Akio Toyoda: «Toyota rientra nel WRC per far tornare il sorriso agli appassionati»

È stato affidato al grande capo Akio Toyoda in persona, Presidente di Toyota Motor Corporation, il compito di annunciare al mondo il grande ritorno del costruttore giapponese nel Mondiale Rally. Un terreno, quello del WRC – World Rally Championship – che Toyota non assaggia dal lontano 1999, quando Carlos Sainz portava alla vittoria in più di un’occasione la leggendaria Corolla costruita per il Mondiale.

Akio Toyoda, nel corso del suo intervento, ha spiegato perché il colosso giapponese continui ad investire ingenti risorse nel motorsport, allargando addirittura gli investimenti per tornare a competere sugli sterrati di tutto il mondo.

Toyota e motorsport: un impegno a 360°

«Nel corso dell’ultimo anno Toyota è stato protagonista di innumerevoli categorie del motorsport nel panorama internazionale. Negli Stati Uniti abbiamo partecipato ancora una volta alla Nascar, mentre in Giappone ci siamo dedicati alla Super Formula e alla Super GT con la nuovissima Lexus RC F. In Europa invece siamo stati protagonisti della 24 Ore del Nürburgring con la Lexus LFA e la GT86 portata in gara da Gazoo Racing, ma abbiamo dato vita anche a campionati monomarca con il progetto Toyota GT86/Subaru BRZ».

«Perché investiamo così tanto nel motorsport? Semplice, il nostro obiettivo è far tornare il sorriso sul volto di migliaia di persone in giro per il mondo grazie alle nostre automobili da corsa. Le corse ci permettono di costruire auto di serie migliori ma anche di conquistare sempre più appassionati del nostro marchio. Non vogliamo solo vincere quindi, ma sfruttare il motorsport per fare esperienza da trasferire nella progettazione delle nostre auto di serie, che vendiamo in tutto il mondo. E questo approccio rispetta in maniera perfetta lo spirito del nostro fondatore, Kiichiro Toyoda».

2015: massimo impegno nel WEC. E non solo...

«Quest’anno naturalmente continueremo a partecipare al Mondiale endurance FIA WEC. Queste gare estreme sotto ogni punto di vista ci permettono di testare in maniera unica la tecnologia ibrida e di sviluppare sempre di più le nostre innovazioni nel campo dell’ibrido, ma non solo. L’endurance ci ha permesso anche di dimostrare che l’hybrid può diventare una tecnologia entusiasmante ed estrema. Sono convinto che il mondo hybrid possa essere anche molto coinvolgente, oltre che rispettoso dell’ambiente».

«In Giappone Toyota sarà sempre presente nei campionati Super GT e Super Formula, mentre negli Stati Uniti continueremo a correre nella Nascar. Ma saremo ancora una volta al via della Dakar 2016, con due Toyota Land Cruiser auto body. Ho molto rispetto per i piloti, i navigatori e tutti i meccanici che hanno il coraggio di prendere parte a questa gara davvero massacrante. Gazoo Racing naturalmente prenderà parte anche quest’anno alla 24 Ore del Nürburgring».

Rientriamo nel WRC per far tornare il sorriso agli appassionati

«Lo scorso anno in Finlandia abbiamo condotto dei test con una Toyota GT86 da rally. In quell’occasione ho potuto assaporare da vicino che cosa significhi prendere parte ad un rally. Un mondo davvero unico dove mezzi derivati dalla serie si sfidano a velocità folli su strade incredibili. Ma soprattutto sono rimasto molto colpito dal fatto che ancora moltissimi appassionati si ricordassero di quando Toyota correva nei rally. Ho iniziato a convincermi quindi che per far tornare a splendere il sorriso sul volto di tutti quegli appassionati l’unica maniera era quella di tornare nel Mondiale rally. E lo faremo nel 2017, con due team e due auto. Stiamo sviluppando la Toyota Yaris WRC e siamo certi che nell’arco di due anni riusciremo ad essere pronti e molto più competitivi rispetto oggi».