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Peschiera del Garda – Il Segmento B, in Italia, vale da solo quasi il 40% della totalità del mercato. Vero, i SUV la fanno da padrone, ma anche le compatte sanno difendersi, e soprattutto generare volumi di vendita. Non stupisce, quindi, che anche Suzuki – la cui tradizione sulle vetture a trazione integrale resta di assoluto riferimento – si sia lanciata nella mischia, pronta ad affrontare con la sua Baleno rivali agguerrite come Volkswagen Polo, Opel Corsa, Fiat Punto, Peugeot 208 e Ford Fiesta. Ne potrà uscire vincitrice? Difficile dirlo, non possiamo prevedere il futuro. Quello che sappiamo, al contrario, è che gli uomini di Hamamatsu hanno fatto un lavoro più che egregio, alzando l’asticella, costringendo i rivali – con ogni probabilità – a guadarsi da questa piccola samurai.
Suzuki Baleno colpisce per le linee, si decise ma allo stesso tempo sinuose e modellate per offrire un’ottima penetrazione aerodinamica. Lunga 3.995 mm, larga 1.745 mm ed alta 1.460, questa compatta è caratterizzata dal tema costruttivo denominato dai tecnici Liquid Flow, al fine di rendere l’immagine di una massa d’acqua in movimento. All’anteriore, la profilatura è ampia e bassa: i gruppi ottici sono caratteristici, e racchiudono tecnologia a LED ed allo xeno negli allestimenti superiori. Lateralmente, troviamo l’ideale continuazione delle linee che partono dall’anteriore per congiungersi al retrotreno, con i finestrini posteriori particolarmente spioventi, figli del design. I cerchi sono da 15” per la versione d’attacco – la B-Easy - mentre raggiungono i 16” per quella intermedia e per l’alto di gamma – rispettivamente, B-Cool e B-Top.
Il posteriore presenta gruppi ottici caratteristici e distintivi, con una fascia cromata idealmente collocata a loro congiunzione. Il piccolo lunotto è sovrastato, nella parte alta, da uno spoiler di dimensioni contenute, utile ai fini aerodinamici. Il bagagliaio ha una capacità di 355 litri, che diventano 1.085 con lo schienale posteriore abbassato.
Ricordatevi questo aggettivo: spaziosità. In Suzuki hanno badato sino ai minimi dettagli per rendere l’abitacolo davvero confortevole. Nonostante l’altezza di chi vi scrive sia tutto l’opposto di quella di un fantino, non abbiamo davvero avuto problemi a sentirci a nostro agio all’interno della Baleno. Dal lato del guidatore, il sedile è stato ben realizzato anche dal punto di vista del sostegno lombare, oltre che a risultare complessivamente comodo. Sul divano posteriore, inoltre, anche i più alti non potranno certo lamentarsi. Il materiale dominante nell’abitacolo è una plastica pensata sì per durare, ma che al tatto risulta essere morbida e piacevole. Il volante è liscio e senza fronzoli, con i comandi dell’infotainment e del cruise control inseriti nelle razze. Il quadro comandi è ben leggibile e chiaro, anche in condizioni di luce contraria. Interessante novità è rappresentata dal sistema denominato MyDrive, uno schermo da 4.2” posto all’interno del cruscotto, dal quale posiamo ricavare ogni genere di informazione: dal consumo medio alla pressione dei pedali del gas e del freno, oltre alla forza G che stiamo subendo in quel determinato momento e, ovviamente, al funzionamento della comparte ibrida. Al centro della plancia è presente un touchscreen da 7.2”, attraverso il quale è possibile accedere alle comuni funzioni di gestione dell’infotainment. Il sistema, infine, è compatibile con Apple CarPlay e MirrorLink. Interessante l’introduzione, nell’allestimento B.Top, dei sedili anteriori riscaldati.
Quello che sappiamo, al contrario, è che gli uomini di Hamamatsu hanno fatto un lavoro più che egregio, alzando l’asticella, costringendo i rivali – con ogni probabilità – a guadarsi da questa piccola samurai.
Alla guida, ci si trova a proprio agio. Si domina bene la strada e la visuale è complessivamente buona sui 360°, anche se, nel momento in cui si trovano i poggiatesta posteriori alzati, si fatica un po’ a vedere ciò che si trova alle nostre spalle. Il propulsore da 1.2 litri e 90 CV è frizzante il tanto che basta per sprintare bene in città, e sugli allunghi autostradali non si fa certo attendere. Veloci le cambiate, anche se avremmo preferito un pomello più ergonomico, dato che la forma dell’attuale può tendere a scivolare se lo si utilizza con fare distratto. Lo sterzo è morbido, ma rilascia valide sensazioni di ciò che si trova tutto l’auto. Anche la pedaliera, molto soft nelle sue tre componenti, è pensata per non affaticare chi si trova alla guida.
La telecamera posteriore entra bene in funzione, regalando un’ampia visuale di ciò che abbiamo dietro di noi in fase di manovra. Interessante inoltre l’aggiunta del cruise control adattivo, anche se non sempre viene letta alla perfezione la presenza del veicolo che si trova davanti a noi, specialmente quando quest’ultimo invade la nostra corsia in sede autostradale.
La Baleno alza realmente l’asticella. La compatta giapponese ha punti forti indiscutibili dalla sua parte, tra i quali il prezzo: per i mesi di marzo ed aprile, si può acquistare la B-Top ad un prezzo di 13.600 €. Non male, per una vettura che di serie ha tutto ciò che serve, e forse anche di più…
Suzuki
C.so Fratelli Kennedy, 12
Robassomero
(TO) - Italia
800 452 625
https://auto.suzuki.it/index.aspx
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