Un classico Skoda oggi sempre più “in grande”. Nulla a che vedere con i vecchi ricordi precedenti la metà degli anni Novanta. L’attuale Octavia è pienamente figlia del gruppo Volkswagen e stretta parente delle vetture medie a marchio VW, Audi o Seat. Dietro uno stile abbastanza pulito e solido, che non persegue gli estremi e le mode del momento, oltre buono spazio ci sono anche comodità, sicurezza e tecnologia di livello più che soddisfacente. La Wagon ha ottimo successo di vendite in Italia come in Europa (+ 32% nel 2014), i motivi ci sono e tra questi, oltre un delta prezzo limitato sulla berlina, il fatto che pur avendo le soluzioni più importanti (quasi, ma non tutte) del gruppo, mantiene prezzi più abbordabili puntando maggiormente alla praticità; come avviene per l’ottimo baule e le possibilità di carico, vero plus di questa vettura. A fronte di ciò mancano ovviamente forte personalità e chicche di qual si voglia lusso percepibile internamente, salvo andare al top di gamma.
Cinque le diverse versioni, di cui solo la prima può essere percepita come "misera", per chi pretenda buone dotazioni al passo coi tempi. Tra i sistemi più interessanti in ambito sicurezza: la frenata anti collisione multipla e l’Adaptive Cruise Assistant. A livello motorizzazione ci sono molte varianti possibili, con i piccoli 1200cc benzina non troppo corposi, al contrario dei 2000cc turbo sia benzina (TSI) sia gasolio (TDI). Per chi curi un minimo anche i consumi, la virtù sta ovviamente nel mezzo. Oltre alla possibilità di trazione integrale e ottimo cambio automatico, Scout e RS sono le versioni più estreme e costose della gamma, con la prima che strizza l’occhio al fuoristrada non solo nell’estetica ma anche nella sostanza e la seconda che non svetta certo tra le più sportive delle concorrenti, ma supera abbondantemente i 200 CV gestendoli in equilibrio. G-Tec invece la versione con doppia alimentazione: benzina e metano.
I riscontri sul fronte usato sono positivi per Octavia, non tanto per il gradimento e la tenuta di valore, comunque in linea con la media o lievemente sotto, per la berlina e le motorizzazioni più spinte, ma per la piena affidabilità nel tempo, poiché veicolo che importa tecnica e sistemi del gruppo VAG con lieve ritardo, rispetto al momento dell’innovazione. Affari in acquisto per chi non badi troppo all’immagine, verificando solo le turbine della prima generazione quando i chilometri sono tanti.
Nel 1996 l’uscita della prima serie (1U), che riprende in realtà il nome di un modello del passato Skoda, anni Sessanta. Prima figlia dell’importante matrimonio con il gruppo Volkswagen, la Octavia implementa soluzioni derivate da modelli tedeschi, non al massimo dell’innovazione e della prestazione possibili, genericamente riservate ai brand del gruppo che portano in strada veicoli premium, ma comunque affidabili e di appeal per la nuova clientela. Il marchio ceco vede con Octavia un primo serio step della verso la sua nuova immagine, che incrementa a 360° e parecchio il livello tecnico, in seno a una gamma sino ad allora molto spartana ed economica. La motorizzazione più diffusa è quella a gasolio, il celebre 1.9 TDI in versione novanta CV, pur se si partiva da un pacato 1.4 benzina aspirato. Con il tempo la gamma Octavia si arricchisce di versioni più potenti, sempre derivate da VW e persino della trazione integrale con motore 1.8 turbo benzina. La seconda generazione debutta nel 2004, come da norma utilizza pianale e soluzioni figlie del grande gruppo e condivise questa volta con modelli totalmente contemporanei, come la Golf 5 e le altre vetture basate sul progetto PQ35. In questo secondo modello, siglato 1Z, Octavia segue più da vicino le cugine degli altri marchi anche nei contenuti; grazie a un aumento del valore percepito, gli uomini della casa possono spingere innalzando lievemente i prezzi, ma regalando alle nuove vetture motorizzazioni a iniezione diretta benzina, aspirate e turbo, con i primi accenni di downsizing per i nuovi 1.6 TDI e 1.2 TSI, i quali si aggiungono dopo il restyling del 2008 insieme al cambio automatico DSG. La terza e attuale serie, 5E basata su pianale MQB, arriva a fine 2012 e ormai sembra lontana parente delle vecchie Skoda, ricca di quasi tutti i sistemi più moderni per l’assistenza alla guida e non certo posizionata nella fascia bassa del segmento, come era un tempo. Oltre a crescere nelle dimensioni, si coprono quasi tutti i gusti della possibile clientela con le nuove motorizzazioni, puntando sia all’ecologia con i Green Line, o G-Tec a doppia alimentazione, sia alla potenza con la nuova RS, seriamente sportiva. Cinque le stelle Euro NCAP per la sicurezza.
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