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Non è ancora arrivata sul mercato ma già fa parlare (parecchio) di sé. Stiamo parlando della nuova Hyundai Santa Fe che, quest’anno, verrà presentata con un design completamente rinnovato e di rottura rispetto al modello che andrà a sostituire.
Tutto è cambiato e il primo impatto è sicuramente d’effetto, grazie alle nuove linee squadrate e massicce. Il muso, che si erige fieramente in verticale, è caratterizzato dagli elementi ad “H”, il motivo ricorrente di quest’auto, a partire dalla firma luminosa a LED delle luci diurne e dalla parte inferiore del paraurti. I passaruota sono larghi e squadrati e conferiscono, nella vista laterale, un look imponente, andando a incorniciare i cerchi da 21 pollici, mentre sorprende la lunghezza anche se, ad oggi, i dati non sono stati ancora diramati.
Il posteriore, così come l’anteriore, è parecchio squadrato, con l’apertura del bagagliaio a tutta ampiezza e una fascia bassa dedicata alle luci che, anche in questo caso, disegnano una “H”. Un design un po’ controverso che è stato accolto con un po’ di scetticismo da molti appassionati.
Gli interni della quinta generazione del modello sono realizzati con grande cura, a partire dai due display accoppiati da 12 pollici l’uno che sovrastano le bocchette dell’aria che si sviluppano orizzontalmente sulla plancia.
Lo spazio a bordo è davvero ampio e, se confermate le indiscrezioni, le misure dovrebbero aggirarsi sui 490 cm di lunghezza per un passo di circa 280 cm. Tanto è lo spazio che la nuova Santa Fe dispone della terza fila di sedili che, se abbassata, trasforma l’enorme bagagliaio in una specie di alcova in cui passare le notti in campeggio.
Purtroppo, per quanto riguarda motorizzazioni, non ci sono ancora i dettagli ma, sicuramente, ci saranno a listino versioni ibride, come per la versione attuale mentre, per quanto riguarda i prezzi, dovrebbero partire da circa 60.000 euro.
In attesa del debutto del restyling, la Kia Sorento rimane una valida alternativa all’altra orientale, offrendo sempre sette posti a bordo. Lunga 480 centimetri e dal design imponente, la Sorento è diventata a pieno titolo l’ammiraglia del brand asiatico.
Rispetto alla nuova Hyundai, in questo caso, il design è decisamente meno squadrato e si avvicina maggiormente a quello delle competitor europee con linee più morbide e il classico tiger nose della calandra. I fari, full LED, sono optional, e ben si integrano all’interno del design frontale, mentre le linee laterali sono pulite, con i cerchi da 19 pollici di serie su tutte le versioni.
Passando al posteriore, invece, cambia un po’ la musica e si trova un design più massiccio, caratterizzato da un grande sbalzo della carrozzeria proprio sotto al lunotto e da fari rettangolari posti verticalmente a cavallo tra il portellone e il fianco dell’auto. Un po’, questo lato B, ricorda da lontano quello fella Rolls Royce Cullinan.
Rispetto al passato, su questa Sorento, Kia ha fatto uno sforzo non banale sulla qualità degli interni e la sensazione di essere su un’auto di livello premium è ora percepibile. La plancia è caratterizzata, in maniera simile a quella della Santa Fe, da due display da accoppiati ma, in questo caso, le misure sono di 12,3 pollici per lo schermo dedicato al conducente e di 10,25 pollici per quello dell’infotainment. Ottima poi la capacità del bagagliaio che parte da 196 litri, nel caso in cui sia alzata la terza fila, fino ad arrivare a 813 litri con la terza fila abbassata.
Le motorizzazioni del SUV coreano sono due, una plug-in e l’altra mild hybrid. Entrambe sfruttano un propulsore da 1,6 litri ma, la prima, dispone di 265 CV e trazione integrale, mentre la seconda si ferma a quota 230 CV e può essere scelta sia con trazione integrale che anteriore.
Il prezzo della plug-in parte da 60.950 euro, che scendono a 52.450 per la versione senza spina.
Avete bisogno di tanto spazio ma non disponete di un budget alto? La Seat Tarraco potrebbe fare al caso vostro. Con un prezzo a partire da 35.150 euro, la grande del brand spagnolo offre un design elegante, anche se ormai un po’ datato, che porta tratti ben definiti della carrozzeria, alternati a linee più morbide.
Se l’anteriore è caratterizzato dalla calandra esagonale con finitura a nido d’ape, il look laterale si distingue per una linea di cintura alta, che passa per le maniglie, mentre il posteriore è caratterizzato dalla luce a led che attraversa a tutta larghezza il bagagliaio, sottolineandone le forme squadrate. Per la versione FR, quella con il design più sportivo, spunta anche un bell’alettone.
Gli interni, a differenza delle due competitor sopracitate, sono meno ricercati, anche se il sistema dell’infotainment gode di un display da 9,2 pollici e la strumentazione di uno schermo da 8”. Ottimo, poi, lo spazio a bordo: la versione a 7 posti offre 700 litri di spazio per i bagagli, con la terza fila di sedili abbattuta, mentre quella a 5 posti ha una capacità di 760 litri.
A differenza degli altri modelli sopracitati, la Tarraco è disponibile solo con motorizzazioni non ibride, a partire dal 1.5 TSI da 150 CV abbinato al cambio manuale a sei rapporti o all’automatico, con trazione anteriore. A listino è presente anche una motorizzazione a gasolio da 150 CV, con cambio DSG o manuale.
Fino a circa un anno fa era ordinabile anche una motorizzazione ibrida plug-in da 245, una benzina da 190 CV e una a gasolio da 190 CV, dotata di trazione integrale. Nel caso in cui doveste essere interessati a queste ultime due motorizzazioni, potreste rivolgervi al mercato dell’usato.
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