Per inviarci segnalazioni, foto e video puoi contattarci su info@moto.it
La Skoda Octavia è una delle station wagon più vendute d'Europa. Basterà dire che il modello di terza serie, lanciato soltanto tre anni fa, è già stato prodotto in più di 1 milione di esemplari (se si conta anche la berlina), 20.000 dei quali sono finiti nei garage degli italiani. Per questo la Casa boema ha scelto di rilanciare l'offensiva nel segmento delle station di fascia media arricchendo la Octavia con una serie di contenuti inediti. Non un vero e proprio restyling, intendiamoci. Siamo davanti piuttosto ad un aggiornamento, anche perché l'estetica è rimasta fedele all'impostazione originale del 2013.
La Skoda Octavia Model Year 2017 guadagna però prima di tutto un nuovo motore. Si tratta del piccolo 1.0 tre cilindri turbo benzina TSI in grado di erogare 115 CV e 200 Nm, che va a sostituire il precedente 1.2 TSI a quattro cilindri. Il piccolo motore, che abbiamo già avuto modo di provare sulla A3 restyling (ma è presente anche su VW Golf e Seat Leon), nonostante la cubatura ridotta assicura alla Octavia prestazioni di tutto rispetto, almeno per una station di questa categoria. Lo scatto da 0 a 100 viene coperto in 9,9 secondi e una velocità massima di 202 km/h. Rispetto al motore precente il 1.0 TSI non sfigura quindi, anche perché può vantare 5 CV di potenza e 25 Nm di coppia in più.
Il 1.0 TSI, che pesa soltanto 78 kg, sfoggia in ogni caso un pedigree di razza
Al momento su Octavia viene abbinato solamente al classico cambio manuale a sei marce, ma prossimamente arriverà anche l'automatico DSG a sette rapporti. Il 1.0 TSI, che pesa soltanto 78 kg, sfoggia in ogni caso un pedigree di razza: basamento e pistoni in alluminio, bielle fucinate e una pressione di iniezione a 250 bar. Rimangono al loro posto poi tutti gli altri propulsori della gamma. Per quanto riguarda i benzina si può scegliere anche tra il 1.4 TSI da 150 CV e il 1.8 TSI da 180 CV (anche 4x4), per poi arrivare alle varianti sportive spinte dal 2.0 TSI da 220 CV (RS) o 230 CV (RS 230). L'armata dei diesel invece schiera sul campoil 2.0 TDI da 150 o 184 CV, anche con trazione integrale 4x4.
L'altra grande novità è l'arrivo dell'assetto attivo DCC (Dynamic Chassis Control), disponibile per le motorizzazioni con almeno 150 CV. Il sistema permette di selezionare diverse modalità di guida (Sport, Eco, Normal e Comfort) e di variare così la risposta di ammortizzatori e sterzo in base al tipo di percorso. Qualche chicca inedita la ritroviamo però anche all'interno, dove arriva il Phone Box, che permette di ricaricare il proprio smartphone senza fili.
Per assaporare fino in fondo le potenzialità della Octavia abbiamo scelto di guidarla nella versione RS 230, quella più ambita. Del resto il 1.0 tre cilindri lo avevamo già conosciuto alla grande al volante della A3 facelift e quindi abbiamo preferito soddisfare la nostra sete di curiosità. Una razionale e concreta Skoda potrò essere anche sportiva? Con il quesito ancora fresco in testa diamo vita al motore. Sotto al cofano troviamo una “vecchia” conoscenza, il 2.0 TSI in grado di erogare, in questa variante, 230 CV e 350 Nm di coppia a soli 1.500 giri. Di fatto si tratta del motore della Golf GTI, qui applicato curiosamente su una station familiare e abbinato ad un classico cambio manuale a sei rapporti. Un motore che ci fa capire subito il suo carattere, grazie ad una spinta vigorosa dai 2.000 ai 4.000 giri. Dopo un lieve ritardo nella risposta, dovuto al turbo, il quattro cilindri tedesco tira fuori gli artigli, regalando alla station boema un'accelerazione inaspettata.
La Octavia RS 230 si dimostra una valida alternativa per chi cerca qualcosa di meno estremo rispetto ad un'altra “mini super-station” come le Leon ST Cupra
Quello che gli manca forse è un po' più di carattere, dal momento che l'ergoazione molto - per non dire troppo - regolare della coppia non lo rende mai particolarmente graffiante. Ma le prestazioni ci sono tutte, visto che i 100 km/h si acchiappano in 6,8 secondi e volendo si possono sfiorare i 250 km/h di velocità massima. La Octavia RS 230, assecondata dall'ottimo manuale a sei marce, con innesti precisi e piuttosto contrastati, si dimostra quindi una valida alternativa per chi cerca qualcosa di meno estremo rispetto ad un'altra “mini super-station” come le Leon ST Cupra. L'assetto, una volta selezionata la modalità Sport, diventa bello consistente e reattivo, come piace a chi vuole guidare e “sentire” l'auto. Ma anche lo sterzo aumenta il carico, diventando più consistente e piacevole da azionare. Sia chiaro, la Octavia RS rimane una station tutto pepe a trazione anteriore, quindi oltre una certa soglia il sottosterzo diventa evidente. Ma allo stesso tempo riesce a strappare qualche soddisfazione, anche perché, se si esclude la Ford Focus ST, è quasi unica nel suo genere.
La Octavia RS 230 infatti, pur sfoderando prestazioni insolite per una station, continua a garantire tutta la versatilità che da sempre la contraddistingue. Il bagagliaio è veramente maxi (610 litri!) e ben rifinito, ma anche l'abitabilità risulta ottima per il segmento. Il passo generoso ha permesso infatti di avere molto spazio anche per le gambe dei passeggeri posteriori. Non fatevi trarre in inganno dai sedili sportivi. Sono belli e rivestiti con pelle di discreta qualità. Ma la posizione di guida rimane comunque turistica.
La Skoda Octavia si conferma un'auto intelligente. Ad un prezzo interessante (la Wagon 1.0 TSI parte da 21.000 euro) offre spazio a volontà e tutta la qualità del Gruppo Volkswagen, comprese alcune moderne tecnologie di assistenza alla guida molto utili, come il cruise control attivo. La RS 230 naturalmente rimane un modello di nicchia (siamo intorno ai 33.000), ma è stato comunque interessante metterlo alla prova per capire quali siano le potenzialità di questo costruttore.
Skoda
Viale Gerhard Richard Gumpert, 1
37137 Verona
(VR) - Italia
800 100 600
info@skoda-italia.it
https://www.skoda-auto.it/
Skoda
Viale Gerhard Richard Gumpert, 1
37137 Verona
(VR) - Italia
800 100 600
info@skoda-italia.it
https://www.skoda-auto.it/