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Nella nostra vita di tester ci siamo a volte trovati al volante di scassoni innominabili, di auto che non saremmo riusciti a propinare nemmeno mostrando doti di vendita insuperabili. Poi ci sono state volte in cui abbiamo provato vetture in grado di scatenare in noi qualcosa: un’emozione, tanti sorrisi, ma anche la tristezza di sapere che a differenza di un diamante, quelle vetture non sarebbero state per sempre. Non fa eccezione la nuova Porsche 911 Carrera 4 Cabriolet, che abbiamo provato a cavallo del Mobile World Congress di Barcellona, sul finire di un febbraio disastroso dal punto di vista meteo. Perché vi parliamo del tempo? Perché a prescindere dalla temperatura, ebbene sì, noi questa cabrio l’abbiamo aperta lo stesso.
Muscoloso il comparto posteriore, raffinato ed elegante quello anteriore. In colorazione bianca con la capote blu, poi, c’è anche quell’attenzione alla sobrietà che su Porsche fa sempre piacere ritrovare. Davanti è un trionfo di led, dai punti luce delle luci diurne che di notte ti avvicinano a una astronave alla tecnologia full led adattiva di anabbaglianti e abbaglianti; dietro, oltre alla griglia dove troviamo il terzo stop abbiamo anche l’unione tra i gruppi ottici mediante una barra sempre a led che di notte ci avvicina a un noto telefilm di ormai trent’anni fa. I cerchi sono da 19 pollici, e hanno un disegno che non passa inosservato così come i doppi scarichi, imponenti pur non essendo quelli sportivi. Avvertimento per i ‘non-porschisti’: dietro la carrozzeria è più ampia rispetto all’anteriore, di circa quattro centimetri e mezzo. Non sentitevi stupidi se alla prima manovra vi ritroverete parcheggiati storti. Le dimensioni? 4.49 di lunghezza, 1.85 di larghezza e un’altezza che non tocca il metro e trenta centimetri.
2+2 dal sapore antico, dove i +2 sono da leggersi come passeggeri particolarmente minuti o ulteriore spazio per sporte e trolley, Porsche 911 Carrera mantiene tutto il DNA del brand per ciò che riguarda gli interni. Dentro infatti è un trionfo di pelle, e la plancia minimalista dona armonia all’idea di insieme, con quel tocco in più del doppio porta bicchiere incastonato al di sopra del vano porta oggetti. In mezzo il tunnel è particolarmente generoso, e tra i sedili sono inseriti innumerevoli comandi, che ci richiederanno un inevitabile periodo di studio. La posizione di guida del driver è confortevole, ma il volante non sale a sufficienza per esaudire i desideri di chi, alto due metri, vorrebbe mettersi al volante di questa 911 Carrera. In manovra di emergenza, infatti, il volante non è alto a sufficienza per evitarci fastidiosi contatti tra le mani, il volante stesso e il nostro ginocchio ingombrante. Nessun problema invece per il passeggero, che ha abbondante spazio e che rimane incassato come il driver nella posizione preposta; questo diventa utile soprattutto in fase di marcia a capote abbassata, con l’aria che non riesce a entrare in misura fastidiosa nell’abitacolo grazie anche alla paratia che possiamo scegliere di alzare premendo un semplice comandino. I sedili sono regolabili elettricamente in ogni componente, fatta eccezione per la corsa sulla slitta, che è manuale. Decisione discutibile, un po’ perché la leva è difficile da raggiungere, un po’ perché il sedile è così pesante che sui binari non scorre in maniera del tutto fluida. Inezie, naturalmente, che vengono cancellate dalle superfici lisce scelte da Porsche per l’abitacolo in pelle. Ogni comando ricalca in termini di design quelli già visti su altri modelli del produttore tedesco, ma l’esperienza si rinnova nei particolari che ci fanno sentire a casa. Uno su tutti: l’orologio-cronometro disposto sopra alla plancia. Il bagagliaio, anteriore come sempre, è in realtà un pozzetto da 125 litri, più che sufficienti per una gita fuori porta o per inserire oggetti di medio volume. Dietro, invece, a capote chiusa possiamo ricavare una nicchia per gli oggetti più piccoli.
Questa Porsche 911 Carrera 4 Cabriolet è spinta da un motore benzina da 3.0 litri, che eroga 370 cavalli e una coppia massima di 450 Nm. L’accelerazione da zero a cento avviene in 4.3 secondi, e la velocità massima toccata è di 287 chilometri orari. Possono sembrare numeroni, certo, ma questa vettura non è pensata per la pista, bensì per correre solo quando ve n’è la necessità. In tutti gli altri casi, viene premiata per lo più la tranquillità di guida, e la superiorità che volenti o nolenti scaturisce quando si è al volante di una Porsche. Il manettino circolare che troviamo su una delle razze serve per passare dalla modalità Normale (in cui, in fase di rilascio abbiamo uno stacco della frizione e una conseguente chance di veleggiamento) alla Sport, alla Sport+, e alla Individual, dove possiamo andare a influire su tutte le voci che vi potrebbero venire in mente (sospensioni, risposta del propulsore ecc.). Il pulsantino al centro serve per darci, anche in modalità Normal, venti secondi di adrenalina, o meglio lo Sport Response, come lo chiama Porsche. Il rumore del motore è piacevole, anche se qualche purista del passato si sentirà in qualche modo fuorviato da un sibilo forse troppo pressante. A noi che siamo poco interessati al passato, invece, questa Porsche 911 Carrera 4 Cabriolet sembra avere una propria personalità, con una grande tenuta di strada figlia della trazione integrale, e uno sterzo diretto come da copione. Il PDK a sette rapporti ci consente cambiate fulminee in Sport e in Sport+, con lo start and stop che ha il merito di contribuire a consumi del tutto sorprendenti. In città riusciamo a percorrere 7-8 chilometri con un litro di benzina, che diventano 14 a 110, e scendono nuovamente a 11 quando ci avviciniamo al limite autostradale. In fase di marcia tranquilla, questa vettura ci permette un grande comfort di bordo, con una rigidità a tutto campo che trova nella comodità dei sedili il giusto contrappeso. In più, nonostante la capote in tela si viaggia in una situazione di calma, senza fruscii particolari. E’ però aperta, che questa 911 Carrera 4 Cabriolet dà il massimo: il viaggio diventa più lento perché non si vorrebbe mai arrivare, e i sedili riscaldati o rinfrescati completano una driving experience importante e difficilmente ripetibile. Il frangivento elimina correnti fastidiose nell’abitacolo, convincendoci ad aprire la capote anche se il termometro ci consiglierebbe altrimenti.
Decisivi alcuni optional legati alla sicurezza. Non manca il sensore di protezione dell’angolo cieco, e il cruise control, attivabile sulla sinistra, è adattivo e ci porta fino all’arresto completo del veicolo. In più, siamo protetti pure dal sistema frontale anti-collisione. Come sempre, l’elenco degli optional su Porsche è infinito, perché infinite sono le possibilità di personalizzazione ad appannaggio totale dell’utilizzatore finale. La nostra vettura, con gli optional inseriti in fase di configurazione, schizza verso l’alto di circa 22.000 euro. Tra i vari highlights, disponibili, non bisogna dimenticare il cambio automatico PDK (3.600 euro), il pacchetto Sport Chrono (2.135 euro) il Cruise Control adattivo di cui abbiamo già fatto menzione (2.257 euro) o la pelle speciale da oltre 4.000 euro. Tutto sommato, ci sono cose utili e cose meno utili, ma non ci sentiremmo mai di rinunciare, oltre al cruise e ai fari a led, alla retrocamera, sempre ben visibile e definita.
Il target? Chi vuole sentirsi superiore, anche se è una frase che va letta in chiave positiva. Con questo tipo di vettura, paradossalmente, non c’è bisogno di correre per affermare qualcosa. Qui si ha la certezza delle cose, qui si sa quali siano i limiti e quanto poco basti per infrangerli. Questa Porsche 911 Carrera 4 Cabriolet è per chi non si vuole accontentare, e soprattutto per chi magari ha una auto per tutti i giorni nel garage. Eppure, dopo aver passato insieme a lei diverse centinai di chilometri, ci viene da dire che è una vettura adatta per la guida quotidiana, per ogni situazione. Non è nemmeno scomoda sul pavè, i consumi dopotutto non sono particolarmente esosi. Sì, Porsche 911 Carrera 4 Cabriolet è adatta a tutte le età, da chi vuole apparire, a chi paradossalmente vuole puntare sull’understatement. I costi? Si parte da 121.000 euro e con tutti gli optiona disponibili sul nostro modello sfondiamo quota 140.000.
Sarebbe ora che arrivasse questa benedetta crisi di mezza età… almeno con incoscienza ci rivolgeremmo a un rivenditore per comprare questa Porsche (salvo poi rimpiangere per il resto della vita la spesa sostenuta!)
Pregi
+ Esperienza di bordo a capote aperta
+ Adattabilità in ogni situazione
Difetti
+ Prezzo (alcuni optional potrebbero essere tranquillamente inclusi e non proposti con sovrapprezzi)
+ Sistema audio non sempre impeccabili nei bassi
Voto
9
Motore In prova
Cilindrata: 3.0 benzina
Numero cilindri: 6
Potenza: 370 cavalli
Coppia: 450 Nm
Cambio: Porsche Doppelkupplung PDK automatico a 7 rapporti
Trazione: Integrale permanente
Consumo: 9 nel misto, se non si schiaccia
Emissioni CO2 per chilometro: 206 grammi
Prestazioni:
Velocità Massima: 287 chilometri orari
0-100: 4.3 secondi
Misure:
Lunghezza/Larghezza/Altezza in cm: 449/185/129
Passo: 245 cm
Bagagliaio: 125 litri
Pneumatici: 19 pollici
Peso: 1645 chilogrammi
Porsche
Corso Stati Uniti 35
35127 padova
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