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Può un furgone sostituire un'auto normale nell'uso di tutti i giorni? E' la domanda alla quale abbiamo cercato di dare una risposta nel corso del test drive di Toyota Proace Verso, un furgone disponibile in declinazioni diverse che nasce dalla partnership con il gruppo PSA.
Se negli interni non lo si può certo dire, nel comparto anteriore Proace Verso è una vera Toyota. Il taglio della calandra e dei gruppi ottici è infatti il medesimo dei tanti modelli che abbiamo provato sino a qui per Automoto.it. Di fondo abbiamo tra le mani un furgone massiccio. In vendita c'è la versione L2 da cinque metri e 31, la versione L1 da quattro metri e 96, e la nostra versione L0 da quattro metri e 61, la più compatta, un mattone su ruote pronto a darci tutto lo spazio di cui abbiamo bisogno. Qualche piccola pecca c'è: non è nelle proporzioni, non è nei cerchi da 17 pollici, ma è nel comparto posteriore, che non ricorda per niente il brand giapponese e che ha un portellone abbastanza pesante e dall'apertura non molto assistita. Se pensate di parcheggiare in parallelo in città, attenzione a lasciare spazio perché l'apertura è molto in basso e la sezione che si apre richiede una certa superficie.
Dentro sembra in tutto e per tutto un furgone Peugeot. Certamente non è da leggere in chiave negativa, ma bisogna tenere sempre in mente la partnership che ha portato alla commercializzazione di questo Toyota Proace Verso. La posizione di guida è naturalmente rialzata, molto rialzata, i posti a disposizione sono otto, e l'unica pecca è che con otto persone a bordo lo spazio nel bagagliaio è limitato ad appena 280 litri, che però diventano 3600 a sedili abbattuti. Tradotto: ci potete caricare di tutto, ma attenzione agli spazi lasciati dai sedili abbattuti. A livello di strumentazione, abbiamo un cruscotto classico con un comodo computer di bordo, e un sistema infotainment di caratura francese che offre una buona visibilità ma comandi un po' lenti sul display touchscreen che rivela un sistema completo ma classico. Lo spazio per le gambe è tanto per tutti, ma soprattutto in prima fila si gode dall'ampia visibilità del portellone, mentre i sedili della fila centrale possono scorrere per lasciare più o meno spazio all'ultima fila. La qualità degli interni non lascia a desiderare, ma è anche vero che la discendenza dalla pragmaticità tipica dei furgoni è tangibile. Basta mettere inserti ad hoc per creare un effetto lounge? Probabilmente no, ma qui non manca tutto sommato niente, nemmeno il climatizzatore sdoppiato automatico.
Un po' loffio. A disposizione abbiamo un 1.6 litri diesel da 115 cavalli che ha comunque una buona coppia di 300 Nm a 1750 giri, ma che in alto manca un pizzico di potenza. Meglio il 150 cavalli, certamente, o addirittura il 177. Qui abbiamo in ogni caso una percorrenza interessante, perché riusciamo a fare 12 chilometri in città con un litro di gasolio, 13.5 a limite autostradale, 19 a 110, che uniti ai 69 litri di capacità del serbatoio significano quasi 1000 chilometri di percorrenza potenziali. Gli spazi di arresto non sono ampi, il beccheggio è ovvio e naturale, la velocità massima di 160 chilometri orari e un'accelerazione da zero a cento che ferma il crono in 13.4 secondi. Il cambio manuale a sei rapporti è ben spaziato e non si impunta mai, così come la frizione che non è per nulla pesante. L'esperienza di guida risente a tratti del baricentro alto, ma in generale si ha soprattutto davanti una grandissima comodità che non può non essere intesa per i grandi viaggi. Va anche detto che in questa formula da quattro metri e 61 abbiamo anche una giusta maneggevolezza negli spazi stretti, con la sola larghezza che mette a repentaglio manovre semplici. In generale quindi può un furgone rispondere alle esigenze di una vettura di tutti i giorni? Dipende: sicuramente qui manca un approccio più improntato alla cura dei dettagli, e nonostante i sedili siano comodi non ci abbandona mai la percezione di essere a bordo di un pullmino. Con il pacchetto ad hoc si possono aggiungere l'assistente di corsia e la protazione dell'angolo cieco, mentre a disposizione su questa versione Executive abbiamo già la retrocamera posteriore da 180 gradi, il clima automatico, il navigatore. Fanno tutti parte del Navi Pack Executive da 2840 euro.
Il nostro Proace Verso tocca così i 37.600 euro, una cifra interessante in virtù degli otto posti messi a disposizione per occupanti e driver. La destinazione? Una società sportiva, o magari un hotel che debba portare in spiaggia gli ospiti tutti i giorni. Insomma, multifunzione, ma secondo noi è ancora prematuro dire che si possa sostituire una vettura "normale" con questo Toyota Proace Verso.
Voto
6
Scheda
Motore In prova
Cilindrata: 1.6 litri diesel
Numero cilindri: 4 in linea
Potenza: 115 cavalli
Coppia: 300 Nm a 1750 giri
Cambio: manuale a 6 rapporti
Trazione: anteriore
Consumo km/litro: 12 in città, 13.5 a 130, 19 a 110
Emissioni CO2 per km: 133 grammi
Prestazioni:
Velocità Massima: 160 chilometri orari
0-100: 13.4 secondi
Misure:
Lunghezza/Larghezza/Altezza in cm: 461/192/191 centimetri
Passo: 293 centimetri
Bagagliaio: 280-3600 litri
Pneumatici: 17 pollici
Peso: 1686 chilogrammi
Toyota
Via Kiiciro Toyoda, 2
Roma
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800 869 682
https://www.toyota.it/
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