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C'era una volta la Mercedes Classe A, monovolume compatta lanciata nel lontano 1997 con l'intento di andare a creare un nuovo segmento - quello delle MPV premium - entrando allo stesso tempo in un universo mai battuto dalla Stella, ovvero quello delle vetture più cittadine. Sino ad allora, infatti, la vettura più compatta mai realizzate in era moderna era la 190, la baby Benz poi divenuta Classe C.
smart forfour: l'erede della prima Classe A
Una vettura speciale, che partì un po' a stento per la brutta storia legata al test dell'alce - in cui i primi esemplari senza ESP di serie di ribaltavano - ma che poi seppe conquistare un pubblico così ampio da causare vere e proprie crisi di astinenza nei confronti di quelle signore che una A l'hanno comprata tra il 1997 ed il 2012 per poi ritrovarsi orfane nel corso del 2013, quando Mercedes ha scelto di sacrificare un modello di successo sull'altare di una famiglia che oggi si compone di cinque modelli: Classe A, Classe B, il crossover GLA e le "sportive" CLA e CLA Shooting Brake. Una famiglia di vetture, però, in cui la cliente appena citata non trova più la sua risposta: del resto la Classe B è molto più grande rispetto alle vecchie A - in particolar modo la prima versione - e questo la rende decisamente meno "cittadina" e più impegnativa.
Insomma, l'assenza della Classe A "monovolume" ha generato una voragine nell'immenso listino della Stella e così, cogliendo al volo l'occasione della nuova smart 453 realizzata in collaborazione con Renault, i vertici di Stoccarda hanno deciso che la tradizionale biposto avrebbe avuto una sorella maggiore, a quattro porte e quattro posti lunga esattamente 3,49 metri. Una misura, quella della nuova smart forfour, esattamente identica a quella della prima Classe A, che viene eguagliata anche in larghezza (166 cm) lasciando l'unica differenza in altezza, dove la nuova quattro posti lascia qualche cm alla precedente fermandosi a quota 155.
Arriva lo 0.9 turbo da 90 CV!
Numeri, grazie anche al passo di 249 cm, che permettono alla forfour di girare su sé stessa in appena 8,95 metri ma soprattutto di ospitare quattro persone senza rinunciare ad un bagagliaio di 185 litri, estendibile a 975 quando si abbattono progressivamente gli schienali posteriori. Rispetto alla vettura già in concessionaria c'è però una novità: la forfour, infatti, è stata lanciata con la sola motorizzazione 1.000 cc nelle declinazioni da 60 a 71 CV dedicate la prima ai nei patentati e la seconda a chi vuole una motorizzazione discreta senza grandi pretese in termini di prestazione. Rimaneva però ancora fuori quella fetta di clientela che con la forfour immagina di farci anche qualche weekend fuori porta: così, dopo qualche mese di attesa, è finalmente entrata in listino la nuova motorizzazione Turbo da 898 cc capace di 90 CV ma soprattutto di 135 Nm di coppia massima a 2.500 giri.
Valori interessanti per una vettura che pesa 995 kg, come al solito scaricati a terra attraverso l'asse posteriore (anche il motore è dietro) e gestiti da un cambio manuale a cinque marce: cambio, quest'ultimo, che sarà presto affiancato anche su forfour dal doppia frizione automatico Twinamic in listino al prezzo di 1.030 euro. 165 km/h di velocità massima ed 11,2 secondi per passare da 0 a 100 km/h la forfour Turbo viene proposta negli stessi allestimenti visti con le motorizzazioni più basiche: Youngster (14.570 euro) offre già di serie clima, servosterzo, bluetooth e limitatore di velocità.
Sport Edition One (15.779 euro) offre volante e cambio in pelle, tridion arancione e tetto panoramico in cristallo. Passion (15.479 euro) allestimento per il quale Mercedes stima il 40% delle vendite, aggiunge anche comandi al volante e computer di bordo a colori integrato alla strumentazione mentre Proxy e Prime (entrambe offerte a 16.870 euro) offrono una dotazione molto ricca: la prima propone assetto, interni in pelle e slot per lo smartphone mentre la seconda il sistema antitamponamento ed i sensori di parcheggio (integrabili anche su altri modelli). Per tutte il navigatore satellitare integrato alla vettura è opzionale (662 euro, comprende anche retrocamera di parcheggio) così come rimane opzionale il passaggio da 28 a 35 litri di serbatoio (62 euro) ed il tetto apribile in tela ad azionamento elettrico (1.015 euro).
Decisamente più spaziosa rispetto a quanto ci si potrebbe attendere la nuova smart forfour offre sufficiente spazio per quattro persone
Dal vivo: com'è fuori
Rispetto alla precedente generazione di forfour, tutt'altra macchina rispetto alla simpatica biposto, la nuova quattro porte del brand giovane di Daimler propone legami stilistici forti con la versione biposto: talmente forti da far apparire la biposto come derivazione della quattro porte e non viceversa. In realtà le differenze sono numerose ma non si notano molto: per intenderci i pannelli porta, che sulla smart fortwo continuano ad essere in materiale plastico ed intercambiabili, sulla forfour sono in normale lamiera (come su Twingo) e necessitano di un carrozziere per essere riparati. Dettagli costruttivi a parte, levata una brutta dimenticanza nel sottoporta dove si nota lo strato protettivo a buccia d'arancia come sulle macchine di qualche anno fa, la forfour dà l'impressione di essere costruita molto bene e nel pieno rispetto dei canoni della Stella.
Dal vivo: com'è dentro
Decisamente più spaziosa rispetto a quanto ci si potrebbe attendere la nuova smart forfour offre sufficiente spazio per quattro persone ed una buona posizione di guida per il conducente: la seduta, infatti, è piuttosto rialzata e la sensazione di totale controllo della strada non è quella che si ha a bordo della vecchia Classe A, anche se si avvicina molto. Una bella sensazione, insomma, che si combina alla buona possibilità di regolazione di sedile e volante, che nella precedente generazione di smart erano davvero un difetto.
Lo spazio a bordo, come dicevamo, non manca e a Stoccarda hanno voluto fare in modo che l'auto fosse davvero facile da usare nel quotidiano: non mancano, quindi vani portaoggetti e sistemi che semplificano la vita. Uno di questi è la ventosa che permette di posizionare il proprio smartphone ed utilizzarlo come un navigatore portatile, tenendo lontano il rischio di furti del navigatore, sempre frequenti nelle grandi città: il sistema funziona bene ed è intelligente ma come al solito trova nella dimensione dello schermo e nella difficoltà d'appronccio allo smartphone un limite importante nei confronti di una fascia di clientela più avanti con l'età o comunque meno digitale rispetto ad un giovane di "ultima generazione".
Dietro lo spazio è ridotto ma anche i più alti troveranno spazio: semmai saranno i bagagli a dover essere centellinati. Lo spazio è giusto per la spesa, la borsa della palestra e per una "vacanza" in coppia...ma per viaggiare in quattro con i bagagli la forfour non è certamente l'auto più giusta.
Buone le finiture mentre per quanto concerne i dettagli spiace notare qualche derivazione di troppo dall'universo Renault: in pochi si accorgeranno delle maniglie, del pomello del cambio, dei tasti o della chiave d'avviamento identica a quello di altri modelli della Casa francese, ma visto il prezzo di listino e l'appeal "trendy/chic" tipico della smart alcuni dettagli potevano essere curati con più attenzione.
Accessori da top di gamma del segmento B e C e non certamente del segmento A
Come si guida
Il nuovo motore 0,9 litri di derivazione Renault è un tre cilindri turbo dotato di una buona erogazione ed un interessante livello di coppia: rispetto al 1.000 aspirato, sempre tre cilindri, cambiano molte cose in particolar modo per quanto concerne la brillantezza ai bassi e medi regimi che permette un uso decisamente meno intenso della leva del cambio. Si tratta, insomma, di un motore "presente", tutto sommato silenzioso e tutt'altro che sbilanciato, in grado di supportare molto bene la smart da un punto di vista prestazionale senza far rimpiangere la scelta di un motore più piccolo in termini di consumi: come promesso dalla Casa questo turbo consuma meno dell'aspirato con medie reali inferiori ai 6 l/100 km.
Fattori, quest'ultimi, che permettono di pensare ad un utilizzo più intenso anche fuori porta, anche in autostrada, dove spicca il funzionamento del sistema di gestione del vento laterale: a differenza delle vecchie smart biposto con la nuova forfour (ed anche con la fortwo) ora non si viene più spostati dal vento intenso o dalla scia del camion del mezzo del sorpasso. L'elettronica pensa a tutto. Un'elettronica che avvisa e prepara la vettura alla massima reazione in caso di possibile tamponamento, ma che segnala anche al guidatore se è stanco o che corregge sul nascere fenomeni di sbandata senza dimenticare funzionalità utili (nel caso in cui si scelga il navigatore completo) come l'assistenza al parcheggio o la retrocamera. Accessori da top di gamma del segmento B e C e non certamente del segmento A.
In conclusione
La nuova smart forfour è stata pensata per essere una sorta di erede della Classe A. Certo, rispetto all'antenata della Stella le manca qualche cm in altezza ma in termini di dotazioni, brand e clientela a cui si rivolge le cose non sono molto diverse, tanto che chi sta comprando una forfour oggi lo fa scegliendola in allestimenti molto ricchi: esattamente come accadeva sulla vecchia Classe A.
Pro
- E' compatta e si gira su sé stessa. Animale da città
- Il motore 0,9 turbo gira bene e consuma poco
- Lo spazio a bordo è eccezionale per una vettura così piccola
Contro
- Alcune finiture sono troppo Renault
- Il bagagliaio è piccolo
- Tanti allestimenti ma non troppo personalizzabili
smart
Via Giulio Vincenzo Bona, 110
Roma
(RM) - Italia
800 006 006
https://www.smart.mercedes-benz.com/it/it/home
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