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Sarà una delle novità al prossimo salone internazionale dell'auto di Parigi, soprattutto di quelle a marchio coreano, poiché si tratta della best-seller Kia per il segmento B, con 473.000 unità vendute nel 2015 (il 15% sul totale Kia): è la nuova Rio che abbiamo potuto vedere e toccare con mano un paio di settimane prima della sua uscita istituzionale francese, scoprendola ben curata nello stile, più raffinato e migliorata nei sistemi, rispetto alla serie precedente. Sarà in strada nel primo trimestre 2017, a prezzi non ancora definiti ma verosimilmente poco distanti dalla serie attuale.
La quarta generazione Rio, vettura nata nel 2000 e venduta in vari continenti anche se non sempre con medesimo nome, è tutta nuova e arricchita di contenuti utili che ne innalzano, non poco, il livello di sicurezza, con alcuni degli ultimi impianti elettronici condivisi insieme alle cugine Hyundai, altri dedicati. Oltre la coerenza di stile con le novità Kia più recenti, Sportage o Cee'd, la nuova Rio che viene assemblata in madre patria, a Sohari e poi distribuita globalmente, cerca di risalire nel proprio segmento proponendo finiture, soprattutto esterne e sistemi, che vadano ad avvicinarne la zona premium. Rimane un’interessante auto generalista, con trazione e motore anteriori, pratica ma senza ambizioni da prima di classe o contenuti estremi, fermandosi ai 120 CV di potenza massima. Certo rispetto ad anni addietro è oggi protagonista meno lontana dalle reginette, che in Europa giocano in casa. La Rio del 2017 non ha grossi timori e anzi prova, pur senza originalità assoluta o vero lusso disponibile, a farsi forte di un nuovo e moderno appeal, mantenendo buon rapporto qualità / prezzo.
“Rio è molto importante per noi e il segmento è tra i più competitivi – spiega Michael Cole, Chief Operating Officer di Kia Motors Europe - come porta d’ingresso al mondo Kia, punta su design, economia di esercizio e assoluta praticità: la nuova generazione è sviluppata su questi elementi chiave". La vettura è realizzata secondo indicazioni provenienti sia dai centri Kia di Stati Uniti, in California ed Europa, in Germania a Francoforte, dove ci è stata mostrata in anteprima, sia dalla Corea. Ovviamente il target del vecchio continente è di quelli ambiti e per scontrarsi con vetture di lunga e solida carriera quali Fiesta o Corsa, in nazioni come Germania, Spagna e Italia, la nuova Rio è disegnata secondo gusti ed esigenze degli europei, lo si nota e misura subito. Obiettivo dichiarato è superare le centomila vendite già nel primo anno, innalzando magari di poco l’età media degli acquirenti, ora vicina ai quaranta anni, grazie a un’auto nell’insieme più completa e matura sotto il vestito.
A vederla da lontano, senza misurarla bene, potrebbe sembrare anche appartenere a un segmento superiore, la nuova Kia Rio. Sfora però di poco (6,5 centimetri) i quattro metri e si deve misurare con altre compatte che da noi in Europa vantano lunga tradizione urbana. Una due volumi cinque porte simile ma più raffinata del modello in commercio, che va a sostituire vantando un aspetto certamente interessante, forse più dei contenuti puramente prestazionali, che dobbiamo invero ancora misurare. Le linee sono abbastanza tese, con una figura complessiva non personalissima ma riuscita e gradevole da ogni lato. Lo stile definito a livello globale, sposa bene i moderni trend europei per quanto riguarda gli esterni e tutto sommato anche gli interni. Sul frontale l'ultima evoluzione della griglia a naso di tigre, ora più sottile ma estesa in larghezza, verso i gruppi ottici, nei quali le luci diurne sono caratterizzate da forma a U.
I fendinebbia sono più esterni e grintosi, sposano il cofano allungato e le linee spigolose che partono dalla base del montante verso i fanali e la griglia. Dal vivo più che in foto, la vista laterale rende un’immagine più lunga ed equilibrata. In effetti la vettura è cresciuta un po’ in lunghezza (passo a 2.580 mm) limando qualcosa in altezza (1450 mm, 5 meno dell'attuale) e il montante posteriore traccia la parte finale con uno sbalzo ridotto, mentre il profilo è contrassegnato dalle linee che percorrono la fiancata. Una figura quasi sportiveggiante, certo dinamica, anche se la Rio non lo è, vera sportiva. La coda ha un andamento eretto, con lunotto posteriore quasi verticale e sottostanti gruppi ottici a LED che producono grafica luminosa a forma di freccia. Saranno otto i colori disponibili, con tre varianti di cerchi in lega, dai 15’’ ai 17’’ oltre quelli base, in acciaio. Tra gli optional graditi, anche in tetto con superficie vetrata, scorrevole.
Se fuori colpisce, dentro non.. Ferisce, eppure è certamente ben realizzata la nuova Kia Rio. Manovrarne portiere o baule da un discreto senso di solidità e qualità, anche se non ci sono finiture troppo ricercate o materiali pregiati ovunque, che gratifichino troppo vista e tatto. Diciamo che l’aspetto più rilevante è per lo spazio, razionale e gli assemblaggi d’impronta curata, con la vistosa presenza dell'HMI. Sono interni moderni, di buona ergonomia per quasi tutte le stazze, disponibili dovrebbero esserci tessuti ed eco pelle per una selleria, come l’abbiamo vista qui all’anteprima, di buona qualità, in colorazione nera, grigia e per alcuni mercati anche a doppia tonalità, aggiungendo il rosso.
Abitabilità e possibilità di carico sono buone, grazie anche all’allungamento del passo, di 10 mm e della lunghezza totale, di 15 mm. Lo spazio per le gambe è 1.120 mm anteriormente e 770 mm per i passeggeri posteriori, da noi verificato valido per stature anche elevate. Anche la larghezza alle spalle è ai vertici della categoria: 1.375 mm anteriormente e 1.355 mm posteriormente. L'altezza disponibile per la testa è 1.021 mm anteriormente e 966 mm posteriormente, non troppo agevole per chi avvicini o superi il metro e novanta, contrariamente allo spazio gambe sempre buono.
Rispetto alla Rio di terza generazione, i retrovisori e la riduzione dell'ingombro del montante posteriore (più sottile di 87 mm) hanno ridotto gli angoli morti nella visibilità dal posto guida, aiutata anche dalla bassa linea di cintura e l'ampia vetratura. Guardandoci dritti dietro però, causa la grintosa scelta della parte posteriore, la visibilità non è poi molta. Sebbene il fronte plancia sia abbastanza imponente, le linee tese danno sensazione di larghezza all'ambiente, ci sono poi bocchette orizzontali che corrono in medesima direzione, con brevi alternanze di elementi in nero lucido.
La plancia è minimamente angolata verso il conducente, al centro il touch-screen “floating” ad alta definizione che gestisce il sistema HMI (Human-Machine Interface) per le funzioni d’intrattenimento, navigazione e connettività. Nella parte inferiore si trovano i comandi essenziali della climatizzazione, a manopole e tasti. Accensione e avviamento avvengono senza inserimenti di chiave, sedili e volante sono riscaldati, il tergi automatico, con sensore pioggia e anche i proiettori sono a regolazione automatica.
Completano la dotazione, sugli allestimenti top di gamma, il Cruise Control, con limitatore di velocità, il gradito Rear Park Assist con telecamera posteriore e sistemi di mirroring, oltre una radio touch da 7’’. Per riporre oggetti frontalmente ci sono la base della console centrale, con una “mensola” porta cellulare e sopra, verso il parabrezza, la sede per gli occhiali. Il classico vano portaoggetti laterale è ampio, ma privo di serratura o particolari rivestimenti. In ogni portiera c'è spazio per riporre una bottiglia (da 1,5 litri anteriormente e 0,5 posteriormente). Nelle impugnature invece, è ricavato spazio per piccoli oggetti. A richiesta il bracciolo supplementare, reclinabile con box e posto in modo da non dare mai fastidio al conducente, in qualunque posizione. La capacità del vano bagagli è cresciuta del 13%, fino a 325 litri nella misurazione VDA: un valore fra i più alti della categoria. L'accessibilità è favorita dall'ampia apertura del portellone e dispone di piano su due livelli. I sedili posteriori sono abbattibili.
Le varianti propulsive della nuova Kia Rio, tutte Euro6b, sono fondamentalmente tre: due benzina e una diesel, declinate però su varie potenze e quindi rendimenti. Il motore più interessante e vivace, sarà il moderno tre cilindri 998cc T-GDI (Turbo Gasoline Direct Injection) già in uso sulla Cee'd e più leggero in gamma, con vantaggi quindi non solo per la potenza ma anche per riduzione carico sull’asse anteriore e bilanciamento. Questo motore con quattro valvole per cilindro, è disponibile in versione 100 oppure 120 CV. Nella prima la potenza massima è erogata a 4500 giri/min e la coppia massima è di 172 Nm, da 1500 a 4000 giri/min. Nella versione da 120 CV la coppia è identica, mentre il regime di potenza max sale, ai 6000 giri/min. Le emissioni di CO2 (in attesa di omologazione) saranno inferiori a 100 gr/km con la possibilità di ulteriori riduzioni con il sistema ISG (Idle Stop & Go).
Il secondo motore a benzina è un 1.2 16v aspirato che eroga 84 CV a 6000 giri/min, con coppia massima di 122 Nm a 4000 giri/min. Le emissioni di CO2, anche qui in attesa di omologazione, saranno entro i 120 gr/km. Infine un 1396cc diesel, sovralimentato Common-rail in versioni da 70 oppure 90 CV, per cui si prevedono emissioni di CO2 inferiori a 90 gr/km. La trasmissione vede cambio manuale a cinque marce per i motori 1.2 e 1.0 turbo da 100 CV, mentre per gli altri è a sei marce. Disponibile su alcuni mercati anche un automatico a quattro rapporti, previsto per ora sul 1.4 MPI aspirato, che forse non vedremo quindi in Italia. Per tutte le versioni, serbatoio carburante disposto sotto il sedile posteriore, con capacità di 45 litri, due in più della vecchia Rio.
Come detto inizialmente e come da obiettivi del progetto Rio, il livello di sicurezza vuole avvicinare i vertici della categoria, con l'adozione di una serie di accorgimenti denominati Advanced Driver Assistance Systems (ADAS). La scocca è realizzata con elevata percentuale di acciai speciali AHSS (Advanced High Strength Steel) per ottenere una riduzione di peso delle carrozzerie (il target generale Kia è 5% rispetto al 2014 su tutta la gamma) aumentando contemporaneamente la resistenza. La percentuale di questi materiali è del 51% rispetto al 33% della terza generazione Rio, con un abitacolo irrobustito per migliore distribuzione delle forze d'urto e superiore protezione degli occupanti. Gli acciai speciali si trovano nei montanti laterali, oltre che pianale, vano motore, tetto e base delle fiancate.
Varie le soluzioni elettroniche per la sicurezza e ottenere i massimi riconoscimenti secondo norme e test di tutto il mondo (in Europa si punta alle cinque stelle). Nuova Rio è la prima nel segmento B a disporre del riconoscimento dei pedoni con frenata automatica AEB (Autonomous Emergency Braking): un radar a lunga portata individua gli ostacoli e arresta la vettura evitando l'urto. In abbinamento il Lane Departure Warning System (LDWS) che segnala spostamenti dalla corsia di marcia se non sono attivate le frecce. Di serie ci sono sei airbag e attacchi ISOFIX per seggiolini, con cinghia supplementare di sicurezza.
L'avantreno adotta lo schema dei montanti MacPherson e il retrotreno quello dei bracci longitudinali interconnessi, con asse torcente. Nulla di fuori dall’ordinario, con una scocca irrigidita rispetto alla precedente, che ha favorito un assetto più efficace dove le specifiche tarature di molle e ammortizzatori promettono sia comfort, sia caratteristiche di prontezza e precisione di guida. Rispetto alla vecchia Rio ci sono maggiore rigidezza della struttura avantreno e modifica dell'assale torcente posteriore, per la stabilità ad alte velocità. Gli ammortizzatori posteriori sono verticali e quelli anteriori con valvole di regolazione precaricate a progressione lineare. Anche il servosterzo elettrico è stato ricalibrato, per migliorare la sensibilità sul volante e il controllo di marcia sul dritto.
Al centro della console si trova il sistema infotainment che utilizza l'ultima generazione del Kia HMI (Human-Machine Interface). Connettività garantita con gli smartphone sia Android sia Apple. Di serie il touch-screen è da 5’’ disposto in modo da "galleggiare" sulla plancia, abbinato al sistema audio con sei altoparlanti. In opzione la versione da 7’’. Entrambe possono integrare i servizi Kia Connected forniti da TomTom e le applicazioni Android Auto o Apple CarPlay. Attraverso TomTom sono disponibili informazioni aggiornate sul traffico, previsioni meteo e indicazioni presenza di controlli di velocità, con aggiornamenti del sistema gratuiti per tutta la durata della garanzia estesa Kia di sette anni o 150.000 km.
L'integrazione con Android Auto (Android 5.0 Lollipop o successivi) dà accesso a tutte le applicazioni, con attivazione vocale: Google Maps, messaggi e la possibilità di scaricare brani da Google Play Music. Apple CarPlay (IPhone 5 e successivi) rende accessibile il controllo vocale Siri per tutte le funzioni, incluse Apple Maps e la dettatura messaggi, più la fruizione dei contenuti del proprio iPhone. Supportate anche altre applicazioni audio, streaming e audiobooks, scaricate su iPhone. Kia Rio è inoltre la prima nel segmento B a essere equipaggiata con prese USB sia anteriori sia posteriori.
Attesa alla prova pratica della guida su strada, vedremo se la Rio, il cui nome quest’anno ha casualmente goduto di popolarità globale per le Olimpiadi, farà breccia sui mercati o meno. L’impatto generale è come detto buono e permetterebbe forse spazio anche a una versione più “cattiva” sotto la carrozzeria, ora assente e nemmeno prevista, ma che non stonerebbe. Non avendo indicazioni certe sul prezzo, possiamo solo riferirci al listino del modello attuale che, promozioni a parte, apre a 12.600 euro, valore base da cui la quarta generazione potrebbe non discostarsi poi molto, in accesso gamma.
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