Per inviarci segnalazioni, foto e video puoi contattarci su info@moto.it
"Nel 1998 eravamo stati effettivamente molto coraggiosi ma oggi la nuova smart fortwo rappresenta, a nostro modo di vedere, la miglior soluzione per la mobilità personale in termini automobilistici." Con queste parole il grande capo della Mercedes-Benz, Dieter Zetsche, ha voluto mettere subito in chiaro quale e di che portata sia la sfida lanciata per la terza volta con una biposto (la 453, da 12.750 euro) che mantiene inalterata la dimensione fondamentale - la lunghezza di 269 cm, ovvero la stessa della vecchia 451 - per cambiare molto sotto molti altri punti di vista, in particolar modo sotto al vestito.
Ora è più larga, ma lo spirito è sempre lo stesso
Ma andiamo con ordine e partiamo dal look che con la nuova forfour, nata dallo stesso foglio bianco su cui Renault ha progettato la nuova Twingo, condivide una parte frontale che rinuncia al classico profilo spiovente ed una zona posteriore in cui spiccano luci posteriori che abbandonano il precedente richiamo al "semaforo" per fare posto ad una soluzione più tradizionale ma decisamente più generosa in termini di dimensioni: questo da un lato per offrire qualcosa di nuovo in termini di stile ma dall'altro anche per compensare visivamente un aumento di larghezza pari a 10 cm, per un totale di 166 cm. Un valore, quest'ultimo, che è addirittura maggiore di 16 unità rispetto a quello della prima smart del '98 (la 450) e che spiega come nello sviluppo della fiancata siano scomparse alcune linee caratteristiche, come i passaruota allargati, che erano tipiche di questo modello.
Un'evoluzione stilistica forte ma che non cancella in alcun modo l'idea originale di smart: per quanto "ingrassata" le proporzioni sono le solite ed anche una volta aperte le porte si nota immediatamente come sia tutto cambiato a livello di design e componentistica ma non certamente di filosofia progettuale. smart è e rimane una biposto con una seduta particolarmente arretrata, ampio parabrezza, tetto in cristallo - decisamente più sofisticato che in passato, soprattutto in termini di possibilità di chiusura - e bagagliaio da 260 litri (volume misurato con il tendalino) a cui è possibile accedere attraverso la solita soluzione che prevede lunotto e ribaltina (regge 100 kg) separati. Rimane, in termini di volume utile da utilizzare per i bagagli, anche la possibilità di ripiegare in avanti il sedile del passeggero così da poter trasportare oggetti di lunghezza pari a 170 cm.
Spazio a comfort e multimedialità
Tante le soluzioni inedite che finalmente arrivano su questo modello, anche se a pagamento: con 277 euro, infatti, si può finalmente ottenere il pacchetto Confort che comprende la regolazione in altezza del volante ma anche del sedile. Una vera comodità rispetto a quanto avveniva in passato, soprattutto per le persone più alte. Nemmeno in questa versione è stato ricavato dello spazio davanti - al solito prendono posto radiatore, vaschette e stavolta anche batteria - così come si conferma il posizionamento posteriore del propulsore al quale si accede tramite un pannello divisorio sotto alla moquette del bagagliaio svitando sei viti: prima era una.
Anche in termini di multimedialità sono cambiate molte cose: oggi sono disponibili due diversi sistemi per accontentare da un lato gli "smanettoni", che con una spesa minima ed una app smart (100 euro), possono utilizzare direttamente lo Smartphone iOS o Android come sorgente audio o per la navigazione satellitare (anch'essa amplificata attraverso gli altoparlanti della vettura). Per chi, invece, volesse una soluzione tradizionale, ovvero con navigazione e sistema multimediale avanzato integrato alla vettura, smart propone un Media-System (687 euro) molto completo.
“Tutto è cambiato a livello di design e componentistica ma non certamente di filosofia progettuale”
Cinque allestimenti
Cinque gli allestimenti: Youngster, Sport Edition#1, Passion, Proxy e Prime. Youngster (12.750 euro) è basico ma propone climatizzatore, vivavoce Bluetooth, comandi al volante, 5 airbag, ESP, Crosswind/ Hill Start assist e regolatore di velocità. Passion (13.660 euro) aggiunge, volante e leva cambio in pelle, servosterzo parametrico, tetto rasparente, sedili Black/Orange, volante multifunzione in pelle, schermo multifunzione a colori con trip computer. Nella dotazione anche cerchi da 15" con finitura a specchio, tridion silver e dettagli interni dedicati. Sport edition #1 (13.950 euro) propone volante e leva cambio in pelle, servosterzo, tetto trasparente, cerchi da 16” Black, assetto e scarico cromato sportivo. D'impatto la cellula in tridion orange, i bodypanel nella tonalità white e gli interni bicolori Black/Orange. Non manca il pacchetto sportivo.
Le smart fortwo danzano un Valzer
Prime (15.050 euro) ha il radar, il collision waring ed il controllo dell'angolo cieco sugli specchietti, i sensori di parcheggio posteriori, i sedili riscaldabili in pelle, il color display e la predisposizione per l'utilizzo dello Smartphone come sistema multimediale. Compresi anche cerchi bicolor con finitura a specchio e fari diurni a led. Proxy (15.050 euro) offre interni in pelle eco e tessuto bianco/blue marine, la Smartphone integration, cerchi da 16" con finitura a specchio, pacchetto sport e tetto in cristallo. Non manca il Lane keeping assist, che avverte in caso di cambio volontario di carreggiata. Dove non presenti si pagano orologio e contagiri (154 euro), la telecamera di parcheggio (354 euro), il cassettino portaoggetti con serratura (46 euro), il pacchetto sportivo (assetto -10 mm, pedaliera, scarico), la telecamera di parcheggio (354 euro) ma anche il serbatoio da 35 litri contro i 28 offerti di serie (62 euro) o i fari a led (523 euro).
Motorizzazioni: dice addio al diesel
Per quanto riguarda i motori smart (come Renault) ha scelto di non investire più sull'ottocento turbodiesel CDI, partito da 41 CV nel primi anni 2000 ed arrivato a 54 CV nelle ultime edizioni, per fare posto a due motori a benzina entrambi caratterizzati da un'architettura tricilindrica. L'accesso alla gamma, per il momento, è fissato a 71 CV (91 Nm a 2.850 giri) generati da 999 cc dotato di 4 valvole per cilindro e doppio albero a camme in testa. Un motore che porta il peso complessivo della smart fortwo a 880 kg e che permette una accelerazione da 0 a 100 km/h in 14,4 secondi ed una velocità massima di 151 km/h. 4,1 l/100 km il dato di consumo medio, 93 g/km il livello di emissione di CO2.
Per chi vuole qualcosa in più è disponibile anche l'898 cc turbocompresso di origine Renault caratterizzato da un valore di potenza massima di 90 CV a 5.500 giri ed un valore di coppia di 135 Nm a 2.500 giri. Un motore di nuova concezione, che porta il peso complessivo della biposto tedesca prodotta in Francia (Hambach) a 900 kg e che assicura valori prestazionali decisamente interessanti: 10,4 secondi per passare da 0 a 100 km/h, 155 km/h di velocità massima ed un consumo medio di 4,2 l/100 km a fronte di un valore di emissione pari a 97 g/km. Per entrambe il cambio è solo manuale a cinque marce: per l'automatico a doppia frizione bisognerà attendere il 2015. (+1.000 euro).
Dal vivo: com'è fuori
E' vero la lunghezza non è aumentata ma la larghezza sì e questo nel disegno della vettura è molto evidente. Come se non bastasse anche il muso, ora non più spiovente ma a becco, la rende decisamente diversa dalla 451 del 2007 ma anche dalla 450 del 1998. Questo, però, non significa che la fortwo non sia riconoscibile sin dal primo sguardo: alcuni tratti caratteristici del frontale, che determinano quella che in molti definiscono la "faccia della smart", sono infatti rimasti concettualmente immutati: questo grazie ad una calandra molto personale, quasi un sorriso, e due gruppi ottici molto generosi, quasi da fumetto. Riuscita anche la zona posteriore, dove il concetto iniziale di faro a tre elementi è stato sostuito nel corso del tempo da una soluzione a due unità per arrivare oggi all'elemento singolo a led, mentre per quanto concerne la fiancata è scomparso l'accenno di passaruota allargato per fare posto ad una soluzione più lineare ed a nostro parere un po' meno slanciata che in passato: del resto la derivazione dalla Forfour doveva creare per forza di cose qualche zona di compromesso. Ampia la possibilità di personalizzazione estetica: tra i colori della cellula tridion, quelli della carrozzeria e la scelta di cerchi sarà difficile vederne molte di simili.
“Molto silenzioso, il propulsore 0,9 turbo da 90 CV si è rivelato davvero una sorpresa”
Dal vivo: com'è dentro
Esattamente come fuori anche dentro la nuova fortwo si è evoluta facendo tesoro delle soluzioni messe a punto con il partner Renault. Nuovi sono i comandi, i sistemi multimediali, così come il posizionamento di accessori, come il contagiri/orologio ora installato sulla parte sinistra a pochi cm da montante in una posizione invisibile. Diversa è anche la distribuzione degli spazi a bordo: sulle 450 e 451 il posizionamento del passeggero era sfalsato per assicurare più spazio a bordo all'altezza delle spalle. Essendo la 453 più larga di 10 cm questo problema si è risolto ed ora si viaggia molto comodamente anche affiancati.
Sparisce anche il posizionamento della chiave (di per sé per nulla originale) dal tunnel centrale, mentre fanno la loro comparsa diversi scomparti portaoggetti davvero molto pratici. Rispetto alla vecchia smart 451 si sentirà la mancanza di un pomello del cambio di "design": visto e considerato che si tratta di un elemento con cui, soprattutto nelle versioni manuali, si avrà molto a che fare si poteva evitare la stretta derivazione Renault del componente. Le finiture sono di buon livello, così come è di buon livello la scelta dei materiali: niente male nemmeno il bagagliaio che, come al solito, è sufficientemente capiente per due, soprattutto una volta levato il tendalino.
In termini di posizione di guida cambia davvero tutto: la posizione del volante è regolabile - se presente il pacchetto confort - ed anche il sedile ha possibilità di salire o scendere oltre che di scorrere avanti o indietro: questo permette di ritagliarsi una posizione di guida davvero su misura, cosa decisamente più complicata sul vecchio modello. Per quanto concerne la tecnologia bisogna fare alcune distinzioni: radio base a parte, già comunque dotata di bluetooth, il sistema di ancoraggio e la app previsti per lo Smartphone funzionano davvero bene ma creano qualche complicazione in più nel caso di una clientela non particolarmente ferrata con le nuove tecnologie: per tutti gli altri, spendendo molto più dei 100 euro previsti per la soluzione "Smartphone" ma rimamendo comunque nell'ambito del ragionevole, è disponibile un sistema multimediale "tradizionale" con navigatore satellitare molto completo.
Le nostre impressioni di guida
La nuova smart fortwo conserva del modello precedente la capacità di far sentire davvero a proprio agio chi guida con una discreta altezza del posto di guida ma soprattutto una sensazione di spazio molto forte, che fa subito dimenticare di essere alla guida di un'auto di dimensioni così compatte. Rispetto alla 451 cambia notevolmente il volante, che ora ha un'impostazione più sportiva, ma soprattutto è diversa la sterzata che ora appare più leggera in termini di servoassistenza ma anche più veloce per quanto riguarda il rapporto tra la sterzata ed i giri volante. Particolarità di questo sistema di sterzo è la capacità di far voltare la vettura davvero in un fazzoletto visto che bastano appena 6,95 metri. Un valore a dir poco eccezionale che non aiuta solo nel caso di eventuali inversioni ma anche e soprattutto in parcheggio.
“Quando si prova il doppia frizione non si può più farne a meno perché è molto veloce e preciso”
Diverso, rispetto al passato, anche il livello di confort: nonostante il -10 mm di corsa sospensioni delle versioni con cerchi da 16" che abbiamo guidato nel corso del nostro primo test abbiamo verificato una maggior predisposizione a filtrare lo sconnesso da parte delle sospensioni tanto che, ora, l'unico problema a livello di confort è un leggero fruscio a velocità superiori ai 100 km/h. Un assetto comunque tutt'altro che cedevole, che permette alla smart fortwo di essere sufficientemente precisa anche nella guida tra le curve nonostante un passo che rimane piuttosto corto (187 cm).
0.9 turbo: che motore!
Molto silenzioso, il propulsore 0,9 turbo da 90 CV si è rivelato davvero una sorpresa: spinge forte a tutti i regimi e la sensazione è quella che in termini di prestazione assoluta ce ne sia a sufficienza per impensierire la vecchia Brabus. Il merito di questa performance è da ricercare anche nel cambio manuale: quasi una "bestemmia" per lo smartista doc, questo elemento potrebbe essere un punto chiave per attrarre quel 20% di clientela che i vertici smart si aspettano provengano da auto più normali. Ben calibrato e facile da usare il manuale sulla smart è davvero una novità in termini di interfaccia d'uso, ma dopo poco ci si abitua: di sicuro a Stoccarda ci hanno visto giusto nel pensare di proporlo sin dal lancio.
Per l'automatico a doppia frizione, invece, bisognerà aspettare: quando lo si prova non si può più farne a meno perché è molto veloce e preciso e fa apparire più prestazionale di quello che realmente è anche il 1.000 aspirato da 71 CV, ma costa 1.000 euro ed è certo che in Mercedes Benz Italia dovranno inventarsi qualcosa per giustificare una richiesta economica a fronte di un elemento (il cambio automatico) che è stato sì croce e delizia delle 450 e 451 ma anche un elemento immancabile e con il quale ormai tutti i clienti si erano abituati a convivere.
In conclusione
La nuova smart fortwo, siglata 453, segna una svolta epocale rispetto a 450 e 451 (figlie dello stesso progetto Mercedes) in termini di realizzazione ma allo stesso tempo mantiene fede al suo spirito di perfetta citycar che dal 1998 ad oggi le ha visto vendere una media di 29.000 unità all'anno in Italia. Numeri eccezionali che testimoniano l'amore del pubblico italiano nei confronti di un prodotto che sembra essere stato disegnato appositamente per risolvere i problemi di parcheggio di grandi città molto affollate come le nostre.
Pro
- Spirito 100% smart
- Motore 0,9 turbo: davvero eccezionale
- Diametro di sterzata: ridottissimo
- Confort di bordo: ora è elevato
Contro
- Look: è smart, anche se un po' appesantita
- Prezzi di listino elevati
- Il cambio automatico non è di serie e non ci sarà, nemmeno a pagamento, prima di metà 2015
smart
Via Giulio Vincenzo Bona, 110
Roma
(RM) - Italia
800 006 006
https://www.smart.mercedes-benz.com/it/it/home
smart
Via Giulio Vincenzo Bona, 110
Roma
(RM) - Italia
800 006 006
https://www.smart.mercedes-benz.com/it/it/home