Quale comprare, Confronto: Alfa Romeo Mito 1.4 Vs Seat Ibiza SC 1.0 Style

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Quale comprare, Confronto: Alfa Romeo Mito 1.4 Vs Seat Ibiza SC 1.0 Style
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Parallelo tra note due volumi tre porte, con motori e sistemi semplici per guida anche da neopatentato, ora convenienti grazie alle promozioni: l’italiana dal marchio sportivo e la spagnola con DNA tedesco
25 ottobre 2016

Mettiamo a confronto due vetture europee di segmento B che non vivono il loro periodo migliore sul mercato, causa età del progetto avanzata, ma si fanno gradire da chi magari giovane o senza troppi pensieri per carichi elevati e passeggeri, possa volere una due volumi tre porte collaudata, che abbia quell’immagine vagamente sportiveggiante rispetto alle sorelle e concorrenti cinque porte, semplice nella sostanza. Non vere coupé per correre, o capienti berline per fare chissà quali trasferte, però fide ed esteriormente grintose compagne per debuttare nel mondo dell’auto freschi di patente, su vetture di grandi gruppi automobilistici europei. Leggere ma solide e ben gestibili, non di fascia bassa ma col beneficio di qualche interessante promozione riservata in fase di carriera calante. Trazione e motori anteriori, lunghezza prossima ai quattro metri, stile contemporaneo e cavalleria idonea per prime guide; dettaglio d’immagine, propulsione e anche listino prezzi con relative dotazioni, differiscono però: parliamo di Alfa Romeo Mito 1.4 78 CV e Seat Ibiza SC 1.0 Style.

Stile & Immagine

MITO ****. A dispetto del nome, il ruolo di mito sembra non averlo potuto recitare, almeno popolarmente. Tra qualche decennio i neopatentati che l’hanno posseduta apprezzeranno però graditi ricordi di gioventù, condivisi con la più piccola nella gamma del Biscione. Non è male anche a otto anni dal debutto, l’immagine dell’Alfa Romeo Mito, pur se fuori dalla Top-10 in classifica vendite, fresca di facelift per l’estate 2016. Sagome che richiamano vagamente modelli più puramente Alfa Romeo (es. 8C) e che combinano rotondità a tratti movimentati però meno spigolosi rispetto alla rivale spagnola, con immagine più personale, da buona italiana, da buona Alfa Romeo. Invero è solo qui che richiama il DNA storico della Casa lombarda, un vestito per sottostanti sistemi più torinesi che milanesi, ma è proprio il vestito una sua caratteristica positiva. L’ultimo aggiornamento vede anche sulla Mito base cornici e profili cromo satinati, con similitudini all’identità di Giulietta e Giulia. Offerta in sette varianti di colore, con delta prezzo di circa 5/600 euro rispetto al rosso Alfa base, monta cerchi 16’’ in acciao, per quelli in lega di ugual misura occorrono almeno 450 €.

IBIZA ***. A differenza della rivale italiana, unica nelle forme, Seat Ibiza si propone con immagine che varia se in versione SC tre porte (Sport Coupé) rispetto alle altre presenti sul mercato: classica cinque porte e familiare, ST. Delle tre SC è certo la più tonica, con proporzioni similari all’Alfa Mito, condividendone sommariamente le misure (406 cm lunghezza e solo qualche centimetro più bassa e stretta) ma con angoli più vivi e nervature più estese, nei profili della compatta spagnola. Equilibrata e “pulita” da ogni angolatura osservandola a distanza, ma non troppo cattiva invero avvicinandola (salvo la versione Cupra) e meno personale dell’Alfa Mito: nei dettagli e in quel posteriore che perde un po’ di grinta, apparendo più a sbalzo rispetto quello più avvolgente di Mito. Dopo l’ultimo facelift del 2015, che le dona gruppi ottici a richiamo di quelli Leon (con diurne a LED) la matura compatta di Martorell che debuttò nel 1984, ora alla quinta generazione, è disponibile in nove colori, con differenza prezzo sino 510 € rispetto al blu mediterraneo base e cerchi, opzionali per la Style, in lega 15’’ o 16’’ da 370 a 550 €.

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Ergonomia & Vivibilità

MITO ***. Agli italiani è nota ancor prima di salirci, per via della condivisione di pianale e molto altro con cugine di marchio Fiat e Lancia, popolarissime. Lo spazio di quella che è progettualmente siglata Alfa Romeo 955, è sostanzialmente buono e fruibile agevolmente per la parte anteriore, pure essendo di grossa corporatura si trova degna postura di guida; mentre dietro oltre i due, se adulti di stazza anche poco più che media, meglio non starci, oltretutto il terzo posto divano si paga (350 €). Il bagagliaio ha capienza 270 litri, pochino rispetto alle competitor più recenti e poco meno della Ibiza SC, anche un po’ meno immediato da sfruttare, per la conformazione e l’altezza soglia (84 cm); si arriva però quasi a 950 litri complessivi rimuovendo gli schienali. Il fronte plancia Alfa Mito è abbastanza esteso e il volante a tre razze voluminoso, generando un senso di muscolosità per una piccola tre porte, ma anche avvolgimento maggiore rispetto alla Ibiza qualora si sia di corporatura minuta; analogamente per la disposizione dei comandi, abbastanza fruibili però in grado di far muovere le mani da sinistra a destra sia in altro (bocchette aria) sia in basso (comandi clima).

IBIZA ****. Anch’essa pratica per salire e scendere, meno avvolgente e più razionale nelle forme, secondo i gusti magari anche meno coinvolgente o personale, pensando a pretese giovanili; ma certo spaziosa, la Seat Ibiza del 2016. Strumentazione con due grossi quadranti, meno appariscente di quella Mito ma non meno moderna. Lo sviluppo orizzontale della plancia, pur di effetto, lascia maggiore senso di ariosità nella vettura, anteriormente, nonostante anche qui siano quattro e circolari le bocchette areazione, come più bassi dell’Infotainment i comandi clima. La Ibiza SC si ricava qualcosa in più come praticità di movimento e posizionamento piccoli oggetti a ridosso della parte centrale e della leva cambio. Anche il volante a tre razze è più sottile nelle forme e meno ingombrante visivamente, oltre che non avere a ridosso tutti comandi illuminazione, disposti sul tipico manettino sinistro, alla tedesca. Poco migliore della rivale italiana per il bagagliaio, 292 litri estendibili, oltre che per disposizione passeggeri che sono già tre, comunque stretti, senza aggiungere l’opzione che invece necessita Alfa Mito per essere a bordo in cinque.

Come vanno

MITO ****. Vettura basata su pianale e non solo, comune alla Punto 199 (dall’asse MIlano-TOrino) non “spinge” da dietro e al posteriore usa un asse torcente, contrariamente alle puriste di Arese con quadrilateri e trazione posteriore. Dietro lo scudo e il Biscione in vista, la guida risulta quindi da onesta compatta urbana che, anche quando vuole trovar spunti più cattivi, non va certo in crisi ma semplicemente rimane poco reattiva pensando a una vera Alfa Romeo che in passato poteva (più pericolosamente) trovarsi tra le mani un diciottenne. Va però più che bene per un neopatentato che debba fare esperienza in sicurezza, anche meglio della rivale spagnola, in quanto a prestazione pura. La bontà delle reazioni è sempre mantenuta, meno la visibilità posteriore, però lo sterzo assistito aiuta. Mentre dovendoci fare qualche tratta extraurbana, la Mito regala un certo comfort per il segmento B, insieme a stabilità (passo 2,51 metri, poco superiore alla Ibiza) e indicatore marcia. Ha vantaggio sotto il cofano, nel quattro cilindri 1368cc da 78 CV, a seimila giri. Accelerazione e ripresa sono a suo favore non di poco: 0-100 Km/h 13s, contro i 14,3 della spagnola. Solo in puro allungo, per velocità massima paga qualcosa alla rivale (165 Vs 172 Km/h) ma all’atto pratico è lei la più sportiveggiante, in queste versioni d’accesso gamma a confronto, almeno negli usi più frequenti. Per manovre e nei parcheggi, non si distingue particolarmente ma non impegnano certo troppo, una volta “fatto l’occhio” anche senza sensori (comunque utili, se ci sono).

IBIZA ***. Considerando la versione di accesso Ibiza SC 1.0 Style, in termini di motore la cavalleria del tre cilindri 999cc 12 v è simile a quella di Alfa Mito (qui 75 CV) ma spinge la Ibiza in maniera meno vigorosa ai bassi regimi specie se contrapposti ad alti carichi, come magari può capitare quando il conducente è alle prime armi. Coppia max 95 Nm a 4300 giri/min, contro i 115 Nm a 3000 giri/min Alfa. Pur se la massa è analoga, poco oltre la tonnellata a vuoto (1043 Kg, giusto una trentina meno della Mito) le caratteristiche motoristiche della Ibiza SC premiano usi più garbati, inutile pensare di farci il pilota; mentre le sospensioni vedono dietro ruote interconnesse e tamburi, come per la rivale, ben equilibrati invero e di cui fidarsi. Anche lei si guida bene in relazione al target, senza rischi o reazioni inattese, anzi permette qualche imprecisione, sempre andando nei limiti del codice. Anche lei ha limitazioni di visibilità al posteriore per le manovre difficili, con ingombro comunque analogo alla Mito e anche qui le due non differiscono troppo, salvo dover usare a fine corsa lo sterzo per inversioni complete: sempre assistito elettricamente, quello Ibiza consente diametro 10 metri, contro gli 11,25 della rivale italiana. Uscendo dalla città se si viaggi, in discreto comfort anche acustico per un tre cilindri, è medesima di Mito la capienza serbatoio, 45 litri, come il tappo che si trova a destra, percorrendo giusto qualche chilometro in più prima di dover rifornire.

Dotazioni & Finiture

MITO ****. In questo primo livello di allestimento, dotato il giusto ma non oltre per un debutto al volante, Alfa Mito include climatizzatore manuale, retrovisori elettrici riscaldati, sette airbag e sistema ESC (ASR e Hill Holder). Ci sono da considerare a parte elementi utili come cruise control (300 €), fendinebbia e un Infotainment evoluto che fa sempre piacere. Volendo spendere sono varie le possibilità di personalizzare la Mito con optional interessanti, come per gli interni (alcantara o pelle di vari colori, sino ai corsaioli Sabelt, ma partendo dalla versione Super) il tetto apribile (€ 1000) e i graditi ma non obbligatori sensori parcheggio (350 €). Quattro i pacchetti disponibili, tra cui i consigliabili Comfort (460 € per bracciolo, regolazione lombare, sensori parcheggio e presa corrente) e Music (340 € per Uconnect con touchscreen 5" e alcune finiture come volante e pomello cambio in pelle) oltre Sport e Visibility. Non mancano a catalogo radio digitale (DAB) servizi Uconnect LIVE con numerose applicazioni e condivisione contenuti anche social. Mentre la navigazione è TomTom e, sempre aggiungendo contenuti all’infotainment, si possono avere molte informazioni utili della propria Mito tramite MyCar. Andare a cercare oltre implica però cambiar scelta iniziale, partendo dall’allestimento Super che consigliamo potendo; costa 1.500 euro in più, offrendo parecchio. Il vantaggio della Mito è poterlo fornire ai neopatentati, mentre Ibiza SC il proprio corrispondente allestimento FR, lo associa quantomeno al più potente motore 1.2 TSI sovralimentato.

IBIZA ***. Sulla carta e nella sostanza ha quanto serva per un debutto al volante, come Mito base non oltre per i giorni nostri, però. Sono soprattutto i sistemi sicurezza a tutela di stanchezza guidatore e collisione, di cui Seat dispone per gli allestimenti superiori, a interessare quando si è agli inizi. L’effetto d’insieme sulla Ibiza Style è meno “pieno” di quello generato dalla Alfa Mito, non che sia tanto più povero, anzi, eppure sembrando più svestita nelle superfici, comunque buone al tatto, lascia quel senso più freddo, quasi di un tempo passato. Materiali e finiture sono quasi migliori invero, in relazione anche al costo e alla tenuta per stress nel tempo, ma osservare il fronte plancia uniforme e neutro della Ibiza SC è forse meno coinvolgente per un giovane che perdersi nei vari elementi, tra cui i quattro circolari su cruscotto al posto di due, della Mito. Tra le dotazioni da includere poiché il 1.0 aspirato è solo in allestimento Style, ci sono: Touchscreen 6,5’’ Media System Plus con Full link che condivide gli Smartphone, al posto del Media System 5’’ di serie (285 + 170 € che per i giovani sono ben spesi) ruotino scorta (120 €) volante, leva freno a mano e pomello cambio in pelle (170 €) soprattutto Drive Pack, con Hill hold control, rilevatore stanchezza e regolatore di velocità (150,00 €); volendo infine anche tetto panoramico (700 €) se piaccia. Purtroppo con Ibiza occorre fare questo collage, optando per il tricilindrico benzina aspirato ma non volendo troppe rinunce. Non mancherebbero anche altri accessori e personalizzazioni estetiche, pensate più per varianti superiori della Ibiza SC.

Economia di Acquisto, Manutenzione e Rivendita

MITO ***. 16000 € il prezzo di listino a oggi (2° semestre 2016) per Alfa Mito 1.4 78 CV, come dicevamo però da arrotondare con le offerte riservate dalla Casa, spesso aggressive e di cui vi teniamo aggiornati nella sezione Promozioni di Automoto.it. Nel caso specifico considerando alcuni pacchetti di accessori opzionali utili, evidenziati sopra, si arriva facilmente sopra i 17.000 € di listino, vicini alla Mito 1.4 78 CV Super. FCA Bank propone quattro diverse tipologie di finanziamento, con durata fino a quarantotto mesi ed eventuale valore residuo da definire. Garanzia biennale, estendibile a cinque anni e duecentomila Km con Mopar (semplice Powertrain o Maximun care, che include quasi tutto) e manutenzioni non troppo onerose o frequenti, anche se questo non è il 1.2 8V Fire, tanto per dare un riferimento molto “easy” e conosciuto. Volendosi affidare alla Casa, ci sono pacchetti Easy Care di manutenzione programmata fino ai cinque anni o 150mila Km, i cui prezzi tendono oggi a una discreta convenienza anche rapportati a quelli di rete indipendente, con giusto il vincolo temporale. Il valore da usata della Mito si allinea maggiormente al mercato, perdendo così percentualmente qualcosa più di alcune rivali. È però sempre ben commerciabile e non arriva, almeno nel breve e medio termine, ad azzerare tutto o invertire il proprio margine dalla Ibiza SC; solo sul lungo periodo, potrebbe sentirsi la cosa piuttosto che quando maltrattata negli interni (più personali ma anche deteriorabili). Fronte consumi, il quattro cilindri italiano paga qualcosa al più moderno tricilindrico della Ibiza. Consumo extraurbano (l/100Km) 4,6 Combinato 5,6 e Urbano 7,3. La gestione delle manutenzioni straordinarie, qualora captino, è sempre agevole in Italia e non esosa anche presso rete indipendente, per la grande diffusione e condivisione dei sistemi con altre compatte FCA (es. ecu motore Bosch ME7 o Marelli 9GF, piuttosto che Body Computer Delphi, presenti anche su Punto e 500).

IBIZA ****. Costa meno la Ibiza SC, molto meno della Mito dovendosi “tarare” sul piccolo motore tre cilindri 1.0 aspirato che si lega necessariamente al primo allestimento in gamma. Con un listino che apre (10/2016) a € 13.000 proprio con Ibiza SC 1.0 Style. Anche per Seat in Italia non mancano promozioni e sconti, da valutare. Nel nostro confronto per neopatentati, raggiungere un buon livello di dotazioni, vuol dire includere Drive pack (150 €) e Seat media system plus con Full link (285 + 170 €) più gli altri elementi enunciati in precedenza. Si raggiunge così un listino di poco superiore ai quattordicimila euro, conteggiando anche dei cerchi in lega. Sconti a parte, sono sempre ben oltre duemila euro in meno della Mito qui considerata; volendo includere qualcosa in più, la spagnola ha un costo inferiore percentualmente rilevante. Anche i consumi sono a suo favore, ma di poco, con: ciclo urbano (l/100 km) 6,5 extraurbano 4,5 e combinato 5,2. Su percorrenze miste annuali prossime ai diecimila chilometri, stimabili 40 litri di carburante in meno necessari alla spagnola, ma la differenza raddoppia in città. Anch’essa poco brillante sul fronte quotazioni usato, non per demerito ma per limitata diffusione, l’ultima generazione Ibiza ha alcune procedure per interventi straordinari eseguibili solo dalla rete ufficiale, da sapere, anche se non sono certo previsti. Classica garanzia biennale, con inclusa assistenza mobilità in Europa, estendibile di ulteriori due o tre anni sino ai 150.000 chilometri, con spesa sino a 700 €. Per la manutenzione ordinaria, come per Alfa non troppo critica volendola gestire indipendentemente, ci sono pacchetti da quattro o cinque anni, fino a 1.440 € di costo per range massimo 150.000 Km. Volendo eliminare quasi ogni pensiero, con la variante che aggiunge i materiali usura si spende quasi il doppio, da 890 a 2.920 €, nelle medesime durate. Invero sono solo pochi i sistemi vincolanti della Ibiza, verso la rete ufficiale, inerenti come detto alcune parti elettroniche, mentre il resto della 1.0 in questo allestimento risulta ben gestibile in Aftermarket.

Schede tecniche con valori affiancati per Mito e Ibiza SC nello strumento di confronto di Automoto.it
Schede tecniche con valori affiancati per Mito e Ibiza SC nello strumento di confronto di Automoto.it

ASSICURAZIONE. Valutando le polizze low cost gestibili online per le due segmento B in esame, scopriamo che le stime per conducenti giovani e freschi di patente, che le detengano come seconda auto in famiglia, sono vicine ma non identiche. La sola RC di un guidatore maschio in capoluoghi di provincia, vede in almeno 50 euro la differenza con più frequentemente onerosa la Mito. Includendo ulteriori garanzie come incendio e furto, atti vandalici, cristalli, collisione, eventi naturali e assistenza, la differenza può superare i cento cento euro annui, variabili tendenzialmente secondo il valore veicolo assegnato. Peggiorando la classe di merito, parallelamente incrementa anche la differenza costo assicurazione, mentre in termini di valore residuo dell’auto, con il passare dei primi anni è quello di Alfa Mito a rimanere lievemente più alto.

In Sintesi

Pro&Contro generali? La sommatoria delle valutazioni qui considerate, porta a un lieve vantaggio per la compatta tricolore, forte di stile e feeling trasmesso a un giovane o meno che si possa appassionare di auto e scegliere una simile tre porte. Con la matura e semplice Mito, si ha pur sempre una Alfa Romeo, più personale e stimolante fuori, nell’immagine percepita e poco più sportiva e prestante alla guida; però non proprio economica sulla carta, scelta di gusto, o forse anche passione per il marchio. Badando più alla razionalità e al risparmio Ibiza sfrutta la parziale impronta tedesca degli interni e qualche step in avanti sull’economia (anche di scala, per chi la produce) e nei consumi, patendo solo la necessità di colmare lacune di dotazione causa l’unica variante, base, sposata al motore 1.0 adatto ai neopatentati. Le due schede tecniche di Mito 1.4 e Ibiza 1.0 SC analizzate, sono visibili tramite lo strumento di confronto modelli di Automoto.it, a questo link. Per esigenze e gusti differenti da quanto qui considerato, la gamma Alfa Mito offre due allestimenti superiori e molti motori, tutti sovralimentati Euro6, benzina a partire dal piccolo bicilindrico, GPL o anche diesel; potenza massima 170 CV con il 1.4 T Multiair abbinabile al buon cambio TCT. Seat offre invece Ibiza in varianti di carrozzeria molto differenti, come la ST familiare e cinque porte, ma soprattutto non è da meno in quanto a personalizzazione propulsiva (sino ai 192 CV del 1.8 TSI) e anche di finitura, volendo grintosa come sulla Cupra.

 

Vantaggi Mito 1.4 Vs Ibiza 1.0 SC

Pro

  • MITO: Stile personale, Bilanciamento e prestazione guida
  • IBIZA: Consumi (tecnologia propulsore), Fruibilità urbana e dello spazio

  

 

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  • Larghezza 172 cm
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    a 1.020 dm3
  • Peso da 1.155
    a 1.280 Kg
  • Carrozzeria Due volumi
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