Il debutto della settima generazione di Volkswagen Passat, avvenuto nel 2010 dopo 37 anni e 15 milioni di esemplari venduti, ha portato in concessionaria una vettura esteticamente più sobria e più pulita in termini di rispetto ambientale rispetto a quella che l'ha preceduta: "Volevamo scrivere un nuovo capitolo - ha dichiarato Walter de Silva, Responsabile Design Gruppo Volkswagen - e ne è uscita un'opera completamente nuova."
Parole non casuali perché l'ultima delle Passat uscite da Wolfsburg (in listino da 25.550 euro) mantiene il concetto di vettura berlina/familiare della vecchia pur introducendo i canoni stilistici visti per la prima volta su Phaeton e via via introdotti sugli altri modelli della gamma. Parliamo in particolar modo del frontale, dove la calandra formata da quattro listelli orizzontali cromati domina una scena in cui l'architettura dei gruppi ottici sottolinea con un tocco sofisticato la semplicità di linee studiate per essere possenti pur senza esagerazioni o forzature.
-
-
Con il nostro confronta modello si può scoprire, in un click, le differenze tra varie generazioni di Volkswagen Passat
Linee pulite
Molto lineare è anche lo stile della fiancata, in particolar modo nella carrozzeria berlina protagonista della nostra prova, mentre al posteriore sono stati rimossi i fari dall'illuminazione sin troppo complessa e sofisticata per fare posto ad un disegno più sobrio ed in linea con il resto del progetto. Molto intrigante ed evidentemente pensata per sottolineare lo spirito raffinato è la bordatura cromata che corre lungo tutto il perimetro della vettura nella parte bassa.
E' lunga 4,77 metri
C'è molto di nuovo, insomma, nella Passat di settima generazione, misure comprese: la berlina ora è lunga 4.769 mm, larga 1.820 ed alta 1.455 mentre la Variant è lunga 4.771 mm, larga 1.820 ed alta 1.464. Il valore di passo è per entrambe di 2.712 mm e non è un caso che sia la stessa misura della precedente: il nuovo modello, infatti, è realizzato su una piattaforma che rappresenta un'evoluzione di quella utilizzata in precedenza.
Sobria anche dentro
Gli interni seguono per filo e per segno le linee stilistiche tracciate per gli esterni e quindi si rifanno a quanto introdotto da Volkswagen su altri modelli della gamma superiore: sobrio, senza eccessi, l'arredamento di Passat è elegante e ben rifinito, soprattutto nelle versioni al top di gamma dove una fascia satinata separa l'area inferiore e quella superiore alleggerendo lo stile con una forte separazione tra i volumi.
-
-
Anche nella versione berlina protagonista della nostra prova il bagagliaio è molto generoso. Inarrivabile, però, la cubatura della versione Variant: va da 523 a 1.731 litri
Bagagliaio generoso
Eccezionale, come sempre del resto per Passat, i valori di volumetria del bagagliaio: si passa dai 565 litri della berlina ai 523 litri della Variant, che diventano la bellezza di 1.731 una volta abbattuti gli schienali dei sedili posteriori attraverso un click dal bagagliaio.
Un volume non solo grande ma anche pratico e ben sfruttabile: di serie, sulla Variant, il tendalino si riavvolge su sé stesso con una fermata intermedia per agevolare le operazioni di ri-chiusura mentre in via opzionale è disponibile il pratico vano di carico variabile che consiste in una sorta di piano scorrevole che permette un più facile sfruttamento del vano in tutta la sua lunghezza.
Tecnologia al top
Non manca nulla alla voce tecnologia, in particolar modo se si sceglie di attingere dalla lista degli optional: molto interessanti il display multifunzionale Premium a colori al centro del quadro strumenti, e le radio RNS 315 o RNS 510, che oltre alla navigazione satellitare offrono una miglior integrazione con smartphone e tecnologie mobile di ultima generazione.
“La calandra, formata da quattro listelli orizzontali cromati, domina una scena in cui l'architettura dei gruppi ottici sottolinea con un tocco sofisticato la semplicità di linee studiate per essere possenti pur senza esagerazioni o forzature”
Con gli optional è più sicura e più comoda
Dal listino degli optional si può anche scegliere il sistema di riconoscimento segnaletica, il volante multifunzione, la sofisticata illuminazione d'ambiente o il sistema d'apertura e chiusura keyless che può essere combinato con l'Easy Open Pack (berlina) che permette di accedere al vano bagagli con il solo avvicinamento del piede nella zona posteriore dell'auto.
Per i grandi chilometristi sono disponibili anche i sedili anteriori ventilati, che prevedono diversi livelli di regolazione dell'intensità oltre che una funzione di massaggio lombare per il solo conducente, mentre per i più raffinati è disponibile il tetto panoramico scorrevole/inclinabile ad azionamento elettrico.
-
-
Grazie al Lane Keeping Passat è in grado di mantenere la vettura in carreggiata nel caso di una distrazione da parte del guidatore
Parcheggia da sola
In termini di aiuto alla guida Passat è dotata di quasi tutte le ultime tecnologie arrivate sul mercato, alcune proposte di serie ed altre disponibili in via opzionale o negli allestimenti superiori. Tra le varie tecnologie le più interessanti sono indubbiamente il Park Assist II (con retrocamera), che posteggia anche a lisca di pesce, il Lane Keeping (mantiene automaticamente la vettura in carreggiata) avvisando con il Lane Departure Warning nel caso di scavallamento involontario della stessa.
Come se non bastasse l'elettronica controlla anche il livello di stanchezza mentre telecamere e sensori leggono cartelli stradali (e relativi limiti) ed il cruise control attivo regola la velocità tenendo come riferimento l'impostazione del guidatore o, nel caso sia più lento, il veicolo che precede.
Evita collisioni fino a 30 km/h
Quest'ultimo hardware lavora attivamente anche sulla funzione City, che a velocità entro i 30 km/h è in grado di arrestare la vettura a fronte di un possibile impatto con vetture od ostacoli vari. Non manca il Side Assist Plus, studiato per segnalare al guidatore la presenza di un'altra auto in un'area non visibile nello specchietto ed intervenire sullo sterzo con una correzione nel caso in cui il guidatore non si accorga comunque del pericolo.
-
-
A richiesta sono disponibili i fari bi-xeno con tecnologia Dynamic Light Assist
A richiesta ed in abbinamento con i fari Bi-Xeno è disponibile, inoltre, il controllo dinamico dei fari abbaglianti Dynamic Light Assist che rileva, attraverso una videocamera, i veicoli che ti precedono e quelli provenienti dalla direzione opposta, escludendo automaticamente il fascio di luce abbagliante che potrebbe recare disturbo agli altri regolando l'abbagliante in modo da illuminare la corsia sempre in modo ottimale.
1.4 benzina 122 CV o metano 150 CV
La gamma motori si compone di benzina e turbodiesel di cilindrate ridotte rispetto al passato. Le vecchie cubature 1.6 e due litri rimangono confinate al gasolio mentre nell'ambito dei benzina sono le due declinazioni del motore 1.4 TSI a coprire i livelli di potenza compresi tra i 122 ed i 150 CV: il primo, il meno potente, è la versione turbo da 122 CV 200 Nm di coppia massima (6,1 l/100 km, 142 g/km CO2, 202 km/h, 0-100 km/h in 10,6 secondi) mentre la declinazione da 150 CV oltre alla benzina propone anche l'alimentazione a metano.
In questo caso i valori di coppia massima salgono a 220 Nm, mentre il consumo 6,9 l/100 km con un livello di emissione di CO2 fissato a 161 g/km a benzina e 119 g/km a metano. Per la motorizzazione da 150 CV è disponibile il cambio DSG a sette marce in alternativa al sei manuale, mentre per il 1.4 da 122 CV c'è solo il manuale a sei rapporti.
“Tra le motorizzazioni più interessanti si fanno notare il 1.4 TSI da 150 CV a metano, la 1.6 TDI da 105 CV e la celeberrima 2.0 TDI da 140 CV. Volendo è disponibile, sulle motorizzazioni diesel superiori, anche la trazione integrale”
Gamma diesel completa
Per forza di cose più completa, almeno in Italia, la gamma turbodiesel. Si apre con i 105 CV del 1.6 TDI (250 Nm di coppia massima, 196 km/h e 12,5 secondi 0-100 km/h) in grado di consumare 4,4 l/100 km emettendo 113 g/km di CO2 e si arriva ai 170 CV e 350 Nm della 2.0 TDI (220 km/h, 5,2 l/100 km, 136 g/km e 8,8 secondi 0-100 km/h) passando per i 140 CV e 320 Nm di coppia massima della 2.0 TDI (210 km/h, 120 g/km, 10 secondi 0-100 km/h).
Non mancano le versioni 4Motion basate sulle motorizzazioni 2.0 TDI: le declinazioni da 140 CV (207 km/h, 10,1 0-100 km/h, 5,3 l/100 km e 139 g/km) e 170 CV (217 km/h, 8,7 0-100 km/h, 5,7 l/100 km e 149 g/km) possono essere dotate della trazione integrale, che sulla versione più potente viene fornita esclusivamente in abbinamento al cambio DSG a sei marce, mentre sulla versione d'accesso con il solo cambio manuale.
-
-
Al cambio manuale a sei marce è possibile preferire il tecnologico doppia frizione DSG, che per il 1.6 TDI è a sette rapporti
DSG quasi per tutte
Per tutte le unità TDI a trazione anteriore, ad eccezione della 1.6 TDI Bluemotion (solo manuale), è disponibile il cambio DSG a sei rapporti in alternativa al manuale. Per le 1.6 TDI in allestimento BlueMotion Technology Comfortline, invece, il DSG è disponibile addirittura nella più recente versione a sette marce.
Tre allestimenti
Gli allestimenti della nuova Passat sono come al solito tre: Trendline, Confortline ed Highline. La differenza di prezzo tra le versioni berlina e station wagon Variant è di 1.100 euro circa. L'allestimento Trendline prevede sei airbag, alzacristalli elettrici, apertura automatica del portellone, radio con cd/mp3 ed ingresso aux, mentre il più gettonato Comfortline offre di serie il clima automatico, i cerchi in lega da 16", l'avvisatore di stanchezza ed il sensore pioggia.
Dal vivo: com'è fuori
Quando si acquista una Passat, alla stregua di una Golf, si cerca prima di tutto una certezza. E nella settima generazione, ancor più che nella sesta, la segmento D della Casa di Wolfsburg sa accontentare chi è alla ricerca di un prodotto concreto e mai sopra le righe pur dimostrando attenzione per lo stile e per il dettaglio raffinato. Di livello assoluto, come sempre in Volkswagen, gli stampaggi e gli assemblaggi delle lamiere che sono perfettamente allineati e mantengono fughe costanti negli accoppiamenti.
-
-
Gli interni della Passat sono progettati in modo estremamente razionale e sono molto spaziosi. L'ideale per fare molti km per lavoro o con la famiglia
Dal vivo: com'è dentro
Concreta fuori e concreta dentro la Passat si presenta con uno stile della plancia estreamente pulito e raffinato, in particolar modo nelle versioni al top di gamma dove spiccano la presenza della fascia in alluminio satinato sulla plancia ed il display a colori al centro del quadro strumenti, che completa un insieme di componenti analogico graficamente molto semplice ed estremamente leggibile.
Tra gli elementi interessanti anche la scelta dei materiali, tutt'altro che fantasiosa per colore ma davvero di grande qualità, mentre nelle versioni top si fanno notare i sedili ventilati, che in estate rendono molto piacevole una seduta che ha molti obiettivi tranne che quelli della sportività.
La seduta, infatti, è larga, rilassante, limitatamente contenitiva: si distingue per comodità e per capacità di declinare la postura di guidatori di tutte le taglie in modo da ottenere una perfetta triangolazione con pedaliera e volante (regolabile in altezza e profondità).
“La seduta è larga, rilassante, limitatamente contenitiva: si distingue per comodità e per capacità di declinare la postura di guidatori di tutte le taglie in modo da ottenere una perfetta triangolazione con pedaliera e volante”
C'è spazio per tutti e tutto
Lo spazio per chi siede davanti è abbondante e ci sono numerosi spazi per riporre oggetti d'uso quotidiano. Stesso discorso anche per chi siede dietro, dove si viaggia comodi anche in tre se chi siede in mezzo non è un gigante.
Discorso a parte per il vano bagagli: la berlina protagonista della nostra prova vanta una cubatura di bagagliaio generosa, un'apertura resa facile dal sistema che riconosce il comando del piede, ma poca inclinazione ad ospitare oggetti particolarmente voluminosi. La versione Variant, che il mercato italiano preferisce anche per questioni di stile, è invece più incline alle visite all'Ikea o vicina alle esigenze degli sportivi.
Occhio di riguardo per il confort
Mirata al confort di bordo anche la distribuzione dei comandi, molto logica ed intuitiva, così come i servizi di assistenza alla guida che permettono a Passat di essere molto sicura ma allo stesso tempo estremamente funzionale al raggiungimento di uno dei principali obiettivi dei suoi clienti, che è quello di percorrere molti km limitando gli effetti della stanchezza.
Un effetto che in auto si manifesta anche per via della rombosità del motore o del suono prodotto dal rotolamento delle gomme: elementi, quest'ultimi, estremamente limitati grazie ad un intenso lavoro che ha coinvolto varie aree della vettura tra cui il parabrezza, che ha una "laminatura" che protegge l'abitacolo dal rumore.
-
-
Il celebre 2.0 TDI da 140 CV è un motore estremamente generoso
2.0 TDI 140 CV: motore generoso
Il motore 2.0 TDI protagonista della nostra prova è nella versione da 140 CV, abbinato al cambio manuale a sei marce.
Si tratta di un'unità celeberrima nel contesto del Gruppo Volkswagen, perfettamente in linea con le esigenze di una vettura come Passat che, anche grazie alla buona rapportatura del cambio, permette di viaggiare con una buona riserva di potenza fuori-porta a tutto vantaggio della sicurezza nei sorpassi e del confort di bordo: i regimi, grazie anche alla sesta molto lunga, sono sempre molto contenuti ma ben digeriti da un motore che dimostra di avere vigore anche sotto ai 1.500 giri. Il tutto senza consumare troppo: favorita dalla carrozzeria a tre volumi la Passat 2.0 TDI della nostra prova ha consumato mediamente 6,1 l/100 km di gasolio.
Su strada: sottosterza ma è sicura
In termini di guida Passat offre un comportamento leggermente sottosterzante, utile per far capire a chi guida che è ora di alzare il piede destro e rallentare un po' il passo. Un comportamento sincero, assolutamente "matematico" nel contesto di una vettura caratterizzata da sospensioni che guardano di buon occhio al confort piuttosto che alla sportività.
“Rombosità del motore e rumore di rotolalmento degli pneumatici sono stati limitati grazie ad un intenso lavoro che ha coinvolto varie aree della vettura tra cui il parabrezza, che ha una laminatura a protezione dell'abitacolo”
Per tutti coloro i quali non hanno confidenza con le misure generose di una berlina di segmento D Volkswagen ha messo a punto un sistema di auto-parcheggio estremamente efficace: noi l'abbiamo provato sia in situazioni "parallele" al senso di marcia che "ortogonali" riscontrando una precisione eccezionale ed una facilità d'utilizzo del sistema davvero ottima.
In conclusione
Come dicevamo all'inizio Volkswagen Passat nasce con l'idea di rappresentare un'assoluta certezza nel contesto di un panorama automobilistico che, anche nel segmento D, si sta affollando di numerose nuove proposte: quasi quarant'anni di storia e decine di milioni di clienti nel mondo, del resto, rappresentano valori attorno ai quali pensare evoluzioni più che rivoluzioni.
La settima generazione conferma tutte i buoni valori della sesta assicurando, al contempo, una linea più sobria ma allo stesso tempo ricercata nel dettaglio. Equilibrato, come sempre, il prezzo di listino: si parte dai 25.550 euro della 1.4 TSI da 122 CV berlina in allestimento Trendline mentre per la desideratissima - dal mercato italiano - 2.0 TDI Variant in allestimento comfortline si parte da 30.650 euro.