Fontana Giusti: «Duster è il SUV che tutti ci invidiano»

In poco più di cinque anni di onorata carriera, la prima generazione di Dacia Duster è diventata un piccolo caso di marketing: ben il 90% dei quasi 50.000 clienti è un privato, che nell’80% dei casi ha scelto la versione Laureate, quella con la massima dotazione di accessori. A dimostrazione che nel caso di Duster la classificazione di “low cost” andrebbe rivalutata ed interpretata in maniera meno frettolosa e riduttiva. Su Duster il Gruppo Renault punta molto, come dimostra la versione appena presentata, che propone un sensibile upgrade qualitativo pur senza modificare il listino del modello che manda in pensione.

Lasciamo a Francesco Fontana Giusti, Direttore Comunicazione ed Immagine di Renault Italia, il compito di illustrarci i punti di forza del nuovo modello.
«La nuova Duster presenta diversi interventi per migliorare un prodotto molto apprezzato e per offrire di più in termini di equipaggiamenti e dotazioni. Le novità della seconda generazione rispondono alle osservazioni fatte dai clienti, come accade per gli alzacristalli, ora posizionati sui pannelli delle portiere, per gli interni caratterizzati da materiali di migliore qualità, per i sedili rivisti nella funzionalità e nella finitura, per il maggior comfort interno derivante dalla ridotta rumorosità, che valutiamo in addirittura 5 decibel in meno rispetto al precedente modello, frutto dell’accurato lavoro sui materiali, della riprogettazione della culla anteriore necessaria per ospitare i nuovi motori, della scelta di pneumatici di qualità superiore rispetto al passato».

Quello della migliore qualità percepita a bordo è una dei punti di forza della nuova Duster,, ma non è certo l’unico: quali sono gli altri?
«Direi senz’altro la tecnica dei motori e il design, che rafforza l’immagine di Duster come veicolo 4x4. Nel segno dell’ampliamento della versatilità d’impiego va vista l’introduzione del quattro cilindri turbo benzina 1.2 TCe da 125 CV, capace un'accelerazione da propulsore di cubatura ben maggiore con consumi nettamente più bassi, insieme al 1.6 16v da 110 CV in versione bi-fuel benzina-GPL, che offre a sua volta consumi ancora più interessanti ed  emissioni ridotte di CO2. Ma è facile prevedere che le principali attenzioni, almeno nella prima fase di commercializzazione del nuovo prodotto Duster, andranno alla classica ed ultracollaudata unità turbodiesel 1.5 dCi, disponibile in doppia versione da 90 e 110 CV. Un motore che Dacia condivide con Renault, Nissan e Mercedes. L’adozione poi del cambio manuale a sei marce con la prima molto corta, sottolinea la vocazione fuoristradistica di Duster e facilita l’uso della vettura su leggeri sterrati anche in presenza della sola trazione anteriore».

Il marchio Dacia, beneficiando in sinergia delle caratteristiche comunicative del Gruppo Renault, si sta segnalando come l’originalità delle campagne pubblicitarie, capaci di far presa sul grande pubblico. Per Duster cosa avete escogitato?
«Sul marchio Dacia abbiamo lavorato molto, per distinguerlo e farlo conoscere, puntando su modalità inedite di comunicazione: ricordo con piacere quella dei Dacia Sponsor Days, che ci ha visti presenti sulle magliette dell’Udinese Calcio ma ha anche permesso una modalità del tutto nuova di sponsorship, portando all’attenzione del grande pubblico realtà minori ma non per questo meno meritevoli di essere conosciute e presentate. Venendo allo specifico della nuova vettura, per Duster siamo partiti dal claim “Il prodotto che tutti ci invidiano”, che riassume la caratteristica di originalità che ha saputo ricavarsi nel mondo dei SUV, sviluppando una campagna di comunicazione tutta nuova a 360°, iniziata qualche giorno prima dell’iniziativa di presentazione della vettura presso la rete vendita. L’obiettivo, pianificato con l’agenzia Publicis che ne ha curato la realizzazione, è quello di sorprendere il pubblico e mostrare che esiste un’alternativa interessante, per portare verso Duster quanti un SUV lo hanno sempre desiderato ma finora non sono riusciti ad averlo».

Quali aspettative riponete nella nuova Duster?
«Difficile sbilanciarsi in termini numerici, ma non posso nascondere che ci aspettiamo molto da questo modello. I primi riscontri confortano un certo ottimismo: in occasione del week end organizzato presso la rete vendita, abbiamo registrato un bell’interesse, con oltre ottomila visitatori. Una delle migliori performance degli eventi WE degli ultimi periodi».

Dal punto di vista tecnico, ci saranno prossime novità?
«Arriverà la versione 4x4 anche sulla motorizzazione 1.2 a benzina e per il diesel è allo studio il cambio automatico: molto dipenderà dalla richiesta del pubblico e dalla capacità di offrire queste novità senza stravolgere il profilo di Duster, sempre attento a tenere basso il listino».