Per inviarci segnalazioni, foto e video puoi contattarci su info@moto.it
Viaggiare nel lusso e nella comodità non è pratica per tutte le tasche. Eppure la nicchia dell'esclusività è sempre in crescita, quindi abbiamo la fortuna di raccontarvi la nuova Porsche Panamera Sport Turismo. Più alta dietro e capiente rispetto alla Panamera normale (ammesso che esista una Panamera normale), la Sport Turismo è la perfetta sintesi di tutto quello che vorremmo da una macchina. Parliamo di soggettività, certo, ma anche dal punto di vista del design e della tecnologia possiamo aggiungere qualche considerazione oggettiva.
Cinque metri di puro design, con cerchi enormi che nel nostro caso sfornano proporzioni azzeccatissime. Il comparto anteriore riprende la Panamera, con i gruppi ottici full led muniti dei quattro soliti punti luce. A dirci molto della tecnologia pensano le telecamere sul parabrezza, ma Sport Turismo è soprattutto un mostro da ammirare nell'insieme prima che nei particolari. Tutto è pensato per fendere l'aria migliorando il coefficiente di penetrazione, e dietro abbiamo un disegno che premia gli amanti del buon gusto con la lunga linea rossa dei gruppi ottici che abbraccia l'intera larghezza della nostra vettura. Lo spoiler minimal ma presente aggiunge perle significative dal punto di vista della sportività, per una vettura difficile da categorizzare: berlina? station wagon? Semplicemente Sport Turismo, con un bagagliaio migliorato di 20 litri che passa a un minimo di 520 litri e a un massimo di 1390. Gite fuori porta, certo, ma anche grandi viaggi in comodità per quattro passeggeri (cinque saranno più compressi). Dimensioni imponenti, ma Sport Turismo rimane aggraziata. Nella nostra versione Turbo, poi, basta accelerare per ricordarsi di essere a bordo di una vera Porsche.
Come sempre è il trionfo dell'eccellenza abbinata alla qualità e alla percezione premium. Da un punto di vista di miglioramenti, non abbiamo tangibili passi in avanti, ma ciò non significa che non si abbia già tagliato il traguardo. Anzi, rispetto alle Porsche più sportive, questa Sport Turismo aggiunge abitabilità e un numero di vani sufficienti per un utilizzo pensato per i padri di famiglia. Il quadro strumenti è ampio, molto ampio, forse troppo per non essere tagliato da un volante che ha sì dimensione adeguate ma che risente di una scarsa escursione in altezza. Rimane infatti piuttosto perpendicolare rispetto al pavimento, ma lo spazio per le ginocchia è più che sufficiente, nonostante il tunnel sia molto ampio. Anche i più alti stanno comodamente, persino con la testa, con qualche centimetro ulteriore guadagnato nel nostro caso grazie al tetto ampio in vetro. A bordo è un ovvio trionfo di pelle, con lo spazio per il passeggero che non manca e che dietro rimane pensato per due persone più che per tre, complice il tunnel che si estende (la trazione è integrale permanente). I comandi sono infiniti, ma nonostante il sistema infotainment sia denso di chance a disposizione dell'utilizzatore finale, accedere alle diverse aree non richiede più di qualche ora per entrare in sintonia con l'usabilità del sistema stesso. Il bagagliaio si apre e si chiude elettricamente, e c'è anche la possibilità di chiudere le serrature della nostra Sport Turismo.
4.000, V8, turbo, prestazioni da zero a cento in 3.8 secondi per una velocità massima di 304 chilometri orari. Letti così, i numeri di Sport Turismo dicono che tra le mani abbiamo un mostro. E' in effetti vero, ma il rumore non è quello graffiante che abbiamo trovato in altri modelli di Porsche. Il punto è semplice: qui abbiamo doppi vetri, è tutto insonorizzato al massimo, e Sport Turismo ha un motore che entra solo quando il selettore delle modalità di guida è impostato su Sport o Sport Plus. Esatto, anche qui c'è il selettore delle modalità di guida, inserito come in altri casi sul volante. Cambia pelle alla vettura, facendoci sfruttare il PDK a seconda delle nostre esigenze. Complici i freni a disco baffati enormi con sei pistoncini, gli spazi di frenata di emergenza sono particolarmente contenuti; non serve una pressione smodata sul pedale del freno, e l'arresto sembra quello di un treno che blocca sui binari ignaro delle perdite di tenuta. In effetti questa Sport Turismo fa della tenuta uno dei cardini principali, con la trazione integrale che aumenta il divertimento nei casi limite.
Scodare si può, Sport Turismo in questo senso ci lascia qualcosa, pensando pure ai consumi. Per esempio, in modalità normale lasciando l'acceleratore Sport Turismo inizia a veleggiare, e il dispendio non è malvagio, anzi... Percorriamo 7 chilometri in città con un litro di benzina, 9-10 a limite autostradale, 12 se viaggiamo in maniera uniforme intorno ai 110. Ovviamente è disponibile anche lo start and stop, al quale non possiamo trovare alcun appunto. Il PDK a otto rapporti ha una grande intelligenza, così come l'asse sterzante posteriore che ci mette tra le mani un modello maneggevole, che ha un raggio di sterzata inferiore alle attese. A seconda dell'impostazione delle modalità di guida abbiamo risposte diverse, ma in generale Sport Turismo suggerisce un uso nei grandi spazi e per lunghi viaggi. Da guidare è un piacere, perché si ritrova sempre una certa familiarità rispetto alle altre vetture del marchio. Non trascende quindi l'eredità del passato, ma la migliora con una tecnologia sopraffina. L'unico neo è forse nell'utilizzo in città, dove appare più dura di quello che ci saremmo attesi. Niente di particolarmente grave, certo, ma forse una maggiore fluidità sarebbe stata auspicabile.
La frenata di emergenza sfonda un altro traguardo grazie al riconoscimento dei pedoni direttamente nel quadro strumenti, dove di sera si accende automaticamente il night vision che ci consente di vedere oltre i nostri occhi. Per il resto, il traffic jam lavora senza particolari disagi, e anche i sistemi di sicurezza attiva classici sono tarati al meglio. In quest'ottica Porsche si supera, perché l'assistente di corsia reagisce attivamente quando ci avviciniamo alla linea di mezzeria, così come la frenata di emergenza e il sensore dell'angolo cieco non lasciano niente al caso. In questo caso, il neo riguarda il fatto che su una vettura da oltre 150.000 euro questi accessori siano praticamente tutti optional. Forse sarebbe ora di democratizzare alcuni accessori, anche sulle vetture premium. La lista degli optional è per il resto infinita, ma in generale vogliamo raccontare soprattutto due cose: la personalizzazione è tutta intorno a noi, con la gradazione della luce, l'intensità, e i colori che possono essere decisi direttamente da chi siede davanti; la telecamera a 360 gradi, che ha stitch praticamente inesistenti e che ci supporta viste le grandi dimensioni.
Il target? Il proprietario 2.0 di Panamera. Il prezzo? Si parte da 164.000 euro e nel nostro caso si tocca quota 195.000, complici anche i cerchi da 21 pollici che da soli costano 4.000 euro. Noi li sceglieremmo sempre, in virtù delle proporzioni che danno a Porsche Panamera Sport Turismo. La consiglieremmo? Certo. Ce la possiamo permettere? No. Non è comunque un alibi per parlarne male.
Motore In prova
Cilindrata: 4.0 benzina turbo
Numero cilindri: 8 a V
Potenza: 550 cavalli
Coppia: 770 Nm
Cambio: PDK a 8 rapporti
Trazione: integrale
Consumo km/litro: 7 in città, 9-10 a limite autostradale, 12 a 110 orari
Emissioni CO2 per km: 215 grammi
Prestazioni:
Velocità Massima: 304 chilometri orari
0-100: 3.8 secondi
Misure:
Lunghezza/Larghezza/Altezza in cm: 504/194/143
Passo: 295 centimetri
Bagagliaio: 520-1390 litri
Pneumatici: 21 pollici
Peso: 2110 chilogrammi
Porsche
Corso Stati Uniti 35
35127 padova
(PD) - Italia
800 000 911
contatto@porsche.it
https://www.porsche.com/italy/
Porsche
Corso Stati Uniti 35
35127 padova
(PD) - Italia
800 000 911
contatto@porsche.it
https://www.porsche.com/italy/