CITE, Monza: un amaro ritiro in gara 2 per la nostra RCZ Cup

CITE, Monza: un amaro ritiro in gara 2 per la nostra RCZ Cup
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Dopo l'eccezionale risultato di gara 1 ci aspettavamo una gara 2 decisamente altrettanto buona. Purtroppo, come Perucca nella gara serale a Misano, Brambilla ha avuto qualche difficoltà che l'hanno portato ad un errore fatale per la meccanica della RCZ Cup
2 giugno 2014
Monza - Tanto da incorniciare e mettere nell'album dei ricordi più cari Gara 1 quanto da dimenticare, coprire con una grossa pietra e poi cementare Gara 2. Dopo il ritiro della RCZ R Cup di Bergamaschi e Gurian per noie tecniche (le prima volta dopo 33 arrivi consecutivi!) il team 2T Reglage et Course a cui sono affidate le RCZ che corrono nel CITE segna una seconda battuta d'arresto anche con l'altra RCZ, la nostra, per via della rottura del braccetto dello sterzo.
 
Una rottura non certamente casuale o frutto di errori progettuali o di montaggio: purtroppo Andrea Brambilla, con cui ho piacevolmente diviso l'abitacolo qui a Monza, si è fatto ingannare per ben due volte dalla prima variante finendo entrambe le volte a saltare sul panettone in cemento che delimita il cordolo in uscita: un salto che la nostra peugeottina ha digerito bene al primo errore piegandosi, però, al secondo. Gara finita prima del cambio pilota, ritiro della vettura e tutti a casa.
perucca box 19 monza cite
Emiliano Perucca nel box 19 di Monza prende atto del ritiro
 
Sono nero
Gara 1 mi aveva svelato alcuni dei segreti di Monza che venerdì e sabato erano rimasti tali e per gara 2 ero certo di riuscire a fare davvero qualcosa di buono: sentivo dentro di me, dopo averlo visto guidare la mattina, che anche il mio compagno avrebbe potuto fare qualcosa di davvero buono e già assaporavo il gusto e l'emozione di salire nuovamente su quella fantastica terrazza che guarda il rettifilo di Monza chiamata podio.
 
Ed invece è successo l'inevitabile
Non che non l'avessi messo in preventivo, ma l'effetto di trasformazione "da pilota a persona che fa girare le ruote" che avevo avuto anch'io in Gara 2 a Misano sta prendendo possesso anche di Andrea: brutta partenza, lontano dalle vetture che lo precedono, tante posizioni perse al via dopo una qualifica ben fatta ma soprattutto l'incubo di ritrovarsi a lottare con piloti tenaci ma dotati di vetture inferiori alla nostra RCZ Cup qui a Monza. Insomma, esattamente quello che è successo a me a Misano.

Mi giro e vedo in TV la nostra RCZ Cup griffata Città della Speranza in procinto di prendere il volo: penso sia un replay dell'errore precedente ma non lo è...

 
Una situazione poco piacevole, ve l'assicuro, che fa perdere la bussola e rende impossibile guidare con tranquillità: continui a pensare all'errore al via, continui a pensare che se solo non avessi dormito saresti molto più avanti ma soprattutto pensi a come liberarti di gente che ti ronza attorno senza riuscirci mai del tutto perché per farlo, soprattutto se dotati di poca esperienza di corsa come noi, il rischio di incappare in errori madornali di guida che fanno perdere tempo e ricominciare tutto da capo è elevatissimo.
peugeot rcz cup 2014 monza (15)
Il punto dell'incidente. Il panettone di cemento, se preso troppo aggressivamente, può letteramente far volare la vettura
 
"Oh, oh, socio abbiamo un problema"
Un film già visto, insomma, ma dentro a quel box 19 pensavo tra me e me che comunque avrei potuto fare qualcosa per metterci una pezza. Mancano pochi minuti all'inizio del mio turno, #Masterchampion Milos Pavlovic (sempre al mio fianco qui a Monza come a Misano, che onore) mi aiuta ad infilarmi casco, guanti ed Hans e mi motiva come solo lui sa fare. Do le spalle alla TV mentre lui le lancia ogni tanto uno sguardo per vedere se succede qualcosa: lo vedo cambiare espressione e poi con grande tranquillità e stupore dice "oh, oh, mi sa che abbiamo un problema socio".
 
Mi giro e vedo la RCZ Cup griffata Città della Speranza in procinto di prendere il volo: penso sia un replay dell'errore precedente ma non lo è, è una azione decisamente peggiore, soprattutto perché l'atterraggio è violentissimo. Tra me e me penso che la corsa sia finita, con un botto così o la RCZ Cup è un carro armato o si deve arrendere. Milos, dall'alto della sua esperienza, questa cosa non solo la pensa ma la dice e capisco che è davvero finita. 
 
Grande dispiacere per Andrea
Mi siedo in un angolo, con lo sguardo in pit-lane e vedo i ragazzi che nel frattempo si agitano. C'è un problema, c'è un problema, esclamano. Mattia scende dal muretto e cerca le chiavi del mestiere nella cassetta. Vedo che prende anche un martello. Gara finita, ciao. Parto come un razzo verso il motorhome senza nemmeno sapere se effettivamente avrebbero potuto sistemare la vettura, sono furibondo ma non ce l'ho con Andrea. Davvero. Sono nero perché volevo correre di nuovo a Monza consapevole che avrei potuto fare davvero un bel lavoro.
peugeot rcz cup 2014 monza (17)
La RCZ Cup griffata Città della Speranza è fotografatissima ai box. E' tra le auto più belle del CITE 2014 a detta di molti
 
Capisco cosa vuol dire correre in due
Cammino veloce, Milos mi rincorre, mi raggiunge mi abbraccia e mi dice che oggi ho capito cosa vuol dire correre in due, riprende da terra i guanti che intanto avevo lanciato a terra mi dice una cosa davvero saggia ed a cui ho pensato molto tornando a casa: "Devi avere rispetto delle tue cose da corsa. La tua tuta, il tuo casco, i tuoi guanti, in questo mondo sono anche loro, a loro modo, tuoi amici...ti salvano in caso di incidente. So che sembra scema come cosa, ma correre non significa fare solo bei tempi. Fare un giro buono sono capaci quasi tutti. E' per vincere le corse che devi avere testa e devi essere attento anche a queste cose, essere rispettoso del lavoro degli altri e anche delle tue cose. Non serve a niente lanciare i guanti, anch'io sono arrivato perfino a lanciare dei caschi quando ero giovane, ma poi ho capito che non serve a nulla perché le corse sono così. A volte si vince a volte si perde e quella rabbia la devi usare per trasformarla in energia la corsa successiva. Oggi ti è andata un po' bene ed un po' male. Guarda il bel risultato di gara 1 e fidati che questo ritiro serve anche a te per crescere come pilota."
 
It's racing. it's life
Tutto vero. Anzi verissimo. Tanto che la mia convinzione di ringraziare comunque Andrea si fa sempre più forte e quando viene a scusarsi lo abbraccio e gli dico che è stato bravo comunque e che sono le corse. E' la verità. Non riesco a non essere furioso però, perché salire in una macchina da corsa così bella, soprattutto a Monza, è un sogno che cullavo da tempo...e non aver potuto omaggiare il lavoro del mio team con un passaggio radente al muretto box sotto la bandiera a scacchi mi lascia davvero tanto amaro in bocca.
 
Come detto all'inizio, pietra sopra e sguardo avanti. Ora si torna alla vita reale con lo sguardo puntato al Mugello il prossimo 13 luglio. Con tante nuove sorprese. Grazie di tutto Andrea, a presto!

 

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