Quello della Opel Mokka è sostanzialmente un successo annunciato: la declinazione delle fortunate linee di Opel Insignia nel contesto di un segmento in forte crescita come quello delle SUV compatte ed il prezzo d'accesso fissato a 18.450 euro, infatti, sono elementi che spiegano meglio di qualunque altro i perché ed i percome di un portafoglio di 40.000 contratti già acquisiti dalle concessionarie d'Europa ancor prima che la vettura entri ufficialmente in concessionaria.
Progettata in Germania e costruita in Corea presso gli stabilimenti GM in cui viene prodotta anche la "cugina" Chevrolet, la nuova Mokka è stata pensata per andare incontro alle esigenze di mercati moderni come Germania, Francia, UK ed Italia e Russia, dove strade dissestate e condizioni ambientali sfavorevoli possono favorire in particolar modo le versioni a trazione integrale.
Per quanto riguarda il mercato italiano, Opel Mokka sarà scelta dal 50% dei clienti per il design, dal 20% circa per la disponibilità della trazione integrale e dal restante 30% per le caratteristiche di versatilità tipiche di questo segmento.
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Nissan Juke, Skoda Yeti, Fiat Sedici sono solo alcune delle competitor di Opel Mokka: confrontale in un click con il nostro "confronta modello"
Compatta ma non troppo
Lunga 4.278 mm, larga 1.777 ed alta 1.658 (passo 2.555) Mokka interpreta in chiave Sport Utility compatta le linee "scultoree" introdotte con successo da Insignia. Linee pensate per esaltare i muscoli, con profonde nervature, e sottolineare l'immagine di brand, in particolar modo all'anteriore dove la calandra con la tipica barra cromata "portalogo" crea un efficace family feeling con gli altri modelli della gamma.
Interni versatili e funzionali
Aria di casa anche per quanto concerne gli interni anche se la soluzione studiata per la plancia, conformata ad ala e disegnata per creare una sorta di "abbraccio" verso gli occipanti grazie alla forte integrazione con i pannelli porta, è stata estremizzata rispetto a quanto già visto su altri modelli di ultima generazione.
Un design personale che non ha messo da parte gli indispensabili valori di versatilità e funzionalità che sono alla base della fruibilità quotidiana di vetture di questa categoria: degni di nota il doppio vano portaguanti della plancia, il vano con coperchio inglobato nella consolle sul tunnel centrale oltre che le tasche inserite nelle portiere anteriori e posteriori.
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Il bagagliaio della Mokka è in grado di passare da 362 a 1.372 litri in pochi istanti. Il portabilici FlexFix permette un alloggiamento di 3 bicilette senza rendere inagibile il vano, grazie alla possibilità di reclinare il carico
Da 362 a 1.372 litri
Il volume del bagagliaio può passare da 362 a 1.372 litri abbattendo progressivamente i sedili (60/40) e sulla vettura sono presenti fino a 19 vani portaoggetti, a dimostrazione della considerazione riservata alle necessità pratiche di ogni famiglia. Una praticità che trova massima espressione anche negli optional, dove spicca il portabiciclette FlexFix studiato per fuoriuscire dal paraurti posteriore ed ospitare tre biciclette, pur senza limitare l'accesso al vano bagagli. Una progettazione, quella di quest'ultimo elemento, che non è certamente nuova per i modelli Opel (FlexFix c'è su numerosi modelli in gamma) ma che dimostra la grande attenzione verso il cliente più dinamico e sportivo.
Tecnologia di classe superiore
Tra gli elementi di spicco proposti di serie si fanno notare anche i sedili ergonomici certificati AGR (Aktion Gesunder Rucken) mentre tra quelli opzionali vi sono i fari anteriori adattivi (AFL+), che incrementano il comfort di guida e la sicurezza dettata dai sistemi di Controllo Elettronico della Stabilità ( ESP Plus), Controllo della Trazione (TC), assistenza alla partenza in salita Hill Start Assist (HSA) e l’assistenza alla discesa Hill Descent Control (HDC).
“Per quanto riguarda il mercato italiano, Opel Mokka sarà scelta dal 50% dei clienti per il design, dal 20% circa per la disponibilità della trazione integrale e dal restante 30% per le caratteristiche di versatilità tipiche di questo segmento”
AFL+: cosa fanno
Scendendo nel dettaglio dei fari Adaptive Forward Lighting (AFL+) al bi-xeno di terza generazione, Opel sottolinea come siano in grado adattare l'ampiezza e l'intensità dell'illuminazione in base al percorso, alla tipologia di curva, alla velocità e perfino in base alle condizioni meteo, lavorando anche sull'attivazione e la disattivazione dei fari abbaglianti.
Opel Eye: sempre vigile sulla strada
Di tecnologia si parla anche nei confronti della telecamera anteriore Opel Eye di seconda generazione, che costituisce la base dei sistemi Forward Collision Alert (FCA), riconoscimento segnali stradali Traffic Sign Recognition e allerta in caso di involontario superamento dei limiti di carreggiata Lane Departure Warning (LDW).
Il Forward Collision Alert (FCA) avverte il guidatore con un allarme acustico e con un segnale visivo se il veicolo entra in una situazione critica di potenziale collisione con il veicolo che precede. Oltre al Lane Departure Warning che avvisa chi guida in caso di involontario abbandono della carreggiata, i tecnici Opel hanno ulteriormente sviluppato il sistema di riconoscimento segnali stradali Traffic Sign Recognition, ora in grado di riconoscere anche i cartelli rettangolari di autostrade o zone a traffico limitato e qualsiasi altro limite di velocità, oltre ai classici cartelli rotondi. La telecamera riesce anche a leggere le scritte dinamiche a LED, contribuendo così al rispetto del codice della strada e a prevenire gli incidenti causati dalla stanchezza.
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La trazione integrale di Mokka è a controllo elettronico. Di serie sulla 1.4 turbo costa 2.000 euro sulla 1.7 CDTI
Trazione integrale elettronica
Pur essendo la trazione anteriore quella che andrà per la maggiore, a Russelsheim hanno dedicato un sofisticato sistema di trazione integrale a quel 40% che vorrà avere la sicurezza della spinta su quattro ruote piuttosto che su due: in listino con una differenza di 2.000 euro (di serie su 1.4 turbo, opt per 1.7 CDTI), la AWD messa a punto da Opel rappresenta un compromesso tra prestazioni, confort, consumi e peso (solo 65 kg in più).
I principali componenti del sistema "integrale" sono il differenziale anteriore, l’albero di trasmissione con giunti cardanici, il sistema di trazione integrale sull’asse posteriore, i moduli di controllo e la frizione elettromagnetica multidisco. Sensori forniscono costantemente dati ai moduli di controllo e, in presenza di fondo stradale asciutto, la trazione è sull’asse anteriore, garantendo così bassi consumi di carburante. In funzione delle condizioni della strada, la distribuzione della coppia tra asse anteriore e posteriore varia da 100-0 a 50-50, per esempio in caso di superficie stradale fortemente bagnata.
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Le linee di Mokka declinano in chiave SUV le fortunate forme di Insignia
Ciclistica di derivazione Zafira e Astra
In ambito ciclistico Mokka sfrutta sospensioni anteriori con schema McPherson personalizzato dai tecnici Opel, grazie all'adozione di molle di compensazione dei carichi laterali, supporti doppi dei montanti, stabilizzatori e boccole con doppia fasciatura per migliorare le caratteristiche dinamiche e di maneggevolezza, nonché ridurre vibrazioni e rumorosità. Sull’asse posteriore il team tecnico Opel ha scelto una barra di torsione tubolare con sezione a U. Per quanto concerne lo sterzo, per questioni legate alla riduzione delle emissioni è stato scelta una servoassistenza elettrica (EPS) pensata per lavorare in modo progressivo in funzione della velocità.
Tre motori: da 115 a 140 CV
Tre le motorizzazioni disponibili, tutte dotate di Start/Stop nelle versioni manuali. La gamma benzina spazia dal 1.6 litri da 115 CV (155 Nm di coppia, 6,5 l/100 km, 153 g/km CO2) al turbo 1.4 da 140 CV e 200 Nm di coppia mentre per gli amanti delle motorizzazioni a gasolio la scelta può ricadere sul turbodiesel 1.7 CDTI da 130 CV e 300 Nm di coppia massima. Per quest'ultima unità i consumi dichiarati sono di 4,5 litri/100 km (CO2 si attesta a 120 g/km) mentre le prestazioni parlano di 187 km/h e 10,5 secondi per passare da 0 a 100 km/h.
“Mokka turbo benzina 4x4, prossimamente disponibile anche con cambio automatico a sei rapporti, raggiunge invece una velocità massima di 190 km/h e accelera da 0 a 100 km/h in 9,9 secondi. Il consumo di carburante nel ciclo misto è di 6,4 l/100 km, equivalenti a emissioni di CO2 di 149 g/km”
Mokka turbo benzina 4x4, prossimamente disponibile anche con cambio automatico a sei rapporti, raggiunge invece una velocità massima di 190 km/h e accelera da 0 a 100 km/h in 9,9 secondi. Il consumo di carburante nel ciclo misto è di 6,4 l/100 km, equivalenti a emissioni di CO2 di 149 g/km.
Tre allestimenti
Sono tre gli allestimenti disponibili per la nuova SUV Opel. Il primo, standard, è disponibile solo con la motorizzazione 1.6 a partire da 18.450 euro. La versione intermedia, Ego, va dai 20.200 euro della 1.6 ai 23.200 della 1.4 Turbo passando per i 22.700 della 1.7 CDTI. Cosmo, top di gamma, costa invece 21.700 in abbinamento al motore 1.6 e 24.700 nella versione da 140 CV, che scendono a 24.200 euro se si preferisce la diesel.
Quanto costano gli optional
Il cambio automatico, solo per la 1.7 CDTI 4x2, è un optional in listino a 2.000 euro: lo stesso prezzo della trazione integrale per la stessa motorizzazione dato che sul 1.4 benzina viene proposta di serie.
La versione baricentrica, la Ego, propone di serie la radio con CD MP3/Aux/USB, il volante in pelle con comandi, le luci d'ambiente ed i cerchi in lega da 18". La Cosmo aggiunge elementi estetici cromati, sensori di parcheggio anteriori e posteriori, sensori luce e pioggia, clima bizona e retrovisori ripiegabili. Il prezzo dell'Opel Eye è di 510 euro, del portabici Flex Fix 750 euro, degli interni in pelle 1.250 euro, del navigatore 1.250 euro e delle luci AFL+ 1.000 euro.
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I fari AFL+ assicurano la presenza del fascio luminoso più adatto alla strada che si sta percorrendo. Anche il meteo rientra nei parametri tenuti in considerazione dal sistema per la definizione della geometria del fascio
Dal vivo: com'è fuori
Le linee sono una nuova declinazione di quelle fortunate introdotte con Insignia. Squadra che vince, del resto, non cambia ed in Opel sembrano averne fatto tesoro del concetto anche per Mokka, entra in concessionaria con un vestito riconoscibile e personale. Le dimensioni sono una via di mezzo tra quelle di Nissan Juke e Toyota RAV4 mentre in termini di finiture esterne non si notano difetti costruttivi o imprecisioni negli stampaggi: gli stabilimenti coreani, del resto, sono da alcuni anni allo stesso livello di quelli europei anche sotto questi punti di vista.
Dal vivo: com'è dentro
Tanto fuori quanto dentro gli assemblaggi sono di buon livello così come è positivo il giudizio sulla qualità dei materiali, che sono morbidi nelle zone in cui c'è possibilità di contatto con i passeggeri ed un po' più duri ma piacevoli esteticamente laddove solitamente si arriva solo con l'occhio: parliamo in particolare dei fianchi del tunnel centrale e delle zone inferiori della plancia.
Le forme della plancia sono molto moderne, ben raccordate con i pannelli porta e molto accoglienti per quanto concerne le nuove tecnologie, che nelle versioni dotate di navigatore e sistema multimediale avanzato (850 euro) permettono integrazioni con smartphone accettando, già nell'allestimento Ego, il segnale di sorgenti esterne attraverso gli ingressi Aux ed USB "annegate" comodamente nel pozzetto.
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Il sistema multimediale Opel segue una strada diversa da quella dei competitor: ci sono più tasti ognuno dei quali delegato all'attivazione di una "funzione base". Alcuni studi dimostrerebbero che causa minori distrazioni alla guida
Tecnologia: un approccio diverso
A riguardo delle tecnologie i sistemi di Opel sono stati votati da alcune riviste specializzate tedesche come i migliori nelle rispettive categorie: sulle prime bisogna farci un po' la mano perché, paradossalmente, rispetto a quanto accade per altri costruttori c'è un tasto per ogni funzione principale. E' un diverso modo di approcciare la parte elettronica della vettura ma dopo un po' di assuefazione si prova una certa soddisfazione nell'evitare le complicazioni e le distrazioni dei menù digitali.
Comoda per quattro
Per quanto concerne i valori di abitabilità, lo spazio non manca: le cinque porte assicurano un accesso a bordo estremamente comodo, complice la seduta rialzata, mentre in tema di spazio per le spalle non c'è alcun problema per i passeggeri anteriori mentre se si prende posto sulla fila posteriore lo spazio è più che sufficiente per quattro (anche per le gambe) e per forza di cose un po' stretto se in posizione centrale prende posto un terzo adulto.
Il bagagliaio è ben sfruttabile
La cubatura del bagagliaio è meno vicina al segmento superiore rispetto a quanto ci si potrebbe attendere, ma lo spazio disponibile è ben sfruttabile ed gli schienali vanno giù con facilità in porzioni asimmetriche realizzando un piano di carico regolare: l'unico appunto riguarda la posizione della maniglia del portellone che non è posizionata dove un po' tutti vanno al primo tentativo, appena sopra la targa, ma in una specifica dislocazione ribassata.
“La performance di sospensioni e telaio, a tal riguardo, aiutano parecchio perché nonostante un SUV compatto non possa essere per forza di cose reattivo come una Opel Astra, principalmente per questioni di baricentro, Mokka si comporta in modo molto naturale e sincero nella percorrenza delle curve mostrando buoni indici di tenuta laterale ed una discreta facilità di cambiare direzione”
Guida: posizione rialzata e confortevole
La posizione di guida è alta, si vede molto bene fuori in ogni direzione (anche se i sensori di parcheggio rimangono molto utili alla stregua della nuova retrocamera) e la seduta è particolarmente comoda. Le gambe non sono distese come in una comune berlina, anzi, ma in compenso il volante è piuttosto verticale assicurando feeling di guida da berlina.
E' sicura in curva
La performance di sospensioni e telaio, a tal riguardo, aiutano parecchio perché nonostante un SUV compatto non possa essere per forza di cose reattivo come una Opel Astra, principalmente per questioni di baricentro, Mokka si comporta in modo molto naturale e sincero nella percorrenza delle curve mostrando buoni indici di tenuta laterale ed una discreta facilità di cambiare direzione.
Ok l'off-road leggero
Il tutto orchestrato da uno sterzo preciso e da sospensioni che frenano il rollio ed il beccheggio dopo una prima parte d'escursione leggermente più morbida ed ideale per far fronte a buche, cambi d'asfalto o a qualche percorso sterrato.
Anche senza ricorrere alla trazione integrale, che sul bagnato o sulla neve (con le gomme invernali, ovviamente) può rappresentare un plus all'efficacia di guida, Mokka è infatti in grado di affrontare con tranquillità piccoli percorsi sterrati e pendenze di un certo livello grazie anche al controllo automatico della velocità in discesa.
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Una veduta del cockpit di Mokka: i sedili certificati AGR sono molto confortevoli
Il diesel è rumoroso ma...
Due le motorizzazioni che abbiamo potuto provare al lancio nei pressi di Amburgo: la prima, quella che secondo Opel andrà per la maggiore in Italia, è la 1.7 turbodiesel CDTI da 130 CV. Si tratta di un motore estremamente collaudato nella gamma Opel, dotato di caratteristiche di coppia e di potenza massima perfettamente allineate alle esigenze di un veicolo di 4,3 metri come Mokka. La spinta di questo motore, come su Astra, si fa interessante sopra i 1.500 giri e si spinge con forza sino ai 3.600 giri oltre i quali è necessario cambiare.
Un propulsore con pochi difetti se non fosse per la rumorosità, che nella Mokka è stata placata in modo meno efficace rispetto a quello di altri modelli della gamma: i tecnici Opel ci hanno assicurato che gli esemplari della presentazione fanno parte di una pre-serie ed è quindi probabile che la rumorosità a freddo ed in accelerazione venga limitata poi limitata con l'arrivo degli esemplari definitivi.
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Il tasto ECO rende meno aggressivo l'acceleratore permettendo una guida più fluida e votata al rispetto dell'ambiente e minori consumi
Molto piacevole il 1.4 turbo
Decisamente diverso il sound del quattro cilindri benzina da 1.4 litri: i 140 CV del turbocompresso si fanno sentire in modo estremamente moderato ed anche in termini di piacevolezza di guida confermiamo le eccellenti impressioni che abbiamo avuto dello stesso motore anche su altri modelli della gamma Opel. L'erogazione è brillante, anche in marce superiori, già poco al di sopra dei 1.300 giri ma per ricavarne il meglio non occorre spingersi sino in zona rossa: alla stregua di un diesel questo quattro cilindri lavora benissimo ai medi regimi permettendo di viaggiare rilassati e con una certa scorta di potenza anche con una marcia in più.
Che fari gli AFL+!
Chiudiamo con una considerazione riguardo alle tecnologie, in particolar modo per quanto concerne i fari AFL+ che assicurado la presenza di un fascio luminoso di intensità e di direzione ideale alla marcia. Sono un vero e proprio plus in tema di sicurezza, soprattutto quando si percorrono strade di campagna o scarsamente illuminate. Meno interessante, probabilmente, la capacità di leggere i segnali stradali mentre abbiamo trovato molto a punto il controllo di mantenimento della carreggiata e la gestione della distanza di sicurezza: un elemento, quest'ultimo, molto utile in caso di distrazione.
“L'erogazione del 1.4 turbo è brillante, anche in marce superiori, già poco al di sopra dei 1.300 giri ma per ricavarne il meglio non occorre spingersi sino in zona rossa: alla stregua di un diesel lavora benissimo ai medi regimi”
In conclusione
Mokka è la prima tedesca a collocarsi a cavallo dei segmenti B e C SUV creando, di fatto, un sottosegmento che appare come la quadratura del cerchio per chi ha necessità di un po' di spazio in più, soprattutto per chi siede dietro, pur senza rinunciare troppo ai quei valori di fruibilità quotidiana e di contenimento dei costi che conquistano il pubblico del segmento B-SUV.
Tralasciando la rumorosità del motore diesel, alla quale verrà posto certamente rimedio negli esemplari che arriveranno in concessionaria in novembre, abbiamo preferito la motorizzazione a benzina 1.4 turbo per le caratteristiche d'erogazione, per i bassi consumi (a display solo 1,6 litri in più ogni 100 km a parità di piede) e per la trazione integrale compresa in un listino che è di poco superiore a quello delle diesel 4x2.