Berlina italiana, moderna, grintosa, veloce e sicura al volante. Un’automobile non da tutti l’Alfa Romeo Giulia, non perché fuoriserie o fuori di prezzo, ma perché la guida è il suo punto vincente e non sempre tutti nel segmento premiano tale aspetto purista. Quattro porte con poco spazio per le stazze molto forti e per il quinto occupante dietro, è auto di ottimo stile italiano per chi voglia pagarne soprattutto le grandi doti sotto il vestito, più di certi sistemi da abitacolo che pur presenti, soprattutto quelli sicurezza, devono confrontarsi con la concorrenza premium tedesca.
La Quadrifoglio per sposare a pieno il massimo che la nostra grande industria porti oggi su una tre volumi di classe, con V6 biturbo da oltre 500 CV, ma il prezzo è salato e giustificabile se si apprezzino guida e tecnica davvero tanto, mettendosi “dietro” tanta concorrenza. Più vicine alla media di segmento, le 2.2 gasolio e 2.0 turbo benzina, volendo anche Q4 integrali. Il cambio automatico un ottimo must, come anche l’assistenza al parcheggio, non inclusa in allestimento base.
Vettura ancor giovane e relativamente poco diffusa, l’Alfa Romeo Giulia è abbastanza ambita sul mercato, ma le sue quotazioni potrebbero scendere nel medio termine.
È la vettura Alfa Romeo che più ha fatto parlare di se in questi ultimi anni, causa anche un debutto ritardato rispetto al previsto ma soprattutto per la piena spinta tecnica messa nel suo DNA. La nuova Giulia (952) che debutta nel 2016 usa nome classico per la casa del Biscione, ma sotto il vestito ha tutto quanto di moderno si possa mettere, per reinterpretare la mitica trazione posteriore di Arese. Ben differente dalla precedente 159, usa l’inedito pianale Giorgio che premia moltissimo il feeling di guida e ci sono subito tanti CV per la Quadrifoglio, che stupisce girando con tempo record al Nurburgring. Il preambolo all’apprezzamento della critica, che premia la berlina tre volumi assemblata a Cassino come auto dell’anno in Europa 2017.
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