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Il lancio della nuova Grand C4 Picasso è stata l'occasione per parlare con Pablo Puey, Direttore Generale di Citroen Italia, dei risultati commerciali ottenuti dal Double Chevron nel nostro Paese, dove, nonostante la crisi economica, il costruttore francese riesce a mantenere una buona quota di mercato, grazie al lancio di numerosi nuovi modelli.
Qual è la situazione del mercato auto in Italia? Come influirà l'aumento di un punto percentuale di IVA?
«Negli ultimi sei anni il mercato italiano ha perso il 50% del suo volume. Nel 2007 il mercato italiano infatti aveva toccato quota 2.500.000 unità, mentre nel 2013 le stime dicono che si chiuderà l'anno con circa 1.280.000 pezzi immatricolati. A settembre il mercato auto in Italia è calato del 2,9% sebbene ci sia stato un giorno lavorativo in più rispetto allo scorso anno. Questo dato dimostra la realtà del mercato italiano, che da 40 mesi fa registrare risultati negativi e che ora soffrirà ancora di più a causa dell'aumento dell'IVA al 22% ma anche dell'incertezza politica».
Qual è stata la strategia di Citroen per affrontare la crisi?
«Citroen, pur in questo difficile contesto, ha deciso di lanciare quattro nuovi modelli che testimoniano la volontà di continuare a crescere, soprattutto nella gamma premium. Nel 2010 infatti abbiamo presentato la DS3, poi nel 2011 la DS4, seguita nel 2012 dalla DS5 e ora, nel 2013 dalla DS3 Cabrio. Recentemente abbiamo anche lanciato la rinnovata C3, un'auto già venduta in 500.000 unità che fa parte della nostra storia e che ha saputo rivoluzionare i risultati commerciali di Citroen, riuscendo a far quasi raddoppiare la nostra quota di mercato in Italia. Poi abbiamo presentato la nuova C4 Picasso a cinque posti e oggi sveliamo la Grand C4 Picasso a sette posti».
La gamma C3 è un esempio perfetto di come Citroen è riuscito a rimanere competitivo sul mercato, non è vero?
«Assolutamente sì. Nel 2012infatti abbiamo venduto 19.468 C3, mentre quest'anno siamo fermi a 9.500 unità. Questo calo, praticamente del 50%, può sembrare drammatico, ma in realtà lo abbiamo compensato grazie alle vendite della C3 Picasso che sono passata da 2.100 a 9.100 unità. Questo dato testimonia in maniera netta non solo l'ottima percezione del brand Citroen da parte del cliente italiano, ma anche l'importanza della strategia di ampliamento di una stessa gamma di modelli (da una costola della C3 Citroen fa nascere la monovolume C3 Picasso, ndr) che ci ha permesso di continuare a crescere. In questo modo siamo riusciti a creare nuove opportunità nonostante la crisi del nostro stabilimento di produzione di Aulnay».
“Per quanto riguarda invece la nuova C4 Picasso a cinque posti abbiamo già raccolto 1.000 ordini”
DS3 Cabrio e C4 Picasso sono gli ultimi modelli lanciati da Citroen. Come vanno le vendite in Italia?
«La DS3 Cabrio è stata presentata in anteprima mondiale l'anno scorso in occasione della Vogue Fashion Night. Sicuramente siamo entrati in un segmento, quello delle vetture en plein air, che non fa registrare numeri di vendita esorbitanti, ma noi siamo comunque soddisfatti perché abbiamo ottenuto una quota di mercato del 12% nel segmento di riferimento, con 720 unità vendute nel 2013. Abbiamo già presentato la serie speciale DS3 Cabrio L'Uomo Vogue, sviluppata dal nostro centro di design in collaborazione con Franca Sozzani, che ci permette di valorizzare ulteriormente la nostra linea premium DS. Per quanto riguarda invece la nuova C4 Picasso a cinque posti abbiamo già raccolto 1.000 ordini.»
Qual è la posizione del marchio Citroen sul mercato italiano?
«In Italia Citroen ha conquistato una quota di mercato nel segmento dei privati del 5,33%, tanto che fino allo scorso agosto siamo stati il sesto brand del mercato».
Citroen
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https://www.citroen.it/
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