Nel settembre 2007, all'ultimo Salone di Francoforte, Peugeot ha esposto un esercizio stilistico che non è certo passato inosservato: la concept car 308 RCZ. Le positive reazioni dei visitatori ne hanno sollecitato le messa in produzione. Se all'inizio la volontà era quella di conservare lo spirito stilistico della concept car, nonostante la sfida rappresentata dall'integrazione di tutti i vincoli inerenti alla produzione e alla commercializzazione, la scommessa – a detta dei tecnici Peugeot - poi si è spinta oltre, assegnando a questo modello obiettivi molto ambiziosi in quanto a sensazioni di guida, qualità di realizzazione conservando un'identità estremamente forte.
Questa coupé 2+2, compatta, è stata progettata per diventare un veicolo esclusivo, destinato a una clientela moderna, molto esigente e con grandi attese in termini di piacere di guida. La denominazione RCZ simboleggia questo posizionamento singolare e particolare all'interno della gamma Peugeot, perché è la prima vettura a non utilizzare la numerazione con uno zero o un doppio zero centrale.
A soli due anni dalla presentazione della concept-car, dunque, la RCZ sarà svelata per la prima volta al pubblico, nella sua veste definitiva, al 63esimo Salone di Francoforte, per poi essere commercializzata nella primavera del 2010.
Basata sulla piattaforma 2 del Gruppo PSA (la stessa della 308 berlina, con avantreno pseudo Mac Pherson, retrotreno a traversa deformabile), la nuova RCZ è rispettivamente più bassa di 20 e 40 mm rispetto a una 308 berlina, più larga di + 30 mm grazie a carreggiate anteriori e posteriori allargate (+ 54 e + 72 mm). L’insieme ruote-sospensioni, al pari degli ammortizzatori, sono stati adattati di conseguenza ed a seconda della versione sono state adottate ruote da 18 o 19 pollici. Con il motore 1.6 THP da 200 CV, inoltre, viene installata una ulteriore barra di irrigidimento inferiore, al fine di conferire alla vettura ulteriore precisione alle alte velocità. Tra le caratteristiche interessanti segnaliamo il servosterzo idraulico e l'impianto frenante caratterizzato da dischi di 302 mm di diametro e 26 mm di spessore...che passano a 340x30 mm nella versione da 200 CV. Nel posteriore sono montati dischi da 290x12 mm.
Gli intenditori, quando ci hanno sentito parlare di THP da 200 CV, avranno sicuramente alzato le orecchie: siglato BVM6, il nuovo THP 1.6 debutterà nell’estate del 2010, forte di una coppia massima di 255 Nm a 1.700 g/min (che arrivano a 275 con overboost) e una potenza massima di 200 CV a 5.800 g/min. Con questo motore la RCZ vanta riprese e accelerazioni di prim’ordine (da 80 a 120 km/h in 6,5s sul penultimo rapporto e da 0 a 100 km/h in 7,6s) con consumi che non superano i 7,1 l/100 km nel ciclo misto (meno di 165 g/km di CO2).
A tal fine, il 4 cilindri di 1598 cm3 associa – ed è una novità mondiale – tutte le tecnologie più recenti: il turbocompressore Twin-Scroll per le prestazioni e la reattività istantanea sin dai bassissimi regimi, l’iniezione diretta benzina, l’alzata variabile delle valvole di aspirazione abbinata al variatore di fase degli alberi a camme di aspirazione e di scarico (tecnologia VTi), per la gestione dei consumi e delle emissioni di CO2.
La "melodia del motore" in fase di accelerazione è stata particolarmente curata, grazie ad una specifica messa a punto dell’acustica. La tecnologia Sound System permetterà, infatti, di erogare armoniche diverse in base al regime del motore. Alla stregua di un vero strumento musicale, una membrana vibrante emette una sonorità gestita e amplificata da un condotto acustico, alzando o abbassando il livello acustico percepito in base alle esigenze. A fianco del THP da 200 CV trova posto il "più tranquillo" THP 1.6 da 156 CV, a partire dal 2010 sarà anche disponibile in abbinamento a un nuovo cambio automatico sequenziale a 6 rapporti.
Non manca il 2.0 litri HDi da 163 CV. Lanciato quest’anno, con una cilindrata di 1.997 cm3 sviluppa la potenza massima a 3.750 g/min e una coppia massima generosa, di 340 Nm a 2 000 g/min. Un motore veloce ma anche parco nei consumi: Peugeot dichiara 5,4 l/100 km nel ciclo misto per emissioni di CO2 di 139 g/km.
Più avanti potrebbe arrivare anche una versione ibrida
HYbrid4, che sarà presentata a Francoforte sotto forma di Concept Car, ma è ancora presto per parlarne.
Internamente la vettura non sembra presentarsi poi così spaziosa, ma i tecnici del Leone ci tengono a precisare che nel vano bagagli è possibile stivare sino a 384 litri, che possono diventare 761 nel caso in cui si decida di abbattere i sedili posteriori.