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La Casa francese, parte oggi dell'esteso gruppo Stellantis, sorge agli inizi del secolo scorso a Parigi grazie all’opera di André Citroën, uomo di grandi doti tecniche (poco più che ventenne brevetto l'ingranaggi a cuspide, dalle quale fu poi preso il disegno per farlo diventare il simbolo dell'azienda il "double chevron"), ma anche imprenditoriali, che nel 1919 intuisce nella produzione auto un futuro per le sue aziende dopo lo sforzo bellico.
Già negli anni Venti l’azienda si espande all’estero e si caratterizza per un’ottica di attenzione al cliente e ai servizi, oltre che al contenuto intrinseco delle auto, realizzate secondo metodi industriali ben avanzati, nonché per la cura dell’aspetto della comunicazione. André Citroën resto al comando della sua azienda fino a pochi mesi prima della sua morte, avvenuta nel 1935, cedendo il controlla dell'azienda alla Michelin. Nel secondo dopoguerra, con modelli come l’iconica 2CV e la futurista DS oltre alle interessanti soluzioni tecniche, come per le sospensioni idropneumatiche, la trasmissione, i freni o l’illuminazione che Citroën si contraddistingue come costruttore di forte personalità. Investimenti azzardati, acquisizioni sbagliate e gestione non sempre all'altezza portarono Citroën negli anni Settanta sull'orlo della bancarotta. L'azienda fu acquisita da Peugeot, e da allora ne condivide le sorti aziendali, che hanno portato il Gruppo PSA a confluire in Stellantis.
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