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Oggi è il 27 luglio e in questo sesso giorno del 1990, l'ultima Citroën 2CV (una Charleston) usciva dalla catena di montaggio. Pazzesco anche per chi ha vissuto quegli anni ricordare quanto è stata lunga la carriera di questo modello che è storia dell’auto e della Francia, prima che della Citroen e di Stellantis.
Di lei, della 2CV, abbiamo scritto molto su automoto.it (qui un confronto con l'erede C3). Venne presentata al Salone di Parigi del 1948 per via della guerra, ma i tecnici la preparavano già negli anni Trenta. Originale al tempo, ma anche oggi dove ogni tanto si propongono riedizioni formato BEV. Stranissima da guidare, se la si prova nel 2020, ma innovativa nella concezione. Con trazione anteriore, sospensioni molto ingegnose e morbide e il due cilindri, ad aria: doveva funzionare bene per tutti ed essere economica, la 2CV e lo ha fatto, con oltre 5,1 milioni di veicoli messi in strada (contando le derivate).
Non lo avrebbe pensato nemmeno Lefèbvre, quando ordinò di allestire un’auto capace di “trasportare due contadini con gli zoccoli, cinquanta chili di patate o un barilotto di vino ad una velocità massima di sessanta chilometri orari con un consumo di tre litri per cento chilometri”. E invece, la "Toute Petite Voiture" è ancora oggi un bel tassello utile a Stellantis. Incarna senso di libertà, fascino francese e anticonformismo.
Ingegnose le sospensioni che si compensavano sugli anni e lieve, per i tempi, lo sterzo. Il motore boxer bicilindrico raffreddato ad aria nacque di soli 375 cm3 per 9 CV, con cambio a quattro velocità.
Si arrivò negli anni Settanta al 602 cm3 28 CV. Forse non tutti sanno che era possibile avviare il motore utilizzando la manovella del cambio ruote. La potenza di base è più che triplicata nel corso degli anni e dal 1981 sono arrivati i freni a disco anteriori.
Quasi subito la 2CV fu prodotta anche “Fourgonnette”, utile al lavoro con due porte battenti e popolarissima nel mondo francofono, anche per servizi pubblici.
Dalla seconda metà anni Settanta, fioriscono molte serie speciali, a iniziare dalla SPOT, per finire con la nota Charleston in stile retrò (gialla e nera o bordeaux e nera). Tra le curiose, la 2CV con frigobar Spécial Perrier del 1988.
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