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La Quattroporte è stata la prima Maserati a lanciare il Tridente in una nuova dimensione, quella del costruttore di grandi volumi (nel settore delle dream car, ovviamente) ma non è stata la prima ad infrangere il tabù del motore diesel, che invece è arrivato per la prima volta a Modena sotto al cofano della più compatta Ghibli.
Un motore non certamente preso a caso dalla banca organi del Gruppo Fiat ma pensato e studiato per rendere al meglio su berline (e SUV...) di media e grossa dimensione ma di taglio spiccatamente sportivo: sbagliato dunque pensare che il V6 turbodiesel della Quattroporte sia lo stesso utilizzato su Lancia Thema e Jeep Grand Cherokee anche se la base tecnica è sostanzialmente condivisa.
Turbodiesel all'italiana
I tecnici di Maserati Powertrain, infatti, sono intervenuti su diversi aspetti del progetto per abbassare il livello di rumorosità dell'unità prodotta a Ferrara da VM: il risultato è quello di un motore talmente silenzioso da aver richiesto specifici attuatori sonori che animano la guida della vettura in modalità Sport. Per ottenere questi risultati è stato riprogettata la turbina, che ora adotta cuscinetti a sfere ceramiche (più scorrevoli), ma sono anche stati adottati nuovi collettori di scarico e scudo paracalore a doppia parete. Anche per la coppa dell'olio ci sono alcune novità in termini di "strati" visto che tra due pareti di alluminio è stato inserito del materiale elastico studiato per attutire le vibrazioni.
Il V6 a V di 60° da 2.987 cc, grazie anche alle modifiche sopra citate, eroga una potenza massima di 275 CV a 4.000 giri ed una coppia di 600 Nm disponibili in modo costante tra i 2.000 ed i 2.600 giri. Un'unità estremamente generosa, disponibile anche in una declinazione antisuperbollo da 250 CV e pari coppia massima, anch'essa abbinata ad un cambio automatico ZF ad 8 rapporti (con software Maserati dedicato) ed alla sola trazione posteriore. Per chi volesse la trazione integrale bisognerà invece aspettare il 2015.
In termini di prestazioni la nuova Maserati Quattroporte diesel da 275 CV fila a 250 km/h di velocità massima assicurando una accelerazione 0-100 km/h in 6,4 secondi mentre la versione da 250 CV rinuncia a quattro decimi in accelerazione (6,8 secondi lo 0-100) ed a 10 km/h in tema di velocità massima. Il consumo di carburante e l'emissione di CO2 si attestano rispettivamente a 6,2 l/100 km e 163 g/km mentre in termini di omologazione i tecnici Maserati parlano di Euro5+, che vale esattamente come un'omologazione Euro5 ma fa capire che con pochi accorgimenti (ed investimenti) l'Euro6 sarebbe immediatamente alla portata.
Per clienti che cercano confort e stile
Lunga 526 cm, larga 195 ed alta 148 (gommata 245/45 e 275/40 su cerchi da 19", 20" opt a 5.124 euro) la Quattroporte poggia su un passo di 317 cm e vanta un peso in ordine di marcia di 1.885 kg. Numeri che parlano di lei come una delle berline più generose del mercato, certamente più in linea con mercati come quelli americani, cinesi o russi, ma comunque interessanti anche per l'Europa visto che nel Vecchio Continente il giro di vetture diesel con potenze comprese tra i 250 e 300 cv in questo segmento è pari a circa 15.000 unità l'anno.
Un cliente che da una vettura come la Quattroporte Diesel cerca immagine, stile italiano, ma anche performance e grande confort di bordo. Proprio a tal riguardo i tecnici Maserati hanno scelto di non intervenire in alcun modo per differenziare la Quattroporte a gasolio dalle più potenti a benzina, lasciando dunque inalterato lo stile morbido della plancia, l'essenzialità dei comandi, la profusione di pelle e la dotazione tecnologica, che prevede un sistema multimediale dotato di numerosissime funzioni. Quattro porte, cinque posti di cui quattro davvero comodi, l'ammiraglia modenese pensa anche ai bagagli senza escludere nessuno grazie ad una volumetria di ben 530 litri.
Dal vivo: com'è fuori
Di grande effetto scenico la Quattroporte è indubbiamente una vettura ben disegnata e che riesce nell'impresa di apparire sportiva e slanciata nonostante dimensioni a dir poco "oversize" per qualunque dei mercati europei. Una vettura che sin dall'origine strizza l'occhio all'America, alla Cina ed alla Russia (in particolar modo nelle versioni 4x4) puntando anche su un fascino che non è sbiadito nella fase più complicata, la prima, del passaggio da costruttore di nicchia a quello di volumi decisamente più importanti.
Dal vivo: com'è dentro
Ben costruita e ben disegnata la configurazione interna della Quattroporte è evidentemente frutto della passione e delle capacità del made in Italy. Oltre al design della plancia, infatti, quello che stupisce della Quattroporte è la facilità, la semplicità e la qualità di alcuni dettagli a cui noi italiani siamo più abituati a dare attenzione: la posizione di guida, comoda ma allo stesso tempo sportiva grazie a sedili estremamente ergonomici ed un volante dall'impugnatura perfetta, la pelle utilizzata per rivestire i sedili o la plancia, l'Alcantara per il rivestimento del tetto, il design raffinato della strumentazione sono elementi di una tradizione del lusso italiano che tutto il mondo ci invidia.
“Ben costruita e ben disegnata la configurazione interna della Quattroporte è evidentemente frutto della passione e delle capacità del made in Italy. Oltre al design della plancia, infatti, quello che stupisce della Quattroporte è la facilità, la semplicità e la qualità di alcuni dettagli a cui noi italiani siamo più abituati a dare attenzione”
Dove, invece, c'è un po' da migliorare rispetto alla concorrenza di riferimento (quella tedesca) è nella definizione dei piccoli dettagli: i pulsanti ai lati del display centrale, ad esempio, o alcuni elementi plastici cromati per simulare l'effetto metallo non sono in linea con la qualità così come non abbiamo trovato entusiasmante il feeling trasmesso dalle palette quando si aziona il cambio in modalità manuale: viste le dimensioni ci saremmo aspettati un click più determinato ed una maggiore solidità. Piccole note arrivano anche dal posizionamento del pulsante start, che al posto di essere in bella vista, pronto a dare vita ad un sogno, è relegato in un'angolo della plancia nascosto dal volante.
Dove la Quattroporte Diesel è quasi inappuntabile è la parte dinamica. I tecnici Maserati non solo hanno realizzato un telaio in grado di mettere assieme numerose esigenze, tra cui quelle della sportività e dello spazio a bordo, ma lo hanno anche dotato di un sistema di sospensioni in grado di assicurare un bilanciamento eccezionale nella guida sportiva ed un confort di bordo elevatissimo quando si va a passeggio o si procede a velocità codice in autostrada.
Magia degli ammortizzatori Skyhook, che regolano istante per istante la risposta, ma anche di un'elettronica che non conosce la parola "invadenza" e che permette di guidare dimenticandosi di essere al volante di una super berlina da 5,3 metri non solo nei tratti veloci ma anche in quelli più tortuosi e guidati a tal punto che verrebbe da chiedere a Maserati uno sterzo ancor più veloce e diretto.
Un comportamento, quello della Quattroporte Diesel, che non fa rimpiangere la scelta di aver comprato un motore alimentato a gasolio rispetto ad un più nobile benzina: la spinta del V6 VM rivisto e corretto da Maserati Powertrain è davvero eccezionale e l'abbinamento con il cambio ad 8 marce firmato ZF è davvero quanto di meglio ci si possa aspettare da un punto di vista confort ma anche in termini di piacere di guida. Utilizzarlo in modalità manuale, infatti, è davvero un piacere grazie a palette al volante di dimensioni generose e strategie di cambiata "da Ferrari", come nel caso della scalata multipla che può essere attuata in staccata tenendo premuta la leva di sinistra sino all'inserimento del rapporto ideale per la curva.
Tanta spinta e consumi contenuti (noi abbiamo visto 7,9 l/100 km, ma si può fare meglio...) il V6 emiliano, come su Ghibli, dimostra di non temere alcun confronto anche in termini di sound con i fratelli a benzina: grazie a degli specifici attuatori installati posteriormente i tecnici Maserati sono riusciti a dare alla Quattroporte una timbrica degna di un V8 non solo fuori: quando si attiva la modalità Sport, infatti, l'abitacolo da supersilenzioso si trasforma in un ambiente decisamente più "race oriented": soddisfazioni assicurate.
In conclusione
Ci aveva già stupito su Ghibili ed ora sulla nuova Quattroporte Diesel il V6 da 275 CV fa davvero pensare che la scelta di celare un tremila a gasolio sotto al cofano di una Maserati non sia più qualcosa di classificabile come blasfemo. Va forte, suona bene, consuma il giusto, la Diesel sarà perfetto anche per i clienti che non vogliono rinunciare a nulla quando si renderà disponibile la versione a trazione integrale, che arriverà tra alcuni mesi. Buono anche il prezzo: i 98.373 euro richiesti sono assolutamente in linea con il blasone del brand e la qualità della vettura.
Pro
- Il motore V6 spinge forte e consuma il giusto
- Bilanciamento dinamico
- Cambio ZF 8 marce
- Confort di bordo
- Presenza scenica eccezionale
Contro
- Alcune finiture da rivedere
- Elettronica: mancano alcune tecnologie di ultima generazione
- E' un paradosso ma meriterebbe uno sterzo più sportivo
Maserati
Viale Ciro Menotti 322
Modena
(MO) - Italia
800 008 008
https://www.maserati.com/it/it
Maserati
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