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Toyota RAV4 è sulla cresta dell'onda del suo segmento da più di vent'anni e sino ad oggi sembrava essere rimasta l'unica delle Toyota a non esigere una motorizzazione ibrida per continuare a rappresentare una costante nel pensiero d'acquisto dei clienti piuttosto che una variabile.
Un plus, quello dell'ibrido, che si è reso necessario con l'affollarsi del segmento ma soprattutto con la sempre più veloce affermazione di un powertrain lanciata verso la fine dello scorso millennio e diventata oggi il fiore all'occhiello dei brand nell'orbita del costruttore nipponico (Toyota, Lexus e Scion).
La motorizzazione ibrida è certamente la novità più importante di questa nuova RAV4 ma a dire il vero quello che distingue di più la vettura dalla versione vista sino ad oggi in concessionaria è l'estetica: il frontale ora si allinea allo stile di Auris con nuovi paraurti, fari ridisegnati (anche biled) e calandra a freccia, ma oltre a questo sono inediti anche i cerchi in lega, le modanature laterali ed i gruppi ottici posteriori, ora dotati di una firma luminosa più personale.
Alcune migliorie di dettaglio hanno interessato anche gli interni: sono stati introdotti accorgimenti estetici e nuove plastiche per i modelli standard ma soprattutto tutto quello che riguarda la gestione ed il controllo del motore nelle versioni Hybrid: come su Prius e tutte le altre ibride Toyota il quadro strumenti - analogico/digitale - vanta un indicatore di utilizzo (e di recupero) dell'energia in luogo del contagiri mentre sulla plancia trovano posto i pulsanti EV, Eco e Sport. Il primo permette a RAV4 di muoversi in modalità completamente elettrica per un paio di km (a batteria carica, fino a 50 km/h) mentre Sport estremizza la resa della parte elettrica in funzione della guida più sportiva intervenendo anche sull'intensità della servoassistenza. Eco è invece la modalità che consente a RAV4 di essere il più efficiente possibile.
Rimane a listino il turbodiesel 2.0 D-4D con Stop&Start abbinato ad una trasmissione manuale a sei marce e due ruote motorici. L'unità, di stretta derivazione BMW, vanta 143 CV di potenza massima ed offre una coppia massima di 320 Nm
Al centro della plancia spicca il nuovo display da 7" touch che fa capo ad un sistema multimediale molto completo e ricco di informazioni e statistiche anche per quanto riguarda la parte ibrida.
Tra le novità della gamma 2016 c'è anche l'introduzione dei sistemi ADAS con telecamera e radar di distanza: questo significa che, in base agli allestimenti, il sistema Toyota Safety Sense Plus di RAV4 integra il cruise control attivo ed il sistema antitamponamento - attivo anche nei confronti dei pedoni - oltre che l'avviso di superamento di corsia, l'attivazione automatica dei fari e dei tergicristalli, il riconoscimento della segnaletica stradale e l'avviso di potenziale presenza di veicoli nella zona cieca degli specchietti retrovisori. Tra le novità anche il Panoramic View Monitor: attraverso un sistema di telecamere disposte lungo i quattro lati dell'auto è possibile visualizzare sul display centrale una sorta di vista dall'alto della vettura, ottenendo una visione periferica a 360°.
Lunga 461 cm, larga 185 ed alta 171 (266 il valore di passo) la nuova Toyota RAV4 vanta anche nella versione Hybrid una notevole dimensione del bagagliaio: 579 i litri disponibili (compresi quelli del pozzetto sotto al pavimento) estendibili progressivamente (40/60) fino a 1.633. Numeri che fanno capire come da un lato le dimensioni della RAV4 siano "importanti" e dall'altro come lo spazio interno abbia tutte le carte in regola per essere a misura di famiglia.
In tema di motori la proposta italiana di Toyota RAV4 si compone di due motori invece che tre. Accantonato, per questioni puramente commerciali, il 2.0 benzina Valvematic da 151 CV rimane a listino il turbodiesel 2.0 D-4D con Stop&Start abbinato ad una trasmissione manuale a sei marce e due ruote motorici. L'unità, di stretta derivazione BMW, vanta 143 CV di potenza massima ed offre una coppia massima di 320 Nm a fronte di un livello di emissione di CO2 pari a 123 g/km (Euro6).
L'altra motorizzazione è la già citata unità ibrida: è sostanzialmente la stessa già vista anche su Lexus NX e come la cugina del brand di lusso sfrutta il potenziale di un quattro cilindri da 2.5 litri disposto anteriormente abbinato ad uno o due motori elettrici nel caso si scelga la sola trazione anteriore o la più sofisticata versione integrale. Nel caso della 4x4 l'unità elettrica posteriore
da 50 kW viene chiamata in causa solo quando serve e non apporta reali vantaggi in termini prestazionali: i tecnici oyota dichiarano per entrambe le versoni 197 CV, 180 km/h di velocità massima e la capacità di accelerare da 0 a 100 km/h in soli 8,3 secondi. Il consumo medio dichiarato è di 20,4 km/l con un livello di emissione di CO2 pari a 115 g/km.
I prezzi vanno dai 28.950 euro della RAV4 2.0 D-4D in allestimento Active ai 39.700 euro della Hybrid 4x4 in versione Lounge
Per entrambe le versioni ibride il cambio è "automatico" di tipo e-cvt. Tre gli allestimenti disponibili - Active, Style e Lounge - a cui si affianca il livello Business riservato alla clientela flotte (navigatore e ruotino). Active appare già molto completo per il mercato italiano ed oltre a quanto già proposto nelle RAV4 viste sino ad oggi in concessionaria aggiunge l'accesso e l'avviamento della vettura keyless, il portellone posteriore elettroattuato, i retrovisori ripiegabili elettricamente, i fari biled (sulla Hybrid) ed il Toyota Touch2 con schermo da 7". Style, che secondo Toyota sarà il cuore della gamma nel nostro Paese, offre i cerchi in lega da 18", i fari biled anche sulla diesel, le barre portatutto sul tetto, i vetri posteriori oscurati e gli inserti in pelle scamosciata. Lounge chiude la proposta con i sensori di parcheggio anteriori e posteriori, interni in pelle completi ed il navigatore satellitare a completamento della proposta Touch2.
I prezzi vanno dai 28.950 euro della RAV4 2.0 D-4D in allestimento Active ai 39.700 euro della Hybrid 4x4 in versione Lounge. In fase di lancio, però, Toyota Italia ha pensato di offrire un vantaggio cliente di 3.650 euro per la Hybrid (28.900 euro l'ingresso) e di 3.450 euro per la Diesel, che si posiziona così a 25.500 euro. Anche per RAV4 è disponibile la formula Pay Per Drive che prevede una rata a canone fisso di 300 euro comprensiva di 4 anni di manutenzione, garanzia e polizza furto e incendio.
Sono bastati pochi ritocchi per regalare alla RAV4 una nuova immagine. Il nuovo frontale è decisamente più interessante rispetto al precedente ed anche per quanto concerne la zona posteriore si nota maggior cura grazie alla nuova firma luminosa a led. RAV4, a dispetto della sua natura di SUV compatto, nella sua ultima declinazione si è spostato verso l'alto in termini di presenza scenica e con il nuovo look è in grado di farsi finalmente notare tra le decine di proposte che ora affollano questo segmento. Interessante la connotazione Hybrid, con i fari biled sin dal modello d'accesso e la personalizzazione con badge dedicati, anche se chi comprerà la versione 4x4 non otterrà alcuna gratificazione dalla Casa: le due versioni (che si differenziano per un delta prezzo di 3.050 euro) sono assolutamente identiche sotto il profilo estetico. Peccato.
Quello che sorprende della RAV4 è la quantità di spazio disponibile. A differenza di molti SUV del segmento si sta molto comodi davanti, grazie anche ad una posizione di guida ampiamente personalizzabile (piantone dello sterzo compreso), ma anche dietro grazie all'assenza della gobba solitamente riservata al passaggio dell'albero di trasmissione della trazione integrale. Un plus non indifferente perché pur mantenendo una estetica ed una funzionalità stradale da Sport Utility la RAV4 è in grado di sfidare le monovolume nel loro terreno di caccia offrendo confort per una famiglia di quattro/cinque persone.
Una vettura ben pensata anche sotto il profilo funzionale, grazie ad un bagagliaio ampio e comodamente servoassistito nell'apertura del portellone sin dalle versioni d'ingresso, costruita con buona cura in termini di assemblaggio anche se non eccezionale in termini di qualità dei materiali: alcune plastiche, oltre ad essere un po' dure, non sono "esaltanti" nel look.
Buona la disposizione dei comandi: nella versione ibrida lo spazio riservato alla scelta del driving mode è un po' nascosta ma in generale ci è piaciuta la facilità con la quale si interagisce con i sistemi multimediali e con il computer di bordo. Niente male nemmeno la presenza dei sistemi di sicurezza: la vettura avvisa di pericoli senza essere fastidiosa e permette, nelle versioni top, di fare manovra molto facilmente grazie alla visione dall'alto ben visibile sul display centrale da 7". Senza sensori di parcheggio e telecamera, invece, la visibilità posteriore è piuttosto limitata e le manovre richiedono un po' di accortezza (e malizia).
Peccato per la presenza di una sola porta USB, in parte compensata nel livello di soddisfazione nei confronti del sistema multimediale, di un sistema Wi-Fi che permette di condividere una connessione 3G a bordo della vettura.
La versione Hybrid è certamente la novità più importante in termini di motorizzazioni per la gamma 2016 della RAV4. Una svolta epocale che permette alla SUV "compatta" del costruttore nipponico di usufrire di moltissimi vantaggi in termini di uso quotidiano nelle grandi città (oltre al bollo non si pagano i parcheggi in alcune città) ma anche di offrire un approccio alla vettura decisamente diverso rispetto a quello della normale versione diesel, a sua volta estremamente efficiente come da tradizione BMW. Quando si guida una ibrida Toyota, infatti, nonostante le buone prestazioni assolute non si è per nulla invogliati a forzare l'andatura, anzi, quello che stupisce è che la vettura "ingaggia" una sorta di sfida con il guidatore al contenimento dei consumi e delle emissioni.
Peccato per la presenza di una sola porta USB, in parte compensata nel livello di soddisfazione nei confronti del sistema multimediale
Una sorta di gioco che spinge a frenare "meglio" con l'obiettivo di ricaricare le batterie e che invoglia ad accelerare con meno intensità per sfruttare al massimo il supporto del motore elettrico. Una modalità di guida, insomma, che consente di ottenere livelli di consumo vicini a quanto dichiarato (abbiamo toccato i 6l/100 km senza rinunce), soprattutto in città o in statale, ma che si paga poi quando si guida in autostrada, dove la parte elettrica lascia il posto alla sola unità termica rendendo la vettura meno efficiente di quanto visto altrove (9l/100 km).
Come per tutte le ibride Toyota quello che bisogna scordarsi è la soddisfazione nella guida sportiva: il cambio e-cvt, purtroppo, per quanto efficiente e dotato di una modalità "manuale" a sei marce di vero effetto solo in scalata, toglie ogni velleità sportiva nelle fasi di accelerazione unendo ad una sostanziale assenza di feeling tra l'uomo e la meccanica il sound tutt'altro che emozionante del quattro cilindri a ciclo Atkinson da 2.5 litri che urla a pieno regime. Molto meglio sfruttare la vettura in una modalità più eco, ottenendo un altro tipo di soddisfazione. Peccato perché sotto il profilo della dinamica, nonostante un assetto tendenzialmente morbido, la RAV4 dimostra di essere davvero a punto per quanto concerne lo sterzo e l'assetto.
Interessante il comportamento della versione 4x4: non aggiunge nulla in tema di prestazioni assolute ed in fuoristrada il funziona solo quando serve, ma dimostra di essere molto efficace assicurando grande trazione in fase di accelerazione anche su asfalto bagnato, ovvero laddove con la sola trazione anteriore la RAV4 si ritrova a tagliare eccessi di coppia (inevitabili con un 2.5 litri abbinato ad un motore elettrico) attraverso i sistemi di traction control. Peccato non vi sia modo di farlo funzionare in modalità 4x4 fissa: in alcune situazioni il fatto di saper di poter contare concretamente sulle quattro ruote motrici può essere utile.
La nuova RAV4, dopo esserne stata grande ambasciatrice per anni, torna a recitare un ruolo molto importante nell'offerta di vetture Toyota, sempre più legata alla presenza della motorizzazione ibrida. Del resto, per come era configurata sino ad oggi, rappresentava una anomalia nel listino: non è un segreto che gran parte delle Auris e delle Yaris immatricolate negli ultimi mesi sia di tipo ibrido, a testimonianza di come questa unità sia talmente interessante per i clienti Toyota da rappresentare quasi un must in fase d'acquisto di una Toyota. Una mossa importante per rinnovare uno sport utility che questo segmento l'ha inventato e che oggi sembrava destinato man mano a perdere sempre di più il suo ruolo di leadership.
Pro
- Consuma poco
- È molto spaziosa
- È ben accessoriata anche nella gamma d'accesso
- È silenziosa a basse andature
Contro
- Buone prestazioni ma tutt'altro che sportiva nella guida
- Alcune plastiche sono un po' sotto tono
- Sound fastidioso in fase di forte accelerazione
Toyota
Via Kiiciro Toyoda, 2
Roma
(RM) - Italia
800 869 682
https://www.toyota.it/
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