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La Renault Scénic X-Mod, recentemente sottoposta ad un lieve facelift, rappresenta la terza generazione di un modello di assoluto rilievo all’interno della gamma del costruttore francese, che attraverso gli anni ha saputo maturare una grande esperienza nello sviluppare vetture principalmente studiate per la famiglia e i viaggi a medio-lungo raggio, quali sono le monovolume.
Un po’ di storia…
La Scénic X-Mod infatti è il terzo atto di una storia di successo, ma per capirlo occorre fare un salto indietro nel tempo, esattamente a 16 anni fa. Nel 1996 infatti, la Casa della Losanga presentava la prima generazione, chiamata allora Mégane Scénic, un’auto che ha saputo rivoluzionare il panorama automobilistico dell’epoca, reinventando il concetto di vettura familiare.
Grazie ad un abitacolo che sapeva offrire un’abitabilità veramente fuori dal comune, capace di garantire cinque veri posti ai passeggeri, ma anche ad un design ricco di concetti innovativi per l’epoca, la prima Scénic fu eletta auto dell’anno nel 1997 e riscosse subito un grandissimo successo commerciale.
Nel 2004 arrivava sul mercato la seconda generazione della Scénic, (già dal restyling della prima generazione questo modello perde il prefisso Mégane per assumere unicamente la denominazione Scénic), che anche questa volta riusce a sorprendere il mondo dell'auto puntando tutto, o quasi, sul design. Con forme e soluzioni stilistiche fuori dagli schemi, la Renault Scénic di seconda generazione si caratterizzava per una serie di elementi particolari come la sezione di coda a sbalzo o la futuristica strumentazione digitale di colore azzurro sviluppata orizzontalmente al centro della plancia.
3a generazione: tecnologia e design
L’attuale Scénic X-Mod, presentata nel 2009 e sottoposta a restyling alla fine del 2011, può essere considerata come una vettura che raccoglie il meglio dell’esperienza maturata da Renault con le due precedenti generazioni. La X-Mod dimostra di puntare tutto sulla versatilità e la praticità di utilizzo come la prima Scénic del 1996 e, senza utilizzare soluzioni stilistiche così anticonformiste come quelle della seconda generazione, strizza l’occhio alla tecnologia e al design con una serie di dettagli volti ad appagare lo sguardo.
Affiancata, lo ricordiamo, dalla variante a sette posti denominata semplicemente Scénic, la Scénic X-Mod è una monovolume compatta in grado di ospitare fino a cinque passeggeri a bordo, che si rivolge principalmente alle famiglie e che viene offerta in Italia ad un prezzo di listino che parte da 20.600 euro. Nell’ormai affollato segmento delle MPV, la Scénic deve vedersela oggi con vetture come la Ford C-Max, la Opel Meriva, la Volkswagen Golf Plus, la Citroen C4 Picasso e la Nissan Note.
Più elegante la versione restyling
La Scénic X-Mod restyling della nostra prova si caratterizza per un frontale dominato dagli ampi gruppi ottici allo Xeno (750 euro) e dalla calandra centrale dalla forma squadrata rifinita con una serie di listelli orizzontali, mentre le nuove luci diurne a LED collocate orizzontalmente e circondate da un’elegante modanatura cromata impreziosiscono la zona inferiore del paraurti.
La zona laterale rivela cerchi in lega da 17 pollici di diametro, mentre una nervatura si sviluppa a partire dal passaruota anteriore e “corre” lungo tutta la fiancata all’altezza delle maniglie degli sportelli, che vengono proposte nella stessa tinta della carrozzeria. Una modanatura cromata posta nella zona più bassa della fiancata invece, “spezza” l’ampia superficie delle portiere. Questi accorgimenti, uniti ad una linea di cintura piuttosto alta, all’accentuata inclinazione del parabrezza anteriore spiovente e ad un particolare taglio dei finestrini laterali contribuiscono a slanciare l’immagine complessiva della vettura.
“Questi accorgimenti, uniti ad una linea di cintura piuttosto alta, all’accentuata inclinazione del parabrezza anteriore spiovente e ad un particolare taglio dei finestrini laterali contribuiscono a slanciare l’immagine complessiva della vettura”
La sezione di coda, meno interessata dal recente facelift, sfoggia i caratteristici gruppi ottici trasparenti a “boomerang” che sconfinano in parte nel portellone, al centro di cui spicca la losanga cromata e il grande logo che identifica questo modello. La superficie della carrozzeria della grande porta del bagagliaio è attraversata da una linea di forza orizzontale e da una profilatura cromata che dà rilevanza all’alloggiamento riservato alla targa.
Abitacolo originale e tecnologico
Una volta saliti a bordo della monovolume compatta d’Oltralpe, si viene accolti da un abitacolo tutt’altro che scontato, con il padiglione del cruscotto collocato in posizione centrale, in una collocazione che domina l’intera plancia. Le sellerie sono studiate per garantire grande confort a tutti i passeggeri e, a giudicare dalle poltrone in pelle dell’esemplare in prova, dotate dei grandi e comodi poggiatesta Grand Confort, sembra proprio che i progettisti francesi abbiano centrato l’obiettivo. Come vuole tradizione, la fila posteriore è composta da tre sedili indipendenti, ognuno dei quali regolabile secondo le specifiche esigenze di ciascun passeggero.
Abitacolo originale e tecnologico
Come sulla seconda generazione, gli ingegneri francesi hanno deciso di continuare a servirsi di una strumentazione completamente digitale, che abbiamo trovato veramente originale ed intuitiva. Sullo schermo rettangolare a colori TFT (thin film transistor), personalizzabile con diverse grafiche e colorazioni, vengono visualizzate una serie di informazioni utili durante la guida. Oltre alla velocità, al regime di rotazione del propulsore, al livello del carburante e a quello della temperatura del liquido di raffreddamento, è possibile conoscere il consumo medio, quello istantaneo, l’autonomia rimanente, la distanza percorsa, la velocità media, l’impostazione del cruise control e la pressioni dei pneumatici, mentre in un’altra zona vengono visualizzate le informazioni in merito alla riproduzione del sistema audio e allo stile di guida adottato.
Sistema di navigazione integrato sviuppato con TomTom
Il simbolo di una foglia premia il guidatore che effettua le cambiate al numero di giri più efficiente (segnalato e consigliato da un apposito indicatore), mentre una nuvoletta di smog più o meno grande avvisa che si sta procedendo senza troppi riguardi per i consumi e le emissioni. Sempre all’interno del cruscotto centrale, ma in una posizione che risulta per la verità un po’ troppo distante da chi guida, si trova lo schermo per il sistema di navigazione realizzato in stretta collaborazione con TomTom, una scelta a nostro avviso molto intelligente visto che ha consentito di contenere i costi di sviluppo, riuscendo a garantire al tempo stesso una grande facilità di utilizzo e una buona efficacia in fase di funzionamento.
Il sistema di navigazione si controlla attraverso una serie di comandi posizionati sul tunnel centrale, tra cui spicca anche un pratico joystick, anche se occorre un po’ di tempo per imparare la collocazione dei numerosi tasti in modo da non farsi distrarre troppo durante le fasi di guida. Il sistema consente di caricare diverse mappe attraverso una semplicissima scheda SD e dispone anche dei servizi Live di TomTom che permettono per esempio di conoscere in tempo reale le condizioni del traffico e quelle relative al meteo.
Lo schermo del navigatore visualizza anche le immagini trasmesse durante le fasi di retromarcia dalla comoda telecamera posteriore, che abbinata ai sensori di parcheggio aiuta non poco durante le manovre. La console centrale mette in mostra le due bocchette di ventilazione al centro di cui sono stati collocati il tasto di chiusura centralizzata delle porte e l’hazard, facilmente raggiungibile in ogni situazione. Più sotto si trovano i comandi del sistema audio CD Mp3, (peraltro di ottima qualità) dotato di ingresso AUX, USB e di collegamento Bluetooth che permette di integrare al meglio il proprio smartphone al sistema di infotainment della vettura, in modo tale da poter effettuare comode e sicure chiamate in viva voce.
“In un zona ancora inferiore della console è stato installato il pannello di controllo del climatizzatore automatico bizona, che abbiamo trovato molto efficace e veloce nel rinfrescare l’abitacolo, merito anche dalla bocchette di ventilazione posteriori collocate non solo sui montanti laterali ma anche sotto i sedili anteriori dove trovano posto i piedi dei passeggeri che occupano la seconda fila di sedili”
Clima con sistema Air Quality Sensor
In un zona ancora inferiore della console è stato installato il pannello di controllo del climatizzatore automatico bizona, che abbiamo trovato molto efficace e veloce nel rinfrescare l’abitacolo, merito anche dalla bocchette di ventilazione posteriori collocate non solo sui montanti laterali ma anche sotto i sedili anteriori dove trovano posto i piedi dei passeggeri che occupano la seconda fila di sedili. Ci ha convinto un po’ meno il funzionamento della modalità “auto” del climatizzatore, che fatica a trovare il giusto equilibrio, continuando a soffiare periodicamente grandi quantità d’aria senza mai trovare riposo, mentre si rivela molto apprezzabile il sistema Air Qulity Sensor, che impedisce a particelle inquinanti, dannose per la salute, di penetrare all’interno dell’abitacolo.
Una serie di satelliti posizionati dietro al volante e facilmente raggiungibili consentono invece di gestire il computer di bordo e il sistema audio, mentre il cruise control e il limitatore di velocità sono azionabili mediante appositi tasti posizionati direttamente sullo sterzo.
Più grande della precedente generazione
Lunga 434 cm, larga 184 ed alta 164, la Scénic X-Mod puà vantare un passo abbondate, pari a 270 cm, (7 cm in meno rispetto all’attuale Scénic a sette posti), studiato appositamente per garantire un’abitabilità ottimale all’interno dell’abitacolo, mentre la massa complessiva ferma l’ago della bilancia a 1.430 Kg (massa a vuoto con autista). Rispetto alla precedente generazione quindi, la X-Mod è cresciuta di 9 cm, guadagnando 2 cm di passo, senza per questo compromettere le doti dinamiche della vettura, come vedremo più avanti.
La Scénic X-Mod condivide lo stesso pianale delle attuali Mégane hatchback e Mégane Coupé, e può contare su sospensioni anteriori pseudo Mac-Pherson con triangolo inferiore, con assale semirigido al posteriore. L’impianto frenante della vettura invece si affida a due dischi anteriori ventilati da 296 mm di diametro e a due dischi pieni posteriori da 260 mm.
Tecnologia al servizio della sicurezza
Anche le dotazioni di sicurezza della vettura sono all’insegna della tecnologia. Oltre agli airbag adattativi a doppio volume per la protezione del torace, del bacino e dell’addome, la Scénic può contare su un sistema ABS con ripartitore elettronico della frenata e assistenza alla frenata di emergenza (AFE) e sull’ESP con funzione supplementare di controllo di eventuali fenomeni di sottosterzo (CSV). Una vera e propria chicca tecnologica, solitamente riservata a vetture di categoria superiore è invece il Visio System che, grazie ad una telecamera ad alta risoluzione che rileva le strisce di delimitazione dipinte sull’asfalto, avvisa il conducente per mezzo di un segnale sonoro qualora stia involontariamente uscendo dalla carreggiata.
Questa stessa telecamera rileva anche i fari e le luci delle auto circostanti ed adatta automaticamente il tipo di illuminazione del veicolo (abbaglianti/anabbaglianti). Il tempo di utilizzo degli abbaglianti viene così più che quadruplicato, a vantaggio della sicurezza del conducente e degli automobilisti che viaggiano in senso opposto. Per agevolare le partenze in salita la X-Mod viene dotata anche dell’Hill Start Assist, mentre i tre posti della seconda fila sono dotati di ganci ISOFIX a tre punti di ancoraggio per l’installazione dei seggiolini per bambini.
Due benzina, un GPL e due diesel
La gamma della motorizzazioni si rivela davvero completa e si compone di due unità a benzina, due turbo diesel e una versione a GPL. La gamma a benzina comprende un tradizionale propulsore da 1.6 litri aspirato da 110 CV e 151 Nm, che viene utilizzato anche per la versione dotata di impianto a GPL e che si attesta su un consumo medio dichiarato di 7,4 l/100 Km con emissioni di CO2 pari a 174 g/Km, affiancato dal più evoluto motore da 1.2 litri Tce turbo benzina da 116 CV, che promette prestazioni più brillanti con consumi dichiarati contenuti entro la soglia dei 5,9 l/100 Km e valori di emissioni che non superano la soglia dei 135 g/Km, anche per merito del sistema Start&Stop di cui è dotato.
Le unità diesel, sicuramente più apprezzate nel nostro Paese, possono contare sull’unità da 1.5 litri dCi da 110 CV, vero e proprio cavallo di battaglia del Gruppo Renault-Nissan, capace di consumare secondo la Casa nella versione dotata di Start&Stop solamente 4,1 l/100 Km con emissioni nocive pari a 105 g/Km e sulla più prestazionale motorizzazione da 1.6 litri dCi capace di erogare 130 CV, che necessita di 4,6 l di gasolio per percorrere 100 Km, con emissioni di CO2 che si fermano a 117 g/Km, favorita anch’essa dal sistema Start&Stop.
La motorizzazione 1.5 dCi da 110 CV è disponibile anche in abbinamento al cambio automatico a doppia frizione EDC (Efficient Dual Clutch) frazionato a sei rapporti. In questo caso i consumi medi dichiarati si attestano a 4,7 l/100 Km e le emissioni a 124 g/Km.
“La zona che attira di più l’attenzione quando si guarda esternamente la Scénic X-Mod è senza dubbio il frontale. I gruppi ottici dal nuovo design e i LED introdotti dal restyling, con le piacevoli modanature cromate di contorno, trasmettono un’idea di eleganza e di raffinatezza”
Dal vivo: com’è fuori
La zona che attira di più l’attenzione quando si guarda esternamente la Scénic X-Mod è senza dubbio il frontale. I gruppi ottici dal nuovo design e i LED introdotti dal restyling, con le piacevoli modanature cromate di contorno, trasmettono un’idea di eleganza e di raffinatezza. La sezione di coda invece presenta dettagli meno distintivi, anche se le cromature del portellone, che si ricollegano idealmente a quelle dell’anteriore, riescono a suscitare un pregevole impatto visivo.
Dal vivo: com’è dentro
La prima cosa che colpisce una volta saliti a bordo della monovolume d’Oltralpe è la comodità della seduta offerta dai sedili e l’ariosità dell’abitacolo. La versione in prova inoltre, amplifica il piacere di stare a bordo grazie ai sedili in pelle, vere e proprie poltrone regolabili indipendentemente anche nella fila posteriore e dotate di ampi poggiatesta che garantiscono il massimo confort. Buona la cura riservata agli assemblaggi, ad eccezione di una copertura di rivestimento degli sportelli anteriori, che emette qualche spiacevole scricchiolio qualora ci si appoggi un braccio, mentre si dimostra generalmente più che buona la qualità delle diverse plastiche.
Molto positiva la possibilità di stivare oggetti di diverso tipo nei vari vani portaoggetti a disposizione, che offrono ai passeggeri 86 litri di capacità di carico aggiuntiva. Sotto ai piedi dei passeggeri posteriori per esempio si trovano due botole, mentre il cassetto anteriore si rivela molto ampio e può essere refrigerato. Il bracciolo centrale, sebbene sia fornito di due vani, uno più piccolo, l’altro molto profondo e capiente, ha il difetto di scorrere avanti e indietro troppo facilmente, tanto che si muove creando qualche fastidio quando ci si rimane appoggiati in frenata o in accelerazione.
Bagagliaio al top
Il bagaglio è sicuramente uno dei pezzi forti della X-Mod grazie ai 437 litri di capacità disponibili, che possono crescere fino a 1.837 abbattendo i sedili della fila posteriore, regalando una possibilità di carico davvero ampia. Una volta aperto il grande portellone si è agevolati nelle operazioni di carico e scarico dalla soglia piuttosto bassa che per di più rimane a filo con il pavimento del vano, mentre la modularità dei sedili, che possono essere facilmente abbattuti e ripiegati anche singolarmente, offre la possibilità di stivare oggetti di diverse dimensioni in breve tempo e con facilità.
La visibilità in manovra offerta dal lunotto posteriore è particolarmente compromessa sia dai grandi poggiatesta opzionali presenti sull’esemplare in prova sia dagli ampi montanti posteriori. Poco male dopotutto, dal momento che la telecamera posteriore che si attiva automaticamente in retromarcia unita ai sensori di parcheggio regala la possibilità di effettuare manovre in tutta sicurezza.
Posizione di guida ed ergonomia
Entrare a bordo dalla X-Mod è molto agevole. I sedili sono lì, pronti ad accogliere i passeggeri in una posizione piuttosto elevata che rende molta comoda la salita e soprattutto la discesa dalla vettura. La posizione di guida è simile a quella di una berlina, con il volante che si mantiene praticamente in verticale, ma la possibilità di regolazione dei sedili (elettrica per il posto guida della nostra versione) anche in altezza permette di viaggiare in alto, dominando la strada con una postura che sembra studiata appositamente per affrontare lunghi viaggi senza stancarsi.
La conformazione dei sedili e dell’abitacolo stesso, che si dimostra particolarmente arioso, rende confortevoli i viaggi a passeggeri e guidatori di tutte le taglie, compresi i più alti. Comodi anche i sedili indipendenti riservati ai passeggeri posteriori. Nonostante il posto centrale risulti leggermente ridimensionato rispetto ai due laterali, sui sedili posteriori possono tranquillamente prendere posto tre adulti.
Chi si siede dietro al volante ha a disposizione tutti i comandi necessari a portata di mano, anche se i tasti per il controllo del navigatore posti sul tunnel centrale possono, almeno inizialmente, confondere e distrarre durante la guida. Il display dal sistema di infotainment è sufficientemente ampio e luminoso anche in condizioni di forte luce, ma risulta un po’ troppo distante dal guidatore.
Su strada
Saliamo a bordo dell'esemplare in prova senza bisogno di utilizzare una tradizionale chiave mettallica. Per aprire gli sportelli e partire infatti è sufficiente tenere in tasca la scheda magnetica di accensione e pigiare il tasto di avviamento della nostra Renault Scénic X-Mod in allestimento S&S Live con motore da 1.5 litri dCi da 110 CV e 260 Nm di coppia massima a 1.750 giri/min, abbinato al cambio manuale a sei marce. Il quattro cilindri turbo diesel si avvia ma non fa nulla per far sentire la sua presenza al minimo. La totale assenza di vibrazioni e l’impercettibile suono del motore, complice anche un’ottima insonorizzazione dell’abitacolo, fanno immaginare difficilmente ad un’unità a gasolio.
Fino a poco prima dei 2.000 giri/min l'erogazione di questo motore rimane piuttosto morbida, ma è proprio mantenendo il quattro cilindri a questo regime di giri, effettuando le cambiate ogni volta che vengono suggerite dal segnale sullo schermo centrale che si riescono ad ottenere i migliori valori di consumo. Per ottenere un po’ di spunto occorre affondare il piede sul pedale dell’acceleratore: tra i 2.000 e i 2.500 giri/min, l’unità francese fa sentire tutto il suo brio e per la verità anche un po’ di quel rumore metallico tipico dei quattro cilindri a gasolio di piccola cilindrata. Inutile spingere il motore oltre i 3.000-3.500 giri perché a questo punto ha già dato tutto quello che può in termini prestazionali.
“Da dieci e lode invece le sospensioni, che assorbono qualsiasi tipo di sconnessione del terreno e perfino i dossi più alti e le buche più profonde con una efficacia davvero fuori dal comune, che rende il viaggio molto confortevole anche per i passeggeri posteriori”
Cambio un po' troppo lento, sospensioni da 10 e lode
Il cambio meccanico a sei marce presenta innesti piuttosto precisi, ma non molto rapidi a causa dell’escursione abbondantemente lunga della leva. Un difetto più che trascurabile su un’auto come la X-Mod, nata per la guida turistica e non per lo sprint al semaforo. Da dieci e lode invece le sospensioni, che assorbono qualsiasi tipo di sconnessione del terreno e perfino i dossi più alti e le buche più profonde con una efficacia davvero fuori dal comune, che rende il viaggio molto confortevole anche per i passeggeri posteriori.
La frenata si rivela sufficientemente efficace e modulabile, anche se in caso di emergenza ci saremmo aspettati un po’ più di prontezza dei freni. Buono l’intervento dell’ABS, che entra in funzione solo al momento giusto, così come l’ESP che non interviene mai a sproposito. La Scénic X-Mod si rivela molto facile da guidare e non mette mai in difficoltà il guidatore nemmeno nelle manovre più repentine e in quelle di emergenza. L’entrata in curva è sempre precisa, anche alle velocità autostradali, mentre l’assetto è più simile a quello di una berlina che a quello di una monovolume, complice la condivisione del pianale della Mégane. Il rollio è sempre molto contenuto, mentre il retrotreno, che solitamente rimane ben incollato per terra, rivela qualche incertezza solo in curva, in corrispondenza di eventuali sconnessioni del terreno.
Consumi
Alla voce consumi la nostra Scénic con propulsore diesel da 1.5 litri e Start&Stop con recupero dell'energia in frenata (ESM) dichiara valori di consumo pari a 4,1 l/100 Km nel ciclo misto. Durante i 600 Km della nostra prova, dove abbiamo utilizzato la vettura in condizioni di traffico cittadino, autostrada e strade a scorrimento veloce senza badare troppo ai livelli di consumo e senza mai risparmiarci con il pedale del gas non siamo in ogni caso riusciti a scendere sotto ai 6,9 l/100 Km di media.
In conclusione
La Renault Scénic X-Mod è una vettura che interpreta al meglio l’esperienza maturata dal costruttore francese nella realizzazione delle monovoulume. Perfetta per le famiglie e per i lunghi viaggi, offre una grande praticità e versatilità di utilizzo grazie a cinque comodi posti e alla grande capacità di carico, che si uniscono ad un equipaggiamento molto tecnologico. Per il mercato italiano la versione più interessante si rivela sicuramente la 1.5 dCi a gasolio da 110 CV con Start&Stop della nostra prova, che utilizzata al meglio, effettuando le cambiate appena prima dei 2.000 giri/min, è capace di regalare veramente consumi molto ridotti. Molto interessante anche la X-Mod nel nuovo allestimento Race dedicato al mercato del Bel Paese, che verrà offerta a partire da settembre ad un prezzo di 19.600 euro in caso di rottamazione, con un equipaggiamento molto completo.
Renault
Via Tiburtina n. 1159
00156 Roma
(AG) - Italia
008 008 7362858
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