Imola - Quando penso ad un'auto da corsa la prima cosa che mi viene in mente è una monoposto. Poi penso alle GT più potenti, per intenderci la Lamborghini Gallardo Super Trofeo del nostro
#Masterchampion, o alle più semplici coupé come la mia Peugeot RCZ Cup che uso nel CITE.
Mai e poi mai mi sarebbe venuta in mente monovolume nata per andare a fare la spesa, magari ibrida e per di più alimentata a GPL. Un mix che sulla carta rappresenta l'antiracing per eccellenza ma sui cui Kia e BRC hanno voluto comunque investire assieme creando, contro ogni aspettativa, uno dei più simpatici e divertenti monomarca oggi presenti in Europa: la Green Hybrid Cup.
La giornata in pista ad Imola, terza tappa del Trofeo dopo Vallelunga e Poznan, inizia presto con le prove libere 1. Rispetto alla mia RCZ Cup, dove ci si siede molto distesi e salire e scendere dall'abitacolo richiede uno sforzo in più in termini d'agilità, la Kia Venga nonostante il roll bar mantiene una certa capacità di offrire abitabilità a chiunque. La posizione di guida rimane tendenzialmente simile a quella della monovolume stradale, anche se il sedile più basso ed il volante che si regola sia in altezza che in profondità aiutano molto a curcirsi addosso una discreta posizione di guida racing.
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La seduta tradisce la derivazione MPV della Venga. Questo, però, non le impedisce di farsi guidare bene in pista
L'abitacolo è vuoto, il crusotto è come al solito finto e dietro di me c'è la scatola con le batterie del KERS con cui so che dovrò familiarizzare per trovare il giusto ritmo in qualifica ed in corsa. Per quanto riguarda il GPL non c'è molto da fare, anzi nulla: ci rendiamo conto della sua presenza solo quando si butta l'occhio sulle bocchette del rifornimento, mentre quando si avvia la vettura o si segue un avversario non si ha minimamente la percezione di che carburante si stia utilizzando. Come dire che il GPL ha fatto talmente tanti passi avanti (da gigante direi!) da non aver più alcuna remora, nemmeno se montato su un'auto da corsa.
Preso confidenza con la Kia Venga Cup scendo in pista ma purtroppo tra le carte necessarie per l'esame di rilascio della licenza C internazionale (necessaria per questo trofeo) e le spiegazioni della vettura esco dalla tenda e mi porto in corsia box senza il braccialetto: tragedia, non mi fanno entrare mentre gli altri iniziano la sessione. Torno alla tenda, il Direttore Sportivo mi procura il pass e torno in corsia box. Uno scherzetto che mi fa perdere concentrazione e e più di metà sessione. Sessione che chiudo comunque al quindo posto a due secondi e mezzo dal primo e qualcosa meno dal gruppo del secondo e del terzo.
“Mi porto in corsia box senza il braccialetto: tragedia, non mi fanno entrare mentre gli altri iniziano la sessione...”
Noto che nel sorteggio il bravo Torelli ha avuto la fortuna di trovare un'auto particolarmente a punto: non è che ballino secondi a manate, a volte è più questione di feeling che altro, ma è chiaro che la combinazione tra la sua Venga Cup ed il suo stile di guida si combina alla perfezione tanto che anche nella FP2 Gabriele chiude meritatamente in testa alla classifica. Tempo 2'21.722.
Alle sue spalle Jimmy Ghione: l'inviato di Striscia la Notizia, che la Venga Cup la conosce bene (ci corre da quattro anni e ci ha vinto anche un titolo), ha preso 1,2 secondi di distacco da Torelli quando sia a Vallelunga che a Poznan era stato molto più vicino alla vetta. Alle sue spalle Gnemmi, a 1,7 s dalla vetta e poi arrivo io con 2,1 secondi di distacco che non mi rende del tutto felice ma che tutto sommato mi fa sperare bene per la qualifica di domani.
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Il pulsante rosso regala 20 CV elettrici per 15 secondi. Sono fondamentali per il tempo sul giro
In telemetria ho visto che pago ancora a caro prezzo la percorrenza delle Acque Minerali e non uso del tutto correttamente i CV del Kers, elemento fondamentale per la prestazione. Rispetto alla mia RCZ Cup, inoltre, la gommatura stradale ed i pochi cavalli disponibili richiedono una guida pulitissima ed il segreto, è paradossale ma è così, è violentarsi e cercare di rinunciare ad un po' di velocità in ingresso curva per sfruttare maggior velocità sul dritto. Sono sicuro che non solo in qualifica farò meglio ma anche in corsa, agganciandomi al trenino dei forti, potrò fare una bella corsa.
Per il momento passo e chiudo, ci aggiorniamo domani al termine delle qualifiche!
GREEN HYBRID CUP/Imola/27/06/2014, FP2
1. Gabriele Torelli 2’21”722
2. Jimmy Ghione 2’22”932
3. Paolo Gnemmi 2’23”468
4. Emiliano Perucca 2’23”887
5. Jacopo Lombardelli 2’24”651
6. Giuseppe Gulizia 2’24”806
7. Paolo Palanti 2’24”893
8. Andrea Portatadino 2’25”458
9. Antonio Pellitteri 2’25”729
10. Alberto Biraghi 2’25”780
11. Dario Bertorello 2’25”804
12. Piero Mertoli 2’26”982
13. Aldo Dal Monte 2’27”066
14. Mladen Lalusic 2’27”136
15. Leonardo Pellitteri 2’28”506