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Realizzata in collaborazione con Subaru, la Toyota GT86 è una coupé sportiva che nella gamma del costruttore giapponese è andata a riempire quel vuoto lasciato a listino con l'uscita di produzione nel 2006 dalla Celica.
Una vettura dotata di un motore quadricilindrico boxter aspirato con iniezione diretta a trazione posteriore che vede però nella picco di potenza il suo unico apparente limite, con un valore di 200 CV dichiarati ad un regime di 7.000 giri/min.
Ragione quest'ultima per cui sarebbe attesa per il prossimo anno una variante potenziata in grado di erogare all'incirca 300 CV di potenza massima, per il cui ottenimento si sarebbero però in Toyota aperte diverse questioni di filosofia progettuale.
Filosofia progettuale: quale sposare?
Pare infatti che l'ipotesi di un turbo sarebbe apparentemente da abbandonare, in quanto sembrerebbe quest'ultima non essere un'opzione molto apprezzata da Tetsuya Tada, ingegnere capo del progetto GT86, dal momento che tale soluzione tecnica comporterebbe, da una parte la produzione di livelli di CO2 elevati in rapporto al momento storico che vede tutti i costruttori impegnati nell'abbattere le emissioni e dall'altra la perdita della peculiarità caratteriale della GT86.
La strada maggiormente percorribile per unire prestazioni ad emissioni contenute (con conseguente abbattimento dei consumi) sarebbe quindi quella dell'ibrido, una soluzione per altro da Toyota già sperimentata con buoni riscontri nel corso dell'edizione 2012 della 24 Ore di Le Mans con il prototipo TS030 Hybrid.
Il KERS
Onde non compromettere anche il promesso divertimento alla guida, tale soluzione ibrida dovrebbe appunto ispirarsi alla vettura di classe LMP1 impiegata nell'endurance francese, e quindi concretamente trasformarsi in un vero e proprio sistema Kinetic Energy Recovery System, meglio noto come KERS, peraltro impiegato in maniera più nota sulle monoposto di Formula1.
Il prototipo impiegato a Le Mans era equipaggiato con un dispositivo in grado di rigenerare, nel corso della fase di frenata, l'energia che andrebbe altrimenti persa per poi accumularla nei super-condensatori allo scopo di fornire coppia extra quando necessario, soluzione questa che sembrerebbe essere destinata ad essere travasata anche sulla coupé realizzata con la collaborazione del marchio delle Pleiadi.
Tetsuya Tada ha confermato che è stato costruito un prototipo, il quale è però fermo in attesa di una conferma per la produzione in serie. L'ibrido GT86 manterrebbe quindi probabilmente lo stesso propulsore, ma con l'aggiunta del sistema KERS.
Un risultato questo che si tradurrebbe si in una maggiore potenza a disposizione, ma che porterebbe però anche ad un aggravio di peso, fattore quest'ultimo che potrebbe finire per influenzare l'immagine di un'auto che fa del peso ridotto uno dei suoi principali punti di forza.
Fonte: Ansa
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