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GTi is come back, il mito è tornato. Questo è il claim con cui la Casa del Leone ha scelto di lanciare la nuova Peugeot 208 GTi (in listino a 21.950 euro) riportando in auge la sigla che da sempre la avvicina al mondo delle corse. Un marchio di "garanzia", nella 206 affiancato da GT e RC, scelto ancora una volta per identificare in tutto il mondo la nuova erede di un mito che ha fatto la storia dell'auto: la 205 GTi.
(Quasi) Come la 205
Un richiamo, quest'ultimo, non certamente casuale visto che la nuova 208 ha molto in comune con la sua capostipite in termini concettuali. I vertici della Casa francese, infatti, l'hanno voluta compatta (208 è più corta di 7 cm rispetto alla 207, per un totale di 3,96 m), leggera (la GTi pesa 1.160 kg) ma allo stesso tempo spaziosa (285 litri il bagagliaio) grazie ad un arredamento che a partire dal volante "ridotto" nel diametro è stato progettato per assicurare più spazio utile che in passato. Il tutto senza dimenticare nulla sotto il profilo dinamico, di cui parleremo dopo, e tecnologico: sulla GTi, come sugli allestimenti intermedi e superiori, è proposto di serie uno scenografico display touchscreen da 7" che fa capo ad un sistema multimediale dotato di bluetooth, doppia presa USB e (optional a 490 euro) navigatore satellitare.
Tanti accorgimenti firmati GTi
Rispetto ai modelli standard la GTi vanta naturalmente delle personalizzazioni mirate a rendere più aggressivo il look di una vettura che nasce per strizzare l'occhio ad un utilizzo cittadino quotidiano. Tra le novità si fanno segnalare le nuove combinazioni cromatiche tra rosso, nero e cromo satinato, e le generose cuciture tra le pelli che compongono il rivestimento di sedili e plancia, caratterizzata anche da decorazioni in toni sfumati dal rosso al nero ripresi anche sulle maniglie delle porte. La nuova GTi dimostra di essere curata anche in dettagli come la cintura di sicurezza, che si presenta per l'occasione nera con un inserto rosso bouché, ma anche in termini di strumentazione non mancano affatto le personalizzazioni: la corona degli strumenti è illuminata per mezzo di una sofisticata tecnologia led mentre gli aghi bianchi si muovono su uno sfondo con motivo a scacchiera.
Novità anche per la pedaliera ed il poggiapiedi, entrambi in alluminio, per i tappetini che vantano un bordo nero decorato con impunture rosse e per il rivestimento del volante che, alla stregua del freno a mano, è rivestito di pelle pieno fiore traforata con cuciture a vista. Il pomello della leva del cambio è anch'esso in alluminio ma impreziosito da una finitura laterale rossa.
Cerchi da 17" e dettagli speciali
Fuori dominano la scena i cerchi di generose dimensioni (17" gommati Michelin 205/45r17) attraverso le razze dei quali si possono notare le pinze freno rosse ma anche dettagli come il nuovo profilo inferiore della calandra dotata, per l'occasione, di griglia a scacchiera ed interni cromati. Tra gli elementi inediti anche le nuove cromature dei fendinebbia, dei coperchi degli specchietti, lo scarico trapezoidale cromato, le minigonne ed il generoso spoiler posteriore posto, come al solito, a raccordo tra tetto e lunotto.
1.6 turbo da 200 CV
Come ogni GTi che si rispetti sono, però, il motore e le novità meccaniche a tenere banco. Per il nuovo modello i tecnici Peugeot hanno deciso di attingere dall'esperienza del motore utilizzato anche dalla RCZ Cup nell'omonimo trofeo, il 1.6 16v THP, per assicurare alla 208 GTi una potenza massima di 200 CV a 5.800 giri ed una coppia di 275 Nm già disponibili a 1.700 giri. Numeri che consentono all'ultima erede della dinastia GTi di passare da 0 a 100 km/h in 6,8 secondi assicurando il passaggio al km, con partenza da fermo, dopo 26,9 secondi. Di rilievo anche il valore dichiarato nella prova di ripresa visto che per passare da 80 a 120 km/h in sesta marcia sono sufficienti 8,4 secondi.
Gira fino a 6.800 giri
1.598 cc (77x85,8 mm, alesaggio x corsa) abbinato ad un cambio a sei rapporti manuale, il quattro cilindri sedici valvole della 208 GTi è dotato di turbocompressore con turbina twin-scroll, iniezione diretta di benzina ed alzata variabile delle valvole d'aspirazione affiancata da un variatore di fase lato scarico ed aspirazione. Un motore sofisticato, pensato per girare fino a 6.800 giri, pensato per assicurare prestazioni senza eccedere in termini di consumo ed emissioni: grazie anche alla leggerezza del corpo vettura (1.160 kg) la media dichiarata è di 5,9 l/100 km con un livello di emissione di CO2 pari a 139 g/km.
“Come ogni GTi che si rispetti sono, però, il motore e le novità meccaniche a tenere banco. Per il nuovo modello i tecnici Peugeot hanno deciso di attingere dall'esperienza del motore utilizzato anche dalla RCZ Cup nell'omonimo trofeo”
Ha le carreggiate più larghe
Per far fronte al nuovo livello prestazionale imposto dal THP da 200 CV è stato introdotto un nuovo assetto, che prevede molle ed ammortizzatori più rigidi e nuove barre antirollio, oltre che interventi di irrigidimento della traversa posteriore e della culla anteriore. Tra gli accorgimenti anche l'allargamento delle carreggiate (20 mm dietro e 10 mm davanti) e l'introduzione di un impianto frenante potenziato grazie all'adozione di dischi da 302 mm davanti e 249 mm dietro "morsi" da specifiche pinze sportive.
Dal vivo: com'é fuori
La nuova Peugeot 208 si rifà al glorioso passato della 205 sotto molti punti di vista. Certo, a quasi 30 anni di distanza la linea e la meccanica sono profondamente diverse, ma lo spirito di base dei modelli ed i concetti con cui sono state pensate le rispettive trasformazioni sportive sono più vicini di quanto si possa credere. Come la GTi del 1985, infatti, la nuova 208 GTi propone un look sportivo ma tutt'altro che estremo, pensato per andare a fare breccia nei cuori di quei clienti sportivi disposti a barattare il look "pronto pista" con un pizzico di fascino e di eleganza in più, ben espressi nella nuova architettura dei gruppi ottici, nella qualità delle finiture, nel disegno dello scarico ed in decine di altri dettagli che impreziosiscono il look della GTi rispetto alle normali 208 a tre porte.
Dal vivo: com'é dentro
La cura ed il gusto italiano di Anna Costamagna, Interior Design Manager di Peugeot 208, ha preso il sopravvento anche nella definizione degli interni della 208 GTi, sviluppata sotto molti punti di vista con gli stessi accorgimenti della più elegante XY. Rimane il volante piccolo delle versioni "standard", anche se rivestito in pelle e dotato della "traccia" di riferimento rossa nella parte superiore della corona, così come rimane l'impostazione generale della plancia, come al solito dominata dalla strumentazione rialzata e dal display da 7" del sistema multimediale sviluppato in collaborazione con Magneti Marelli. A cambiare, rispetto ai modelli normali, sono i materiali (la pelle riveste anche parte della plancia) ed alcuni dettagli della strumentazione che ora viene esaltata nel look da un intrigante profilo a led rosso sulla corona del quadrante: un dettaglio anch'esso derivato dall'elegante XY, dove viene proposto in tonalità blu.
Si sta bene anche dietro
Come sulle normali 208 l'accessibilità ai posti posteriori non è per forza di cose delle migliori ma una volta a bordo di spazio ce n'è in abbondanza sia per le gambe che per la testa. In realtà, trattandosi di una GTi quello che più conta è che chi siede alla guida abbia una corretta triangolazione tra volante, sedile e pedaliera: un elemento importante e che in Peugeot sono riusciti a sviluppare ulteriormente rispetto alle normali 208 inserendo nella dotazione un sedile sportivo in grado di assicurare un maggior contenimento laterale in curva senza però risultare scomodo. Buona, infine, l'ergonomia ed il confort di bordo: sulla 208 GTi non mancano i fari ed i tergicristalli ad azionamento automatico, il cruise control, due prese USB ben raggiungibili, ma allo stesso tempo non c'è l'eccesso di tasti su plancia e volante di alcune competitor. Resta qualche dubbio sulla leggibilità della strumentazione, che in base all'altezza di chi è al volante risulta più o meno visibile.
Come si comporta su strada
Che la 208 fosse un progetto nato bene lo si era capito già al lancio avvenuto lo scorso anno in Portogallo. Rispetto alla vecchia 207, decisamente più pesante e scorbutica di retrotreno, ma l'ultima nata ha dimostrato sin dalle prime battute di essere più stabile, anche sullo sconnesso, ma allo stesso tempo reattiva e piacevole da guidare.
Una sensazione che sulla GTi viene ovviamente esaltata dal nuovo assetto, più rigido ma tutt'altro che marmoreo, e dalle carreggiate allargate che permettono ingressi in curva e velocità di percorrenza nettamente superiori a quelle delle 208 di serie. A confermare queste sensazioni ci sono anche le opinioni di Paolo Andreucci, Campione Italiano Rally, che con noi ha potuto provare la nuova 208 GTi su strada: «Trovo questa nuova GTi davvero brillante - ha detto il campione toscano - perché riesce a trasmettere concretamente la sensazione della macchina sportiva».
«La vettura garantisce un bell’inserimento in curva con l’anteriore e mantiene grande doti in termini di guidabilità come i modelli meno potenti. Il posteriore è molto stabile anche alle alte velocità nonostante il passo sia piuttosto corto e questa può essere considerata una delle più grandi novità introdotte dalla nuova 208. Ho trovato molto buona anche la frenata, quindi devo dire che nel complesso la 208 si guida davvero molto bene».
Ha un motore ricco di coppia
Una vettura che si dimostra estremamente piacevole da guidare, insomma, senza nemmeno essere complicata sotto il profilo della selezione degli assetti o delle modalità di guida: su 208, a differenza di alcune competitor, non ci sono tasti e tastini "sport". C'è solo un'impostazione, ovvero quella secondo cui - assicura la Casa - la 208 GTi è in grado di dare il meglio di sé su strada. L'erogazione del motore THP da 200 CV, insomma, non viene in alcun modo filtrata o falsata da impostazioni elettroniche a tutto vantaggio della piacevolezza di guida che questo motore è da sempre in grado di assicurare.
Un quattro cilindri che non stupisce per il picco di potenza massima ma, proprio come sulla 205 GTi, per la qualità dell'erogazione e per la "presenza" ai bassi e medi regimi, che rende estremamente efficace la performance su strada. Un turbo "nuova maniera", che richiede di essere guidato rimanendo un lontani dalla zona rossa per ottenere la massima prestazione, ben orchestrato da un cambio dotato di una corretta spaziatura tra i rapporti ed una grande facilità d'azionamento. Relativamente contenuti i consumi, che possono arrivare a medie prossime ai 7 l/100 km senza esagerare con il piede destro e ad 8,5 con un'utilizzo "normale".
Difetti? Uno. Suona poco: rispetto all'unità "cugina" montata su Mini Cooper S, ad esempio, il quattro cilindri della GTi non vanta un suond particolarmente cattivo. E' vero che non è nella filosofia sportiva by Peugeot l'essere troppo estrosi, ma un sistema per portare qualche decibel in più all'interno dell'abitacolo oltre i 4.000 giri non avrebbe di certo guastato.
In conclusione
Il paragone tra la 205 GTi e la 208 GTi, spesso ricercato dalla stessa Casa francese, si dimostra alla prova dei fatti tutt'altro che forzato. Il nuovo modello, infatti, unisce sportività, eleganza e piacevolezza di guida allo stesso modo di come lo faceva la progenitrice. Il tutto dimostrando di essere molto "avanti" anche in termini di componentistica elettronica e di sicurezza. Ecco perché riteniamo che il prezzo di 21.950 euro non sia poi esagerato in relazione alle qualità della vettura.
Pregi
- Look sportivo ma non eccessivo
- Erogazione del motore
- Piacevolezza di guida
Difetti
- Il motore "suona" poco
- Un po' di allungo in più non guasterebbe
- Alcuni guidatori non visualizzano correttamente la strumentazione
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