Nuovo look e motori più potenti e puliti
21 giugno 2010
Parte da Francoforte l’avventura della nuova Opel Astra forse perchè, come la città di Goethe, è stata reinventata completamente pur mantenendo un forte legame con un passato glorioso, che nel caso della capitale economica tedesca, è servito a proiettarla nel ruolo di centro europeo della modernità. Anche Opel, nel settore delle medie ha una lunga storia da raccontare che incomincia con il lancio della prima Kadett nel 1936.
L’Astra che troveremo dai concessionari il mese prossimo e che verrà commercializzata a partire da gennaio, è la decima discendente di quel fortunato modello e introduce una serie di innovazioni e di contenuti “premium” nel segmento chiave per la casa automobilistica tedesca che ne impegna la capacità produttiva per circa 500.000 unità all’anno.
Parliamo per esempio dell’Opel Eye che, grazie ad una telecamera collocata all’altezza dello specchietto retrovisore, riconosce i segnali stradali, riportandone l’indicazione sullo schermo posto tra il tachimetro e il contagiri. Oppure il FlexRide, di serie sulla Cosmo S e offerto a 850 euro nelle versioni Edition e Cosmo, che permette la regolazione dell’assetto tramite due pulsanti “Tours” e “Sport”. Il sistema agisce su sterzo, motore e sospensioni e in particolare, la modalità “tours”, si adatta allo stile di guida offrendo il miglior compromesso tra prestazioni e comfort.
Alla base dell’ottimo feeling di guida e della piacevole sensazione di precisione e dinamismo c’è l’innovativo schema di sospensioni costituito da un McPherson all’anteriore dotato di una molla supplementare per contenere il rollio e da un ponte torcente posteriore in luogo del classico multilink nobilitato però dal parallelogramma di Watt. Si tratta di una soluzione efficace e di facile realizzazione che si avvale di due puntoni e di una bielletta di rinvio per collegare le ruote. Il risultato è un retrotreno che segue fedelmente le traiettorie impostate anche quando si viaggia su superfici sconnesse. Il design esterno è dinamico e sportivo anche se non fa si che l’Astra sia riconoscibile al primo sguardo come succede per l’Insigna, la sorella maggiore, da cui ha ripreso il design e la qualità degli interni.
A bordo infatti si è avvolti da un’atmosfera ovattata, da berlina superiore, e lo spazio a disposizione è ragguardevole visti i 4.42 metri di lunghezza che la collocano al top del segmento. Tanti poi i vani portaoggetti per un totale di 25 litri che integrano un bagagliaio da 370 litri dove un piano divisorio regolabile in tre posizioni permette di sfruttare totalmente lo spazio a disposizione. Sotto il cofano troviamo quattro motori a benzina e quattro diesel che sono il risultato dello sforzo degli ingegneri verso il “downsizing” utile a diminuire in media i consumi del 18 per cento aumentando nel contempo la coppia del 15 per cento.
I Diesel vanno dal 1.3 CdTi da 70 cavalli al 2.0 CdTi da 160 cavalli mentre per quanto riguarda i benzina troviamo un 1.4 e un 1.6 in versione aspirata e turbo con potenze comprese tra i 100 cavalli del 1.4 aspirato e i 180 del 1.6 turbo. I prezzi si annunciano molto competitivi e compresi tra i 16.750 euro della 1.4 benzina “aspirata” e i 22.000 della 1.6 “turbo”.