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Tra i pochi segmenti di mercato a presentare un dinamismo positivo, quello dei crossover di dimensioni compatte vede competere diversi attori, tutti con legittime ambizioni di primato: la formula vincente sembra quella di proporre vetture dagli ingombri contenuti, capaci di esprimere in strada concetti di agilità ed equilibrio, forme eleganti, interni accoglienti e dotazioni basate su una tecnologia evoluta. Il tutto, per assicurare insieme divertimento di guida, efficienza e sicurezza.
Questa ricetta di base consente di miscelare gli ingredienti secondo le specifiche preferite da ogni costruttore, cui spetta il compito di dotare la propria proposta di una caratteristica speciale, capace di distinguerla dalla concorrenza. Dacia Duster si è da sempre caratterizzato come il veicolo dal listino più conveniente, capace di proporre il rapporto qualità/prezzo più interessante del segmento.
Un successo incredibile
Un’operazione gradita dal mercato: nel solo 2013, sono oltre 300.000 le unità vendute (in alcuni mercati con il marchio Renault), ed anche in Italia questo crossover è apprezzato e richiesto, per merito anche della fortunata campagna pubblicitaria che ne sottolineava in modo ironico («Davvero costa così poco? Ma noi volevamo spendere di più!...») le qualità, ribaltando in chiave positiva quella che potrebbe sembrare un punto di debolezza.
Presentata al Salone di Francoforte, la versione 2.0 di Duster è pronta all’esame del mercato: un restyling frutto di tanti focus con i clienti di tutto il mondo, tiene conto delle richieste ricevute conservando la vocazione originaria ed ampliando i contenuti di design, qualità e tecnologia.
La data di lancio ufficiale è fissata per il prossimo 23 novembre, con la rete commerciale Dacia già al lavoro per allestire un articolato programma di eventi nel week end. In attesa di quel momento, abbiamo avuto l’opportunità di un assaggio dinamico della vettura, sia in configurazione 4x2 che nella versione a trazione integrale.
Pochi gli interventi estetici
La rinnovata Duster presenta solo interventi di dettaglio alla struttura conosciuta, tesi a rendere più evidente l’eventuale vocazione 4x4 della vettura: rispetto al passato, ecco una nuova calandra con due inserti cromati, i gruppi ottici anteriori e posteriori ridisegnati, il terminale di scarico cromato, i cerchi in lega con effetto “dark metal” e le barre portatutto al tetto che acquistano spessore ed altezza, oltre a riportare un’evocativa grafica con il nome del veicolo in evidenza.
“La rinnovata Duster presenta solo interventi di dettaglio alla struttura conosciuta, tesi a rendere più evidente l’eventuale vocazione 4x4 della vettura”
Le innovazioni all’abitacolo si concentrano soprattutto sulla plancia centrale, caratterizzata dal sistema multimediale integrato “Dacia media nav” (di serie sulla versione “Laureate”), dotato di schermo touch da 7 pollici, radio, presa usb (non c’è il vano d’accesso per il lettore cd: Duster guarda avanti e preconizza la fine imminente del supporto digitale a favore delle più pratiche "chiavette" USB per la musica in formato mp3) e collegamento bluetooth.
A sottolineare l’impegno per migliorare il comfort, Duster offre anche la possibilità di avere a bordo il cruise control e il radar posteriore per facilitare le operazioni di parcheggio ed il sistema di chiusura automatico delle portiere in movimento; di serie su tutte le versioni, l’ESP e quattro airbag (frontali e laterali) anteriori, oltre agli attacchi isofix posteriori per facilitare il trasporto dei bambini. La pulsantiera che comanda gli alzacristalli ora è sulle portiere, come da precisa richiesta dei clienti della prima ora.
Altro che low cost!
La qualità percepita a bordo è tutt’altro che low cost: l’abitacolo fornisce una piacevole impressione di solidità, le plastiche sono lavorate con attenzione, gli accoppiamenti precisi; pur senza ambire ad essere un salotto su ruote, Duster è godibile, comoda e funzionale, con sedili in pelle quasi perfetti (avremmo preferito una maggiore superficie a livello lombare), strumentazione analogica con cornici cromate, volante regolabile in altezza per garantire la posizione di guida più adatta alla sagoma di ogni conducente.
Il divano posteriore è giusto per due persone anche adulte, un po’ sacrificato nell’ipotesi di essere in cinque a bordo; lo schienale, abbattibile (è prevista anche l’opzione in frazione 1/3 e 2/3) aumenta la volumetria di carico; il bagagliaio può crescere dai 475 litri standard fino a 1.636, mentre ribaltando il sedile del passeggero anteriore si ottiene una possibilità di trasporto per oggetti lunghi fino a 2,70 metri. Duster è strutturata in tre allestimenti: base, Ambiance e Laureate; sette le colorazioni disponibili; il listino spazia dagli 11.900 euro fino al top di gamma, fissato a quota 17.850.
Arriva il quattro cilindri a benzina da 125 CV
La proposta Duster si arricchisce anche di un nuovo propulsore: infatti, accanto ai già conosciuti 1.6 benzina e GPL (versione che raccoglie nel nostro Paese assomma il 25% totale degli ordini) da 110 CV, ed agli apprezzati efficienti dCi turbodiesel 1.5 da 90 e 110 CV, debutta il 1.2 quattro cilindri turbo benzina a iniezione diretta.
“Il nuovo TCe ha calamitato le nostre attenzioni: disponibile al momento solo per la versione 4x2, è un motore dalla buona personalità”
Un TCe da 125 CV dalle interessanti caratteristiche prestazionali (velocità massima di 175 km/h, spunto in accelerazione da 0 a 100 km/h in 10”4), e che nel nome dell’imperante downsizing propone una coppia di 205 Nm a partire da soli 2.000 giri. Un esempio virtuoso: abbinato al cambio manuale 6 rapporti (la soluzione automatica non è al momento contemplata su Duster), assicura consumi vicini ai 6 litri per 100 km.
Il comfort dinamico è molto migliorato
Il nuovo TCe ha calamitato le nostre attenzioni: disponibile al momento solo per la versione 4x2, è un motore dalla buona personalità, che non ambisce a stabilire nuovi record di prestazioni eppure capace di amalgamarsi bene con la struttura di Duster. Il binomio si traduce in strada in un’auto pienamente godibile, con la quale si entra immediatamente in sintonia, sempre sincera nelle reazioni e quasi incapace di... fare del male.
Ben assettata, con un’elettronica presente ma non invasiva, sospensioni efficaci e sistema frenante sempre presente, Duster assorbe con disinvoltura anche uno stile di guida teso alla ricerca del limite: in curva non si scompone, tiene la traiettoria senza disagi e lascia al pilota la confidenziale sensazione di poter contare sempre su un ampio margine di correzione di eventuali errori.
Siamo rimasti conquistati dall’elasticità di marcia: con 125 CV sotto il cofano, Duster offre una guida davvero piacevole, per nulla impegnativa e, quando la strada inizia a presentare curve e tornanti, addirittura divertente. Basta solo prendere le misure con il cambio, che non nasce per assecondare velleità sportive: che gli innesti non siano corti è naturale e quindi bisogna tenerne conto.
Inoltre, la nuova Duster presenta la soluzione ai uno dei maggiori problemi della prima serie, afflitta da una rumorosità interna piuttosto elevata: si è intervenuti sul vano motore, adottando una paratia più efficiente. Il risultato è ben evidente ed apprezzato, visto che il livello di decibel interni resta ben al di sotto della soglia di attenzione: si ascolta meglio la musica, si parla senza bisogno di alzare i toni, le indicazioni del navigatore si colgono al volo, senza possibilità di incomprensioni.
“Non certo un pachiderma quindi, quanto piuttosto un felino, ben più agile e sicuro nei movimenti su terreni dal grip ridotto e con punti d’appoggio precari”
Vocazione da vera fuoristrada
L’opzione 4×4 per Duster vale ben il 30% del totale di vendite: una soluzione che conta sul supporto del 1.6 benzina e 1.5 diesel da 110 CV, con listino a partire da 14.950 euro. Selezionabile con la semplice rotazione della manopola bassa sulla destra della plancia, la soluzione integrale permette di scoprire uno dei lati migliori di questa vettura. Se è vero che già la 4x2 si muove agile su leggeri sterrati e strade bianche, con la 4x4 si spalanca l’intero orizzonte del fuoristrada puro: i favorevoli angoli d’attacco (29,3° davanti, 34,9° dietro) mettono Duster al sicuro sulle rampe più ripide ed i passaggi più impegnativi.
La speciale pista di prova allestita dagli uomini Dacia si è rivelata quasi un divertente luna park dove mettere in luce le qualità off road di Duster, favorita nelle sue evoluzioni dalla prima marcia molto corta e soprattutto dal peso, di pochissimo superiore ai 1.200 kg in ordine di marcia. Non certo un pachiderma quindi, quanto piuttosto un felino, ben più agile e sicuro nei movimenti su terreni dal grip ridotto e con punti d’appoggio precari.
Pregi
- Rapporto qualità/prezzo
- Comportamento dinamico
- Robustezza generale vettura
Difetti
- Visibilità lunotto posteriore
Dacia
Via Tiburtina, 1159
Roma
(RM) - Italia
008 008 7362858
https://www.dacia.it/
Dacia
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