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Ma dai, i nuovi motori Euro7 che sono più grandi e con più cilindri dei vecchi? Calma, non è che in Europa dal 2026 ci mettiamo a produrre certe “americanate” al posto delle nostre belle e raffinate auto sportive di alto rendimento. La notizia è però quella di una possibile inversione di tendenza nelle cubature dei motori HP, con l’Euro7. Non dispiacerebbe nemmeno a qualcuno dopo anni di downsizing, ovvero riduzione delle cilindrate con motori sempre più “tirati” e potenti pur se meno voluminosi.
Almeno questo è quanto traspare da recenti dichiarazioni del Dr. Frank-Steffen Walliser, persona non solo con il “lavoro dei sogni” per ogni ingegnere dedito al mondo motori, ma anche uomo con le stimmate Porsche: nativo di Stoccarda, giovane apprendista studente per la Casa, già capo vincente del Motorsport Porsche e ora responsabile di Macchine stradali (si, quelle con M maiuscola) effettivamente un po’ diverse dalla media. Ovvio quindi che si parla diversamente di motori Euro7 in questo caso. Sono motori da mettere non al posto del FIRE sotto il cofano della Panda Euro7 ma dietro ai sedili di quelle future Porsche che restano veramente from Baden-Württemberg. Come 911 e 718, quelle che potranno sempre correre in pista e non solo fare passerelle o code in città.
Ne parliamo oggi come fatto lontano, ma i piani di realizzazione dei motori termici elettrificati Euro7 saranno già in discussione per le maggiori Case auto. È il solito discorso a lungo termine, che rientra nei piani ancor più “lontani” della Commissione europea, con abbattimento CO2 e neutralità climatica da raggiungere. Nel 2050? Quello sì che è troppo lontano per darne numeri e tecniche in uso, ma il target 2030 è da tempo citato e preso in considerazione, passando proprio dal nuovo gradino imposto ai motori delle autovetture, incluse le sportive. Tema sempre più di nicchia un’auto sportiva premium nel mondo post-Covid, vero, ma per fortuna esiste ed esisterà ancora. Allora ecco che in breve il dialogo tra tecnici e politici, porterà a definire i dettagli della nuova normativa Euro che in pochi anni dovrà tramutarsi da testo della Commissione a progetti, a motorizzazioni. Tolta la micromobilità elettrica, di cui già tanto si parla (per incentivi con bonus) e per certo non ha emissioni allo scarico da controllare, buona per la città, lasciateci qualche supercar termica altrove. Elettrificata e che non faccia eco-danni visti i numeri limitati e dei motori sempre più efficienti e “controllati”. Tra le protagoniste sportive pure di ieri e di domani ovviamente Porsche, che non si ferma certo a compiacimento sulla ultima 992 Targa o su Taycan elettrica. Avanti con il boxer sei cilindri, anche Euro7, tutto da riadattare.
L’arcinoto tema di abbattimento emissioni allo scarico, che già comporta per molti di trovarsi un FAP sull’auto a benzina di oggi, andrà oltre. I cicli di misurazione vera per ogni range di uso dell’auto (anche qui sta la differenza) si fanno più stringenti e sui motori Euro7 anche di una sportiva come Porsche, potremo attenderci catalizzatori molto ma molto “pesanti”. Sistemi evoluti e tendenzialmente più ingombranti sull’auto che annulla gradualmente i gas climalteranti, oltre che nocivi. Per farli funzionare, i sistemi abbattimento scarico di un motore di alte prestazioni, potrà servire più benzina da far bruciare per “vitalizzare” rapidamente i convertitori a ogni temperatura. Discorso tecnico, non da tutti ma che ha logica. Almeno secondo quanto dichiarato da Walliser ad alcuni media, le cilindrate potranno salire per fare “la quadra” con obiettivi assoluti di prestazione dell’auto e funzionamento dei pesanti, obbligatori, sistemi gestione gas di scarico.
Discorsi, quelli dei sistemi scarico Euro7, che forse non piacciono a un purista che si occupa di auto da corsa, ovvio che ne esponga i limiti. Addirittura si potrebbero trovare sotto il bel vestito stretto di una supercar elementi ingombranti il triplo, o il quadruplo rispetto a pochi anni addietro. Tutta “roba” che poco ci azzecca con la sportività ma è dedita allo scopo di contenere molto le emissioni. Qualcuno potrebbe rinunciare, o perdere DNA storico implementando soluzioni nuove da guidare e “sentire” in abitacolo, ma non Porsche. Resta per certo la sovralimentazione sul motore a benzina HP, ma non è più detto che con quella a dare spinta debba calare ancora il volume del motore, anzi, l’incremento cilindrata potrebbe essere anche del 20%. È qualcosa di inedito, che dovremo confermare a suo tempo secondo le scelte tecniche dei costruttori, ma almeno per il cavallino di Stoccarda è lecito attendere un boxer 6 cilindri che parte da oltre 3.0, per le nuova 911 ibrida in sostituzione della 992 (la prima Neunelfer era 2.0).
La concorrenza poi, non avendo tradizione fissa e vincolante sul flat-six, potrà regalare nuove auto sportive europee con motoroni sulla carta da muscle-car americana? Chissà, magari un fiorire di 6 o anche 8 cilindri europei, secondo l’ipotesi paradossale citata. Se accadrà realmente dipende dal modo in cui decideranno di abbattere così tanto i gas delle combustioni per l’Euro7 le varie Case sportive. Forse non sarà uno solo il metodo e troveremo mezzi da paura con “motorini” tiratissimi pesantemente elettrificati, ma che una delle strade nelle nuove supercar termiche preveda di avere più cilindrata o cilindri, fa oggi tanto “strano” quando simpatico.
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