Porsche 911: da 50 anni un’icona dell’automobilismo

Porsche 911: da 50 anni un’icona dell’automobilismo
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Da cinque decenni la 911 è il cuore del marchio Porsche, che dedicherà a questo modello una serie di eventi dedicati. Ecco come si è evoluta in 50 anni
8 febbraio 2013

Da cinque decenni la 911 è il cuore del marchio Porsche. Dalla sua presentazione al Salone Internazionale dell’Automobile di Francoforte nel settembre 1963, la “Type 901“ colpì gli automobilisti di tutto il mondo e, ancora oggi, continua ad attirare l’attenzione di tutti gli appassionati.

Dopo oltre 820.000 unità prodotte, la Porsche 911, in ciascuna delle sette generazioni costruite finora, è stata costantemente rinnovata senza mai essere stravolta, unendo la sportività all’idoneità d’uso quotidiano. Oltre al design classico e unico, ciò che da sempre contraddistingue la Porsche 911 è anche la sua competitività sportiva. Ben due terzi delle 30.000 vittorie in gara di Porsche sono infatti state conquistate da questo modello.

I festeggiamenti

Per Porsche, l‘anniversario dei 50 anni della 911 è il tema centrale del 2013. Diverse sono le attività in programma: l’avvio dei festeggiamenti è affidato alla Fiera dell’Auto di Stoccarda “Retro Classics“. Dal 7 al 10 marzo, il Museo aprirà l’anno dell’anniversario con quattro pezzi unici in esposizione. Oltre alla preserie 911 Turbo 3.0 del 1973, al concept 911 Turbo Cabriolet del 1981 e alla versione da strada della 911 GT1 (1997), si potrà ammirare anche il prototipo 754 „T7“. Questo progetto concepito da Ferdinand Alexander Porsche nel 1959, rappresenta una pietra miliare nel cammino che ha portato alla definizione del design 911.

La Casa di Stoccarda ha destinato ad un viaggio in tutto il mondo una 911 originale e restaurata del 1967. Nel corso dell’anno, questa vettura attraverserà cinque continenti e potrà essere ammirata, tra gli altri, in California (Pebble Beach), a Shanghai, a Goodwood (Gran Bretagna), a Parigi e in Australia. In veste di ambasciatrice del marchio Porsche, sarà presente in varie manifestazioni internazionali, fiere, rally storici ed eventi legati al Motorsport organizzati per l’occasione.

Tutti gli appassionati e gli interessati possono seguire le singole tappe sul sito Internet dedicato. Il Museo Porsche, inoltre, commemorerà l’anniversario “50 anni Porsche 911“ con un’esposizione speciale. Dal 4 giungo al 29 settembre 2013, Porsche offrirà una retrospettiva sulla storia e sullo sviluppo della 911. Inoltre, nella primavera prossima, l‘edizione del Museo Porsche “Edition Porsche-Museum“ pubblicherà il volume “911x911“.

porsche 911 1964
Come modello successivo alla Porsche 356, la 911 conquistò subito i cuori degli appassionati di auto sportive. La prima 911 fu esposta nel 1963 al Salone Internazionale dell’Auto di Francoforte con la denominazione “Type 901”, che cambiò in 911 nel 1964 in occasione del lancio sul mercato

La prima 911 (1963)

Come modello successivo alla Porsche 356, la 911 conquistò subito i cuori degli appassionati di auto sportive. La prima 911 fu esposta nel 1963 al Salone Internazionale dell’Auto di Francoforte con la denominazione “Type 901”, che cambiò in 911 nel 1964 in occasione del lancio sul mercato.

Il motore boxer a sei cilindri raffreddato ad aria erogava 130 CV, sufficienti per raggiungere 210 km/h. Dal 1965, chi voleva un’auto meno veloce, poteva ordinare la Porsche 912 a quattro cilindri. Nel 1966, Porsche presentò la 911 S da 160 CV, dotata per la prima volta di cerchi Fuchs fucinati in lega leggera.

La 911 Targa entrò sul mercato alla fine del 1966 e, grazie ai pronunciati rollbar in acciaio legato, divenne la prima Cabriolet al mondo orientata alla sicurezza. Dal 1967, la 911 era disponibile con un cambio semiautomatico a quattro rapporti “Sportomatic“. Porsche fu il primo produttore tedesco in grado di soddisfare le rigide normative americane sui gas di scarico dell’EPA con le versioni 911 T, E e S. Grazie all’aumento della cilindrata a 2,2 litri (1969) e 2,4 litri (1971), la 911 diventò sempre più potente. La 911 Carrera RS 2,7 del 1972 aveva una potenza di 210 CV e pesava 1.000 kg. La sua caratteristica “coda d’anatra“ fu il primo spoiler posteriore al mondo per le vetture di serie.

porsche 911 1974
Dieci anni dopo il debutto, gli ingegneri Porsche avevano completamente rielaborato la 911. Il cosiddetto “modello G“ venne prodotto dal 1973 al 1989

Serie G (1973) – La seconda generazione

Dieci anni dopo il debutto, gli ingegneri Porsche avevano completamente rielaborato la 911. Il cosiddetto “modello G“ venne prodotto dal 1973 al 1989: nessun’altra generazione di 911 è stata mai prodotta così a lungo. Una particolarità: per rispondere alle nuove rigide norme statunitensi in materia di crash test, la gamma adottò un nuovo tipo di vistosi paraurti dotati di una sorta di ammortizzatori collocati tra il paraurti e la carrozzeria.

Una pietra miliare nella storia della 911: nel 1974 Porsche presentò la prima 911 Turbo di serie dotata di motore da 3,0 litri, 260 CV e di un particolare spoiler posteriore. Grazie alla combinazione di questi fattori la “Turbo“ divenne il simbolo della Casa di Stoccarda. Il 1977 segnò il successivo incremento di potenza: la 911 Turbo 3.3 dotata di intercooler e in grado di sviluppare 300 CV. Dal 1982, per gli appassionati della guida all’aria aperta è disponibile la 911 in versione Cabriolet, e nel 1983, con l’adozione dei motori aspirati, la 911 Carrera divenne SC con cilindrata di 3,2 litri e 231 CV, affermandosi come una delle più amate vetture da collezione, mentre con la 911 Carrera Speedster del 1989 Porsche consacra un mito.

porsche 911 1986
Quando, nel 1988, Porsche presentò la 911 Carrera 4 (Type 964), molti esperti avevano previsto la fine di un'epoca

Type 964 (1988)

Quando, nel 1988, Porsche presentò la 911 Carrera 4 (Type 964), molti esperti avevano previsto la fine di un'epoca. Dopo quindici anni di costruzione, Porsche rielaborò la 911 per l’85 per cento, trasformandola in una vettura moderna e longeva. Il motore boxer da 3,6 litri raffreddato ad aria sviluppava quindi 250 CV.

L’esterno della 964 si distingueva dall‘antenata soprattutto per il paraurti posteriore aerodinamico in poliuretano e lo spoiler posteriore estraibile elettricamente, ma da un punto di vista tecnico non c’erano paragoni. Il nuovo modello permetteva al guidatore poteva sfruttare i vantaggi di una dotazione composta da ABS, Tiptronic, servosterzo e airbag.

Inoltre, questa 911 adottava un telaio completamente rinnovato, con bracci trasversali in lega leggera e molle elicoidali al posto della celebrata sospensione a barra di torsione. Una vera rivoluzione: per la prima volta dalla sua nascita, la nuova 911 venne offerta in versione Carrera 4 a trazione integrale. A partire dal 1990, fra le versioni Carrera, Coupé, Cabriolet e Targa, i clienti poterono scegliere anche la 964 Turbo.

Concepita inizialmente con il collaudato motore boxer da 3,3 litri, nel 1992 la Turbo venne dotata di un propulsore da 3,6 litri che erogava 360 CV. In particolare, la 911 Carrera RS, la 911 Turbo S e la 911 Carrera 2 Speedster si affermarono come vetture da collezione della serie 964 particolarmente richieste.

porsche 911 1994
La 993 vantava dei paraurti integrati volti a sottolineare l'insieme armonioso

Type 993 (1993) – L’ultima 911 raffreddata ad aria

Questa 911, denominata 993, vantava dei paraurti integrati volti a sottolineare l'insieme armonioso. Sostituendo i fari rotondi con fari a tecnologia PES, la sezione frontale risultava più piatta rispetto ai modelli precedenti. Inoltre, la 993 fu la prima 911 concepita con un nuovo telaio realizzato in alluminio.

La versione Turbo venne dotata per la prima volta di un motore biturbo e i cerchi in alluminio a razze cave segnarono un’ulteriore evoluzione della versione Turbo a trazione integrale. Per gli amanti delle vetture sportive veloci, Porsche costruì la 911 GT2. Il nuovo elemento estetico introdotto con la 911 Targa fu un tettuccio in vetro scorrevole dietro al lunotto. Ma gli irriducibili appassionati Porsche continuarono ad apprezzare la 993 principalmente perché la versione prodotta dal 1993 al 1998 fu l’ultima della serie 911 con motore boxer raffreddato ad aria.

porsche 911 1998
La grande svolta nella storia della 911 fu rappresentata dalla Type 996, prodotta dal 1997 al 2005, ovvero la prima raffreddata a liquido

Type 996 (1997) – La prima raffreddata a liquido

La grande svolta nella storia della 911 fu rappresentata dalla Type 996, prodotta dal 1997 al 2005, era una 911 completamente nuova che, tuttavia, non aveva perso il carattere tipico di un classico. Come novità assoluta, questa prima generazione fu azionata per la prima volta da un motore boxer raffreddato ad acqua che, grazie alla tecnica a quattro valvole, sviluppava 300 CV e annunciava una nuova tendenza in tema di emissioni, acustica e consumi.

Il design era una nuova interpretazione della classica linea 911 e stabiliva un valore di cx pari a 0,30. Le caratteristiche principali: il gruppo ottico frontale con indicatori di direzione integrati e un abitacolo completamente rinnovato. A partire dal 1999, il fiore all‘occhiello della gamma fu rappresentato dalla 911 GT3, che perpetua la tradizione della Carrera RS. Dall’autunno del 2000, la 911 GT2 venne offerta come vettura supersportiva dotata per la prima volta, di serie, dell‘impianto frenante in carboceramica.

porsche 911 2005(2)
Nel luglio 2004 venne presentata la serie 997. Il gruppo ottico frontale ovale in vetro chiaro con luci supplementari evocava il tradizionale design della 911

Type 997 (2004)

Nel luglio 2004 venne presentata la serie 997. Il gruppo ottico frontale ovale in vetro chiaro con luci supplementari evocava il tradizionale design della 911. Eppure, la 997 non convinceva solo per il design, ma anche per le prestazioni: il motore boxer da 3,6 litri della Carrera sviluppava inizialmente 325 CV e il nuovo motore da 3,8 litri della Carrera S 355 CV.

Anche il telaio che nella Carrera S era dotato di serie del Porsche Active Suspension Management (PASM), fu rielaborato in modo radicale. Nel 2006 Porsche presentò una nuova 911 Turbo: la prima auto di serie con motore a benzina dotata di turbocompressore con turbina a geometria variabile (VTG).

Dopo un restyling nell’autunno del 2008, la 997 guadagnò ulteriore efficienza grazie all’impiego dell’iniezione diretta (DFI) e del cambio a doppia frizione Porsche Doppelkupplung (PDK). Mai, prima di allora, era stata dedicata tanta attenzione alla personalità di una 911. Carrera, Targa, Cabriolet, trazione integrale e posteriore, Turbo, GTS, modelli speciali e versioni stradali delle vetture da corsa GT: la famiglia 911 comprendeva ormai 24 versioni.

nuova porsche 911 991 (4)
La 991 rappresenta l’evoluzione tecnologica più importante nella storia di questa serie costruttiva. Questa generazione di 911 vanta un telaio completamente riconfigurato dotato di nuovo passo, una carreggiata più larga, gli pneumatici maggiorati e l’abitacolo ottimizzato sotto il profilo ergonomico

Type 991 (2011)

La 991 rappresenta l’evoluzione tecnologica più importante nella storia di questa serie costruttiva. Questa generazione di 911 vanta un telaio completamente riconfigurato dotato di nuovo passo, una carreggiata più larga, gli pneumatici maggiorati e l’abitacolo ottimizzato sotto il profilo ergonomico.

Questa 911, da 3,4 litri di cilindrata, impiega una struttura in acciaio/alluminio che ha consentito una netta riduzione del peso. Il Porsche Dynamic Chassis Control (PDCC) e il cambio manuale al a sei marce rappresentano un’altra novità. Anche il design della 991 è stato rivisto: la silhouette piatta e le superfici tese contribuiscono nel rendere la 991 la migliore 911 di tutti i tempi.
 

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