Tecnicamente sempre molto valida e prestazionalmente al top nel proprio segmento, la Yaris è sempre un punto fermo per qualità e affidabilità, pur se non tra le più economiche. In meno di quattro metri, con uno stile abbastanza raffinato, dall’impatto reso più tonico grazie al nuovo frontale, ci sono soluzioni tra le più efficienti disponibili. Se si vogliano motori dall’ottima resa e pochi pensieri in quanto a manutenzioni inattese (la garanzia è triennale), Yaris vale il prezzo di acquisto.
L’impronta degli interni, pur moderna, completa e di qualità, ha sempre un taglio giapponese che risulta leggermente meno ricco e lussuoso di quello presente su alcune rivali europee. Le motorizzazioni sono tutte ben dotate in proporzionalmente al tipo di vettura, con il piccolo tre cilindri 1.0 benzina che consuma poco e “rende” bene in relazione al target urbano. Telecamera per la retromarcia e touch-screen anche in un’utilitaria, con buone doti di sicurezza oltre che connettività sono ulteriori plus. Trasmissione automatica solo su alcune versioni, la guida realmente sportiva invece per nessuna. La versione HSD sfrutta una tecnologia tra le più note e collaudate per le ibride, portando sul fronte dell’ecologia con propulsione anche elettrica, ma il risparmio e i vantaggi ottenibili con l’utilizzo, si confrontano ancora con un discreto delta-prezzo in acquisto.
Toyota è da sempre sinonimo di qualità e affidabilità, sul fronte dell’usato questo premia la Yaris in tutte le sue generazioni, anche quando si tratti di veicoli parecchio datati. Percentualmente più diffusi sono i motori benzina, nel rapporto di circa tre a uno: giustamente, poiché di valido rendimento. La prima generazione vale molto poco ora, ma risulta ancora ben sfruttabile, solo qualche cautela per saltuarie manutenzioni straordinarie nell’EPS. L’eventuale gradino di immediata svalutazione per la nuova versione, è solo dovuto agli incentivi promozionali della rete.
Il “piccolo genio”, come veniva definita negli slogan del debutto, si è fatta conoscere e apprezzare da subito, quando nel 1999 è sbarcata in Europa. Fregiandosi del titolo di Auto dell’anno nel vecchio continente, ha dato subito del filo da torcere alle più note rivali, forte di un’alta qualità, percepita e immagine molto singolare, oltre che oggettivamente brillante e abbastanza comoda, in altezza. A partire dal 2003 si aggiunge la versione monovolume, denominata Verso. Nel 2005 esce la seconda generazione Yaris, che incrementa lievemente le dimensioni e migliora lo stile, sempre simile, però dal taglio più raffinato. La sicurezza viene premiata con le cinque stelle nei test EuroNCAP. Si aggiunge anche l’alimentazione a GPL, realizzata in collaborazione con un sistemista italiano nel 2010. La terza generazione, attualmente in vendita, debutta nel 2011, allargando ulteriormente gli spazi e razionalizzandosi. Il pianale della Yaris è stato condiviso da versioni diverse di vetture a marchio Toyota, sparse in tutto il mondo, anche a tre volumi berlina (Belta e Vios) oppure coupé. Nel 2000 a Ginevra fu esposto anche un concept cabriolet. La TRD, versione allestita e prodotta solo per alcuni mercati, oltre quello interno giapponese, è dotata di motori sovralimentati che nelle due versioni viste, hanno portato sino a 250 i cavalli presenti sotto il cofano della Vitz (nome usato per la Yaris in Asia).
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