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L'arrivo della nuova Astra (K) segna un momento molto importante nell'evoluzione del mercato di segmento C: la berlina, che presto debutterà anche in versione SW e sportiva a tre porte, mira infatti ad alzare notevolmente l'asticella dei contenuti offrendo elementi di classe superiore a prezzi relativamente contenuti: si va da una base di 17.600 euro per arrivare a 25.000 euro.
Lunga 437 cm, larga 181 ed alta 148 la nuova Astra è 4,9 cm più corta della precedente e 2,5 più bassa ma allo stesso tempo lo spazio interno è aumentato (grazie anche ai nuovi sedili certificati AGR, Aktion Gesunder Rücken) con 3,5 cm in più per le gambe di chi siede dietro, 2,2 per la testa di chi siede davanti e 370 litri per il bagagliaio, che possono salire fino a 1.210 abbattendo progressivamente gli schienali posteriori.
Numeri che derivano da una misura di passo relativamente generosa (266 cm) e da una completa riprogettazione di scocca e pianale che ha portato ad una riduzione di peso di 200 kg (comprese alcune decine di kg di componentistica, tra cui scarico ed elettronica) ma soprattutto ad una riduzione dimensionale degli elementi strutturali: i montanti, ad esempio, sono stati "smagriti" a tal punto da assicurare 3° in più di visibilità nella zona anteriore e 2° nella zona posteriore.
Ci sono (anche) i Matrix Led
I 200 kg non sono l'unico elemento degno di nota nell'evoluzione tecnica della Astra: anche il coefficiente di penetrazione aerodinamica è stato notevolmente abbattuto (da 0,32 a 0,285) lavorando su componenti visibili ed invisibili tra cui il sottoscocca: è stato eliminato il fondo piatto, a tutto vantaggio di peso e costi, ma allo stesso tempo il passaggio del flusso d'aria è stato regolato spostando più in alto o nascondendo tutte le componenti che prima generavano turbolenze negative, tra cui i bracci delle sospensioni posteriori. Nella nuova Astra spiccano anche tantissime altre novità tecniche tra cui i nuovi fari a matrice di led IntelliLux (1.300 euro). Si tratta di un sistema estremamente evoluto, sino ad oggi riservato a vetture premium di classe superiore, che non prevede solamente l'illuminazione full led (alla stregua di quanto proposto, ad esempio, da Seat Leon) ma anche la gestione del fascio luminoso attraverso le informazioni provenienti dalla telecamera Opel Eye: questo significa che nel momento in cui si segue una vettura o ne sopraggiunge un'altra, anche contemporaneamente, il fascio luminoso abbagliante viene automaticamente abbassato nelle singole zone interessate dalle vetture, con una dinamica che segue il movimento delle vetture. In Opel dichiarano che al minimo delle possibilità si possa ottenere un fascio luminoso migliore del 40% che quantificato in tempo può assicurare fino ad 1,5 secondi di tempo in più per prendere una decisione.
OnStar: "concierge" a domicilio
La sicurezza è dunque un elemento fondamentale nella nuova Astra e come le competitor vanta sistemi di controllo dell'angolo cieco sugli specchietti, il controllo dell'abbandono involontario della corsia con riallineamento automatico e l'avviso del non rispetto della distanza di sicurezza con dispositivo di frenata di emergenza. In più, rispetto alle altre, ha anche il dispositivo OnStar che permette a chi lo sceglie di avere un vero e proprio angelo custode: nato in America, dove GM ha più di 7 milioni di clienti e 5.000 dipendenti, OnStar consente di avere sempre a disposizione un servizio di "concierge" nella propria lingua con un operatore pronto a lanciare un SOS in caso di incidente (nei casi più gravi l'auto attiva automaticamente la chiamata) ma anche di gestire richieste apparentemente più banali come la ricerca di un indirizzo (e l'impostazione automatica del navigatore...) o di un servizio specifico nella zona in cui si trova la vettura. OnStar, in buona sostanza, per funzionare necessita di una connessione 3g dedicata (inclusa nell'abbonamento annuale, circa 99 euro) attraverso la quale è possibile conoscere anche lo status della vettura attraverso la app dedicata: pressione pneumatici, livello benzina, posizione della vettura sono parametri che si possono controllare da dovunque nel mondo così come è possibile geolocalizzare la vettura, farle suonare il clacson, aprire o chiudere le porte o attivare e disattivare i fari.
Dentro arrivano materiali di grande qualità e tecnologia a profusione
OnStar fa parte di un pacchetto di novità tecnologiche in cui sono inseriti anche l'hotspot wi-fi ed i nuovi sistemi di navigazione, tra cui L'Intellilink Navi900 con schermo da 8". Si tratta di un sistema molto più veloce del precedente e più raffinato sotto il profilo grafico e funzionale: rispetto alla versione da 7", proposta ad un prezzo inferiore, non vanta ancora la tecnologia Android Auto (arriverà entro fine anno e sarà aggiornabile) ma solamente la Carplay di Apple ma come plus rispetto al sistema multimediale base c'è il navigatore "onboard" e non strettamente collegato alla presenza di un telefono. La gamma italiana si compone di tre diversi tipologie di allestimento. La prima, denominata solamente Astra, è dedicata ad un'utenza flotta ed è piuttosto basica nell'allestimento. Salendo ad Elective il compromesso qualità prezzo si fa interessante anche per la clientela privata: l'Intellilink si presenta con lo schermo da 7" e tutte le funzionalità ad esso collegate - Bluetooth, Apple Carplay ed Android Auto, comandi al volante, clima automatico bizona, cruise control e sensore di attivazione tergicristalli e luci. A chi vuole il top, invece, Opel Italia offre la Innovation: Intellilink da 8" con navigatore integrato, Opel Onstar, Opel Eye con funzioni di gestione della sicurezza dinamica, sensori di parcheggio e cerchi in lega da 17" sono di serie. Per tutti è previsto, in fase di lancio, uno sconto di 1.000 euro da utilizzare per l'acquisto di accessori: questo significa che in una Astra Elective il navigatore da 8" può arrivare "gratis" - avanzando duecento euro per altri accessori - mentre in una Innovation (o anche in una Elective) è possibile ottenere i fari IntelliLux con una spesa supplementare di appena 300 euro.
Nella nuova Astra spiccano anche tantissime altre novità tecniche tra cui i nuovi fari a matrice di led IntelliLux
Motorizzazioni: i nuovi gioielli di GM
Tre le motorizzazioni previste, con diversi livelli di potenza, tutte turbocompresse: la gamma benzina si apre con i 105 CV del mille, tre cilindri (4,2, CO2 di 96 g/km) e si chiude con i 200 CV ed i 300 Nm del millesei ad iniezione diretta: per questo motore in Opel dichiarano una ripresa da 80 a 120 km/h in sesta marcia in 7,5 secondi. Nel mezzo si posiziona il millequattro, quadricilindrico, di nuova generazione con potenze di 125 e 150 CV. Capace di una coppia massima di 245 Nm la nuova unità tedesca consuma 4,9 l/100 km ed emette una media di 114 g/km con prestazioni interessanti: la 150 CV assicura 215 km/h di velocità massima ed una accelerazione da 0 a 100 km/h in 8,3 secondi. Tre i livelli di potenza del diesel, tutti frutto del quattro cilindri turbocompresso da 1,6 litri. Denominato Whisper e progettato in Italia da GM Powertrain, vanta potenze di 95, 110 e 136 CV con livelli di coppia massima che oscillano dai 280 Nm del 95 CV ai 320 della declinazione più potente. Si tratta, almeno in Italia, dell'unità per eccellenza per Astra tanto che a Russelsheim si sbilanciano nel dire che la più gettonata sarà con ogni probabilità la versione da 110 CV (3,4 l/100 km, 90 g/km di CO2).
Dal vivo: com'è fuori
La nuova Opel Astra, a differenza di quanto avvenuto per Corsa, non è un profondo restyling della precedente ma un modello completamente nuovo. Lo si nota immediatamente dalla forma dei montanti, ora più snelli, ma anche dal profilo della linea di cintura e dalla forma del montante posteriore, che con un gioco di materiali e di forme sembra interrompersi per conferire una maggior idea di leggerezza e raffinatezza. La linea è complessivamente piacevole, in particolar modo nella zona posteriore, ma rispetto al passato è evidente come in Opel abbiano voluto puntare più sulla qualità costruttiva (elevata) e sul particolare ricercato (i fari IntelliLux sono belli oltre che molto utili) piuttosto che su un design personale e meno ad un pubblico più ampio. Del resto nel mirino c'è la Volkswagen Golf.
Ecco come gli ingegneri sono riusciti a risparmiare 200 kg di peso
Dal vivo: com'è dentro
Gli interni della nuova Astra segnano un notevole passo avanti rispetto a quelli dell'uscente generazione K. Lo stile è decisamente più elegante, i materiali sembrano essere di buona qualità e lo spazio dedicato all'elettronica è studiato con una maggior attenzione verso l'ergonomia dell'utente: in buona sostanza, oltre allo stile più moderno nell'integrazione dei display, sono spariti dalla console centrale molti dei tasti che prima davano un'idea di caos e di poca funzionalità. Lo spazio a bordo è aumentato rispetto alla K, in particolar modo per chi siede dietro, mentre davanti si nota immediatamente come ci sia un campo visivo decisamente più ampio. Quello che stupisce, però, è il confort offerto dai sedili certificate AGR: sono davvero comodi, estremamente regolabili (18 vie, con memoria) e trattengono bene il corpo in curva senza però esagerare con imbottiture laterali.
Il millesei turbodiesel di passo in passo sta dimostrando una maturità davvero eccezionale
Non manca nemmeno la funzione massaggio, utile se si percorrono tanti km a bordo della vettura. Seduta comoda, quindi, ma anche un deciso passo avanti sotto il profilo della funzionalità e della qualità della vita a bordo: i display, in particolar modo l'IntelliLink da 8", sono perfettamente leggibili ed offrono una dinamica di "movimento" tra le varie funzionalità degna dei migliori smartphone di ultima generazione. Peccato che non si possa ancora far interagire uno smartphone android (cosa a cui presto Opel correrà ai ripari) ma soprattutto che la porte USB disponibili sotto al bracciolo tra i sedili anteriori sia solamente una. Buona la capienza del bagagliaio: vero, il dislivello tra la soglia di carico ed il pavimento non è tra le più contenute, ma lo sviluppo è regolare e lo spazio è più che sufficiente per le esigenze del segmento.
Come va
Abbiamo scelto di guidare la nuova Astra con due diverse motorizzazioni: la millesei turbodiesel da 110 CV ed il nuovo millequattro benzina da 150 CV. Partiamo dal millesei turbodiesel che di passo in passo sta dimostrando una maturità davvero eccezionale: molto silenzioso, grazie anche ad una ottima insonorizzazione messa a punto dai tecnici di Russelsheim, il motore più gettonato dal pubblico europeo risponde in modo convincente ai comandi del gas offrendo una buona risposta già a partire da 1.500 giri ed una erogazione della potenza "interessante" fino a 3.800 giri. Un motore ideale per una vettura come Astra, soprattutto ora che il peso sceso di quasi 200 kg permette anche a motori più piccoli di portare a spasso una vettura comunque relativamente importante nelle dimensioni. Il tutto senza esagerare nel consumo, che abbiamo "fotografato" a fine prova a 6 l/100 km senza particolari attenzioni verso un uso "eco" del piede destro.
Notevole la prestazione del millequattro da 150 CV: il nuovo motore spinge forte già a partire da 1.400 giri e prosegue nella sua corsa fino a quota 5.500. Potrebbe salire ancora di un migliaio di giri, ma senza alcun senso: con un livello di coppia così buono ai regimi intermedi, è decisamente più redditizio (anche per i consumi) passare di marcia a regimi più intermedi. Sostanzialmente la guida di questo motore ricorda quella di un buon turbodiesel con il plus di un allungo decisamente più vicino a quello dei benzina "vecchia scuola".
Motori perfetti? Non proprio, nel senso che per entrambi abbiamo registrato una discreta vibrazione su pedaliera e volante a regimi medio alti. I tecnici Opel sono a conoscenza di questo "fenomeno" ma assicurano sia strettamente legato alle vetture pre-serie che abbiamo utilizzato nel corso dell'evento di lancio.
Ma come si guida? Davvero molto bene. Il massiccio lavoro di alleggerimento portato avanti dai tecnici Opel per rendere più efficiente la Astra K è stato notevole ed a guadagnarne non sono solo consumi ed emissioni: rispetto alla vecchia il nuovo modello è più agile e si fa guidare in modo decisamente più sportivo tra le curve. La differenza è evidente anche sotto il profilo del confort visto che a fronte di minor carico le sospensioni sono più libere di gestire il rapporto tra la gomma ed il corpo vettura assicurando maggior efficacia anche sullo sconnesso. Notevole l'efficacia dei sistemi di sicurezza: i nuovi fari IntelliLux sono eccezionali nella dinamica di funzionamento ed assicurano una visibilità notturna davvero incredibile. Ma quello che stupisce di più è come ci si senta davvero coccolati e protetti dal sistema Opel Eye anche se tra tutte le funzionalità disponibili manca quella del cruise control attivo: Astra frena automaticamente, fino a 60 km/h, per evitare impatti ma non chiedetele (ancora) di mantenere una distanza di sicurezza da chi vi precede in autostrada e procede più lentamente rispetto alla media che avete scelto.
In conclusione
Opel è riuscita nell'intento di far fare un notevole salto di qualità alla Astra assicurandole più confort, più tecnologia ed una migliore guidabilità. Elementi che rendono piacevole la vita a bordo, soprattutto per tutti coloro i quali sceglieranno Astra per lavoro (tantissimi), venduti ad un prezzo particolarmente interessante.
Pro
- Confort di bordo
- Tecnologia di prim'ordine
- Guidabilità da riferimento
Contro
- Qualche vibrazione di troppo
- Una sola porta USB
- Manca Android Auto su Navi900 8"
I bellissimi fari matrix led
Opel
Piazzale dell'Industria, 40
Roma
(RM) - Italia
06-54652000
https://www.opel.it
Opel
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