Nissan Pulsar: il nostro AMboxing

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Andrea Galeazzi e Luca Bordoni alla guida di Nissan Pulsar
25 gennaio 2016

Non è facile trovare un modello del segmento C che riesca a offrire il perfetto pedigree fatto di economia nei costi di esercizio, versatilità, spazio e prezzo in linea. Nissan Pulsar ce la fa, con un assetto sportiveggiante e linee di rottura.

Dal vivo: com'è fuori

Già alla prima occhiata, di Nissan Pulsar si nota la scarsa altezza da terra. Una manna in chiave consumi e sportività, meno dal punto di vista della semplicità di utilizzo in città, dove rampe e dossi ci metteranno alla prova richiedendoci una particolare cura. Non mancano i riferimenti a Nissan Qashqai, con la gobba sul cofano e la mascherina anteriore che nel nostro caso ospita gli anabbaglianti alogeni. Dietro, Nissan Pulsar offre invece gruppi ottici a sbalzo, che simili a frecce introducono un posteriore dal paraurti ampio e muscoloso con una parte inferiore in simil-carbonio. A sottolineare ulteriormente l'approccio sportiveggiante è infine lo spoiler, che prende il colore della carrozzeria.

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La compreremmo? Probabilmente sì, se avessimo bisogno di una capienza sopra la media per il segmento C, e se volessimo spendere poco durante la vita della nostra vettura

Dal vivo: com'è dentro

In fase di presentazione, per Pulsar Nissan puntò molto sulla versatilità. In effetti, a bordo c'è tanto spazio, soprattutto dietro, dove i passeggeri possono contare fino a 69 centimetri di spazio per le gambe. Davanti il driver non ha il minimo problema nell'impostazione del sedile, e la comodità della posizione passa anche dalla chance di orientare in profondità il volante. Il tunnel centrale, dove prende posto il poggiabraccio, non è mai d'ostacolo, mentre più complicata è la posizione del passeggero. Se di altezza oltre la media, infatti, l'occupante si trova di fronte il problema del sedile, di cui non può essere modificata l'altezza. Questo comporta una fastidiosa vicinanza tra le ginocchia e il vano portaoggetti, sporgente a causa del disegno della plancia. A proposito: sulla plancia si nota la sospensione del corpo centrale dove prendono posto il display dell'infotainment e il climatizzatore. I gusti sono soggettivi, si sa: può piacere, o può sembrare alloggiato sopra in maniera non del tutto perfetta. Il resto della plancia è invece convincente, compreso il finto legno della parte centrale, che occupa tutta la larghezza della vettura.

La sfida con lo spazio che però Nissan vince riguarda i posti dietro: sul divano infatti non ci sono problemi per la testa e, come anticipavamo prima, per le gambe, forse proprio a causa della scarsa escursione orizzontale dei sedili anteriori. Si sta quindi comodi, anche in tre, a patto che dietro non stiano seduti contemporaneamente tre watussi. In generale, le plastiche e i materiali sembrano di qualità tutt'altro che cheap, e sono solo i sedili anteriori a sembrare troppo morbidi. Inoltre, i fianchetti sono invasivi, tanto, a meno di non essere particolarmente smilzi, da essere proiettati in avanti. Al centro della plancia prende posto il display che funge, come sempre, da accesso al sistema infotainment, di cui faremo focus a parte. 5.8 i pollici del touchscreen, che è condizionato da una grafica sì facile ma forse un po' retrò. Bene invece il display LCD compreso nel cruscotto, perché racchiude un computer di bordo completo a totale appannaggio del driver. A farci esultare è inoltre il bagagliaio, che ha una capienza di 385 litri. L'altezza di sponda non è esigua, ma lo spazio non manca; se decidiamo poi di abbattere i sedili posteriori (60/40), possiamo toccare quasi 1400 litri di capacità utile.

1.5 diesel: mai assetato

A nostra disposizione abbiamo un propulsore da 1.5 litri diesel, che eroga 110 cavalli e una coppia massima di 260 Nm. Ad alti regimi si rivela particolarmente rumoroso, e anche la voce è poco convincente. Fuori dalle mura delle nostre città, però, dove la guida è più fluida e le cambiate meno repentine, ritroviamo la pace, e il motore entra meno in un abitacolo che di colpo diventa abbastanza silenzioso. La coppia disponibile è più che sufficiente a farci trovare lo spunto in caso di necessità, e va di pari passo con l'elasticità che registriamo anche in condizioni limite. Nissan Pulsar accelera da zero a cento in 11 secondi e mezzo, e raggiunge una velocità massima di 190 chilometri orari. La frenata d'emergenza è buona, perché non richiede particolari sforzi al pedale ed è anche facile da controllare il beccheggio pronunciato che si determina. Il consumo è di tutto rispetto. Anzi no, è eccezionale: in città riusciamo a percorrere 19 chilometri con un litro di carburante, che diventano 22 a limite autostradale e si attestano addirittura a 28 quando guidiamo in maniera uniforme intorno ai 110 orari. Nel misto, quindi, riusciamo a percorrere 25 chilometri con un litro, davvero un ottimo risultato in chiave di spesa del carburante. Quello a nostra disposizione è l'unico motore diesel pensato da Nissan per Pulsar. Esistono anche due versioni benzina, da 116 e addirittura da 190 cavalli.

Sterzo e cambio: si poteva fare di più

Con un assetto così sportiveggiante, ci saremmo aspettati uno sterzo più diretto; invece, quello di Nissan Pulsar non è particolarmente immediato in fase di inserimento in curva. Il volante ha una dimensione adeguata della corona, che però non è particolarmente spessa. Occhio quindi, specialmente se avete le manone. Sulle razze del volante sono compresi i comandi dell'infotainment (sinistra) e del cruise control-bluetooth (destra). Il servosterzo sembra insensibile ai cambiamenti della nostra velocità, tanto da rimanere abbastanza duro anche a scarse velocità. A non meritare la piena sufficienza è invece il cambio, che offre innesti insolitamente duri rispetto a una frizione che invece rimane leggera. In città, quindi, Nissan Pulsar non è così maneggevole come ci saremmo aspettati, ma non vogliamo esagerare; soltanto, avremmo preferito poter contare su un servosterzo più sensibile e su un cambio meno ostico, viste le ottime prestazioni in fase di consumo. In ordine di marcia, il driver ha sempre tutto sotto controllo grazie al computer di bordo inserito fra tachimetro e contagiri. Si tratta di un display LCD che racchiude tutte le informazioni del caso: dai pittogrammi della navigazione satellitare, a tutte le specifiche sul consumo, fino alla CO2 risparmiata quando si inserisce in arresto di marcia lo start and stop.

Pensata per chi ha bisogno di versatilità a fronte di misure tutto sommato contenute, Nissan Pulsar è ideale per le giovani famiglie o per chi vuole risparmiare nei costi di esercizio

Visione completa a 360°

Su Nissan Pulsar, nella nostra versione Tekna, e quindi la più densa a livello optional, non manca nemmeno l'attenzione alla sicurezza, compresa sotto l'ampio cappello del Safety Shield. Possiamo infatti contare su una buona manciata di dispositivi che alleggeriscono la pressione del driver. A disposizione abbiamo la protezione dell'angolo cieco, che ha il merito di offrire led montati all'interno della vettura, vicino ai montanti del parabrezza. Inoltre, abbiamo anche l'avvisatore acustico del superamento di corsia, e la frenata assistita. Ognuno di questi dispositivi ci avvisa in maniera perfetta, senza disturbare mai chi ci circonda in auto.

Oltre a quelli pensati per la sicurezza, Nissan Pulsar prevede l'ingresso keyless con partenza senza chiave, e una comodissima view a 360 gradi della vettura. Si tratta di una serie di telecamere che offrono una visuale magari non perfettamente nitida e definita, ma completa, ed è questo che conta in fase di manovra. In più, il sistema infotainment è completo, e offre un completo streaming audio oltre a un bluetooth di sostanza, e alla connessione dati di cui parleremo nel focus dedicato. Non manca nemmeno il climatizzatore automatico bizona, che ha il merito di riscaldare l'abitacolo in pochi minuti.

A chi si rivolge?

Pensata per chi ha bisogno di versatilità a fronte di misure tutto sommato contenute, Nissan Pulsar è ideale per le giovani famiglie o per chi vuole risparmiare nei costi di esercizio. La versione di ingresso, in motorizzazione benzina da 1.2 litri, parte da 17.900 euro, mentre nella nostra versione diesel full optional (la Tekna) costa invece nel nostro caso 25.000 euro, un prezzo in linea con le pari segmento. Esiste però una terza via, la versione Acenta, già interessante a livello contenuti e con un costo che tocca i 21.000 euro.

In Conclusione

La compreremmo? Probabilmente sì, se avessimo bisogno di una capienza sopra la media per il segmento C, e se volessimo spendere poco durante la vita della nostra vettura.


Pregi

+ Bassi consumi
+ Versatilità e spazio a bordo

Difetti

+ Cambio, troppo duro negli innesti
+ Rumorosità ad alti regimi

Scheda

Motore In prova
Cilindrata: 1.5 dCi diesel
Numero cilindri: 4 in linea
Potenza: 110 cavalli
Coppia: 260 Nm
Cambio: manuale sei rapporti
Trazione: anteriore
Consumo: 25km/litro nel misto
Emissioni CO2 per km: 94 grammi

Prestazioni:
Velocità Massima: 190 chilometri orari
0-100: 11.5 secondi

Misure
Lunghezza/Larghezza/Altezza in cm: 439/177/152
Passo: 270 cm
Bagagliaio: 385-1395 litri
Pneumatici: 16 pollici
Peso: 1345 chilogrammi

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  • Prezzo da 17.900
    a 27.550 €
  • Numero posti 5
  • Lunghezza 439 cm
  • Larghezza 177 cm
  • Altezza 152 cm
  • Bagagliaio da 385
    a 1.395 dm3
  • Peso da 1.265
    a 1.370 Kg
  • Carrozzeria Due volumi
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