Suzuki Vitara S: il nostro #AMboxing

  • Voto di Automoto.it 7.5 / 10
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Andrea Galeazzi e Luca Bordoni ci parlano della Suzuki Vitara S, nel loro primo video su Automoto.it
8 gennaio 2016

In un periodo nel quale la declinazione sportiva passa dalla S, anche in Giappone aggiungono la fatidica letterina e Suzuki Vitara si trasforma in Suzuki Vitara S. Servono 27.600 euro per acquistare il fuoristrada protagonista della nostra prova completa. Un lungo test drive, per capire che basta una lettera per nasconderci dentro tante novità.

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Dal vivo: com'è fuori

Rispetto a Suzuki Vitara, la S acquista alcuni particolari di design che colpiscono già al primo impatto. Specialmente nella colorazione rossa, che si accompagna a quella beige e quella grigia, tutte abbinate al tetto nero, si percepisce come il produttore giapponese abbia voluto avvicinarsi a quella clientela che non lascia nulla al caso, nemmeno la nuance dei cerchi, da 17 pollici qui, che si vestono di nero. Il frontale di Suzuki Vitara S mostra la calandra a cinque scomparti, e gruppi ottici dove gli anabbaglianti sono a LED, nel solito abbinamento discutibile di luce calda-fredda con gli abbaglianti alogeni. Intrigano, invece, il particolare rosso nel gruppo ottico, e le modanature nere del paraurti, che circondano le luci diurne a LED e i fendinebbia. Anche dietro Suzuki Vitara S presenta alcune differenze: lo spoiler nero, per esempio, si accompagna all’estrattore satinato, e satinati sono anche gli specchietti retrovisori. L’insieme risulta armonioso, tanto che a un occhio poco attento o nello sguardo di un attimo, Suzuki Vitara S ricorda vagamente Range Rover Evoque. Suzuki Vitara S, al pari di Suzuki Vitara, è un fuoristrada snello da meno di quattro metri e venti di lunghezza per un metro e sessantuno di altezza e quasi uno e ottanta di larghezza. Pesa quasi tredici quintali, che declinati nell’uso in fuoristrada si traducono in grande maneggevolezza e possibilità di cavarsi di impaccio in ogni occasione, merito pure della trazione integrale permanente.

L’insieme risulta armonioso, tanto che a un occhio poco attento o nello sguardo di un attimo, Suzuki Vitara S ricorda vagamente Range Rover Evoque

Dal vivo: com'è dentro

I particolari rossi degli esterni sono traghettati dai designer Suzuki anche all’interno: elementi della plancia come le bocchette dell’aria (dal disegno vintage, va sottolineato) e come l’orologio sono circondati di rosso, e rosse sono pure le cuciture del volante e dei sedili, riscaldabili a due potenze, che mischiano pelle e microfibra. La plancia richiama gli specchietti satinati con una superficie che si inserisce orizzontalmente tra le plastiche per altro solo essenziali inserite su Suzuki Vitara S. Il centro della plancia è occupato dal display toucscreen da sette pollici a tecnologia capacitiva che ospita il sistema infotainment di cui parleremo in un focus a parte, mentre la parte inferiore vede la presenza del climatizzatore monozona, un’unità capace di riscaldare in fretta l’abitacolo, ma che non prevede bocchette posteriori per il divano a tre posti. La posizione di guida è naturalmente elevata rispetto al normale, anche se non siamo staccati da terra in misura abbondante. Anche i driver extralarge non avranno problemi con la testa e le ginocchia, se non per il disegno del tunnel centrale, che sotto al climatizzatore lascia un angolo smussato (ma pur sempre un angolo) contro cui il ginocchio destro rischia di sbattere spesso. Il divano posteriore, con un driver extralarge, perde naturalmente comodità, ma in generale riusciamo a stipare tre persone non abbondanti se chi guida non supera il metro e ottanta. Il bagagliaio ha un’altezza di carico abbastanza elevata, ma il piano è unico e ci consente di alloggiare fino a 375 litri di bagagli che diventano oltre 1100 con i sedili posteriori abbattuti. In più, vi è un pozzetto inferiore, o sottofondo, che consente di nascondere gli oggetti preziosi. Completano il bagagliaio due tasche lateali, la luce di cortesia, e la presa 12V.

Mette il turbo!

A disposizione per questo test drive abbiamo la versione S di Suzuki Vitara, che consente di mettere da parte il propulsore diesel per un motore benzina, il 1.400 Boosterjet, che eroga 140 cavalli e una coppia massima di 220 Nm, oltre a una trazione integrale permanente AllGrip. Grazie alla wheel disposta sul tunnel centrale, possiamo sfruttare gli aspetti All Grip della vettura, che si declinano in modalità Sport, modalità Auto, e modalità Snow-Mud, quest’ultima con l’opportunità di inserire l’opzione LOCK a bloccare la ripartizione della trazione 50:50. Se da Sport ad Auto non abbiamo sensibili modifiche nell’utilizzo quotidiano, è con l’attivazione di Snow-Mud che possiamo aggredire ogni tipo di percorso, senza trovarci mai in difficoltà sulle strade bianche o quando si verificano condizioni di scarsa trazione.

Con il Descent Control potremo permetterci di controllare solo le traiettorie senza preoccuparci della velocità

In più, con il Descent Control potremo permetterci di controllare solo le traiettorie senza preoccuparci della velocità. Suzuki Vitara S, però, è anche e soprattutto sport, e questo si traduce nei numeri: l’accelerazione da zero a cento ferma il crono a 10.2 secondi, e la velocità massima raggiungibile è di 200 chilometri orari. La tenuta di strada è sempre onesta, tanto che Suzuki Vitara S non tende ad appoggiarsi o a perdere aderenza nei lunghi curvoni autostradali. In più, la frenata di emergenza non richiede spazi abbondanti di arresto, ma dovremo sopportare un tanto ovvio quanto forte beccheggio. I consumi? Interessanti, grazie al sistema di Start and Stop che entra senza il minimo imprevisto. Percorriamo 13 chilometri in città con un litro di benzina verde, 19 a 110 orari con guida uniforme, 15 a limite autostradale. Suzuki Vitara S è proposto solo con questa motorizzazione, che si aggiunge alle altre declinazioni dei Vitara ‘normali’, commercializzati con il propulsore benzina da 1.6 litri a trazione anteriore o da 120 cavalli, e con quello diesel da 1.6 litri, sempre a trazione anteriore o integrale da 120 cavalli.

Silenziosità inattesa

Suzuki Vitara S, nell’uso cittadino di tutti i giorni, sfodera una silenziosità inattesa. Intorno ai 50 chilometri orari il nostro fonometro si è attestato intorno ai 73 dB, una misurazione che mette Suzuki Vitara S al fianco di vetture europee come Volkswagen Golf. Dentro si sta comodi, e il merito è dei sedili che non prevedono fianchetti invasivi. Inoltre, lo sterzo è diretto e la frizione leggera. Meno ‘giapponese’, e quindi ‘meno perfetto’ rispetto al solito il cambio, che risulta rumoroso e che presenta qualche impuntamento specialmente nel passaggio fra terza e quarta marcia in accelerazione e fra quarta e terza in scalata. In fase di ripresa in salita, Suzuki Vitara S dimostra di avere un motore sufficientemente elastico che quando entra in coppia ci consente di prendere rapidamente velocità.

Sicurezza concreta e pratica

Così come altri modelli asiatici, anche Suzuki Vitara S si dota di un pacchetto optional semplice, che non prevede centinaia di voci ma che punta sull’all inclusive. Non fanno eccezione nemmeno i sistemi di sicurezza attivi, tra i quali vanno citati il Radar Brake System e il Cruise Control adattivo. Il primo risulta molto invasivo, perché nonostante si possa scegliere tra opzione NEAR e FAR per impostare l’avviso a seconda della distanza dal veicolo che ci precede, abbiamo una lettura non sempre onesta delle situazioni stradali, con conseguente avviso sonoro fastidioso a suggerire una situazione di pericolo che non sempre si sta verificando. Il cruise control adattivo, invece, si può attivare sopra i 40 chilometri orari (si sgancia alla stessa velocità in fase di decelerazione e frenata), e consente tre distanze diverse da impostare a seconda del nostro stile di guida. Funziona senza imprevisti, ed è facile da inserire e disinserire grazie alla disposizione dei comandi sulla razza destra del volante (a sinistra invece abbiamo i comandi dell’infotainment e poco sotto quelli della telefonia mobile).

Optional: tutto ciò che serve

Non tutti gli optional però fanno capo alla sicurezza di guida. Su Suzuki Vitara S va soprattutto citato il sistema infotainment di cui faremo un focus a parte; annovera, tra le tante disponibilità, un sistema di navigazione proprietario e le tecnologie MirrorLink e Apple Car Play. In più, sfrutta comandi vocali immediati, ai quali si accede dal pulsante disposto vicino a quelli della telefonia mobile. Suzuki Vitara S, incluso nel prezzo di 27.600 euro, prevede anche una comoda retrocamera, utile in fase di manovra; l’ingresso keyless e il keyless start, il sensore della pioggia per l’attivazione dei tergicristalli, il sensore automatico per l’attivazione degli abbaglianti, i vetri posteriori oscurati. Se Suzuki Vitara S è tutto sommato un modello full optional, sulle versioni diesel o benzina non S l’acquirente avrà modo di risparmiare con gli allestimenti V-Cool e V-Top. Suzuki Vitara 1.6 VVT V-Cool a trazione anteriore, l’entry level della gamma, è proposto a 19.900 euro, e comprende, tra gli optional disponibili, il climatizzatore automatico, il bluetooth e il display centrale da 7 pollici. L’allestimento V-Top, che con la stessa motorizzazione costa 2.500 euro in più, aggiunge il navigatore e i sistemi di sicurezza attivi per la guida. Da non dimenticare la possibilità, sui modelli benzina, di montare l’impianto GPL, un’operazione da 1.700 euro.

A noi di Suzuki Vitara S è piaciuto soprattutto il carattere, che passa certamente da alcune scelte cromatiche fuori dall’ordinario, ma che sotto il cofano offre anche la sostanza, quella con la S maiuscola come quella usata per distanziarla dai Vitara ‘normali'

A chi si rivolge?

Una mamma che abbia bisogno di capacità di carico; un papà che si voglia lasciare alle spalle la noia della quotidianità per scappare fino alla prima strada bianca. Vediamo in questi due target i potenziali acquirenti di Suzuki Vitara S. Da una parte la famiglia che non voglia puntare su una scelta banale e già vista, dall’altra l’uomo che vuole dare una connotazione di sportività in più al suo fuoristrada.

In conclusione

A noi di Suzuki Vitara S è piaciuto soprattutto il carattere, che passa certamente da alcune scelte cromatiche fuori dall’ordinario, ma che sotto il cofano offre anche la sostanza, quella con la S maiuscola come quella usata per distanziarla dai Vitara ‘normali’. L’essenzialità di alcune plastiche può essere lasciata in secondo piano, ma probabilmente punteremmo sul Suzuki Vitara S con cambio automatico (1.500 euro in più) per poter assaporare ogni goccia della sportività caratterizzante del modello.

Pregi

- Maneggevolezza, specialmente sugli sterrati e off-road
- Silenziosità del motore
- Particolari interni-esterni del modello S

Difetti

- Cambio rumoroso terza-quarta
- Alcune plastiche essenziali
- Radar Brake System invasivo

Scheda Tecnica

Motore In prova
Cilindrata: 1.4 benzina Boosterjet
Numero cilindri: 4 in linea
Potenza: 140 cavalli
Coppia: 220 Nm
Cambio: manuale a sei rapporti
Trazione: Integrale permanente
Consumo: 13 km nel misto
Emissioni CO2: dato che mi manca

Prestazioni:
Velocità Massima: 200 km/h
0-100: 10.2 secondi

Misure:
Lunghezza/Larghezza/Altezza in cm: 418/178/161 centimetri
Passo: 250 centimetri
Bagagliaio: 375-1120 litri
Pneumatici: 17 pollici
Peso: 1285 chili

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  • Prezzo da 26.400
    a 34.900 €
  • Numero posti 5
  • Lunghezza 419 cm
  • Larghezza 178 cm
  • Altezza 160 cm
  • Bagagliaio da 289
    a 1.119 dm3
  • Peso da 1.255
    a 1.395 Kg
  • Carrozzeria Suv e Fuoristrada
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