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Quando riesci a vendere più di un milione di esemplari in poco più di 4 anni puoi permetterti di pensare in grande e di uscire un po' dagli schemi tradizionali. E' il caso della Dacia Duster che dopo aver sconvolto i mercati europei (e non solo) con numeri di vendita pazzeschi si è concessa una serie di eccentriche edizioni limitate, di quelle che lasciano il segno. Noi abbiamo guidato la versione Freeway, realizzata in soli 100 esemplari, rigorosamente numerati, e decisamente difficile da non notare.
Dal vivo: com'è fuori
Del resto basta uno sguardo per accorgersi di lei. L'intera carrozzeria infatti è stata "wrappata" con una grafica che riporta lo skyline della città di New York in banco e nero. Sul cofano si intravede una strada illuminata dai fari durante la notte, ma anche portellone e fiancata sono stati coinvolti nella personalizzazione.
Dal vivo: com'è dentro
Meno evidenti invece le modifiche all'interno, se si esclude l'immancabile targhetta che identifica l'esemplare della versione limitata (noi avevamo la numero 1/100!). Per il resto ci ritroviamo sulla Duster di sempre (la Freeway è basata sull'allestimento top di gamma Lauréate), con sedili ampi, semplici nella conformazioni ma tutto sommato comodi, e una plancia completa, nella sua semplicità.
Se il design non è dei più moderni - del resto la Dacia vuole essere orgogliosamente low cost - l'equipaggiamento è di fatto completo. Non manca l'aria condizionata ma nemmeno un completo sistema multimediale. Il Dacia Media Nav, lo abbiamo già detto più volte, non è di sicuro uno dei sistemi più evoluti del panorama automobilistico, ma è molto completo, veloce ed efficace. Paradossalmente - per intenderci - lavora molto meglio di altri sistemi molto più ricchi e complessi.
L'abitabilità è molto buona, complici le forme piuttosto squadrate. Sia davanti che dietro c'è spazio abbondante per tutti, anche per le gambe di chi sta dietro. Bene anche il bagagliaio che con 443 litri si dimostra un piccolo campione in termini di capacità. Plastiche ed assemblaggi dell'abitacolo non sono certamente lo stato dell'arte, ma per un SUV compatto che parte da 11.900 euro sono più che accettabili. Le plastiche sono quasi sempre dure, pensate per chi cerca un'auto per tutti i giorni, dove caricare e scaricare anche oggetti ingombranti non è mai un problema. E soprattutto per chi non vuole vivere con il pensiero di poter, un giorno, rigare o rovinare qualche pregiata superficie dell'abitacolo. Qui è tutta sostanza e concretezza, concetti perfetti per chi vuole un'auto longeva e robusta nel tempo.
Sicurezza: c'è solo l'indispensabile
Il capitolo tecnologia è dove si avverte di più l'anima low cost della Duster. Rispetto al primo modello, la versione restyling ha (per fortuna) aggiunto l'ESP di serie, a cui si abbinano airbag laterali testa/torace disponibili sui sedili anteriori a partire dalla versione Ambiance, cruise control e l'immancabile ABS. Non sono però previsti, nemmeno a pagamento, frenata automatica di emergenza, monitoraggio degli angoli ciechi, segnalatore di abbandono involontario di corsia e cruise control attivo. Ma questo, in un certo senso, fa parte del gioco quando si sceglie un'auto come la Duster.
L'intera carrozzeria infatti è stata "wrappata" con una grafica che riporta lo skyline della città di New York
Prezzi: imbattibile
Se in generale è già difficile trovare una concorrenza diretta al Duster, per via di un prezzo d'attacco veramente imbattibile, lo è ancora di più nel caso della Freeway, con la sua livrea tutt'altro che scontata. In ogni caso le vetture con cui deve vedersela la SUV compatta delle casa franco-rumena sono senza dubbio Citroen C4 Cactus, Renault Captur, Nissan Juke, Peugeot 2008, Opel Mokka, Ford EcoSport e Mazda CX-3. La versione a gasolio protagonista della nostra prova, con motore 1.5 dCi e trazione anteriore, viene offerta a partire da 16.900 euro con un equipaggiamento piuttosto completo.
Gli interni sono semplici ma molto funzionali e spaziosi
Le nostre impressioni di guida
Diamo vita al quattro cilindri turbo diesel 1.5 dCi da 110 CV. Una vecchia conoscenza, che ci ha sempre stupito per consumi sorprendentemente bassi e un comportamento frizzante. Anche sulla Duster Freeway, nonostante un peso di oltre 1.200 kg, il giudizio rimane positivo. Al minimo rivela la sua anima a gasolio, ma con un sound non eccessivamente invasivo e senza troppe vibrazioni. In città poi, nelle ripartenze da fermo è vivace, anche per merito di una prima marcia particolarmente corta.
Meno a suo agio invece in allungo, dove spesso, per avere un po' più di brio, è necessario scalare una marcia. A proposito, il cambio, un bel manuale a sei marce, ha innesti piuttosto precisi e un'escursione della leva non eccessivamente lunga. In definitiva ci troviamo di fronte ad un motore perfetto per viaggiare tranquilli in autostrada, macinando chilometri in sesta marcia, o per muoversi con agilità in città. Non nasce con alcuna velleità sportiva, certo, ma non si trova nemmeno mai in affanno.
Una nota di merito inoltre va all'insonorizzazione, che è stata parzialmente rivista e migliorata sulla versione restyling. Rispetto alle primissime versioni quindi oggi la Duster è diventata molto meno rumorosa e più confortevole. In autostrada, per esempio, una volta inserita la sesta marcia a velocità costante, il motore scompare, coperto dal rotolamento degli pneumatici. Le sospensioni complessivamente lavorano bene. Quelle anteriori digeriscono di tutto ma anche quelle posteriori, nonostante si dimostrino un po' più rigide, non compromettono troppo il confort di chi siede dietro.
La Dacia Duster celebra il suo successo con un'eccentrica edizione limitata, con cui sarà impossibile non farsi notare
Consumi
Nel corso della nostra prova, dove abbiamo strapazzato il 1.5 dCi su strade urbane, sempre trafficate, e autostrade, abbiamo rilevato un consumo medio di 5,4 l/100 km (dato del computer di bordo). Niente male per un crossover di questo tipo, penalizzato da un'altezza da terra non indifferente e pneumatici abbastanza generosi. Con uno stile di guida più accorto inoltre siamo sicuri che non sarà difficile ottenere risultati ancora più positivi.
Conclusioni
La Dacia Duster celebra il suo successo con un'eccentrica edizione limitata, con cui sarà impossibile non farsi notare. La Freeway mette in mostra una grafica molto originale su tutte le superfici di carrozzeria ma non mette da parte tutti i punti di forza della Duster. Oltre al prezzo, veramente impareggiabile, sorprende per un sistema multimediale semplice ma completo, per una buona abitabilità e grazie ad un motore a gasolio tra i migliori della categoria. Migliorato il comfort acustico, peccato per gli equipaggiamenti di sicurezza piuttosto limitati rispetto alla concorrenza.
Pregi
- 1.5 dCi: frizzante e poco assetato di carburante. Uno dei migliori diesel della categoria
- Dacia Media Nav: è un sistema multimediale semplice, ma funziona benissimo
- Abitabilità molto buona
- Prezzo: impareggiabile
Difetti
- Dotazione di sicurezza: c'è solo il minimo indispensabile
- La prima marcia corta, se da una mano in fuoristrada, può essere un po' fastidiosa in città
- Materiali e assemblaggi: è un'auto orgogliosamente low cost e si vede
- Mancano le bocchette di ventilazione posteriori
Impossibile non farsi notare con la versione Freeway
Dacia
Via Tiburtina, 1159
Roma
(RM) - Italia
008 008 7362858
https://www.dacia.it/
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