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Fiuggi (FR) – Pensate ad un’auto del Segmento A che sia disponibile a due e quattro ruote motrici. Fatto? Bene. E se vi dicessimo che l’auto in questione potrebbe anche essere hybrid? Probabilmente, la vostra prima scelta sarebbe da correggere. Si, perché la nuova Suzuki Ignis si propone come vettura anticonformista, che non vuole passare inosservata e che ha voglia di farsi riconoscere anche per gli equipaggiamenti tecnici di tutto rispetto per il segmento di appartenenza.
Lunga 3,70 metri, alta 1,60 per 1,69 di larghezza, la Ignis si presenta con linee tanto morbide all’anteriore quanto decise al posteriore, da vero crossover. Ma andiamo con ordine. Davanti abbiamo dei gruppi ottici molto simpatici, dalle forme smussate, i quali utilizzano tecnologia a LED – Full-LED nel top di gamma - incorniciati da una mascherina cromata, che idealmente li collega offrendo decisamente un profilo slanciato all’avantreno. Guardando i fianchi, è impossibile non scorgere la modanatura in plastica che si staglia in maniera generosa in prossimità dei passaruota allargati – chiaro messaggio dell’indole fuoristradistica del brand – mentre al retrotreno abbiamo un vero e proprio punto di rottura che può far storcere il naso a molti ed accaparrarsi al contrario le simpatie di altrettanti. Per certi versi, con un montante C simile si può leggere un richiamo alla prima Panda di Giugiaro, mentre dalla casa dichiarano di aver tratto ispirazione a piene mani da un altro modello della marchio nipponico, la prima generazione di Cervo. Nel complesso, tuttavia, se l’intento dei designer era di dare alla Ignis 2’17 forme personali, simpatiche ed evocative del marchio, di sicuro ci sono riusciti.
Tutto lo spazio che non ti aspetti. Così potrebbe essere brevemente riassunta l’analisi degli interni della nuova Suzuki Ignis. I materiali della plancia sono, vero, di solida plastica, ma la bicromia offerta è certamente segno dell’attenzione complessiva di chi ha arredato questa componente fondamentale dell’auto. Al centro della plancia troneggia un display touchscreen grazie al quale si può comandare tutto il sistema proprietario di infotainment, che risulta compatibile con Android Auto, Apple CarPlay e MirrorLink. Ce n’è per tutti, insomma! Molto simile per concezione a quanto siamo abituati a vedere sulle moderne Mercedes-Benz, il display risulta tuttavia ben inserito nella plancia, grazie ad una cornice in plastica che ne fornisce profondità e senso di appartenenza al resto dell’auto, senza sembrare di essere stato buttato lì a casaccio. Se volessimo trovare una pecca su questa componente, tuttavia, potremmo dire che, utilizzando occhiali da sole con lenti polarizzate, lo schermo si oscura e non poco, diventando di difficile lettura. Ma si tratta pur sempre di un inconveniente che abbiamo trovato su altri brand premium.
La nuova Suzuki Ignis si propone come solida alternativa a due mostri sacri del nostro paese: Fiat Panda e 500. Sotto il profilo tecnico, la piccola giapponese sorprende davvero, con soluzioni interessanti per il segmento di appartenenza. Sotto il piano estetico, invece, le linee decise e personali sono destinate a dividere nettamente il portfolio di possibili clienti
La comodità di seduta per chi guida è buona, anche se si tratta di un occupante full-size come chi si è occupato di questa prova. Plus di tutto rilievo, poi, per i sedili anteriori riscaldabili: apprezzatissimi, soprattutto in giornate fredde come queste.
Il divano posteriore: croce e delizia. DI serie, i sedili posteriori si possono spostare in avanti o indietro di ben 16 cm, particolare che consente anche ai più alti di trovarsi parecchio comodi. Tuttavia, la Suzuki Ignis è omologata per 4: particolare non di poco conto, anche considerata la rivale per eccellenza di questa Segmento A… Buona, infine, la capacità di carico: 260 litri con i sedili posteriori in posizione standard, ma volendo possiamo superare abbondantemente quota 300.
Ve lo diciamo subito: se siete interessati alla Ignis, dovete mettervi il cuore in pace: abbiamo infatti a disposizione “solo” il 1.2 DualJet da 90 CV ma, data l’estrema leggerezza della vettura ottenuta grazie ad un telaio tutto nuovo – il quale impiega acciai altoresistenziali ed alluminio – le possibilità di lanciarsi in qualche partenza grintosa al semaforo o alle rotonde, ci sono tutte. Anche perché poi, ci si può avvalere dell’ibrido SHVS, sistema introdotto sulla Baleno e che ci permette di entrare agilmente nell’Area C di Milano. Sotto il profilo dei consumi, poi, l’auto si rileva davvero parca: da nostre rilevazioni tramite computer di bordo, no siamo mai andati sopra i 5 l/100 km, nonostante in alcune occasioni non abbiamo mancato di sbizzarrirci con il pedale del gas, nemmeno quando la strada iniziava ad inerpicarsi.
Lo sterzo è valido ed onesto. Gli pneumatici da 16”, poi, rivelano buone indicazioni di ciò che si trova sotto di noi. Pomo della discordia rimane tuttavia l’assetto: rigido e sostenuto, quando stiamo percorrendo una strada ricca di buche o sampietrini riproduce fedelmente ogni asperità.
Suzuki vuol dire 4x4, e per gli irriducibili della trazione integrale non manca – a richiesta – la possibilità di dotare la nuova Ignis con il sistema AllGrip. Due, poi, le trasmissioni disponibili: manuale e robotizzato, entrambi a 5 rapporti.
Trovare un’offerta così ricca in una “macchinina” del Segmento A non è cosa di tutti i giorni. Iniziamo da quello che può essere considerato come il tratto distintivo della Ignis: la Dual Camera Brake Support, che dall’azienda ci comunicano di aver ribattezzato in maniera scherzosa “Attento, frena!”. Si tratta di una coppia di telecamere che funzionano in stereo, con una dedicata alla lettura della segnaletica e delle linee guida del manto stradale, mentre l’altra rileva la distanza dal veicolo che ci precede, oltre ai pedoni. In caso di bisogno, quindi, la Ignis è in grado di arrestarsi in perfetta autonomia ed in tutta sicurezza.
Non mancano poi il Weaving alert function, ovvero un sistema che avvisa il conducente, in caso di colpo di sonno o stanchezza conclamata, con una considerevole vibrazione del volante.
La nuova Suzuki Ignis si propone come solida alternativa a due mostri sacri del nostro paese: Fiat Panda e 500. Sotto il profilo tecnico, la piccola giapponese sorprende davvero, con soluzioni interessanti per il segmento di appartenenza. Sotto il piano estetico, invece, le linee decise e personali sono destinate a dividere nettamente il portfolio di possibili clienti. Proposta in Italia ad un prezzo che oscilla dai 14.050 euro della versione di partenza, la iCOOL, sino ai 19.000 della iTOP AllGrip Hybrid con cambio automatico, riuscirà ad entrare nel cuore degli italiani? Lo scopriremo solo col tempo…
Suzuki
C.so Fratelli Kennedy, 12
Robassomero
(TO) - Italia
800 452 625
https://auto.suzuki.it/index.aspx
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