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In un mercato in cui la stragrande maggioranza dei segmenti straripa di proposte, c’è il segmento in cui rientra la Toyota GR Yaris che, per via del rapporto tra le dimensioni, potenza e prezzo, è completamente spopolato. Trovare delle concorrenti dirette alla Toyota GR Yaris, quindi, è una missione quasi impossibile senza doversi spostare su proposte più vicine ai 4,5 che ai 4 metri.
Oltre ad essere l’unica a riuscire a combinare in maniera così peculiare prestazioni e dimensioni, la Toyota GR Yaris è, con ogni probabilità, l’unica a poter vantare di essere l’auto personale del Chariman del proprio brand, Akio Toyoda, che ne ha scelta una per utilizzarla personalmente quando scende in pista e si tramuta nel velocissimo Morizo, il proprio alter ego pilota.
La Toyota GR Yaris si propone come un concentrato di potenza: nei suoi 3.995 millimetri riesce a esprimere un design pistaiolo che, sotto alla carrozzeria, cela tanta potenza e tecnologia. Partiamo, però, dalla superficie. Se, da lontano, potrebbe sembrarci una tranquilla citycar come la Yaris GR, man mano che uno si avvicina, svela linee da divoratrice di cordoli, con un paraurti anteriore estremamente largo caratterizzato dalla presa d'aria griffata GR-Four volta a raffreddare i bollenti spiriti. Sopra al paraurti anteriore la Toyota GR Yaris si rastrema e si caratterizza per gli affilati fari full LED che condivide con il resto delle versioni più pacate.
Nella vista laterale, ai più attenti, saltano subito all’occhio i passaruota posteriori allargati volti a ospitare il sistema Multilink della Corolla e l’impianto frenante sportivo mentre, al posteriore, la Yaris convince per la rinnovata firma luminosa a tutto campo e al doppio terminale di scarico integrato in un estrattore sportivo. Il peso? Solo 1.280 kg o 1.300 se si opta per il cambio automatico.
Rispetto alla precedente generazione, gli interni della Yaris GR sono stati completamente rivisti in ottica di una maggiore fruibilità e comodità in caso di guida sportiva. Cambia la seduta, ora più bassa di 25 mm, ma cambia anche la strumentazione che passa dall’era analogica a quella digitale con una configurazione TFT che, come per le vetture da corsa, quando impostato in modalità Sport, consente di avere il contagiri a barra.
Così come i sedili, anche il display da 12,3 pollici è stato abbassato e incassato all’interno di una scocca che racchiude tutti i comandi e le informazioni, inclusa la strumentazione. Un lavoro ben fatto che rende tutto molto ben leggibile anche quando si spinge sull’acceleratore, dando quella sensazione di essere su un’auto pronta a correre.
A rendere un vero cavallo di razza la GR Toyota ci pensano le soluzioni tecniche adottate dagli ingegneri nipponici che hanno voluto davvero calcare la mano per rendere la piccola sportiva qualcosa di unico nel proprio genere. Si parte dalla trazione integrale che impiega un giunto a ripartizione rapida per distribuire la coppia tra posteriore e anteriore e due differenziali Torsen e si arriva, chiaramente, al motore che è piccolo nelle dimensioni ma estremamente potente.
Nonostante i tre cilindri e una cilindrata di soli 1,6 litri, il propulsore turbo messo a punto nel Paese del Sol Levante è in grado di sviluppare la bellezza di 280 CV – 19 in più rispetto al passato e ben 390 Nm, con un incremento di 30 Nm rispetto a prima. La velocità massima arriva a 230 km/h, con lo scatto da 0-100 km/h in soli 5,2 secondi.
Per gli amanti del feeling duro e puro, la Toyota Yaris GR è disponibile con un rinnovato cambio manuale, offerto in alternativa al cambio automatico, con palette al volante, a otto rapporti con convertitore di coppia.
Andiamo al capitolo prezzo, facendo una tanto doverosa quanto triste premessa: non la potrete comprare se non di seconda mano. I 500 pezzi destinati al mercato italiano sono stati totalmente venduti nel giro di pochi giorni alla cifra di 55.000 euro. Trovarne una adesso potrebbe significare essere costretti a rendere ricco qualcuno.
LE CONCORRENTI
Come scrivevamo in apertura, trovare concorrenti dirette alla Toyota GR Yaris è praticamente impossibile ma, con un po’ di flessibilità, si possono individuare la BMW M135 e la Mercedes Classe A 35 come sue concorrenti elettive.
Entrambe potenti, scattanti e più lunghe della Toyota offrono prestazioni di qualità a un prezzo molto simile a quello della giapponese. La prima è stata da poco rinnovata pesantemente mentre, la seconda, nonostante qualche aggiornamento, resta la “solita” che tanto piace.
BMW M 135 XDrive
Lunga 4.361 millimetri, alta 1.451 3 larga 1.800 ,la nuova BMW Serie 1 M135 si pone al vertice del listino della piccola della Casa bavarese e lo fa con un design totalmente rivisto e dal piglio particolarmente sportivo, a partire dai nuovi gruppi ottici a LED che ben si accompagnano al doppio rene squadrato e alle generose prese d’aria laterali.
Se nella linea laterale le differenze con gli altri modelli in gamma si fanno meno marcate, è al posteriore che salta fuori tutto l’animo sportivo con l’alettone e l'estrattore dal look racing che include un terminale di scarico a quattro uscite e fari full LED dal disegno che amplifica la larghezza del retrotreno.
A impreziosire il look ci pensano poi gli specchietti aerodinamici M, i cerchi di serie da 19 pollici e l’impianto frenante sportivo rosso che risalta sui dischi ventilati maggiorati.
Una volta a bordo la sensazione è quella di essere su un vero veicolo M di BMW con i sedili a guscio che fanno tanto racing che integrano il logo “M” illuminato all’altezza del poggiatesta. Il volante, con il marcatore rosso è bello da vedere e facile da impugnare tra le curve mentre l’enorme Curved Display, pur riportando tutte le informazioni che si potrebbero mai desiderare da un veicolo, forse è addirittura un po’ troppo quando l’unico focus dovrebbe essere sulla strada.
Lo spazio dentro all’abitacolo è buono per tutti gli occupanti, eccezion fatta per il quinto passeggero, un po’ sacrificato a causa del tunnel centrale, e per il bagagliaio che si ferma a quota 380 litri che, comunque, sono sufficienti per spostamenti anche medio lunghi in coppia.
Veniamo però al sodo, ovvero al propulsore 4 cilindri TwinPower Turbo da 2 litri da 300 CV e 400 Nm di coppia scaricati a terra grazie la trazione XDrive capace di far raggiungere alla M135 una velocità massima dichiarata in 250 km/h con uno scatto da 0-100 km/h in soli 4,9 secondi. Il peso complessivo dell’auto, infine, è di 1.625 kg e il cambio, a differenza della Toyota GR Yaris, è solo automatico.
Quanto costa: la BMW M135 ha un prezzo di partenza di 56.500 euro che, da buona tedesca, è capace di lievitare anche di 10.000 euro a seconda degli optional aggiunti.
Mercedes Classe A 35 AMG
Nata come citycar nell’ormai “lontano” 1997, la Mercedes Classe A, negli anni, è stata rivoluzionata diventando una compatta a due volumi, nemmeno troppo compatta. Lunga poco più di 440 centimetri, la Classe A è stata rivista lo scorso anno e, anche se non rivoluzionata, ha guadagnato diversi aggiornamenti utili.
Il design è rimasto perlopiù invariato rispetto al passato anche se, al frontale, debuttano due nuove vistose prese d’aria sul paraurti e una nuova griglia a listelli verticali e, anche se lateralmente non si notano particolari innovazioni se messa a confronto con le versioni meno pepate, impianto frenante maggiorato a parte, al retro compare un bell’alettone che ben si accompagna al doppio scarico posteriore. Insomma, nulla di eclatante ma che, nel complesso, rende questa Mercedes una sportiva da tutti i giorni.
Gli interni sono molto curati e i sedili a guscio sportivi anteriori sono ripresi nel design da quelli posteriori, una soluzione già vista da tempo in Mercedes che, però, la differenzia dalle concorrenti. A catturare l’attenzione dietro al volante c’è il già conosciuto sistema MBUX che, essendo parzialmente integrato nel cruscotto e non completamente a sbalzo, permette di avere un’ottima visuale sulla strada. Molto bello, poi, il volante a tre razze, con quelle superiori che sono sdoppiate e con due comandi extra che permettono di selezionare modalità di guida e altri parametri.
La Classe A 35 AMG è la versione “entry level” del mondo AMG, ponendosi, anche a livello di potenza, sotto ala straripante 45 AMG. Il motore che muove la 35 AMG è un due litri turbocompresso da 400 Nm di coppia e 306 CV ai quali, grazie alla tecnologia Mild Hybrid, se ne aggiungono 14 extra che aiutano in fase di accelerazione, pur senza essere particolarmente percepibili.
Come per la BMW M135, la velocità massima è di 250 km/h mentre nello scatto 0-100 la Mercedes riesce ad abbattere di 2 decimi i tempi di percorrenza, arrivando a 4,7 secondi.
Il prezzo della Mercedes Classe A 35 AMG parte da 55.604 euro ma, proprio come per l’altra tedesca presa in considerazione poco fa, il costo degli optional che si aggiungono può fare la differenza in maniera sostanziale.
Toyota
Via Kiiciro Toyoda, 2
Roma
(RM) - Italia
800 869 682
https://www.toyota.it/
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