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Forte va forte, anzi, vi dirò di più: avendo famiglia, figli e l’esigenza di avere una station wagon o una berlina spaziosa un pensierino ce lo farei. Peccato solamente che Opel Vectra OPC non sarà importata in Italia.
Ok, ok, il colore blu “Puffi” in puro stile OPC è forse un po’ troppo evidente ed alcune modifiche aerodinamiche, degne di un buon maestro di tuning tedesco, non fanno nulla per nascondere lo spirito sportivo. Ma niente paura: in nero la berlinona Opel fa tutto un altro effetto, ed i gruppi ottici a diamante che ora caratterizzano anche gli sguardi di alta gamma sono pronti ad ammaliare anche i più “tradizionalisti”.
Dicevamo che le nostre concessionarie non potranno vendere questa vettura: forse vale la pena informarsi dagli importatori paralleli oppure, mal che vada, fare un saltino in una concessionaria SAAB, ordinare una 9.3 2.8t – il motore è lo stesso - e poi andare dal meccanico di fiducia per un bell’impianto di scarico.
L’emozione sarà notevole. Basta con vetture prive di anima, basta con la solita solfa del motore silenzioso: oggi, i tecnici Opel, hanno dato dimostrazione che è ancora possibile realizzare un prodotto che emoziona per la sua voce ma che, all’occorrenza, sa anche regalare un confort superiore.
Sì, avete capito bene: dai 1.000 ai 2.500 la voce è degna di un baritono nel bel mezzo di una Prima alla Scala mentre nei regimi intermedi l’unica cosa che si percepisce è il rumore di rotolamento dei “gommoni” montati su cerchi da 18". E tra i 4.500 ed i 6.500? Suono acuto, rabbiosetto, di quelli che invitano a spingere sul piede del gas ed apprezzare le qualità di un cuore bello tosto.
Non c’è solo musica, ma anche tanta sostanza. La Vectra si porta a spasso un peso notevole, ma grazie all’efficacia del suo turbo a doppia chiocciola e la
C’è un segreto ovviamente. Bisogna capirla, farla scivolare in curva e non essere aggressivi sul volante. Il turbo va tenuto in pressione, mantenendo un filo di gas nei tornanti e, se possibile, realizzando una traiettoria larga, che permetta di dare gas prima della sorellina a quattro cilindri. Rispettando queste regole, il pilota dell’Astra avrà il suo bel da fare per seminarvi.
Il motore, insomma, spinge forte e sono curioso di allegare i dati rilevati con la nostra strumentazione X-Crono-T che abbiamo portato con noi: l’impressione è quella che i sette secondi sullo 0 a 100 siano addirittura larghi di manica e che i 260 km/h (purtroppo non abbiamo avuto i rettifili di Monza a disposizione…) siano ampiamente alla portata.
Occhio all’assetto. I tecnici Opel hanno dichiarato di aver sviluppato la vettura al Ring e questo è evidente nell’impianto frenante, nello sterzo diretto e preciso come pochi, e nella taratura delle sospensioni. Tutto bene finchè non ci si ritrova a frenare a fondo a metà curva: il retrotreno è bello reattivo, e grazie a questo la vettura cambia direzione in modo fulmineo, ma ci si può ritrovare a girare il velocemente il volante nel senso contrario alla curva…
Ok, se non avete frequentato un corso di guida veloce c’è San ESP a metterci una pezza, ma prima che intervenga alcuni istanti possono metterci una vita a passare.
Insomma, una vettura da pilotare con la consapevolezza di quello che si sta facendo, che tra i difetti annovera solamente quello di essere a trazione anteriore: in alcuni momenti, il controllo della trazione è costretto a fare gli straordinari e questo non è un bene per il piacere di guida.
Per il prezzo non sappiamo, informatevi presso il vostro importatore…o presso una concessionaria SAAB.
A questo punto la curiosità di provare anche l'Astra OPC e la Zafira OPC - in programma per la giornata di domani - è ancora più grande... Non perdetevi quindi l'aggiornamento di domani con le impressioni di guida, in anteprima, di questi altri due gioiellini da 240 CV...
Opel
Piazzale dell'Industria, 40
Roma
(RM) - Italia
06-54652000
https://www.opel.it
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