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Non c'è nessun “Dieselgate II” che coinvolge Opel. Lo ha ribadito la stessa Casa tedesca rispondendo alle accuse mosse dalla ong tedesca Deutsche Umwelthilfe, che la scorsa settimana aveva accusato il costruttore di Russelsheim di truccare le emissioni di NOx dei suoi motori Diesel.
Opel ha infatti fatto sapere di aver sottoposto ad un ulteriore test presso l'ente di certificazione indipendente TÜV dell’Assia la Zafira 1.6 CDTI incriminata da DUH, secondo la quale il livello di emissioni di ossidi di azoto del propulsore scendevano se la prova veniva eseguita a ruote posteriori ferme.
Opel ha eseguito un ulteriore test sul banco prove a quattro rulli del TÜV dell’Assia in cui le ruote posteriori erano in movimento.
Il verdetto: «I valori delle emissioni rilevate rispettano i limiti di legge (80 mg/km, ndr)», ha fatto sapere la Casa tedesca, che respinge dunque tutte le accuse avanzate dall'associazione ambientalista.
«Con ciò Opel vede riconfermata la sua posizione e ancora una volta respinge con grande determinazione le affermazioni del Deutsche Umwelthilfe. Le accuse sono chiaramente false e infondate. Il software sviluppato da GM non ha alcun dispositivo che rilevi che il veicolo stia eseguendo un test sulle emissioni: ciò è valido per tutti i nostri veicoli senza eccezioni», è la posizione ufficiale del costruttore.
Opel
Piazzale dell'Industria, 40
Roma
(RM) - Italia
06-54652000
https://www.opel.it
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