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Con il 2017 Lexus propone l'aggiornamento di metà carriera per la propria berlina IS, in particolare in Italia vediamo questo mese l’arrivo della nuova versione 300h, dotata della propulsione ibrida che accoppia il 2.5 benzina da 181 cavalli con un elettrico 105 kW, per un totale complementare di 223 CV. Abbiamo provato la nuova giapponese in anteprima sulle strade romane, scoprendo come il passo in avanti compiuto non sia tanto nell'estetica, pur rafforzata, o nella sostanza fondamentale, già moderna e gradevole con DNA votato alla trazione posteriore. Come si deve per ogni buon aggiornamento modello vero, specie se fatto dai precisi giapponesi di Lexus, le correzioni che contano sono in molti dettagli percepiti usandola. Prima evidenza l'impronta lievemente più spinta, con l'identità di marca nel dettaglio frontale e posteriore, curatissimi; in secondo la parte telaistica di sospensioni, per migliorare reattività alle alte velocità e comfort a quelle basse; ultimo ma non certo meno importante, l'incremento delle assistenze alla guida, soprattutto attive con nuovi sistemi di controllo e tutela pedoni.
Nata nel 1999, come prima autovettura Lexus progettata interamente per l’Europa, la IS ha superato oggi il milione di unità prodotte globalmente. La terza generazione, che aveva già riscosso discreti apprezzamenti dalla critica al debutto nel 2013, viene corretta soprattutto nella parte che più conta per avvicinare le opinioni dei clienti intervistati, come ci ha spiegato il Chief Engineer Naoki Kobayashi. Telaio e sospensioni migliorano, grazie a test svolti anche in piste come Suzuka o Sugo. Anteriormente è molto incrementata la rigidità e sono cambiati gli ammortizzatori, anche posteriormente piccola correzione, con l’aggiunta di nuova barra stabilizzatrice alle multi-link. Il tutto senza variare la massa complessiva, di 2130 Kg. ma irrigidendo del 49% l’asse anteriore a tutto vantaggio della reattività alle alte velocità. Contrariamente al posteriore, sono stati cercati equilibri più morbidi, per gli utilizzi dove necessita comoda stabilità. Il sistema motopropulsivo rimane analogo, con l’elettrico abbinato al quattro cilindri longitudinale anteriore 2494cc 16V dual VVT-i a ciclo Atkinson e la trazione posteriore, il tutto coordinato da un’elettronica Denso (D-4S).
Salgono invece le dotazioni di supporto alla sicurezza, ora Safety System+. Quella passiva beneficia della maggiore rigidità e di otto airbag, quella attiva usa quasi tutti i sistemi oggi disponibili, come tradizione Lexus, tra i quali la tutela dei pedoni, anticollisione Pre-Crash, l'avviso cambiamento di corsia (LDA) la lettura segnali stradali (RSA) e un insieme di radar con camera che permettono di avere avvisi a 360° (Blind Spot Monitor, Rear Cross Traffic Alert) con visione sul grande display centrale. Addirittura la prevenzione alza di sette centimetri il cofano (pop-up) permettendo un migliore assorbimento d'urto, qualora possa avvenire nei confronti di un pedone. Euro NCAP ha così visto assegnare il miglior punteggio di categoria: cinque stelle. Il cruise control è ovviamente adattivo (ACC) come i fari abbaglianti, mentre le modalità di guida sono tre (Eco, Normal, Sport) con possibilità di personalizzazione (Customised), che salgono a cinque per la versione F Sport, dotata anche di sospensioni adattive. Velocità massima autolimitata a 200 km/h e 0-100 in 8,3s: no, non è certo una corsaiola la IS 300h, anche se può fare la grintosa, soprattutto pensando che la trasmissione è la E-CVT a variazione continua, abbinata a paddles al volante per chi gradisca gestire manualmente. L’aerodinamica, pur se poco percepibile, è anch’essa stata corretta in galleria del vento.
I tratti fondamentali IS rimangono gli stessi, tagliente tre volumi che traspira modernità e stile proprio, ma già a prima vista cambia lo sguardo, con maggiori aperture e prese aria inferiori, oltre dei bei gruppi ottici full led, molto curati come da ultime mode e capaci di estendere nella misura di un metro lo spazio visivo ai lati. Davanti viene enfatizzata la classica clessidra Lexus, in particolare con l’allestimento sportivo che sostituisce la trama della estesa griglia plastica. Posteriormente ci sono un triplo profilo a led che riprende le linee della carrozzeria e areazioni inferiori migliorate. Toni quindi abbastanza spigolosi e forti, per la nuova IS, vettura su cui lo sguardo non scorre libero come per alcune concorrenti più “morbide” e prive di nervature o profili aerodinamici, ma sempre rispettosa nell’insieme, considerando che parliamo di un’auto lunga 4,68 metri che incita a essere guidata, osservandola. Con quella scritta hybrid sui fianchi, per ricordarne la caratteristica motorizzazione, ribadisce di essere personale da ogni lato, anche se non è invero l’estetica a differenziarla maggiormente. La connotazione visiva più marcata è per la F sport, che oltre di griglia e piccolo logo personale ai lati, si dota anche di possenti cerchi 18 pollici al posto dei 16’’ o 17’’ riservati alle sorelle e usa gommatura differenziata: 225 anteriore e 255 posteriore.
La parola che più colpisce, parlando con la dirigenza Lexus presente al battesimo europeo della nuova IS 300h, è Omotenashi. Ovvero quel concetto di accoglienza e ospitalità che anticipa i bisogni di chi entra in contatto con i giapponesi. Salire a bordo della nuova berlina Lexus vuol dire quindi essere coccolati, con selleria in pelle di qualità e belle cuciture a vista. Miglioramenti come maggiore ampiezza per i vani portaoggetti, ma soprattutto un grande display che volendo può essere da 10,3 pollici (quello base è 7’’) in contrasto con il sottostante orologio circolare analogico. L’impianto audio di serie, Pioneer, usa dieci altoparlanti che salgono a quindici scegliendo il Mark Levinson. Alle già generose dimensioni di abitacolo, anteriormente soprattutto e bagagliaio, da 450 litri, si abbinano per la versione Luxury elementi tipici e unici come gli inserti in legno lavorati con tecnica laser di proprietà Yamaha, la stessa che viene usata per produrre pianoforti.
Tra le varianti disponibili, colpisce un po' in senso sgargiante quella dello pseudo metallo dedicato agli inserti della F sport, per il resto ergonomia ottimale anche per i più alti e posizionamento un po’ concentrato centralmente, ma equilibrato, dei tanti elementi e comandi, che rimangono a portata di mano. Facile e rapido per chiunque, anche di stazza elevata, trovare la miglior postura guida grazie alle molte regolazioni elettriche con possibilità di memorizzazione. Migliorato anche il software per gestire il menù Infotainment, che grazie alla maggiore ampiezza del display riesce a essere multi-tasking, anche se a primo impatto la reattività del joystick centrale è parecchio elevata, in caso di difficoltà con la navigazione. Al proposito, con Lexus Premium Navigation è inclusa la più recente evoluzione della Remote Touch Interface e l’optional del Wi-Fi di bordo. Il sistema è anche gestibile tramite comandi vocali. Le superfici di contatto sono tutte di livello Premium come dicevamo, pur se pensando alla concorrenza tedesca cui si aggiunge l’Alfa Giulia, alcune impronte soprattutto per la parte bassa della plancia, molto orizzontale, lasciano intravedere un feeling di fine secolo parzialmente retrò, almeno per gusti europei. Degna di menzione anche la climatizzazione, con areazione estesa e controllo temperatura digitale, bizona, a sfioramento: offre molti punti di regolazione, anche per sedili e zona volante.
Mettersi alla guida della IS 300h è quanto di più semplice vi sia per chiunque, come dicevamo, pensando di salire su una segmento D. Mette meno pressione addosso di altre vetture e di quanto ci si attenderebbe vedendola esteriormente, per come si rivela lineare ed equilibrata anche provando a strapazzarla. I sedili a movimento elettrico, così come il volante, permettono una postura perfetta con libertà di movimento anche a chi superi il metro e novanta. La spinta ibrida educata senza necessità gestione del cambio, con E-CVT, rende ancora più morbido l'effetto guida, apprezzabilissimo nel traffico urbano, magari in modalità Eco, che toglie parecchie emissioni in tutti i sensi. La vettura nonostante i 4,68 metri si guida agevolmente nelle vie tortuose e congestionate, non lasciando dubbi per qualunque manovra grazie alle camere e agli avvisi, visivi e sonori, ci tutela segnalando anche negli specchietti retrovisori qualora qualcuno si avvicini. Al contrario, uscendo dall'ambito cittadino e usando la modalità Sport S+ dove possibile, come sulla F sport, non solo cambia il look della strumentazione di fronte a noi, ma anche il rombo del 4 cilindri 2.5 è più grintoso di quanto possa sembrare, “entrando” così repentinamente qualora si prema a fondo il pedale. Invero l'erogazione non è da cosiddetto fulmine di guerra, considerando che l’E-CVT lo fa lavorare sempre prossimo ai cinque o sei mila giri, ma con una linearità di ripresa molto blanda, pensando alle concorrenti che vantano altre motorizzazioni e trasmissioni.
Al termine della guida di ogni tipo, almeno per le distanze della nostra prima presa contatto di un giorno, è netta la sensazione di rilassamento regalata, senza alcun affaticamento. Si percepisce di essere su un’auto premium, anche se c'è quel pizzico ancora di abitudine per noi italiani a una maggiore sensazione meccanica e motoristica, comunque cresciuta sulla versione 2017 grazie anche alle nuova tarature dell'elettronica. Pur se la trazione è posteriore e i cavalli potrebbero far pensare a una guida impegnativa, è difficile creare situazioni difficili, con le sospensioni adattive variabili e un VDIM costantemente attivo anche a basse velocità, quale controllo dinamico parallelo da parte di ABS, EBD (freni) TRC (trazione) VSC ed EPS (sterzo). Difficile anche emozionarsi invero, se si abbia una cultura solidamente legata al passato, per motore e cattiveria di risposte al fondo pedale. Viceversa, chi ami l’ibrido qui ha una bella scelta, un'alternativa ancora poco diffusa ma premiante per comodità e relax di guida. Manca in Italia la versione 200t sovralimentata, che esiste per altri mercati e farebbe sicuramente più felici gli amanti della sportività, con i 245 CV e lo 0-100 Km/h in 7 netti; però in questo Lexus non ha problemi potendo vantare altri modelli come sono RC o LC. Bello da impugnare il volante a tre grandi razze della F Sport, ben reattivo per guida “normale” grazie alla nuova calibrazione dell’assistenza sterzo. Per quanto riguardi il cruise adattivo infine, pensando ai viaggi, è impostabile anche su modalità distanza di sicurezza, grazie al radar che misura i metri di spazio davanti alla IS.
In arrivo da subito presso la rete distributiva nazionale, la IS 300h si propone con quattro livelli di allestimento per rappresentare in un mercato dove dominano da tempo le tedesche, qualcosa di diverso da parte di quello che è comunque il quarto Luxury Brand. Il primo livello, d'attacco, è il Business: francamente non premiante per come vediamo noi questa vettura. Il secondo, Executive, equilibrato e destinato a essere il cavallo di battaglia anche se gli ultimi due, che puntano più al lusso e alla sportività, rispettivamente Luxury ed F-Sport, sono i più meritevoli. Se i prezzi sono mediamente poco superiori alle rivali europee, a partire da 41.000 € sino ai 51.000 delle due top di gamma, valutando la dotazione inclusa non ci sono in realtà grandi differenze, anzi, soprattutto in occasione del lancio una speciale campagna promozionale propone l’allestimento Executive (dotato di NAV) a € 34.900 con permuta. Più che i conti in acquisto, peraltro supportato dai servizi finanziari Lexus (Pay per drive o Rent per drive) la differenza la fa la componente ecologica.
Consumo medio combinato dichiarato è 4,3 litri ogni 100 km ed emissioni a quota 97 g/Km: sono di valore parecchio accattivante in alcuni mercati, ma non forse in quello italiano più emozionato da altri aspetti. La stima prevista è coprire il 2% del segmento nazionale, composto per buona parte da utenti aziendali e flotte, a sua volta non certo di rilievo, pur rivitalizzato nell’ultimo anno (grazie anche alla Giulia, ndr). In ogni caso il brand non manca di appeal e notorietà, con la recente apertura a mondo cinema, sport acquatici e sulla neve. Non a caso pranziamo a Roma, dopo un primo assaggio di guida fuori porta, presso Aqua by Lexus Fish Restaurant, in zona EUR. Il concetto giapponese di Omotenashi (ospitalità) viene così ben impresso anche a tavola, oltre che a bordo vettura e nei nuovi layout previsti per le concessionarie italiane. Il target IS analizzato, permette di stimare che conducente tipo sia una persona relativamente giovane, single o con famiglia poco numerosa, sotto i 50 anni, che ovviamente voglia un’auto 100% premium non per correrci troppo, personale però al colpo d’occhio e sotto il cofano. Sullo strumento confronto modelli di Automoto.it, la scheda tecnica con tutti i numeri della 300h, confrontabili con le concorrenti.
Lexus
Via Kiiciro Toyoda, 2
Roma
(RM) - Italia
800 100 131
https://www.lexus.it/
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