Compleanno Alfa, 110: il meglio del Biscione [Top20 nuove, vecchie e da gara]

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Tutto quello che il vecchio marchio significa per il proprio target adulto odierno in Italia. Classifica dei modelli che si possono dire ALFA top anche senza averli mai guidati (tutto il resto non è "solo Fiat" ma si ricorda meno)
24 giugno 2020

24 giugno, estate: compie gli anni l’Alfa Romeo. È anche la festa patronale di Monza, in onore a San Giovanni, che però nel 2020 è quasi inesistente per manifestazioni pubbliche. Vale in Brianza e vale in parte anche ad Arese. Due comuni non lontani che amano i motori e, come il resto del mondo, risorgono dopo la pandemia. Ma per l’utenza potenziale di Alfa che non può radunarsi e smanettare troppo in pista, cosa significa oggi?

Non la ricorrenza, ma la stessa Casa del Biscione. Avrei dovuto pensarci e scriverlo per il centenario fatto bene, un pezzo simile, ma l’occasione di farlo su Automoto non c’era e, invero, gli ultimi dieci anni non sono di quelli più intensi e ricchi nella lunga storia del costruttore lombardo. Allora andiamo banalmente a dire che: del marchio o meglio del logo ne leggete qui (link a tema storico); del quadrifoglio qua (altro link, corsaiolo); dell’acronimo GTA da quest’altra parte. Delle ultime versioni di Giulia e Stelvio da sparo, sul listino prezzi 2020 e nelle relative prove (qui).

Ma nella mente di un over-40, fortunato perchè ha vissuto e messo mano su (quasi) tutta l’Alfa veramente Alfa dagli Settanta in poi? Alla fine per questioni di età è questa una fascia importante quale target di clientela, per la Casa inclusa in FCA (+PSA a breve).

Una bella Alfa 6C Villa d'Este, vale tanto tanto
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Dici Alfa e pensi..

Compie 110 anni l’Alfa e pensi che vuole dire certo automobili, stradali, italiane, interessanti. Quelle capaci di creare fan anche molto giovani e collezionisti over60 milionari, in tutto il mondo. Dei primi te ne accorgi valutando le interazioni social per semplici foto di aria fritta, render surreali con il Biscione. Dei secondi se bazzichi l’ambiente delle vetture classiche con relativi raduni, concorsi, aste: certe Alfa svettano sempre e fanno correre da Stati Uniti e nord Europa.

Di cosa si alimenta il mito lo ritritano un po’ tutti e lo si vede, virtualmente o meglio dal vivo, con il bel Museo di Arese. Con le vittore di grandi corse nel passato, fatto da tecnica e tecnologia col tricolore invidiabili. Per quelle persone oggi nella fascia di età teoricamente consona ad essere cliente Alfa Romeo anni Venti, pesa però il vissuto dei propri tempi. Certo diverso da chi ha toccato con mano le glorie del pre e del dopo guerra (target a esaurimento, peraltro, causa l'età avanzata). Diverso anche da chi non ha vissuto il vecchio secolo, ma solo l'ultima dimensione ridotta Alfa FCA. Un passato che è sonoro, spesso 4 cilindri e non 6; fumante, per le gomme dietro che stridono; aromatico, per i vapori dell'alimentazione singola quando si lavora a cofano aperto. Un passato che è tanto vario e gettato apposta sul presente, per spingere oltre il valore del marchio, che tutto non ci sta in una Top10, quindi si raddoppia.

Sarà un caso ma sul lago altra stupenda Alfa, moderna. Resta però esercizio di design
Sarà un caso ma sul lago altra stupenda Alfa, moderna. Resta però esercizio di design

TOP20 "sensation" Alfa Centodieci

Ecco allora un elenco sintetico, tra le moltissime auto, prototipi e mezzi da gara. Una classifica non classifica, molto distorta e anche personale, con voti che non valgono nulla. Fatta pensando ad Alfa Romeo oggi senza troppe riflessioni e ricerca di dati, o valenze, ma solo per la “sensazione”. Cosa viene in mente, quali i mezzi più significativi, più impressionanti o azzeccati. Quali auto sono capaci da incidere sull’opinione di marchio al quale lavorano molti uomini in seno a grandi Gruppi, che devono necessariamente riprendere un passato fatto di sportività stradale; di gare in pista e anche di un certo blasone da auto di lusso. Alcune eredità sono certamente perse, altre no.

ALFA 6C STORICA. Tanto di cappello, in assoluto e di fronte al mondo intero. Impressioni guida non pervenute, valore infinito e rarità elevata (quindi difficile solo toccarne una). Voto 10 moltiplicato per: ALFA 6C 1500 (anni Venti) ALFA 6C 1750 e 1900, ALFA 6C 2300 (Anni Trenta). 10 e lode alle 6C 2500 (Anni Quaranta, alcune il massimo che mano di appassionato odierno abbia potuto toccare).

ALFA GIULIETTA (NUOVA GIULIETTA, anni Settanta). Ottimo prodotto pienamente Alfa Romeo ma con occhio al lato commerciale. Quindi non la top, ma la prima guidata da chi scrive e quindi voto 8 (perché quasi ci si lasciava la pelle, o il contrario, perché la ha salvata). Colore? Crema oppure Testa di moro, anche dorata per i duri con la massima potenza. Argento con il buon 1.8 per altri Alfisti.

ALFA 75. L’Alfa Romeo per i quarantenni, che la vedevano da ragazzetti e magari l'anno anche molto usata (al tempo o da collezionisti) e smontata. Voto 8,5 (non la Turbo e l’ultima serie). Ogni colore fa tanto Alfa quando è la 75.

GIULIA SPIDER (anni Sessanta). L’Alfa desiderata dalla generazione precedente a quella che oggi dice "top" oppure “tanta roba”. Voto 9+. Qualcunque colore, meglio bianca. Per un matrimonio o una passerella, è sempre da considerare senza dissanguarsi e nemmeno cadere nell'ordinario.

ALFA 8C STORICA. Anni trenta, auto per consumati assi del volante che possono facilmente morire in pista o, in altre versioni, per facoltosi automobilisti. Voto 10. Colore Rosso o Nero.

L'Alfa dei carabinieri, semplicemente un classico
L'Alfa dei carabinieri, semplicemente un classico

ALFA 8C (moderna). Bella, ma per pochi in un mondo dove siamo in tanti a poter giudicare. Voto 8. Rosso metallizzato.

ALFA GIULIA (Anni Sessanta). Ultima di quelle troppo vecchie per essere ben conosciute dal target attuale di Alfa, ma significativa. La si ricorda per le comparse da “vecchia” Alfa per le strade di tutta Italia e soprattutto per i ruoli “da rapa” o da vettura di Forze dell’ordine che restano iconici. Voto 7,5.

ALFA GIULIA GT e derivate (Anni Sessanta). Il riferimento anche odierno per il marketing di Cuore sportivo e GTA. Molte varianti tutte ambite dai nuovi collezionisti Alfa, alcune da voto 9,5. Colori, tutti.

ALFETTA. La vera Alfa Romeo per chi ha una certa età. Berlina e berlinona, da sparo o da polizia.  Fa "brutto" e non si sa perchè molti errano chiamando "Alfetta xxx" o "Alfettone" ogni modello Alfa. Tutto quello che può essere un’Alfa in strada insomma per gli over-40 messi sul tema già da piccoli. Voto 8,5. Colore crema.

ALFA MONTREAL. Grossa, quasi americana, una vera rogna da mantenere in tutti i sensi, ma bella e da vantarsene. Non ce ne sono tante di Alfa "recenti" così prelibate tecnicamente. Voto 9, colore arancione.

ALFA SZ / RZ. Vedi sopra ma meno significativa per il collezionismo e meno prelibata meccanicamente. Voto 8 per l’immagine, anche meno per comfort e guida, rispetto al ruolo da supercar e il tempo in cui uscita. Colore rosso.

ALFA 90. Ditelo pure “tanta roba”. La berlina top che spaventa a prima vista. Voto 7+, a malincuore per certi aspetti di frontiera che ci misero. Colore, argento. 

ALFA MITO. Meno Alfa dell’Alfasud, ma ha fatto cassa e fatto sentire alfisti parte del target giovane. Voto 6-- (grazie al lato commerciale). Colore rosso.

ALFA ROMEO STELVIO. È il primo e ben fatto SUV, peccato i tempi tardivi e alcuni limiti rispetto alla concorrenza. Voto 7,5. Colore rosso o nero.

DUETTO. Semplice ma azzeccato. Icona, spesso sopravvalutato dai giovani fan del marchio. Voto 7,5 pur se qualche variante meriterebbe di più. Colore rosso o bianco.

Montreal, chi pensa di volerne una spesso non conta le manutenzioni dell'oggetto
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ALFASUD. Non era la vera Alfa ma non si può non citare. Colore? Verdino pallido. Voto 7.

TIPO 33. Mezzo da gara, Mondiale Sport Prototipi e pure vincente. Voto 10 anche se incide poco nella sostanza del target odierno.

33 STRADALE. Succosa derivazione di quanto sopra, voto 10. Non è la Alfa 33, di cui leggete qui (link).

MONOPOSTO F1. Si ricodano quelle degli anni Settanta e Ottanta, con poca gloria purtroppo pure nei motori. Il mondo delle massime gare è comunque salvato dalla gloria dei primissimi tempi. Senza voto.

ALFA 6. Se l’avete provata siete mezzi alfisti per diritto. Macchinone impegnativo. Voto 8, per la tecnica. Colore blu metallizzato.

MENZIONI SPECIALI. Come non sapere che per molti Alfa è un concetto che include anche le belle 156 e 164, capaci di includere tutto il valore del marchio in chiave di fine secolo. Il loro successo con soddisfazione delle clientela è ancora molto vivo. Soprattutto la prima per popolarità e resa, la seconda per gli alfisti benestanti del tempo... Colori grigio metallizato, la brutta cosa che molte erano anche diesel. Pensando alle ultime cose belle che hanno colpito nel segno, non per sostanza come la 156 e 164 ma vincendo premi di eleganza e design: la Disco Volante by Touring, esposta qualche anno addietro.

Alfa vince in pista gare iridate, roba da museo ma che conta ancora
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10135 Torino (TO) - Italia
800 253 200
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  • Prezzo da 50.500
    a 96.300 €
  • Numero posti 5
  • Lunghezza da 464
    a 465 cm
  • Larghezza 186 cm
  • Altezza da 143
    a 144 cm
  • Bagagliaio 480 dm3
  • Peso da 1.495
    a 1.735 Kg
  • Carrozzeria Berlina
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