Vettura sia sulla carta sia nella sostanza abbastanza classica per il segmento. La coreana “globale” in attesa di aggiornamenti si distingue per razionalità e costi contenuti, ma anche per solida realizzazione, esibita anche esteriormente con lo stile e una sagoma volta all’impatto massiccio, pur se alla guida risulta fin troppo docile e blanda, non certo impegnativa. Non ha ambizioni di sportività o lusso particolari, anzi, adempie però onorevolmente il proprio compito nei proprio 4,68 metri di ingombro, con dotazioni buone in relazione al costo e spazio interno come di bagagliaio, ben fruibile. La garanzia della Casa è triennale.
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Relativamente poche le motorizzazioni, Euro5, con la maggior potenza espressa dal 1.4 turbo per la due volumi, negato alla berlina che si accontenta del 1800 GPL (impianto alimentazione gas made in Italy) e il discreto compromesso su target consumi ottenuto con grazie al diesel 1700cc. Sulla familiare svetta invece per potenza il 2000cc a gasolio. Con l’allestimento top, dal prezzo comunque non esagerato, si ha tutto quanto serva e persino qualche dotazione più moderna, come il sistema di connessione Mylink.
Diffusa (non troppo) in Italia maggiormente con le motorizzazioni a gasolio, la Cruze non denota problemi tecnici rilevanti o stringenti vincoli di manutenzione, ciononostante il suo deprezzamento è sensibile dopo il primo anno, causa anche i limitati volumi complessivi nel Bel Paese.
La storia della Cruze, come per altre vetture di matrice asiatica facente parte del gruppo GM, vede una variante di nomi e allestimenti differenziare il modello base (J300), che nasce nel 2008, sebbene una vettura totalmente diversa, parente stretta della Suzuki Ignis, adottasse questo nome per il solo Giappone già nel passato. Sui nostri mercati sostituisce la Daewoo Nubira importando le nuove linee scelte per il marchio Chevrolet a livello globale e soluzioni tecniche abbastanza semplici, ispirate anche al mondo Opel. Le varianti di carrozzeria usate partendo dalla piattaforma GM Delta II, sono berlina quattro porte, Hatchback cinque porte e familiare. Un restyling nel 2012 non varia troppo la sostanza della Cruze, che pur non svettando per contenuti e stile sul nostro mercato nazionale è molto venduta a livello globale (anche sotto marchio Daewoo e Holden), con vari stabilimenti che la assemblano dalla Corea alla Russia, passando per il Brasile fino all’Australia: per un totale di volume già prossimo ai due milioni e mezzo di vetture, la maggior parte delle quali assorbite dai mercati cinese e americano. Nel mondo del Motorsport il nome Cruze si è ben distinto su pista, vincendo parecchie gare e titoli sia piloti sia costruttori nel Turismo, soprattutto in ambito Europa ma anche a livello iridato: nel WTCC FIA per un certo periodo la Casa ha dominato, con un raro poker di vittorie dal 2010 al 2013.
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