Prima vettura ibrida di serie al mondo ad essere dotata di batterie ricaricabili, la terza versione della famiglia Prius è disponibile da metà settembre in concessionaria ad un prezzo di 39.600 euro
A vederla così, senza farci troppo caso, la nuova Toyota Prius Plug-In potrebbe essere considerata una Prius sottoposta ad un leggero restyling. In realtà, sotto alle "solite" forme disegnate dal vento (Cx 0,25), l'ibrida nipponica nasconde il primo step di un'evoluzione tecnica pensato per spingere lo schema ibrido del Gruppo Toyota verso nuovi confini nell'ambito della riduzione dei consumi e delle emissioni.
La Prius Plug-In, in listino a 39.600 euro, è infatti in grado di consumare 2,1 litri di benzina ogni 100 km (49 g/km di CO2) fin quando la batteria ha energia per spingere la vettura passando ad un comunque eccezionale 3,7l/100 km quando il plus d'energia si esaurisce (25 km in modalità completamente elettrica) e lo schema ibrido si configura e si comporta esattamente come sulla versione standard.
Valori eccezionali, che non impongono alcuna modifica sullo stile di guida e semplici "adattamenti" nell'ambito della fruibilità quotidiana, a cui gli attuali clienti Prius hanno dato voto positivo: per sfruttare il potenziale del "Plug-In", infatti, è necessario collegare la vettura alla rete elettrica per 90 minuti ricaricando il pacco batterie supplementare agli ioni di litio.
La famiglia Prius ora si compone di tre modelli: Prius, Prius+ e Prius Plug-In
25 km d'autonomia elettrica
Un tempo nettamente inferiore a quello di un'auto elettrica, che non richiede l'installazione o l'uso di colonnine specifiche nel box di casa: la ricarica può essere fatta in qualsiasi momento collegando Prius ad una comune presa domestica, con un assorbimento di 2 kWh. Il prezzo medio di una ricarica è di circa 40 centesimi di euro ma se nel contratto energia è previsto un orario a tariffazione ridotta, solitamente la notte, è possibile programmare la vettura in modo che la richiesta d'energia avvenga solamente nei momenti più favorevoli.
Prius Plug-In, insomma, non è una vettura elettrica ma nell'utilizzo quotidiano - se ci si impegna a tenere carica la batteria - lo può tranquillamente diventare: lo studio compiuto su 200 vetture affidate a partner o clienti "modello" (che hanno percorso 800.000 km) ha infatti stabilito che 85 km/h di velocità massima e 25 km d'autonomia in modalità elettrica coprono l'80% degli spostamenti quotidiani.
La tecnologia ibrida Plug-In Toyota sulla Prius
La combinazione tra il motore elettrico e quello a benzina genera una potenza massima di 136 CV
136 CV di potenza massima
Per il restante 20% entra in gioco il potenziale del quadricilindrico a benzina da 1.8 litri e 99 CV, che in combinazione con il motore elettrico (82 CV e 207 Nm di coppia, 136CV complessivi) assicura un'accelerazione da 0 a 100 km/h in 11,4 secondi (1 secondo in più rispetto alla standard), una velocità massima di 180 km/h ed un'autonomia combinata di 1.200 km.
In che modo la potenza dei due motori venga trasferita alle ruote anteriori viene orchestrato dal cambio "automatico" e-cvt mentre la distribuzione del lavoro fra i due motori viene stabilita dall'elettronica nella modalità ibrida e dall'uomo in modalità elettrica: contrariamente a quanto si era visto nei primi prototipi, infatti, la Prius Plug-In non sceglie autonomamente come e quando viaggiare nella modalità completamente elettrica.
Tre driving mode
Per farlo bisogna agire sullo specifico tasto HV-EV dislocato in bella vista sul tunnel centrale rialzato a fianco dei tasti per l'attivazione delle modalità EV-City ed Eco Mode: la prima "forza" l'uso del motore elettrico (fino al 90% di apertura della farfalla entro gli 85 km/h) mentre la seconda imposta una modalità di massimo risparmio delle utenze (clima, riscaldamento sedili e specchietti) rendendo allo stesso tempo meno diretto il rapporto tra la pressione sul pedale del gas e la risposta dei motori, a tutto vantaggio di una guida più ecologica.
I driving mode della Toyota Prius Plug-In Hybrid
I 25 km d'autonomia si ottengono ricaricando la vettura per 90 minuti. Basta una comune presa domestica
443 litri di bagagliaio
Oltre ai tasti dei driving mode, a quello del timer per la programmazione della ricarica ed una nuova grafica per la strumentazione gli interni della Prius Plug-In non si differenziano particolarmente da quelli della normale Prius: nemmeno il bagagliaio, nonostante l'introduzione del nuovo pacco batterie, sembra averne risentito. I litri disponibili sono infatti 443 contro i 445 della Prius normale, con i soliti 22 litri in più di vano disponibili al di sotto del piano di carico: un perfetto alloggiamento per il cavo di ricarica.
Pesa solo 45 kg in più
Se per quanto riguarda gli interni, insomma, le modifiche sono "di dettaglio" le modifiche esterne potrebbero tranquillamente far parte di un pacchetto "restyling": fari in tinta blu, finiture argento su paraurti anteriore e portellone posteriore, maniglie porta cromate e badge "plug-in" sul coperchio della presa di corrente (posta sul lato posteriore destro) la distinguono dalla versione standard. Identiche, invece, le dimensioni (lunghezza 4,48 metri, larghezza 1,74, altezza 1,49, passo 2,70) mentre leggermente diverso il peso: la versione Plug-In, infatti, pesa 1.450 kg, ovvero 45 kg in più.
“Se per quanto riguarda gli interni, insomma, le modifiche sono "di dettaglio" le modifiche esterne potrebbero tranquillamente far parte di un pacchetto "restyling": fari in tinta blu, finiture argento su paraurti anteriore e portellone posteriore, maniglie porta cromate e badge "plug-in" sul coperchio della presa di corrente (posta sul lato posteriore destro) la distinguono dalla versione standard”
Quasi full optional di serie
Nella dotazione di serie viene fornito lo schermo Toyota Touch, il sistema smart entry e il remote Climate Control System, oltre che 7 airbag, alzacristalli anteriori e posteriori elettrici, controllo elettronico della stabilità e della trazione.
Allungano la lista delle dotazioni comprese nel prezzo d’acquisto anche i fendinebbia anteriori, il cruise control, l'impianto audio JBL a otto altoparlanti completo di sistema Toyota Touch iPod Ready con schermo da 6,1 pollici, ingresso AUX, USB, collegamento Bluetooth e telecamera posteriore. La vernice metallizzata viene offerta in via opzionale a 500 euro, così come quella perlata, che viene proposta a 750 euro. Optional anche la funzione di navigazione satellitare, disponibile in due versioni con prezzi a partire da 750 euro.
Dal vivo: com'è fuori
Le differenze estetiche rispetto al modello standard si notano e rendono più raffinato il look della versione Plug-In. La linea, però, complessivamente rimane sempre un po' troppo orientale e comunque figlia di scelte che privilegiano l'aerodinamica più che il design.
In Toyota questo è un fatto noto ma la risposta è sempre la stessa: Prius è la massima espressione della tecnologia ibrida di serie del Gruppo nipponico ed in quanto tale è pensata per essere il più efficiente possibile pur consentendo di trasportare comodamente cinque persone. Non fa una grinza, soprattutto oggi che i listini di Toyota e Lexus pullulano di proposte ibride pensate per diverse tipologie di clientela.
La Prius, come al solito, offre molto spazio a bordo: in quattro si viaggia molto comodi
Dal vivo: com'è dentro
Tanto fuori quanto dentro le soluzioni stilistiche non sembrano essere pensate per il pubblico europeo. In compenso i materiali utilizzati sono di buona qualità e gli assemblaggi praticamente perfetti.
Molto spazioso, l'abitacolo di Prius consente di viaggiare molto comodamente in quattro lasciando sufficiente spazio per una quinta persona; buona la capacità del bagagliaio, la cui soglia d'accesso è piacevolmente bassa ed il cui sviluppo è molto lineare, anche se il tetto spiovente limita la possibilità di inserire oggetti voluminosi senza abbattere gli schienali.
C'è tanta tecnologia dentro
Al volante la sensazione è quella di avere tutto sotto controllo, grazie al tunnel centrale rialzato (sotto al quale prende posto un comodo vano "svuotatasche" aperto ai lati) sul quale prendono posto la leva del cambio, come al solito cortissima, ed i pulsanti riservati ai driving mode. Ben raggiungibili anche i tasti "multimedia" e clima, anche se molte delle funzioni principali (temperatura compresa) possono essere gestite direttamente dal volante.
Il portellone con la fascia argentata è uno degli elementi distintivi della versione Plug-In
Interessante e pratico lo schermo touch da 6,1 pollici - anche se il navigatore rimane un optional molto caro, si parte da 750 euro - mentre poco leggibile ci è sembrato l'head-up display di serie, che sfrutta un'area molto ridotta utilizzando, di conseguenza, caratteri e grafiche molto compatte.
La posizione di guida è comoda, leggermente rialzata rispetto a quanto ci si potrebbe attendere, anche se i più alti potrebbero sentire la necessità di un piantone dello sterzo dotato di maggior escursione in termini di profondità. La visibilità è ottima in ogni direzione, compresa la 3/4 posteriore dove all'andamento spiovente del tetto si contrappone, fortunatamente, la presenza di una superficie vetrata supplementare.
Come va
L'intento dei tecnici Toyota era quello di rendere la guida di Prius Plug-In sostanzialmente identica a quella della versione standard e l'obiettivo è stato centrato.
Al volante non si percepiscono differenze di guida - i 45 kg sono sostanzialmente ininfluenti - così come non si notano particolari variazioni nella spinta, nonostante l'accelerazione 0-100 km/h dichiarata parli di un secondo di differenza tra i due modelli in favore della full-hybrid: c'è, piuttosto, sufficiente coppia per permettere alla trasmissione e-cvt di non far lavorare "impiccato" il propulsore - a meno che non si richieda il 100% della potenza - rendendo più piacevole la vita a bordo della vettura.
“Come su Prius full-hybrid quello che stupisce guidandola, non è la prestazione pura ma la sfida che inevitabilmente si ingaggia con la vettura in termini di consumo”
Si guida come una Prius
Come su Prius full-hybrid quello che stupisce guidandola, in ogni caso, non è la prestazione pura ma la sfida che inevitabilmente si ingaggia con la vettura in termini di consumo: il display di bordo è complice di questa situazione, perché istante per istante fa vedere quale e quanto motore si utilizza e quanto si sta ricaricando la batteria in frenata, ma d'altro canto si prova una certa soddisfazione quando si registrano consumi infinitamente più bassi di quelli che si potrebbero ottenere con qualsiasi auto "tradizionale" nello stesso percorso cittadino.
In modalità EV sono 25 i km d'autonomia promessi. La velocità massima è di 85 km/h.
Spinge ad una sfida ecologica
Come se non bastasse, sulla nuova Plug-In c'è il plus della batteria "estesa" che permette di utilizzare la vettura esattamente come una vettura elettrica fino agli 85 km/h, ovvero sempre in città: ci si muove davvero a consumo ed emissioni zero, senza particolari "apprensioni" in termini di prestazioni, arrivando anche a valori vicini ai 25 km promessi. Nella nostra prova, con tre adulti a bordo ed il clima attivato, siamo riusciti a portare la vettura ad un valore di 19,1 km prima che il sistema "girasse" automaticamente il driving mode in modalità ibrida.
Bene in elettrico
Le prestazioni in modalità elettrica non sono ovviamente esaltanti ma sono più che sufficienti anche per non sentirsi a disagio nei percorsi cittadini di tutti i giorni. Nel caso in cui serva accelerazione, per ovvi motivi di sicurezza, premendo a fondo l'acceleratore il motore a benzina interviene prontamente assicurando la spinta necessaria per un sorpasso o per uscire da una situazione "difficile". Quello che da maggior soddisfazione nell'utilizzo elettrico, oltre allo 0 stampato alla voce consumo, è però la silenziosità di bordo: quello che si sente è solamente un leggerissimo sibilo.
Tra le particolarità della nuova Prius Plug-In Hybrid abbiamo notato anche una perfetta messa a punto del sistema di recupero dell'energia: il suo intervento nelle fasi di frenata e decelerazione è molto progressivo e non disturba la guida come invece avviene su altre vetture dotate di tecnologia simile.
In conclusione
In Toyota contano di vendere 10.000 unità in Europa con una mix che parla al 75% di flotte e 25% di clienti privati. In realtà, per quanto concerne questo specifico modello, l'intento della Casa nipponica non è quello di fare grandi numeri ma piuttosto di capire come e quando questa tecnologia potrà essere trasferita anche sugli altri modelli della gamma ibrida (anche Lexus): l'intenzione è quella di portare le ibride ad uno storico sorpasso sulle vetture a propulsione tradizionale. Di questo passo e con queste tecnologie l'obiettivo sarà raggiunto in pochi annni.
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