, griglia e spoiler più marcati che forse trasbordano il confine, tra il raffinato buon gusto e quel pochissimo di "tamarragine" che tutto sommato, ci sta. Chiunque la veda bene e tocchi con mano non può negare che faccia invecchiare le precedenti, inclusa l’oggi più ordinaria, quasi “modesta” in versioni base, 991.
L'allestimento cerimonia “leggero” prevede presenza di nastro sul cofano e tre grandi fiocchi, più uno piccolo al posteriore. Il tutto bianco ovviamente, mentre i fiori colorati sono solo in abitacolo, da intravedere. Anche viaggiando in velocità, le decorazioni non si staccano. Di sera, a parziale enfasi delle forme è presente un’illuminazione esterna di cortesia, diffusa anche dagli specchietti.
Il pregio maggiore della Porsche 911 per queste occasioni è la sua tipica comodità e non solo per chi guida. La 992 batte tutte le precedenti generazioni. Misure dei posti anteriori adeguate a ogni tipo stazza o quasi, anche sopra 1.90 di statura e con qualche chilo di troppo. Nulla a che vedere con certe supercar rivali “sacrificate” e dove i comandi vanno “presi” allungandosi, o deviando molto lo sguardo se si è alti. La conformazione dei sedili sportivi Plus in dotazione è avvolgente, ma con le moltissime regolazioni elettriche attuate muovendo un dito (ben 14) lascia star sempre bene chi sieda, quando non deve correre ma solo godersi il panorama. Vige la comodità con una più che discreta visibilità, per una coupé votata all’aerodinamica (Cx 0.29) diremmo anche più che buona.
Una tinta di base nera, ottima pelle al tatto quasi ovunque e cielo in alcantara, fanno da ambientazione in un’ergonomia di guida e di trasporto “perfettamente bassa”. Lascia un’impressione similare ma distante anche in questo dalle rivali, la 911(992). Qui regnano naturalezza e libertà a dispetto dell’apparenza grintosa e dell’altezza da terra ridotta, è similare solo alle sue progenitrici, persino ariosa. Pensando al quando trasporti una sposa viaggiando in leggerezza, a filo di gas, la 911 (992) non obbliga a disporre accessori chissà come, anzi, da il tempo di far balzare all'occhio le sue differenze dalle versioni passate. Quella strumentazione ora tanto digitale, con i cinque elementi classici presenti, ma in parte virtuali. Muovendo i selettori sul volante GT multifunzione si scorre trasformandoli, i vecchi punti fissi della 911. Ai lati divengono mappe, indicazioni consumo, settaggi e altro di utile, anche per gli ADAS. Tutto gradito, al giorno d’oggi.
È poi protagonista l’ampio schermo Infotainment da 10,9 pollici (ma sembrano di più) PCM integratissimo e molto orizzontale, che in caso accontenta tutti quelli a bordo (due più due) per vedere nelle pagine multi finestra ogni dettaglio di: audio, settaggio telaio, motore, climatizzazione, Nav e le molte App (tra cui anche quella cronometrica, la Track Precision).
Se i cinque tasti sotto il touchscreen si abbinano perfettamente alle misure dello stesso e delle bocchette areazione adiacenti, appare quasi fuori luogo e anche misura il nuovo “joystick” della trasmissione. Almeno al primo sguardo, ma così non è dopo averci preso confidenza per le manovre, scoprendolo praticissimo senza bisogno di guardarlo. Altro elemento vistoso, giustamente, il pulsante Sport Response al volante che è abbinato con pacchetto Sport (per molti fa libidine solo a vederlo, e come dar loro torto dopo averlo provato).
Il capitolo vani e capacità di carico, viene letteralmente saturato per l'occasione. Anteriormente, dove non c'è il motore, il limitato ma profondo bagagliaio ha capienza 132 litri e poi ci sono il portaoggetti centrale con serratura, il cassettino, vani portiera e i due noti piccoli posti per passeggeri in seconda fila. Con un passo di 2,45 metri la 992 ospita bene le due damigelle o anche fotografi agili, se vogliono salirci, ma abbattendo i sedili si ottiene un “vano” da 264 litri. Insomma, volendo adattarsi ci sta tutto per un matrimonio semplice con meno di 150 presenze e fiorista che si muove indipendentemente.
Poco raffinato che sia vederla satura, la nuova Porsche 911, ecco l'elenco di quello che è stato caricato due giorni prima del matrimonio, per trasportare il necessario ai luoghi di cerimonia e rinfresco. Rimanendo sotto il limite massimo consentito che è di 445 Kg, la 992 accoglie sessantatré bomboniere, due cosiddetti tableau de mariage, 13,5 kg di confetti di ogni forma e gusto (sottostimati rispetto alla voracità di certi invitati) ovviamente il tutto imballato, come le scatole con kit intrattenimento bambini (es. venticinque libricini, relative penne e matite, figure da colorare, qualche pupazzetto, eccetera). Ci sono poi un po' di addobbi, segna posto, contenitori vari di ogni forma inclusi i classici conetti e cesti, che non si capisce a cosa serviranno (se riso e altro da lanciare se lo portano gli invitati) ma si mettono in macchina. Si sommano anche residui sparsi di addio a celibato e nubilato avvenuti sotto data; gadget graditi perché fatti da persone care e in quei giorni vivono sulla 911 la loro gloria, prima di sparire. Omaggi dai piccoli alunni della sposa, che fanno anch’essi simpatia e nel casino del superfluo on board, ci stanno anche loro, sulla 911 durante la wedding week. Poi gli omaggi dovuti e dedicati ai quattro testimoni, con bomboniere di un certo "peso" e volume: solo loro occupano mezzo bagagliaio. Infine anche quadernoni, fiocchi e rotoli di nastro per addobbi di scorta (inutilizzatissimi) cartelli indicazione da appendere.
Insomma, la 911 è davvero satura con oggetti a vista pure dal lunotto (spazio davvero molto utile, ndr) e permette giusto di sedersi ai due occupanti. Anche in queste condizioni però, ci si sta bene dentro, per gli ultimi spostamenti in stato civilie libero e ci si meraviglia di averla riempita come mai si sarebbe immaginato di fare, mentre la si osservava per la prima volta, durante un Salone dell’auto o una presentazione.
La guida stradale della 911 (992) con il sei cilindri 3.0 Euro6 (D-TEMP-EVAP-ISC) da 450 CV siglato EA9A2, è semplicemente perfetta. Reattiva ma rilassata come ce la si aspetta, conoscendo tutte le 911 moderne. Meglio o molto meglio ancora, se non le si conoscono piuttosto che se si ricordino solo quelle più vecchie, impegnative. Un chirurgo appassionato di quattro ruote la definirebbe un inedito bisturi, specialmente questa Carrera 4S integrale. La potenza arriva tutta relativamente in alto, a 6.500 giri, ma la coppia è già pronta ai 2.300 e, sovralimentato nel modo giusto, il motore posteriore a corsa corta si fa guidare bene anche a passo d’uomo, in modalità Normal. Viaggiando con il selettore su Sport Plus certo cambia parecchio, la 911. Non solo nel sound, perché si vivacizza lo scarico, ma si alza lo spoiler volendo e si “irrigidisce” tutto il carattere della vettura, nelle sue risposte dinamiche e ai comandi. Il PDCC è per averle giuste andando forte, queste risposte, ma sarà commentabile insieme all’asse posteriore sterzante in un altro test, dove la guida resta sicura ma oggettivamente più impegnata.
Qui, in usi cittadini è un must il sollevamento asse anteriore, per certi dossi (in pochi secondi) e la 992 si usa con piacere impostando una modalità Personal, con scarico o spoiler a piacimento, ma non tutta la rigidità (PASM) e la potenza. Graditissime, ma superflue in certi frangenti. Che poi, cittadini e non solo, i percorsi. Si ha sempre modo di sentire la bontà di equilibrio raggiunto anche senza andare in circuito a manetta; per come chiude inesorabilmente la curva impostata tenendola con il pedale del gas, la 911 integrale di oggi. Un gas che quando capiti, permette lo 0 - 100 km/h in 3,4 secondi, con il pacchetto Sport Chrono e una velocità massima di 306 km/h.
Ma come dicevamo, è bellissimo anche non correrci sulla 992, auto che non fa mai pesare certe misure (es. degli pneumatici) sul suo volante molto diretto. A proposito di peso, siamo sui 1600 Kg di massa, convertita in bellezza a quattro ruote. Perché alla guida un po' si sente “il peso” ma questo è l’aggettivo che più raccoglie la coupé tedesca da chi la veda arrivare la prima volta. Il secondo è quello della comodità, anche dinamica; il terzo qualora si guidi, la mostruosa perseveranza nel seguire il percorso tracciato, ruotandone di misura il volante. Come dicevamo e ripetiamo, non a caso: perchè accade pressochè a ogni velocità e raggio di curva, specie con l'integrale; specie se non si insegue esagerando verso un lontano 100% della sua prestazione, sulla strada.
Meraviglia ma non sorprende, conoscendo le 991.2, con quella sua silenziosità interna, al netto del rombo motoristico, evidente e repentino, quando si prema il tasto "da gara" a volante. In attesa di una 911 ibrida, che le cerimonie le frequenterà a zero emissioni, anche sonore, la 911 desta attenzione più di tutti durante il matrimonio. Eccezion fatta per la sposa che vi scende, un paio di amiche “notevoli” e, forse, lo sposo (ma giusto per alcuni suoi amici intimi: loro la 992 la conoscono già).
L'automatico a otto rapporti, dove la massima velocità non è con l’ultima marcia, lascia girare il motore boxer bi-turbo detto flat-six, su e giù lineare che non sembra neanche sovralimentato, ad andarci con il classico filo di gas e poi riprendendo se necessario. Per tanto che è costante e “rotondo” appena fuori minimo. La modalità sequenziale si apprezza molto, volendo fare guida sportiva o in pendenza: veloce, precisa, godereccia anche se non manuale come un tempo, quando si usano giri alti e la 992 proietterebbe in un'altra dimensione. Pericolosa per l'ambiente stradale, doppiandone facilmente limiti, ma non per le sue risposte a comandi esperti e lucidi.
Certo, non è il mitico grande aspirato, ma che andare e come intriga, verso il fondo scala di contagiri. Paga pochissimo ai puristi, in sonorità e rotazione massima, qualcosa in "umanità motoristica" sotto il piede, offrendo però rendimento elevatissimo, costante.
Facendo aprire con decisione i DBW, meraviglia per come allunga, la 992 Carrera 4 S. Senza far rimpiangere nessuna progenitrice (non GT) perché su strada viaggia in tutta sicurezza con ogni fondo. Per esempio quando piove, suggerendo lei di inserire il dovuto driving mode Wet., che non ve la farà mai trovare di traverso inaspettatamente. A proposito di aiuti alla guida, proprio viaggiando in extra-urbano stupisce l’efficacia del cruise adattivo con funzione di stop e ripartenza, del mantenimento corsia: reattivi come Flat six e PDK, reattivi come si deve per una supercar e distanti anche loro, in meglio, da quelli di certe auto "normali".
Dulcis in fundo, quando si porta la moglie alla “prima” notturna dove manca del tutto illuminazione: una fantastica e utile visione a infrarossi della strada, riprodotta nel cruscotto: evita brutti rischi e sarebbe da avere anche su auto meno veloci. Sempre di notte, questo senso di padronanza della strada tipico, per certe oscure vie di provincia è enfatizzato dai gruppi ottici frontali PDLS Plus a matrice attiva, con potente (forse non da record, per il debutto 2019 di una reginetta) illuminazione dinamica.
Insomma, qualunque coppia di sposi, giovane o meno, ci si troverebbe bene. Perché la rigidità sportiva passa inosservata, meravigliati dalla sua precisione, dalla sua reattività e preseveranza anche in frenata e quindi dalla sicurezza, pur decidendo di premere a fondo. Il passeggero è a corto di emozioni, ma che sensazioni, su quei sedili climatizzati. A livello Infotainment (audio Bose) non ha vincoli o limiti diversi da una berlina cerimoniosa premium, anzi. Si dimentica la cura di un abito impegnativo, non difficile da accomodare scoprendo che la App meteo tedesca, scrutata di continuo, non sbaglia rispetto ad altre tricolori più note del web nostrano. Indovinando lei con tre giorni di anticipo, quel poco di pioggia che nemmeno ha bagnato la sposa, durante il taglio torta.
In caso di manovre difficili, quando si passa tra persone o si deve fare inversione, la visione a 360 gradi delle camere non lascia margini di errore e il volante non pesa affatto. Basta guardare tranquillamente sul display, muovendo quel piccolo joystick come alla fine viene naturale, per dare l’inserimento retromarcia oppure drive.
I consumi benzina indicati sulla strumentazione, non sono esagerati come la dinamica di guida, anzi. Tutto dipende dal piede e dalle pretese. Il nostro utilizzo per nulla parsimonioso di alcune giornate, ha visto il pieno di 67 litri bastare sempre comodamente, per circa 450 km. Qualcosa anzi avanza. Partendo dal dato dichiarato di 9,0 l/100 km nel ciclo combinato, i nostri percorsi misti dove non è mancato sprint ma anche traffico in coda, vie di città e superstrada, con tanto di carico, hanno visto una media non lontana dagli 8 km/l. Consumi non per tutti, ma pensando alle sportive “normali” di poco tempo addietro, con ¼ di cavalleria, prestazione, assorbimenti e sicurezza, oltre che di tenuta valore nel tempo.. La 911 si migliora sempre su tutto, perseverando nel suo DNA che in principio non guardava similmente consumi o emissioni..
La gamma 992 della Porsche 911 è in vendita nel mercato Italia per quest'anno con le sue classiche varianti a trazione posteriore, Carrera S, o integrale Carrera 4S; da poco anche cabrio. Con le varie GT pistaiole in arrivo prossimamente, 2020 almeno, anticipate però dalla succosissima Targa.
I prezzi di listino partono da € 123.999, mentre il modello oggetto del nostro servizio, con tutti gli accessori presenti supera i 173.000 euro. Frequenza di officina? Inferiore a quella delle vecchie 911 per come programmata: sulla 992 la Casa indica i tagliandi con manutenzione principale ogni 60.000 km.
Tutti i dettagli e il configuratore italiano Porsche 911 sono disponibili dal listino di Automoto.it, sapendo che di rivali ce ne sono, ma forse anche no, se si vedono le cose in una certa maniera. Quella che non varia il segmento ma la “categoria” di un’auto. Definibile supercar gentile, come quel suo cavallo meno celebre nel logo da noi ma sempre amico, ovunque; che non dice mai “sono indomabile" o "lasciami correre” semmai il contrario, si fidelizza al carattere del conducente.
Spaventa per qualità e prestazione, anche look con tutti i pacchetti opzionali, ma non quando la si guida (salvo esagerare più di quanto un automobilista medio pensi). La strizza, la 992 la lascia solo ai passeggeri, quando inconsci della sua bontà. Allora è ottima anche per le cerimonie, questa 992, pur se il meglio assoluto ammettiamo, lo può fare una Porsche storica. Magari la mamma di tutte, la 356, in versione aperta. Però quella è rara, delicata, da conoscere e mantenere. Si usa con i guanti in brevi momenti ed è priva di certi comfort e capacità moderne, che vanno bene invece ai giovani per stare sul fronte della tradizione porschista. E questa 992 lo rimarrà per ancora un po' di anni, se tanto ci dà tanto. Almeno sette, conoscendo il ciclo vita delle progenitrici. Ovvero dura più di certi matrimoni, lei.
A seguire la scheda tecnica della 911 (992) tralasciando i Pregi & Difetti, che contano un elenco troppo superiore dei primi con i secondi legati essenzialmente al nodo dei suoi piccoli abbandoni di DNA storico (se puristi) e grandi oneri. Non per tutti, specie in Italia, specie nei giorni che non sono quelli unici di un matrimonio.
Motore
Motore posteriore
Numero cilindri 6
Tipo di carburante 98
Alesaggio 91,0 mm
Corsa 76,4 mm
Cilindrata 2.981 cm³
Potenza (kW) 331 kW
Potenza (CV) 450 CV
Potenza NAR (CV) 443 CV
Punto di massima potenza giri/min 6.500 g/min
Velocità massima del motore 7.500 g/min
Coppia massima 530 Nm
Coppia massima a giri/min 2.300 - 5.000 g/min
Rapporto di compressione 10,2 : 1 (Toleranz +/-0,3)
Max potenza per litro NAR (CV/l) 148,0 CV/l
Consumo / Emissioni NEDC
Consumo urbano* 11,1 l/100 km
Consumo extraurbano* 7,8 l/100 km
Consumo combinato* 9,0 l/100 km
Emissioni CO2 combinate* 206 g/km
Emissioni standard Euro 6d-TEMP-EVAP-ISC
Filtro antiparticolato si
Classe di efficienza energetica (solo Germania) F
Telaio e sospensioni
Asse anteriore con schema McPherson e barre antirollio
Asse posteriore Multi-link con barre antirollio
Sterzo
Servosterzo elettromeccanico con rapporto di trasmissione variabile e generatore di impulsi al volante
Freni
Pinze freno anteriori fisse monoblocco in alluminio a 6 pistoncini, posteriori a 4 pistoncini, dischi freno forati e autoventilanti
Programma di stabilità
Porsche Stability Management (PSM), con ABS con funzionalità freni ottimizzata
Ruote anteriori 8,5JX19 ET52
Pneumatici anteriori nessuna offerta
Ruote posteriori 11,5JX20 ET67
Pneumatici posteriori nessuna offerta
Prestazioni
Velocità massima 306 km/h
Accelerazione da 0 - 100 km/h 3,6 s
Accelerazione da 0 - 100 km/h con pacchetto Sport Chrono 3,4 s
Accelerazione da 0 - 160 km/h 8,3 s
In accelerazione (80-120km/h) 2,3 s
Carrozzeria
Lunghezza 4.519 mm
Larghezza 1.852 mm
Larghezza (senza specchi ripiegati) 2.024 mm
Altezza 1.300 mm
Coefficiente di resistenza (Cx) 0,29 cx
Passo 2.450 mm
Carreggiata anteriore 1.589 mm
Carreggiata posteriore 1.557 mm
Peso a vuoto (DIN) 1.565 kg
Peso a vuoto (EU) 1.640 kg
Peso totale ammesso 2.010 kg
Massimo carico 445 kg
Capacità
Volume bagagliaio 132 l
Vano bagagli posteriore (con sedili abbattuti) 264 l
Serbatoio 67 l
Service e garanzia
Periodo di garanzia 2 anni chilometraggio illimitato
Intervallo di manutenzione principale Ogni 60.000 km
Periodo di garanzia vernice 3 anni
Garanzia contro la ruggine 12 anni
Foto: Torchio
Porsche
Corso Stati Uniti 35
35127 padova
(PD) - Italia
800 000 911
contatto@porsche.it
https://www.porsche.com/italy/
Porsche
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