Toyota Prius PHEV 2024, la prova strumentale e il pagellone di Automoto.it [Video]

La Toyota Prius, nel corso della sua gloriosa storia, si è sempre fatta distinguere più per la proverbiale efficienza che per uno stile dirompente. Oggi, però, le cose sono radicalmente cambiate. Non solo perché la nuova generazione mette in mostra un design quasi da concept car, affusolato e intrigante. Ma anche perché è diventata molto più reattiva e piacevole da guidare, in una maniera del tutto inaspettata. Anche perché, nel frattempo, è rimasta incredibilmente efficace nel contenere al massimo i consumi, pur essendo offerta solo nella più versatile - e costosa - variante plug-in. 

La nuova generazione è migliorata anche dal punto di vista degli interni, ora più curati nei materiali e negli assemblaggi, ma anche capaci di offrire comandi meglio rifiniti e maggiormente ergonomici. Attenzione, però, all'abitabilità: non occorre essere particolarmente alti per rischiare di sfiorare il tetto con la testa al posteriore, per via del design del tetto particolarmente spiovente. Ancora più limitante il baule che, oltre alla presenza della batteria più grande, prevista dalla variante phev, deve fare i conti anche con una volumetria particolarmente ridotta in altezza. Convincente l'autonomia in elettrico puro, anche se inspiegabilmente i cavi di ricarica si pagano a parte.

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